STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


MPS: INCAUTO ACQUISTO MA NON PER I POTERI FORTI


Ultime notizie da Siena:
" Gli uffici della Fondazione Monte dei Paschi di Siena stanno elaborando un piano di dismissioni del proprio patrimonio a servizio dell'aumento di capitale per finanziarie l'acquisizione di Antonveneta da parte di Banca Monte dei Paschi di Siena e comunque la Fondazione ha mezzi ''sufficienti'' per coprire la cifra necessaria di 2,95 mld. Lo ha detto il direttore generale Marco Parlangeli, rispondendo a una domanda dei giornalisti nel corso della conferenza stampa di presentazione del documento programmatico previsionale 2008 dell'ente. ''Stiamo valutando varie opportunita' di dismissione del nostro patrimonio'', ha spiegato il presidente Gabriello Mancini, precisando che al momento e' ''prematuro'' fare anticipazioni. Parlangeli ha aggiunPto che ''abbiamo mezzi disponibili sufficienti per coprire l'importo''. Parlangeli ha anche aggiunto che gli uffici sono al lavoro per portare agli organi di governo della Fondazione ''un piano che preveda tutte le opzioni''. La Fondazione Mps ha un patrimonio non immobilizzato di circa 3,4 miliardi (di cui 2,6 mld in gestione esterna e 750 mln in gestione interna) e un patrimonio immobilizzato di circa 2,6 miliardi."

E' incredibile, la Fondazione MPS nelle parole di Gabrielli e Parlangeli, difende a spada tratta l'acquisizione, da parte di Mussari di Antonveneta per 9 Miliardi di euro. Ma la cosa veramente incredibile è l'assoluto silenzio da parte della stampa per un'operazione che rappresenta una distruzione di valore enorme per i piccoli azionisti del MPS.
La stampa ha forse paura della reazione di qualcuno?
Ricordo che:
Caltagirone è azionista di MPS nonchè re del cemento e proprietario di giornali.
Casini (UDC) è imparentato con Caltagirone.
MPS è in mano ai DS, è quindi ovvio l'appoggio di Montezemolo e Della Valle (soci fra l'altro di RCS, controllori del Sole 24 Ore (tramite Confindustria) e con qualche azione in Mediobanca.
Panerai di Milano Finanza è vicino a Montezemolo, della Valle e quindi appoggia l'operazione a spada tratta.
MPS ha venduto la sua quota di Generali a Mediobanca, è ovvio il buon rapporto fra i due istituti.
MPS è vicina a De benedetti e quindi alla Repubblica in quanto ha investito in azione Sorgenia...a un prezzo da amatori e gettando al vento qualche milione di euro.
Neppure Libero è neutrale nella partita. Anche oggi, parlando di MPS, difende l'operato di Mussari mettendo una foto del Belloccio della finanza italiana a colori. Inoltre sbaglia la capitalizzazione di borsa dicendo che è pari a 9,55 miliardi quando dal Sole 24 ore si evince che la capitalizzazione è sotto 8 miliardi.
Fa notare che ieri MPS ha messo a segno un rialzo....notizia totalmente irrilevante, e accusa la crisi del credito globale per giustificare il crollo delle quotazioni.
Praticamente MPS controlla tutta la stampa italiana.
Ebbene si!!! SONO ALTAMENTE SCHIFATO DA QUESTA STAMPA ITALIANA INCAPACE DI ESSERE OBIETTIVA E TOTALMENTE IN MANO AI POTERI FORTI.

