STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


ITALEASE. RACCONTO IMPERDIBILE

Ritengo questi due articoli un esempio di chiarezza e di analisi. Da leggere con attenzione! Un ennesimo esempio di mala gestione delle banche.
MI RACCOMANDO VOTATE IL SONDAGGIO A DESTRA DEL SITO!!!

MILLE PER UNA SVOLTA!!!

Alla fine della lettura chiedetevi ...con la partita ancora aperta chi sottoscriverà l'aumento di capitale a 15, 14 o 13 euro?(se per ipotesi i tassi dovessero crollare la Banca sarebbe esposta a ulteriori perdite). Signori investitori, o le carte sono truccate (e allora è meglio non giocare) o l'aumento sarà fatto fra i 9 e gli 11 euro!!!


COSI' ITALEASE HA FATTO HARAKIRI CON I DERIVATI
art. di Umberto Loschi - Libero Mercato pag 8 - martedi 9 ottobre


La semestrale di Banca Italease alla pagina otto del documento recita
esattamente: «Per far fronte all’evoluzione di tale rischio di controparte,
in una situazione di continua e rapida revisione al rialzo delle aspettative
future sui tassi di interesse e di un aumento dei livelli di volatilità
implicita, la banca ha ritenuto di procedere alla chiusura pressoché totale
delle posizioni con le controparti di mercato».
La frase è di non facile comprensione ma sembra indicare che per ridurre il
rischio della controparte, che in questo caso sono i clienti - è da essi
che la banca era a credito - si è deciso di chiudere la controparte di
mercato, ossia chiudere le posizioni debitorie della banca.
Il risultato è stato che non si è diminuito il rischio di controparte, anzi
si è aperto un contenzioso derivati e si è rimasti parzialmente esposti al
rischio di mercato.
Se i tassi dovessero ridiscendere il pay-off per i clienti potrebbe essere
nel complesso positivo. Ciò comporterebbe per la Banca il passare a perdita
tutto il credito per derivati evidenziato nell’ultima semestrale. In altre
parole: con la chiusa dei derivati aperti per copertura con le investment
bank, la posizione di Banca Italease non è più neutra. E adesso, in questa
situazione, il rischio di controparte è inversamente proporzionale al
rischio di mercato.
Il banchetto delle banche
È necessario fare una premessa: la totalità dei derivati chiusi dalla banca
erano Over the counter (Otc): strumenti derivati non negoziati in mercati
ufficiali/quotati. In un qualsiasi manuale di finanza troviamo che i
contratti Otc offrono una grande personalizzazione in termini di tagli e
scadenze. Mentre i contratti standardizzati ossia quelli negoziati in
mercati ufficiali in cambio di un rischio legato alla standardizzazione
delle scadenze e dei sottostanti garantiscono un elevato grado di liquidità:
la posizione può essere smobilizzata a basso costo in qualsiasi momento. Al
contrario, chiudere prima della scadenza un contratto su un mercato Over
the counter pone degli elevati costi di smobilizzo, sia per la ricerca di
una nuova controparte sia per la definizione del prezzo con la controparte
stessa.
Nella pratica quanto sembra essere accaduto a Banca Italease è esattamente
ciò da cui mette in guardia qualsiasi manuale universitario di finanza. La
banca nello specifico aveva pochissimo potere contrattuale, andando a
chiudere una posizione che via via si presentava più vantaggiosa per le
investment bank, che comunque ritenevano Banca Italease una controparte
affidabile. Le investment bank certamente si saranno fatte congruamente
pagare il favore di chiudere delle posizioni in quel momento per loro
vantaggiose.
Inoltre la decisione di chiudere in quei giorni una notevole mole di
contratti ha essa stessa aumentato i prezzi di mercato per questi derivati.
Infatti le investment bank che a loro volta si erano almeno parzialmente
coperte per le posizioni aperte con Banca Italease hanno a loro volta chiuso
o coperto con differenti strutture le posizioni chiuse dalla banca. Un
effetto domino di notevoli dimensioni, tenendo sempre presente la
particolare situazione nella quale si trovava il mercato, che ha portato in
non molto tempo alle stelle la volatilità implicita di questo genere di
derivati.
Tutta questa serie di concause ha portato a una netta divergenza tra i
prezzi dei differenti modelli analitici pricing e i prezzi poi spuntati sul
mercato da Banca Italease mark to market. Il mercato dei derivati è un
mercato a somma zero, ossia ciò che un partecipante guadagna è perso da un
altro. E di conseguenza: all’ingente perdita registrata da Banca Italease si
contrappongono i grossi guadagni che le investment bank hanno incamerato
dalla chiusura delle posizioni. Per inciso è bene ricordare che, sempre per
la nostra fonte, Banca Italease aveva concluso contratti per quasi il 40%
del nominale con Banca Aletti, controllata del Banco Popolare. Se proprio la
banca avesse temuto l’ingigantirsi delle proprie posizioni in derivati, con
più efficacia avrebbe potuto costruire strutture di ulteriore copertura dei
castelli in essere e attendere la scadenza degli stessi, ottenendo una
massima esposizione certa. In tal caso se i tassi e le volatilità fossero
diminuiti il pericolo sarebbe stato scongiurato, contrariamente la banca
avrebbe anche limitato il proprio rischio nei confronti della controparte
clienti.
I clienti non sono rientrati
La testimonianza che in un certo qual senso la banca abbia perso la testa è
la richiesta ai clienti di rientro immediato delle posizioni con il
versamento di un mark to m,arket deciso dalla banca stessa. Ciò va contro il
libero mercato e la normalità dei contratti Over the counter che prevedono
al massimo il versamento di un margine aggiuntivo al credito assegnato alla
controparte. Ora il tentativo della banca è quello di riuscire ad incassare
quanto più possibile del prezzo pagato alla controparte bancaria. Sarà
difficile trovare arrendevolezza nella clientela che si è vista recapitare
una richiesta di versamenti a volte anche consistente, per chiudere delle
posizioni che sino a quel momento aveva trovato vantaggiose. Il vero
problema è che il cliente finale non aveva ben presente quali fossero i
possibili scenari negativi di quanto sottoscriveva, ma invece era convinto
dal vantaggio presente nel momento della stipula. A questo punto la cosa più
opportuna per i clienti è quella di predisporre una valida copertura per le
strutture in derivati, e nel contempo chiedere il rispetto da parte della
banca del contratto a sua volta sottoscritto.
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