QUELLA STRANA INCERTEZZA DELLE BANCHE CENTRALI…
I mercati crolleranno del 30? Sembrava domandarsi ieri sera qualcuno vedendo la pesante flessione del mercato americano
L’evento crollo è un evento molto raro statisticamente parlando.
I fondi, le gestioni, e un po’ tutto il sistema finanziario si basano, nel calcolo del rischio portafoglio sul calcolo del VAR. Tale calcolo si basa sulla famosa curva di Gauss delle probabilità. Ve la ricordate?
Ebbene, il crollo dei mercati è un fenomeno raro che non viene preso in considerazione dalla formula per il calcolo VAR. Infatti la formula considera il solo scarto quadratico medio. Non considera, quindi quello che avviene nelle parti estreme della curva di Gauss.
Forse il discorso è un po’ complesso, semplificando….il crollo dei mercati coglie sempre impreparati i piu’, esce dagli schemi valutativi dei titoli, non dipende dal valore delle singole società ma da fattori esterni esogeni che fanno cambiare la valutazione intera dei mercati (terrorismo, fattori ambientali, cambiamenti di variabili macroeconomiche)
Ebbene, sapere se i mercati crolleranno o meno è quasi impossibile.
Valutare se POSSANO crollare è diverso
Nei giorni scorsi ho scritto a lungo sulle cause macroeconomiche della discesa dei mercati (crisi del debito e inflazione cinese) e di come le Banche centrali, fino ad ora abbiano saputo contrastare una crisi di origine finanziaria per
L’evento piu’ probabile rimane la capacità del sistema economico di reggere alla crisi, anche perché se tutti fossero convinti della crisi la crisi sarebbe già avvenuta!. Tuttavia le motivazioni a sostegno dell’ipotesi ARMAGEDDON, per le Borse ci sono e non vanno dimenticate.
Ieri due notizie negative hanno rinforzato l’ipotesi crash rigettando sconforto fra gli investitori.
1) I prezzi delle case in america, nel secondo trimestre sono scesi del 3,2%, la peggiore discesa dal 1987 (ovvero da quando l’indice dei prezzi è stato creato).
Questo dato fa seguito a quello del giorno prima che indicava la discesa, per il quinto mese consecutivo, della vendita delle case esistenti, mentre il numero di case invendute ha raggiunto livelli record.
E’ evidente che la discesa dei prezzi delle case insieme all’aumentare delle rate di mutui non pagati pone nuovamente sotto pressione il mercato dei subprime e in generale il mercato del debito con tutto cio’ che ne consegue.
2) In serata la Fed ha rilasciato le minute dell’ultimo incontro. La lettura non ha certo portato conforto agli investitori. La Fed ha dato l’impressione di non riuscire a gestire in maniera soddisfacente la crisi.
Dalle minute è evidente che la Fed era preoccupata della situazione , ma che sperava che le cose si potessero sistemare senza intervenire.
Due settimane dopo ha tagliato i tassi e iniettato liquidità. Tutto ciò e’ apparso come un segno di debolezza agli occhi dei mercati.
Nel frattempo la BCE pasticcia con dichiarazioni fuorvianti sull’andamento dei tassi.
Uno dei punti di forza dell’economia occidentale srano le Banche Centrali capaci di dare l’indirizzo economico e di guidare i mercati.
Oggi non è cosi’. L’agitazione di Bernanke e di Trishet è evidente.
Lo spauracchio di questa crisi è proprio l’incertezza del comportamento delle banche Centrali che sembrano assolutamente non preparate ad arginare il problema.
O perlomeno le armi che hanno in mano potranno sortire degli effetti positivi solo quando l’economia reale sarà colpita da questa crisi e i mercati azionari sconteranno meno ottimismo.
Ma per allora dove saranno i mercati? Ricordo che il Dax mostra ancora una performance positiva di oltre 12% da inizio anno e il Dow Jones del 5%. Il mercato Cinese di oltre il 100%.
Questi mercati, insieme agli altri, potrebbero subire ancora flessioni importanti.
Il nostro mercatino italiano, non afflitto dai problemi dei subprime, dovrebbe essere un’isola felice, perlomeno a sentire i nostri politici. Invece è uno dei peggiori del mondo. Perché i nostri politici non provano a spiegarLo invece di preoccuparsi di aumentare le tasse sulle rendite finanziarie?
Ieri ho ricordato come i mercati saranno molto volatili e come conviene acquistare sulle correzioni.
Tuttavia l’ipotesi del collasso del sistema (ovvero di una discesa ulteriore dei mercati molto sostenuta) non è da scartare a priori.
Quindi prima di effettuare qualsiasi scelta bisogna porsi anche degli stop loss coerenti con il piano strategico di lungo termine degli investimenti.
Mai come ora è importante la pianificazione personale finanziaria di lungo periodo.
QUELLA STRANA INCERTEZZA DELLE BANCHE CENTRALI…
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento