STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


IL VALORE DEL CASTELLO!

.
Questo breve articolo lo devo ad Andrea, mio compagno di tennis del Giovedì sera.
Davanti a una buona bibita dissetante, dopo aver corso per un’ora alla caccia di una pallina gialla da una parte all’altra di un campo in terra rossa, ieri sera mi ha raccontato questa storiella:
Supponi che ci siano due castelli gemelli. Castelli rifiniti con finiture di pregio, con all’interno arazzi, dipinti preziosi, e immagina che siano in vendita.
Unica condizione, oltre al prezzo, chi li compra li deve poi poter trasportare altrove.
Il primo castello viene così acquistato da un signore molto ricco tedesco che decide poi il trasferimento in una delle località più belle e rinomate della Baviera. Costo dell’acquisto e del trasferimento 100 milioni di euro.
Il secondo castello viene comprato da un ricco signore brasiliano che paga la stessa cifra e trasferisce il castello in mezzo a una favelas di San Paolo in Brasile.

Dopo tre anni,il primo acquirente si é stufato d possedere il castello e lo mette in vendita. Il proprietario viene inondato di richieste di acquisto. Si scatena un’asta competitiva sponsorizzata da Google, alla fine la cessione del Castello avviene alla cifra record di 600 milioni di euro.
Il secondo proprietario, sentendo quanto il primo ha ricavato pensa di fare anche lui la stessa cosa. Chiama la migliore agenzia immobiliare di San Paolo, mette in vendita il castello chiedendo la stessa cifra.
Passano i mesi, ma di compratori neppure l’ombra. Il nostro proprietario è spazientito, fra mugugni e incazzature abbassa il prezzo, prima a 400, poi 300, infine 200 e con l’ultima offerta cerca di riprendersi almeno il valore che aveva investito. Ma nulla! Alla fine è obbligato a vendere il bellissimo castello per poco più di 40 milioni.
Ma perché vi ho raccontato questa storiella?
Il tutto parte dall’osservazione dei risultati economici delle prime due banche italiane. Unicredito e Banca Intesa, in nove mesi hanno prodotto 12 miliardi di utili netti in due! (circa 19 miliardi di utili prima delle tasse!)
E questo mentre i bancari fanno fatica a tirare la fine del mese con un misero stipendio, mentre il ceto medio si impoverisce e i poveri non hanno di che mangiare…
Per non parlare poi dei profitti di Enel, Eni, Generali, Telecom, e delle altre banche italiane.
Ma alla borsa italiana i titoli valgono molto meno rispetto a società che sono nello stesso business ma risiedono in Cina o in India. A parità di struttura organizzativa e di profitti, quello che la vale 10 qui ha una quotazione di 5.
Il motivo del diverso valore è semplice e va cercato nel contesto ambientale di riferimento.
Cina e India sono società in forte espansione e crescita. Con tutta probabilità le aziende riusciranno ogni anno a crescere a ritmi tripli rispetto a quelli dell’Europa.
In Italia invece la popolazione si sta impoverendo. I 19 miliardi che le banche hanno succhiato ai consumatori molto difficilmente si ripeteranno. Il mercato italiano è oramai in una parabola discendente.
Se un’azienda (o un Castello) vuol avere valore tutto ciò che gli sta intorno è importante.
Se intorno ci sono solo poveri…ahimè il castello non interessa a nessuno. Sarà difficile estrarre valore, ma se viceversa la posizione è incantevole sarà più semplice uno sfruttamento turistico, o trovare qualcuno che viene a giocare a golf o che vuole rilassarsi in un centro benessere ecc ecc
Oggi le nostre Banche Italiane (e ben lo sanno i nostri banchieri) dopo averci spremuto con:
- I conti correnti più cari d’Europa
- Prodotti derivati
- Prodotti strutturati
- Prodotti del risparmio gestito cari e inefficienti
- Bond argentini, parmalat, cirio ecc
- I vari prodotti My way e 4you
- Commissioni di massimo scoperto
- Mutui più cari che in Europa
- Ecce ecc
lo sanno che non potranno spremere più nulla. Il risparmio delle famiglie si è bruciato rapidamente e ora le banche per poter guadagnare e prosperare fanno come le cavallette che sterminato un campo si spostano in quello successivo (vedi l’espansione nei paesi del’est, sempre alla caccia del profitto di breve più che del bene del cliente)
E ciò che rimane, il campo povero e inaridito, non interessa più a nessuno. Il campo perde valore cosi’ come le filiali di banca che in quel campo sono disseminate.
Anche se ai bambini le mamme raccontano, prima di addormentarli, che quelle casette chiamate banche, nel campo arido valgono 10 milioni di euro l’una.
Il bambino sorride e si addormenta convinto che quella sia solo una barzelletta!

Ora per terminare l'articolo...il solito avviso: si hanno poche speranze di far tornare ricco il campo distrutto dalle cavallette bancocentriche, tuttavia una si chiama 1000PERCAMBIARE.
Il nostro gruppo di acquisto che vuole cercare di ridurre i sovraprofitti delle banche ridistribuendoli nelle tasche di ciascuno di noi. Sul sito trovate anche un esempio di quanti soldi vi prendono ogni anno a vostra insaputa!ANDATE, LEGGETE E ADERITE (basta una mail).
http://1000percambiare.blogspot.com/
Share/Bookmark

1 commento:

Anonimo ha detto...

http://www.dailymail.co.uk/news/article-2005557/World-Cup-2014-Brazilian-soliders-police-clear-slums-overrun-drug-trafficking-gangs.html