STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


APPUNTAMENTO A DOMENICA SERA

Importanti articoli per domenica sera:
- I veri motivi per Alitalia non deve finire in mano francese
- Il pensiero di Roubini sul futuro dei mercati azionari (intervista di mercato libero)
- MPS e la vendita degli assets francesi (strani personaggi si aggirano a Siena, personaggi già coinvolti in vendite di assets italiani in maniera rocambolesca...attenzione attenzione)
- Piazza affari nelle prossime settimane che fare?
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1 commento:

Anonimo ha detto...

Roma, 5 apr.(Adnkronos) - Per la cordata italiana per il salvataggio di Alitalia (Milano: AZA.MI - notizie) si fa il nome della Ferrovie nord di Milano, il cui socio e' la regione Lombardia guidata da Roberto Formigoni. E' quanto si legge in una ricostruzione pubblicata su 'Il Messaggero'.''Non mi occupo di cordate - dice Formigoni- ma so per certo che ci sono imprenditori interessati, ce ne sono alcuni forti che si sono rivolti anche a me''. Gli imprenditori pronti a scendere in campo, ha sottolineato Formigoni, avranno bisogno comunque del tempo necessario ''per conoscere dall'interno la situazione'' della compagnia di bandiera. Quindi fare la due diligence. (Pubblicità)
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Gli imprenditori cui fa riferimento il governatore della Lombardia e' una pattuglia nutrita: da Diana Bracco a Benetton (Milano: BEN.MI - notizie) , da Salvatore Ligresti a Marcellino Gavio, fino ad arrivare a Marco Tronchetti Provera. Questi dovrebbero mettere sul tavolo circa 300 mln. Il tutto facendo leva su un perno forte dal punto di vista finanziario rappresentato appunto da Ferrovie Nord Milano Spa. Ovvero il principale gruppo integrato nel trasporto e nella mobilita' in Lombardia. La holding Fnm (Milano: FNM.MI - notizie) , presieduta da Norberto Achille, e' controllata dalla regione che detiene una quota di capitale del 57,57%. Ferrovie dello Stato ha in mano il 14,74% del capitale, mentre Marcellino Gavio (Aurelia spa), tramite Civ e Sias (Milano: SIS.MI - notizie) , detiene una partecipazione pari al 3,07%. Il restante 24,612% e' sul mercato.