LA FED FRA 1998 E RECESSIONE
Molti esponenti della Fed a luglio avevano confermato a chiere lettere che un taglio dei tassi di interesse non era in programma e sarebbe stato effettuato solo davanti a una grave crisi.
Dal 17 agosto i mercati azionari mondiali non sono scesi, anzi! Quindi la grave crisi non si è vista (almeno nei prezzi delle azioni).
Eppure nel frattempo il mercato delle obbligazioni strutturare non si è ripreso. Molte banche hanno continuato a dimostrare difficoltà a rifinanziarsi. Il contagio ha raggiunto l'apice con la crisi della Northern Rock. In quel specifico caso la fiducia che mancava fra le banche era venuta meno anche nel rapporto correntista banca (come vi avevo piu' volte raccontato).
Anomalia delle anomalie....mentre il mondo finanziario era in profonda crisi il prezzo delle materie prime è continuato a salire e l'inflazione a scendere (mistero di una macroeconomia probabilmente manipolata).
La situazione rischiava di scappare di mano alla Fed.
Bush aveva giurato di non aiutare gli speculatori ma in soli due giorni tutto questo è cambiato.
La Bank of England è dovuta intervenire, per la prima volta nella sua storia, per evitare il fallimento di una Banca e per evitare l'effetto domino in un sistema finanziario debole, quale quello inglese. Se questo è da un lato, positivo, dall'altro crea un precedente pericoloso. ora i banchieri sanno che in ultima istanza qualcuno metterà una pezza. Il sistema capitalistico funziona, ma il sistema sociale mette una pezza in ultima istanza....Il recupero della fiducia per gli investitori è importante ma a quale prezzo....
La Fed taglia di mezzo punto i tassi, salvando cosi' gli investitori/speculatori che si erano riempiti di obbligazioni strutturate. obbligazioni che oggi valgono di piu' di ieri grazie alla Fed. I bilanci di molti speculatori miglioreranno significativamente. L'economia reale è oggi un po' piu' tranquilla di ieri. I rubinetti del credito vengono riaperti.
Personalmente devo recitare il mea culpa. Non ho creduto al taglio cosi' ampio dei tassi di interesse. Ero convinto che la Fed volesse rendere il sistema un po' piu' pulito.
Invece ha avuto paura del crollo di fiducia che poteva trasmettersi nei mercati.
Da oggi i mutui costeranno un po' meno, i consumi potranno riprendere, il mercato immobiliare sperare in qualche vendita in piu' e cosi' via.
Nel 1998, con la crisi della Long Term Capital Greespan tagliò aggressivamente i tassi. Un'economia già malaticcia rinvigorii improvvisamente creando quell'esuberanza irrazionale che spinse al rialzo i mercati fino al 2000. E poi abbiamo visto le conseguenze.
Oggi l'economia reale non è malaticcia, anzi. Ma ciò che è malato è il mercato del debito. Il taglio dei tassi potrebbe ricreare quella miscela esplosiva che portò i mercati a massimoi insperati, prima del crollo.
Tagliare i tassi è stato come comunicare al mondo che la Fed, o la BOE, o la BCE interverranno sempre e comunque a salvare i poteri forti.
Il sistema, anche se malato verrà a qualunque costo tenuto in vita.
Per gli investitori questa è la manna del nuovo millennio.
Ma attenzione, il taglio della Fed è stato fatto perchè altrimenti il sistema sarebbe imploso in poche settimane, tuttavia la crisi finanziaria del debito potrebbe non esaurirsi. In ottobre la fiducia potrebbe venire minata da notizie negative sul fronte dell'inflazione e dalla incapacità dell'economia americana ed europea di crescere a tassi elevati.
L'ottimismo sfrenato di oggi dovrà confrontarsi con i dati macroeconomici delle prossime settimane.
Bernanke ha già messo le mani avanti. La FED è pronta ad altri interventi.
I dati sull'inflazione, occupazione e consumi saranno il vero banco di prova.
Per noi investitori che siamo sottopesati sul mercato azionario? la cautela è d'obbligo. Il corridore stanco ieri è stato doppato. La reazione potrebbe sorprendere ma scommettereste pesantemente su di lui?
La dose massiccia potrebbe ucciderlo, o se anche vincesse il controllo antidoping potrebbero poi toglierli il titolo.
Tour de France, Giro d'Italia, Juventus, Mac Laren, nello sport ci hanno insegnato che barare, nel lungo periodo, non paga.
In finanza è lo stesso!
La ricerca di valore deve essere fatta guardando ai fondamentali delle aziende e alla loro capacità di generare reddito senza dipendere dal debito.
