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Parmalat

Riporto qui di seguito la risposta che ho ricevuto dal giornalista (uomo, e di questo me ne scuso) del Sole24 a riguardo dell'articolo pubblicato su questo blog su Parmalat.

Buongiorno, sono Morya Longo del Sole 24 Ore. Non rispondo mai ad accuse nei miei confronti, ma questa volta - vista anche l'evidenza dell'articolo su Libero Mercato e vista la comodità del blog - mi sembra doveroso farlo. Lei sostiene che io ho scritto articoli tendenziosi sulla Parmalat. Le dimostro il contrario.
1) Il fatto che il titolo Parmalat sia sceso negli ultimi tempi è dovuto alla correzione dei mercati, dunque non ha nulla a che fare con notizie societarie. Quel giorno, invece, il titolo Parmalat è salito del 3% solo ed esclusivamente per la notizia dei 23 milioni incassati. Dunque l'informazione data nell'articolo del Sole è corretta. Anzi: l'articolo inizia con la seguente frase: "Le cause legali tornano a ingrassare il bilancio della parmalat". La frase mi sembra enfatica: spiega in poche parole che i bilanci della parmalat (che come lei dice sono pieni di liquidità eccc.) si sono ingrassati. Non mi sembra un attacco alla Parmalat, anzi.
2)L'articolo non dice che Bondi è commissario straordinario e non "un vero manager" come sostiene lei. Nell'articolo si fa riferimento a lui come commissario straordinario semplicemente perchè le cause legali sono state avviate da lui in quella veste: come a.d. non avrebbe potuto. Per questo nell'articolo, parlando delle cause legali, lo cito con quella qualifica. Anche qui riporto il testo dell'articolo: "Erano due delle tante cause avviate da enrico bondi in qualità di commissario straordinario". La frase è corretta e per nulla sminusice il valore di bondi come manager, colui che ha risollevato le sorti della parmalat.
3)Lei mi accusa di avere detto che "i soldi incassati da calyon sono solo il 20-30% di quanto inizialmente richiesto". Io non ho scritto così: la frase testuale dell'articolo è "Circa il 20-30%" di quanto richiesto. Tra "circa" e "solo" c'è una bella differenza concettuale. Comunque questa cifra mi è stata comunicata dalla parmalat, da cui non arrivano altri dettagli sull'importo iniziale richiesto. Per questo non ho potuto scrivere l'importo richiesto in modo preciso: non è un'informazione disponibile. Anche questa frase non mi sembra sminuisca per naulla la Parmalat o le sue cause: è un dato di fatto.
4)Che la richiesta iniziale di Gkb fosse di 5,6 miliardi c'è scritto sul comunicato stampa della parmalat del luglio 2006. Un'informazione corretta deve dare ai lettori tutti i dettagli disponibili: come fa un investitore a sapere se parmalat ha recuperato tanto o poco? Credo che sia giusto saperlo, anche perché Parmalat ha altre cause miliardarie in corso per cui è giusto che chi legge possa farsi un'idea quantomeno di come sono andate quelle chiuse. Mi sembra di fare un servizio al lettore, non un danno. Tra l'altro - ribadisco - l'informazione è corretta. Non solo: l'articolo cita le cifre in modo freddo, senza dire frasi del tipo "ha incassato solo 20 milioni su 5,6 miliardi". Non vedo perché Lei mi deve accusare di affossare la Parmalat.
5) Lei mi accusa anche su un precedente articolo, relativo a un'ordinanza di un giudice di Parmalat. L'articolo - a detta anche degli avvocati della parmalat - non solo era corretto, ma anche equilibrato. Dava informazione ai lettori di un'ordinanza (che ho qui sulla mia scrivania) che poneva dei dubbi su un'azione di risarcimento. L'articolo non era assolutamente sopra le righe. Anzi: informava i lettori di uno sviluppo legale che potrebbe - se questo parere del giudice avesse un seguito - avere un impatto su almeno una causa di risarcimento danni. Non era giusto informare i lettori e gli investitori? Loro non devono sapere che un giudice (non un giornalista) ha posto delle questioni su un'azione di risarcimento? Io credo di sì. Parmalat il giorno dopo non ha smentito la notizia (non poteva, dato che è vera e riportata in modo corretto), ma ha semplicemente ribadito la sua posizione sul merito richiamando un comunicato stampa di un anno prima. La invito a leggere il comunicato stampa. Le sottolineo che la posizione della parmalat era già chiara ed evidente nell'articolo del Sole.
Per concludere: mi sembra che lei mi accusi ingiustamente. Io faccio semplicemente il mio lavoro cercando di dare tutte le informazioni su una vicenda in mio possesso. Tutte: quelle positive e quelle negative. Lei è libero di pensare e dire quello che crede, ma le chiedo almeno di riflettere su quello che le ho scritto.
P.s. Sebbene io abbia un nome strano, non sono una donna.
Distinti saluti,
Morya Longo
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