Fiorani fu colpito duramente dalla stampa italiana perchè tento di mettere le mani su Antonveneta (mentre Ricucci provava a espugnare RCS). La debolezza patrimoniale della sua banca fu messa in vetrina da tutti i giornali. Il titolo Popolare di Lodi arrivò a 5 euro. Eppure , la stessa banca fu venduta per 15 euro pochi mesi dopo al Banco Popolare (15 euro contando il dividendo e il warrant).
E poi qualcuno non capisce come mai al parco buoi hanno rifilato la Banca popolare a 20 o 22 euro!!!
La Popolare di Lodi non era capitalizzata abbastanza per comprare l'Antonveneta (ma valeva 15 euro per la Popolare di Verona). Mps invece va bene per Antonveneta, ma capitalizza oggi meno della banca che deve comprare.
Ai tempi di Fiorani l'economia era in crescita e quindi si poteva ipotizzare una creazione di valore nel futuro, oggi stiamo entrando in recessione e il prezzo offerto è molto più elevato di quello ai tempi di Fiorani.
Antonveneta produceva utili nel 2005, quest'anno chiude il bilancio in pareggio.
Mps prevede costi di ristrutturazione da fusione molto più bassi di quello che hanno messo a bilancio altre banche che si sono fuse in questi ultimi anni.
Eppure parlare di queste cose è puro tabù in Italia.
L'aumento di capitale rischia di essere varato a 2 euro con un rapporto 1 azione vecchia contro 1 nuova a 2 euro.
Avete capito bene, cari piccoli azionisti: 2 Euro. Ricordatevi questo numero, e ringraziate Mussari (il titolo valeva 5,20 a maggio 2007 e non date la colpa alla crisi finanziaria ma ad un incauto acquisto politico ....ultima nefandezza della casta)
I poveri azionisti dovranno sottoscrivere un'aumento di capitale per 5 miliardi, Mps emetterà prestiti subordinati e strumenti ibridi (ma che bravi...) dismetterà assets per 2 miliardi, farà vendere alla Fondazione i gioielli di famiglia e tutto per cosa?
Per una banchetta del centro nord che non vale più di 4 o 5 miliardi.
Ah...mi dimenticavo, con Antonveneta i nostri bravi DS mettono una bandierina in una zona dove sono sempre stati in difficoltà politicamente.
Ebbene non sanno che gli elettori del nord, una volta che l'acquisizione dovesse andare in porto cambieranno banca. Certamente non andranno in una banca che per ripagare lo sforzo finanziario aumenterà le commissioni e i costi per i servizi.
Pagare 10 milioni di euro per sportello con i clienti che vanno sempre più on line, con un paese alle porte di una recessione è pura follia.
Mps sta minando la sua stessa esistenza.

Ripeto, sono molti gli azionisti (anche di peso) che in queste ore stanno valutando una class action contro il management e il suo entourage per incauto acquisto.Non passa giorno a Siena e dintorni che il numero dei contrari aumenta.
Ora che il governo è caduto i DS sono meno forti e quindi....

Il mio blog, con l'intento di valorizzare le idee liberali di mercato libero e di mantenimento e creazione di valore in Italia si propone per la raccolta di nominativi di azionisti che non vogliono questa operazione.
Non voglio regalare 9 miliardi di euro degli italiani agli spagnoli di Botin (venditori di Antonveneta).

Spagna che ancora oggi sta ridendo per aver rifilato Endesa a Enel per un prezzo da folli e che ha messo le mani su Telecom Italia per un pezzo di pane, il tutto grazie al bene placet di Prodi e dei DS.
Altri 9 miliardi non dobbiamo permettere di regalarli agli spagnoli.
Se Draghi avesse del buon senso farebbe bloccare l'operazione.
Coraggio, Davide era piccolo, Golia un gigante. Ma con un colpo gobbo eliminò il cattivo.
Chissà che da un piccolo blog non riusciamo a lanciare un piccolo sasso che arrivi diretto al cuore del cattivo scialaquatore di denari italiani?
E non che Berlusconi sia meglio...non ha neppure avuto il coraggio di lamentarsi.
La sua strategia non paga e non avrà neppure lui l'appoggio di mercato libero.

Ripeto: Mercato libero non è di destra o di sinistra. E' la destra o la sinistra che deve muoversi verso Mercato Libero.

Buona giornata
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ditemi dove devo scrivere per dare il mio appoggio incondizionato alla class action contro l'acquisto di Antonveneta, sarò il primo!!!!

Saluti

Anonimo ha detto...

Paolo,ma se una banca dovesse fallire,che fine fanno i fondi comuni di questa?
I risparmiatori sono tutelati?