L'AMERICA SI GIOCA TUTTO!
Venerdi il sistema americano si è svelato in tutta la sua ipocrita debolezza! Il presidente degli Stati Uniti ha fatto affermazioni degne di un imbonitore di masse.
Un segno dei tempi e della continua perdita di status del paese a stelle strisce!
Bush ha lanciato il suo piano a difesa di chi ha contratto dei mutui e non riesce a pagare le rate. Un aiuto per il pagamento dei mutui e una diminuzione delle imposte sulle case.
Fino a qui tutto bene, ma poteva rispiarmarsi la frase “Non aiutiamo gli speculatori, solo i bisognosi”
Qui si è tradito…
Infatti alla base di questa crisi finanziaria dell’economia non c’è il consumatore (se il mercato finanziario fosse sano e non indebitato l’impatto dei subprime sarebbe minimo).
Ma si rende conto il caro presidente degli Stati Uniti di cosa ha detto?
Chi è che crede che il presidente voglia salvare quattro straccioni senza soldi? Chi deve essere salvato sono le grandi case d’affari e le banche che a loro volta sorreggono il sistema finanziario del Paese.
E se ci si vuole rendere conto…..sono questi soggetti i veri SPECULATORI.
Quindi i bisognosi in questo momento sono le grandi banche d’affari e commerciali insieme ai fondi di private equity e gli hedge funds, tutti soggetti altamente indebitati che speculavano su strumenti del debito.
Bush , regalando due dollari di sovvenzioni, vuole salvare proprio questa lobby di speculatori.
Il rischio che il sistema possa implodere è altissimo. Banche come Barclays, Citigroup, Lehman, Bear Stearns sono in profonda crisi e chiacchierate.
I titoli di debito che hanno in portafoglio, i veicoli creati da loro per finanziarsi, sono decine di volte superiori al capitale sociale.
Qui è il marcio del sistema e Bernanke e Bush faranno di tutto affinché il marcio ritorni nascosto!
Prendiamo una IPOTETICA primaria Banca d’Affati americana, con un capitale di 20 miliardi di dollari e che possiede assets finanziari per 800 miliardi di dollari.
Molti di questi assets sono titoli del debito che fino allo scorso luglio venivano dati a Repo a molte banche mondiali per finanziare le sua attività di banca d’affari.
Si dice che la perdita di valore di questi assets si aggiri sui 4 - 5 miliardi di dollari, ovvero un quarto dell’intero capitale.
Il sistema delle banche nei mesi passati , finanziavano questa banca prendendo a Repo titoli del debito che ora hanno dubbio valore.
Ora questi Repo sono spariti, è la stessa fed o BCE che finanzia questi soggetti che altrimenti sarebbero falliti in poche settimane.
Per fortuna gli assets azionari stanno recuperando, dando qualche sollievo alla nostra banca d’affari, che fra l’altro era pure indebitata in Yen dove ora è in leggera perdite.
Ma il problema che angoscia il CEO della banca sono i CDO, gli ABS ecc ecc, i prezzi, in questo mercato ancora non si riprendono.
Forse, dopo venerdi sera, dopo che Bush ha assicurato che aumenterà il deficit federale tagliando le tasse sulle case e dopo che Bernanke ha promesso che la Fed farà di tutto per evitare che la crisi si propaghi (ovvero che il taglio dei tassi è pronto) qualche investitore rivaluterà questi bonds…ma se la cosa non dovesse accadere…povera banca d’affari, e povero sistema finanziario mondiale.
Ma torniamo alle parole di Bush…non ci interessano gli speculatori…ha detto.
In realtà le banche d’affari che con 20 di capitale gestiscono 800 sono gli hedge fund piu’ speculatori degli hedge funds stessi. La riduzione delle tasse sugli immobili e le sovvenzioni per pagare i mutui sono manovre a favore degli speculatori e non della povera gente.
L’america del debito speculativo sarà salva?
Probabilmente si….…ma per ora!
Venerdi è stato l’ultimo giorno del mese di agosto. Molti fondi, che hanno le valutazioni mensili, hanno visto, grazie al rialzo delle ultime due settimane, dimezzare le perdite, e possono preparare una lettera agli investitori non troppo drammatica.
I primi giorni di settembre il trend potrebbe continuare, il mercato ha ancora davanti 3% –4 % poi ci sarà la risposta premi e futures di settembre e i riscatti ai quali molti fondi hedge dovranno dar seguito. Inoltre i dati macroeconomici che usciranno in quel periodo saranno pessimi perché riguarderanno agosto.
I dati che sono usciti la scorsa settimana sul Pil o gli ordini all’industria sono dati vecchi, erano usciti prima della crisi di agosto.
Di tutt’altro tenore potranno essere i dati che usciranno dopo metà settembre.
In Europa alcune grosse banche fanno fatica a finanziarsi, nelle prossime settimane i rumours di insolvenze potrebbero tornare a farsi sentire e pesare sul mercato.
IL DILEMMA DI BERNAKE
In questi giorni osserviamo uno strano fenomeno…
Da un lato le borse recuperano e gli analisti sono ottimisti per il futuro. Tutto per il meglio..ma il mercato del debito strutturato è congelato.
I prezzi delle obbligazioni strutturate rimangono troppo bassi (le perdite sui portafogli rimangono pesanti), non cosi’ i prezzi delle obbligazioni statali (effetto fly to qualitY). Nuove operazioni di finanziamento? non se ne parla nemmeno!
Nel 1998 Greespan per evitare il crollo di fiducia tagliò i tassi, ma quella manovra innescò una bolla azionaria che pagammo a caro prezzo.
Se Bernanke tagliasse i tassi si potrebbe innescare un rally delle borse, nel breve, che le porterebbe nella stessa indesiderata bolla.
Se l’economia reale andasse sempre meglio ma il mercato del debito rimanesse sotto pressione la crisi delle banche non si riassorbirebbe.
Il dilemma di Bernanke terrà i mercati sul chi va là per settimane!
L'AMERICA SI GIOCA TUTTO!
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