STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


FRITTATA PASQUALE





Prendendo spunto da uno dei principali simboli della Pasqua, l’uovo, si potrebbe affermare che Tronchetti Provera ha rotto le uova nel paniere del governo e delle banche italiane.

Ricapitoliamo…..

1) Dopo lo scontro politico/economico di settembre fra il governo e Tronchetti sul destino delle Telecomunicazioni Italiane e della rete e’ risultato evidente il tentativo, da parte dell’establishment, di togliere valore ai corsi di Borsa all’operatore telefonico italiano …

-Il peggior giudizio sull’operatore italiano, in questi mesi, e’ sempre stato fatto da Goldman Sachs, la banca d’affari vicino al premier (e concorrente di JP Morgan).
-Il decreto che in pochi giorni (senza aver concordato con le compagnie telefoniche) toglie il costo di ricarica dei cellulari.
-Le voci, appositamente messe in giro, che vorrebbero togliere lo scatto alla risposta.
-La gara, vinta da Vodafone, a discapito di Telecom, per i cellulari delle Poste.
-Lo spettro dell’inchiesta giudiziaria sulle intercettazioni telefoniche
-Lo stop governativo a Telefonica


Contemporaneamente il gruppo Intesa/San Paolo ha cercato di creare una cordata di banche che potesse rilevare Olimpia offrendo a Tronchetti 2,7 euro. Tuttavia sia Profumo sia il duo Mediobanca/Generali erano restii ad accettare.

Ricordo che Bazoli e’ il banchiere piu’ vicino all’attuale premier, la soluzione proposta dalla banca milanese avrebbe, forse, dato e potrebbe dare… ancor piu’ potere economico e politico a San Paolo/Intesa…..rispetto al concorrente Profumo.


Il buon Tronchetti si e’ sentito avvolto in una trappola.
Il salvagente gettato da Mediobanca e Generali ad ottobre (con la creazione di un patto di sindacato) si stava appesantendo con del piombo che rischiava di trasportarlo sul fondo.
Per evitare di annegare sarebbe stato, poi, costretto a svendere Telecom e perdere gran parte della ricchezza accumulata negli anni (vedi nel passato illustri esempi….).

L’uomo voluto da Mediobanca e Generali, Guido Rossi, e’ stato quindi defenestrato da Tronchetti.

La decisione di vendere agli americani non e’ arrivata per caso…..come non e’ un caso che la Banca d’affari che segue gli americani sia JP Morgan…..
Infatti

1) JP Morgan/Chase finanzio’ la scalata di Gnutti, Colannino, Consorte, Magnoni, Pelliccioli alla Telecom Italia.
2) JP Morgan era molto preoccupata per l’esposizione che aveva nei confronti della Bell di Colannino e Gnutti alla vigilia del crollo della bolla borsistica
3) JP Morgan era la banca d’affari della Corning
4) Fu JP Morgan ad offrire a Tronchetti Provera di vendere la Optical technologies alla Corning per la astronomica cifra di 3.500 miliardi di dollari. 3 miliardi finirono in Pirelli e 500 milioni in stock options a i vari manager. Principalmente Tronchetti e Buora. 225 milioni di euro fu l’importo incassato personalmente da Tronchetti Provera che in parte finanzio’ la sua catena di controllo a un livello ancor piu’ alto di Camfin…..per la conquista di Telecom
5) JP Morgan 12 mesi dopo chiese (obbligo’???) a Tronchetti di comprare Telecom da Bell ad una cifra altrettanto astronomica (oltre 4 euro ad azione per ogni titolo Telecom)
6) Oggi e’ JP Morgan la banca d’affari che segue AT&T e America Moviles nell’offerta a Tronchetti Provera a 2,82 euro (piu’ il dividendo) per le sue azioni Telecom. Anche se e’ credit Suisse che fa da sponda al gruppo di Tronchetti per la valutazione dell’offerta.

Quindi la JP Morgan ha veramente rotto le uova nel paniere della politica economica italiana e ha regalato una Pasqua un po’ piu’ serena al duo Tronchetti / Buora.

Ricordo che la vendita di Olimpia agli americani permetterebbe a Camfin di quotare abbondantemente oltre i 2 euro.

Tronchetti Provera, sottoscrivendo l’ultimo aumento di capitale di Camfin, diminuì il suo prezzo di carico abbondantemente sotto i 2 euro. L’operazione Olimpia non si chiuderebbe sugli allori, ma l’imprenditore milanese si garantirebbe una bella plusvalenza, alla faccia del parco buoi.