Se anche dovessero alzarsi grandi nubi all'orizzonte dei mercati, essere investiti in aziende sane in un'ottica temporale piu' lunga non sarà poi così penalizzante.
Dal 17 agosto i mercati azionari mondiali non sono scesi, anzi! Quindi la grave crisi non si è vista (almeno nei prezzi delle azioni).
Eppure nel frattempo il mercato delle obbligazioni strutturare non si è ripreso. Molte banche hanno continuato a dimostrare difficoltà a rifinanziarsi. Il contagio ha raggiunto l'apice con la crisi della Northern Rock. In quel specifico caso la fiducia che mancava fra le banche era venuta meno anche nel rapporto correntista banca (come vi avevo piu' volte raccontato).
Anomalia delle anomalie....mentre il mondo finanziario era in profonda crisi il prezzo delle materie prime è continuato a salire e l'inflazione a scendere (mistero di una macroeconomia probabilmente manipolata).
La situazione rischiava di scappare di mano alla Fed.
Bush aveva giurato di non aiutare gli speculatori ma in soli due giorni tutto questo è cambiato.
La Bank of England è dovuta intervenire, per la prima volta nella sua storia, per evitare il fallimento di una Banca e per evitare l'effetto domino in un sistema finanziario debole, quale quello inglese. Se questo è da un lato, positivo, dall'altro crea un precedente pericoloso. ora i banchieri sanno che in ultima istanza qualcuno metterà una pezza. Il sistema capitalistico funziona, ma il sistema sociale mette una pezza in ultima istanza....Il recupero della fiducia per gli investitori è importante ma a quale prezzo....
La Fed taglia di mezzo punto i tassi, salvando cosi' gli investitori/speculatori che si erano riempiti di obbligazioni strutturate. obbligazioni che oggi valgono di piu' di ieri grazie alla Fed. I bilanci di molti speculatori miglioreranno significativamente. L'economia reale è oggi un po' piu' tranquilla di ieri. I rubinetti del credito vengono riaperti.
Personalmente devo recitare il mea culpa. Non ho creduto al taglio cosi' ampio dei tassi di interesse. Ero convinto che la Fed volesse rendere il sistema un po' piu' pulito.
Invece ha avuto paura del crollo di fiducia che poteva trasmettersi nei mercati.
Da oggi i mutui costeranno un po' meno, i consumi potranno riprendere, il mercato immobiliare sperare in qualche vendita in piu' e cosi' via.
Nel 1998, con la crisi della Long Term Capital Greespan tagliò aggressivamente i tassi. Un'economia già malaticcia rinvigorii improvvisamente creando quell'esuberanza irrazionale che spinse al rialzo i mercati fino al 2000. E poi abbiamo visto le conseguenze.
Oggi l'economia reale non è malaticcia, anzi. Ma ciò che è malato è il mercato del debito. Il taglio dei tassi potrebbe ricreare quella miscela esplosiva che portò i mercati a massimoi insperati, prima del crollo.
Tagliare i tassi è stato come comunicare al mondo che la Fed, o la BOE, o la BCE interverranno sempre e comunque a salvare i poteri forti.
Il sistema, anche se malato verrà a qualunque costo tenuto in vita.
Per gli investitori questa è la manna del nuovo millennio.
Ma attenzione, il taglio della Fed è stato fatto perchè altrimenti il sistema sarebbe imploso in poche settimane, tuttavia la crisi finanziaria del debito potrebbe non esaurirsi. In ottobre la fiducia potrebbe venire minata da notizie negative sul fronte dell'inflazione e dalla incapacità dell'economia americana ed europea di crescere a tassi elevati.
L'ottimismo sfrenato di oggi dovrà confrontarsi con i dati macroeconomici delle prossime settimane.
Bernanke ha già messo le mani avanti. La FED è pronta ad altri interventi.
I dati sull'inflazione, occupazione e consumi saranno il vero banco di prova.
Per noi investitori che siamo sottopesati sul mercato azionario? la cautela è d'obbligo. Il corridore stanco ieri è stato doppato. La reazione potrebbe sorprendere ma scommettereste pesantemente su di lui?
La dose massiccia potrebbe ucciderlo, o se anche vincesse il controllo antidoping potrebbero poi toglierli il titolo.
Tour de France, Giro d'Italia, Juventus, Mac Laren, nello sport ci hanno insegnato che barare, nel lungo periodo, non paga.
In finanza è lo stesso!
La ricerca di valore deve essere fatta guardando ai fondamentali delle aziende e alla loro capacità di generare reddito senza dipendere dal debito.
Se anche dovessero alzarsi grandi nubi all'orizzonte dei mercati, essere investiti in aziende sane in un'ottica temporale piu' lunga non sarà poi così penalizzante.
LA FED FRA 1998 E RECESSIONE
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