LA FINE DELL'EFFETTO CINA
E’ oramai da diversi mesi che la Cina e L’India non aiutano piu’ il mondo a contenere l’inflazione. Lentamente la Cina lascia rivalutare lo YEN, alza i tassi di interesse, il coefficiente di riserva obbligatoria, vede aumentare il costo del lavoro e delle materie prime, di fatto rende i prodotti esportati nel mondo piu’ cari.
Nel frattempo la Cina e' sempre piu' ricca grazie ai flussi di debaro che arrivano dall'occidente.
Qusta e' la globalizzazione...
Certo le merci che arrivano dall’oriente sono sempre piu’ convenienti che acquistarle da produttori europei ma portano con se una ventata inflazionistica.
Un'Inflazione capace di mettere a repentaglio la crescita del mondo stesso.
Da qui il bisogno di
1) contenere l’inflazione
2) ridurre il debito
L’aumento dell’inflazione che arriva dalla Cina deve essere compensata dal contenimento dell’inflazione in Europa e America.
Per contenere l’inflazione bisogna far leva su:
1) contenimento dei salari (i sindacati, spaventati dallo spettro della crisi
economica non chiederanno aumenti consistenti nel prossimo autunno.
2) Contenimento dei consumi (specie americani)
3) Raffreddamento dell’economia mondiale
4) Mantenere sotto controllo i prezzi delle materie prime
5) Tenere basso il livello del dollaro
La riduzione del debito (private equity, mutui, carry trades, hedge funds) è obbligatoria. Se il debito non rientrasse il mondo non riuscirebbe a sostenere un’inflazione alta e dei tassi di interesse piu’ alti.
Se la Fed permettesse al debito di rimanere alto l’inflazione salirebbe piu’ del dovuto mettendo a rischio la crescita economica
Il risultato a cui si dovrebbe arrivare: qualche mese di mercati azionari freddi, borse in calo, riduzione del debito e dell'inflazione e poi via pronti a ripartire.
Nei prossimi mesi è ipotizzabile una discesa dei tassi di interesse in america e una stabilizzazione di quelli europei. L’inflazione, il vero pericolo per Bernanke, verrà tenuta a bada, non piu’ grazie ai prodotti cinesi, ma proprio grazie al timore della crisi economica che bloccherà gli aumenti salariali e i consumi (nonché i prezzi delle case). Significativo l’aumento delle vendite di Walmart comunicato la scorsa settimana. Walmart e’ il piu’ grande discounted retail americano. Se gli americani vanno a comprare li è segno che non hanno soldi per comprare nei magazzini piu’ costosi. Il CEO di Walmart si è poi dimostrato negativo per i prossimi mesi ma non per una maggiore ricchezza degli americani che li porterebbe a preferire i magazzini piu’ cari, quanto per l’acuirsi della crisi dei consumi!
Nel frattempo i tassi sullo yen potrebbero addirittura salire per bloccare possibili effetti inflattivi causati da un eccesso di liquidità che potrebbe colpire quel mercato.
E’ la fine del carry trade, ma troppo presto per parlare di una nuovo paradigma.
Sono in molti a vedere questa crisi come anticipatrice di un crollo dell’intero sistema finanziario, alcuni hanno già fatto dei paragoni con il 1929 o con la iperinflazione tedesca, per ora è piu’ facile ipotizzare una bella pulizia di un sistema che aveva prestato troppi soldi rispetto al valore degli assets sottostanti.
La crisi di oggi è di origine finanziaria, e non dovrebbe impattare i fondamentali dell’economia, cosi’ dicono gli ottimisti, tuttavia è stata proprio la finanza a dare una spinta all’economia nel 2001, quindi perché non potrebbe accadere che sia proprio la finanza a frenare la crescita stessa dell’economia almeno per qualche mese?
LA FINE DELL'EFFETTO CINA
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
4 commenti:
Oramai possono rallentare o frenare la crescita, anche questa volta sono riusciti a scaricare tutto sulle spalle degli investitori inconsapevoli, possono anche affermare che si è caduti in recessione, hanno tolto denaro ancora una volta ai risparmiatori di mezzo mondo. Mi chiedo a cosa servano le Banche e gli Istituti di vigilanza?? Di economia reale esite ben poco tutta carta e roboanti parole...nessuno è in grado di fermare il furto collettivo che da anni le grandi istituzioni stanno perpetrando a danno del risparmio, fosse almeno per una buona causa!! ma i denari vengono sperperati in acquisti incauti e nessuno paga se non l'inconsapevole risparmiatore...la nuova argentina arriva dagli usa che si riprendono quanto tolto precedentemente finanziando a piene mani aziende decotte....e regalando un pezzo di cartongesso per ogni ignaro sotoscrittore di abs cdo abcp o altra sigla..
cARO ANONIMO, NON SONO DACCORDO CON QUESTO DISFATTISMO. DI AFFARI IN BORSA SE NE SONO FATTI DAL 2003 E TANTI....TE LO ASSICURO.
I PERICOLI DEL 2007 LI SAPEVAMO TUTTI E IO SONO STATO TRA COLORO CHE HA AVVISATO RIPETUTAMENTE.
SE QUALCUNO HA PERSO SOLDI .....E' PERCHE' NON E' STATO ACCORTO! TROPPO FACILE ACCUSARE ALTRI DEI MALI PROPRI...
CON SIMPATIA
PAOLO
la questione non è essere accorti...ma fidarsi di nomi roboanti e marchi internazionali che tutto fanno tranne che tutelare il risparmio, cioè il fulcro della loro attività. (vedasi vari fondi bnp o capitalia)
Ti ringrazio della risposta, ma continuo a non condividere. Perchè si sceglie un fondo di paribas a basso rischio quando un bot rende il 3,8% netto? Il caso Paribas è stato un incidente, fra l'altro le perdite non sono ingenti.
La gente dovrebbe essere intelligente da capire che le atività senza rischio devono essere investite in obbligazioni dello stato e quelle a rischio in azionario. Il resto viene da se...
quando ci sono crisi i crolli sono evidenti, quando però si guadagnano cifre grosse si sta zitti e non si ringrazia la banca, il promotore o il consulente.
Chi sceglie altre piste lo trovo sciocco...e chi è sciocco è meglio che tenga i soldi sotto il cuscino o in bot e non cerchi avventure strane.
Se volesse continuare la conversazione in privato ne sarei lieto.
Saluti e ancora grazie per il post.
solo dalla dialettica e dall'applicazione si impara e ci si migliora
Posta un commento