A onor del vero bisogna ricordare che la gestione di Tronchetti Provera in Telecom e’ stata molto simile a quella del suo socio, Benetton in Autostrade.
Benetton non ha investito diversi miliardi di euro in infrastrutture, Tronchetti non ha investito in tecnologie e ha venduto i gioielli di famiglia per tenere a galla la sua barca.
Benetton ha goduto di continui aumenti di tariffe e di un regime di monopolio. Telecom ha dovuto affrontare tariffe decrescenti e un mercato che si e’ sempre di piu’ aperto ad operatori concorrenti.
Entrambi, notando l’avversità, dell’attuale governo nei loro confronti, hanno deciso di vendere cio’ che gli fu dato non molti anni fa in fase di privatizzazioni.


La differenza fra i due imprenditori sta nel differente regime di concorrenza in cui si trovano le loro imprese.

Tronchetti Provera infatti non ha goduto dei rincari tariffari e del regime di monopolio. Cosi’ ha dovuto vendere, man mano, i gioielli di famiglia, e nella vendita non e’ andato certamente per il sottile.

Infatti ricordo che, durante i 5 anni del suo governo, Tronchetti ha venduto assets per pagare debiti (con le banche che ringraziano) e dividendi, e in particolare…
- Seat Pagine gialle
- Immsi
- Lottomatica
- Telekom Austria
- Aunia
- Stet Hellas
- Bouygues
- Telekom Serbia
- Eutelsat
- Finsiel
- Il patrimonio immobiliare………
-
Gli assets venduti avrebbero portato un maggior valore alla azienda Telecom di circa 12 miliardi di euro…. (e’ circa questa la cifra che i compratori degli assets di Telecom hanno realizzato come plusvalenza, rispetto al prezzo di acquisto, nel giro di mesi o di pochi anni).

Ma la gestione passata non e’ piu’ in discussione. Oggi e’ in discussione il destino delle Telecomunicazioni italiane.

Improvvisamente, ieri, si e’ risvegliato l’interesse del buon Bernabe’ che avrebbe chiesto l’aiuto di Deutsche TeleKom. France Telecom e Telefonica riaprono i dossier.
Le banche d’affari riscoprono i titoli telefonici coinvolti (su telefonata dei CEO?) in quanto devono dimostrare che le loro aziende sono forti e possono comprare…..
Bear Stearn alza il giudizio su telefonica e il CEO afferma che deve irrobustirsi patrimonialmente.
Tabacci chiama Berlusconi alle armi, Colannino rispolvera il dossier…e magari anche de Benedetti ci sta facendo un pensierino…..

L’azienda che nessuno voleva diventa la perla che tutti ambiscono a comprare.


La partita e’ ancora aperta a molteplici soluzioni e ne vedremo delle belle nelle prossime settimane.

Tuttavia non dimentichiamo che se da un lato, pochi giorni fa, si e’ confermata l’uscita di Tronchetti Provera dalle telecomunicazioni, la partita sui futuri assetti e’ tutta da giocare.

Ma la partita telefonica si giochera’ sullo scacchiere ben piu’ complesso della riorganizzazione della mappa del potere finanziario dell’Italia.


IL GIALLO DI TRIESTE



Un’ennesima puntata del Giallo di Trieste e’ d’obbligo dopo gli ultimi avvenimenti….
A Dicembre 2006 le Generali erano al centro degli interessi di tutta la finanza italiana. Da allora il titolo non riesce a risalire la china e si dimostra uno dei peggiori da inizio anno.
Se quattro mesi fa il Giallo di Trieste era basato sulla ricerca forsennata dei compratori del titolo, oggi il giallo e’ cercare di scoprire come mai il titolo giace tranquillo e abbandonato in questo mondo borsistico caratterizzato da mega fusioni e acquisizioni.

Telecom insegna che chi voglia acquistare una societa’ , sarebbe meglio che si sbrighi, altrimenti ci pensera’ qualcun altro….
Bazoli cercava di comprare, da mesi, Telecom Italia a 2,7 euro per azione. Il governo era persino riuscito ad allontanare l’interesse di Telefonica…..
Arriva la JP Morgan e porta su un piatto d’argento a Tronchetti l’interesse di AT&T e American Moviles.
Il governo, le banche italiane e alcune investment bank estere sono state colte in contropiede (comprese la prodiana Goldman Sachs e la Lehman vicina a Colannino/Magnoni)

Il trio Mediobanca/Capitalia/Generali giace immobile (almeno a guardare i prezzi di borsa) ma quanto accaduto a Telecom potrebbe rimettere in pista la speculazione e le grandi manovre nel capitalismo italiano.

