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NOZZE LOMBARDO VENETE - FERAX


(Per gentile concessione C.C.)
Il 16 marzo scorso il salotto buono del Triveneto ha puntato una fiche importante sul futuro delle Generali in vista dell’assemblea del Leone che si terrà sabato a Trieste.
I gruppi Amenduni, Finanziaria Internazionale, Palladio Finanziaria e Veneto Banca hanno infatti concentrato in una società, la Ferax (in latino vuol dire fecondo), di cui posseggono l'intero capitale, le loro azioni in Generali pari allo 0,4% della compagnia. L’obiettivo della newco (che ha un patrimonio netto di circa 170 milioni ed è partecipata con quote del 30% ciascuno dai Amenduni, Finint e Palladio mentre Veneto Banca detiene il restante 10%) è ufficialmente quello di effettuare investimenti, prevalentemente in titoli quotati. Ecco perchè la prima operazione si è concentrata sulla compagnia triestina perchè, aveva sottolineato lo stesso presidente Maurizio Amenduni, «il titolo Generali costituisce una buona opportunità a medio termine in un settore caratterizzato da buone prospettive». I soci di Ferax si sono però subito dichiarati disponibili a valutare l’ampliamento del capitale a un ristretto numero di investitori qualificati «che ne condividano filosofia e orizzonte di investimento». Il pacchetto complessivo, oggi limitato allo 0,4%, potrebbe dunque crescere con l'arrivo di altri conferimenti di azioni in modo da poter pesare, di certo più delle singole quote in mano a ciascuno dei soci di Ferax, all'assemblea del 28 aprile delle Generali. In Ferax che già esisteva ma era una scatola vuota sono entrati i nomi noti della finanza veneta: oltre agli Amenduni, a Palladio e a Veneto Banca c'é infatti la Finint di Conegliano Veneto fondata da Enrico Marchi, presidente di Save (l’aeroporto di Venezia), e guidata da Andrea De Vido, nome che da sempre è associato al mondo delle cartolarizzazioni.
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