Parmalat - fine di una battaglia?
Risposta alla lettera del giornalista del Sole24 Ore Moyra Longo
Gent.mo Sig. Longo, La ringrazio sempre per il tempo che ha voluto dedicare a beneficio dei lettori del mio blog sull'argomento Parmalat. Penso che ora abbiamo avuto modo di sviscerare abbondantemente la correttezza del suo articolo e delle mie osservazioni a beneficio dei lettori che potranno giudicare in maniera più consapevole. Credo, inoltre, che la polemica innestata non sia stata inutile o sterile. Probabilmente avrei potuto avvisarLa dell'articolo prima della sua pubblicazione, ma continua a ritenere la pubblicazione sia stata utile per i lettori che devono farsi un'opinione in base a punti di vista differenti.
Le confermo che il mio articolo non è nato dalla sola mia fantasia ma dalla raccolta di commenti nel mercato finanziario su alcuni articoli apparsi sul suo quotidiano su Parmalat. A seguito del nostro scambio epistolare ho ricevuto ulteriori conferme telefoniche e via email che la mia tesi non era proprio così peregrina.
La sensazione di molti era di un certo accanimento nei confronti della società di Collecchio da parte sua (che poteva anche lasciare presupporre una linea editoriale)
Le sue smentite non fanno altro che far capire l'errore di giudizio in cui io e molte persone eravamo caduti. E questo è un bene.
Sbattere il mostro in prima pagina (sempre che i danni siano poi riparabili, e non come nel caso di Garlasco...il cui raffronto mi sembra esagerato) serve spesso per fare chiarezza.
Sul tono del sui articoli non Le nascondo, tuttavia, che io rimango della mia idea iniziale anche se apprezzo molto le sue spiegazioni. Ma i lettori ora hanno tutte le informazioni necessarie per farsi una vera opinione di quanto accaduto.
Per concludere, dato che entrambi riteniamo fondamentale il diritto a un'informazione equa Le chiedo se ritiene opportuno chiedere a Libero di pubblicare (magari in parte, visto la lunghezza) le sue deduzioni e le mie controrepliche.
(naturalmente gli stralci andrebbero concordati.....)
Distinti Saluti
Paolo Barrai
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