La corsa a Mediobanca e Generali e il ricambio generazionale che piu’ volte Profumo ha chiesto…potrebbe proprio passare da Unicredito e Capitalia.

Anzi…il tutto potrebbe partire dal paese dei tulipani.
ABN Amro infatti sembra che, al fine di creare valore, possa decidere di vendere Antonveneta al Montepaschi.

Un Montepaschi che recentemente ha liberato risorse vendendo il 50% delle sue assicurazioni ad AXA e che sta cercando di chiudere la partita su Hopa (Unipol permettendo).

La partita su Hopa ora diventa piu’ difficile da chiudere per Bazoli, vista la possibile importanza della quota Telecom che ha in pancia…..

Se ABN Amro ha deciso di vendere Antonveneta e’ obbligo pensare che possa voler uscire anche da Capitalia (e con una lauta plusvalenza)
Unicredito potrebbe approfittarne, magari con l’aiuto, internamente, di Arpe!

A quel punto e’ ovvio che Unicredito avrebbe il controllo di Mediobanca e Generali a meno che qualcuno non provi a rastrellare i titoli del Leone di Trieste.

Inoltre avrebbe riportato la quota di Unicredito in Italia, vicina, se non piu’ alta a quella di intesa/San Paolo.

Non a caso in una intervista recente Profumo ha affermato che si diventa player europei solo se si ha una forte presenza locale.
Oggi nell’azionariato di Unicredito non ci sono poi cosi tanti italiani. Se Profumo dovesse decidere di fondere la banca con Societe Generale…l’italianita’ del gruppo sparirebbe.
Se invece si passasse da una fusione con Capitalia il nocciolo degli azionisti italiani potrebbe aumentare e a quel punto, Profumo, metterebbe le basi per una successiva operazione di fusione in Europa.


CAPITALIA / UNICREDITO

Rispetto ad un anno fa le azioni di Unicredito sono salite, relativamente a quelle di Capitalia di circa il 23% . Un Opa su Capitalia carta contro carta potrebbe essere poco onerosa per Unicredito che otterrebbe automaticamente il controllo di Mediobanca e Generali.

I brokers europei, da alcune settimane, fanno a gara nel far uscire reports negativi su Capitalia e positivi su Unicredito…..non e’ che preparano la fusione….

Ieri Unicredito ha emesso un prestito obbligazionario per due miliardi cosa se ne farà?


MEDIOBANCA

L’irritazione di Mediobanca e Generali e’ evidente. Erano nel patto di sindacato e non sono state consultate. Un altro smacco per Piazzetta Cuccia dopo quanto accaduto a Generali che ha incassato il giudizio negativo dell’authority sull’operazione Toro (con obbligo di vendita di Tirrenia) e l’appoggio alla fusione Intesa San Paolo che di fatto ha ridotto il business di Alleanza nel nuovo gruppo bancario….

Se a questo aggiungiamo una Fiat e una Pirelli che usciranno dall’azionariato di Mediobanca….ci si domanda chi prendera’ il posto dell’uomo Fiat…Galateri di Genola?

Il successore sarà preso fra Pagliaro e Nagel? O il successore dipenderà dal vincitore della partita su Capitalia? Potrebbe forse succedere che Capitalia finisca nell’orbita Unicredito e Geronzi andare a Mediobanca (o Generali). Ma forse….Profumo potrebbe decidere di rivalutare Arpe….
Non dimentichiamo che Geronzi era a favore della fusione Intesa Capitalia….che poi ando’ a monte grazie al blitz di Arpe (non concordato con Geronzi) sul 2% di Intesa!


IMMSI
Ieri sono andati in borsa gli Yacht di Aicon, fra poco tocchera’ alla Ferretti. E’ vero che non si puo’ paragonare una Ferrari dell’acqua con una Fiat (Rodriguez)!
Tuttavia i cantieri navali Rodriguez sono nel bilancio di Immsi a un prezzo molto basso. Sono famosi per i traghetti ma hanno una linea yacht all’avanguardia.
Rodriguez, potenzialmente vale molto di piu’ di Ferretti o Aicon, in quanto oltre agli yacht produce anche traghetti, navi per la guardia di Finanza, motori…..
Nel 2006 la società ha vissuto un momento di forte ristrutturazione.Le commesse acquisite le permettono ora di guardare il futuro molto serenamente.
I brokers hanno riscoperto Immsi da alcune settimane lanciandosi in spiegazioni, a volte spudoratamente esagerate, per spingere al rialzo il titolo.
Colannino potrebbe essere interessato a qualche dossier (da Alitalia a Telecom a Ducati), o forse sta per annunciare la quotazione di Rodriguez e potrebbe aver bisogno di un titolo forte in borsa.




