STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


TELECOM SALTA LA LINEA?


Telecom chiude le contrattazioni a 2,08, uno dei pochi titoli in positivo.
Due giorni fa Lehman ha suggerito ai clienti di chiudere lo short su Telecom Italia contro Vodafone.
L’attesa della presentazione della trimestrale, attesa per il 24 luglio
Telecom , slitta la chiusura dell’operazione Telco. Apparentemente il motivo e’ l’autorizzazione dal Brasile, in realtà qualcosa potrebbe bollire in pentola!
Negli ultimi 10 giorni abbiamo assistito alle seguenti operazioni:
La vendita della partecipazione in Telekom Turchia. (Vendita non attesa dai piu’ e in parte non giustificata.)
Poi e’ stata la volta di Telecom Brasile
Lunedi’ poi e’ girata voce della vendita di Telecom Italia Media
Infine non dimentichiamoci del prestito obbligazionario per 500 milioni emesso in settimana
La stranezza? La velocità con cui l’azienda sta cercando di creare un cuscinetto di cassa con obbligazioni e vendita di assets.
La vendita di assets avviene poi in un momento in cui si sta cercando il rilancio, manca un piano industriale e manca ancora la definizione dei vertici.
Telefonica ancora non c’è!
Cassa, cassa a tutti i costi…
La cassa e’ anche l’obiettivo di Sawiris che ha messo in vendita le torri di telecomunicazione, alle quali sembra interessata Atlantia.
La trimestrale di Telecom uscirà il 24 di luglio.
Facciamo due conti:
L’indebitamento, il primo trimestre era di 37,182 milioni
Nel frattempo sono stati pagati dividendi per 2,8 miliardi di euro quindi il debito totale dovrebbe essere salito a poco meno di 40 miliardi.
Il fatturato era di 7,540 milioni. La sola cancellazione dei ricavi dalle ricariche, che sono stimati in circa 800 milioni per anno (200 milioni al trimestre) dovrebbe aver un impatto del 2,5% a parità di perimetro.
E passiamo al profitto…che era di 775 milioni. Il peso delle ricariche sul profitto netto dovrebbe essere pari a circa 80 milioni di euro. Se la stima fosse corretta l’utile scenderebbe del 10% sotto i 700 milioni di euro!
Un vero disastro che metterebbe in moto una serie di vendite pesantissime sul titolo.
Un ultimo punto negativo: gli alti tassi di interesse spingono in su il costo del debito, in Italia rischiano di veder continuare la discesa della quota di mercato.
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