FIAT

UNA NOTA DI COLORE………

Durante la presentazione odierna di Fiat, un gruppo di impiegati e’ sceso in piazza al lingotto.
Le solite proteste….qualcuno potrebbe dire….
E invece no…..hanno degli striscioni inneggianti Marchionne .

Marchionne santo subito……..


I managers di successo hanno gli impiegati e gli operai dalla loro parte oggi!!!!
Come sono lontani gli anni 70!
Un altro esempio si e’ verificato in Capitalia. Quando Geronzi tento’ di defenestrare Arpe, un gruppo di impiegati/dirigenti ando’ in strada per difenderlo.

Temo che se lo stesso capitasse a Geronzi…ben pochi andrebbero in piazza a difenderlo….forse solo Panerai……visto il suo rapporto burrascoso con Matteo Arpe.


LA FUGA DAI FONDI


La raccolta dei fondi e’ stata negativa anche a marzo. Eppure il risiko del risparmio gestito fa si che in borsa i titoli rimangono sotto i riflettori.
Anima e’ stata acquisita da Popolare Milano.
Azimut e’ tornata sui massimi di sempre in borsa.
Arca non si sa che fine fara’.
Eurizon non e’ quotata ma le scelte strategiche fra risparmio gestito e assicurazioni (con la partita Alleanza ) sono da seguire con attenzione.
Banca Generali sale in borsa, dopo il collocamento, attirando l’interesse di investitori nostrani e internazionali.

E ….infine Mediolanum. L’azienda di Doris non ha avuto risultati brillanti nel 2006. Anche se a ben vedere gli utili del 2005 erano in gran parte dovuti a commissioni eccezionali di performance mentre nel 2006 gli utili arrivano dall’attività corrente, indicando una stabilizzazione degli utili.
Le masse continuano a crescere, cosi’ come la raccolta. La rete continua ad aumentare e raggiunge i 6500 promotori. Il processo di bancarizzazione dei vecchi clienti si puo’ ritenere terminato. Oggi i 2000 nuovi promotori che la banca ha assoldato negli ultimi 18 mesi sono alla caccia di nuovi conti correnti.
La nuova riforma previdenziale che obbliga i dipendenti a decidere la destinazione del TFR entro giugno, nonche’ i liberi professionisti che godono della deducibilità fiscale se sottoscrivono un prodotto pensionistico fino a 5164 euro, portera’ molti nuovi clienti (a cui verra’ regalato il conto corrente).
Si stima che fra aprile e giugno Mediolanum aprira’almeno 80.000 nuovi conti correnti.



MACROECONOMIA
-
Petrolio in discesa (grazie anche alla liberta’ concessa agli inglesi)
-Vendite di case in america meglio delle attese.
-Borsa Cinese nuovi record…..
-Banca centrale cinese aumenta la riserva obbligatoria per le banche.
-Carry trade ricomincia. Yen debole contro dollaro. Si continua ad indebitarsi in una valuta con tassi di interesse bassi per investire in altri paesi.
- Future sul mercato obbligazionario a 114,70. Tassi a lunga in salita! La fuga dal mercato obbligazionario attira liquidita’ sull’azionario.
-Inflazione europea in frenata
Il dollaro rompe con decisione il livello psicologico di 1,34. Ogni volta che il mercato e’ sottile (in questo caso si approfitta delle vacanze pasquali) il dollaro perde terreno. Obiettivo potrebbe anche essere 1,38!
-Borse positive anche se nel breve potrebbero soffrire il dollaro

I dati mostrati confermano la teoria che da mesi racconto su queste pagine.

1) Mercato obbligazionario da evitare. Cosi come i fondi liquidita’/fondi obbligazionari/fondi che investono in obbligazioni aziendali
2) Il modo piu’ conveniente per investire la liquidita’ e’ il BOT a un anno che ha raggiunto un rendimento netto del 3,5 netto!!!
3) Mercato immobiliare da evitare
4) Prodotti assicurativi e Strutturati da Evitare ( o da guardare con estrema attenzione)
5) Mercato azionario da sovrappesare
6) Mercato delle materie prime al traino della ripresa economica

Il mercato azionario locale ed europeo presenta ancora ottime opportunita’ di investimento anche al di la’ delle storie speculative che riguardano oltre meta’ del listino italiano.
Previsti nuovi massimi nelle prossime settimane.
Con questa ipotesi di lavoro auguro a tutti una
Pasqua serena


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