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NOZZE LOMBARDO VENETE - AMENDUNI


(Per gentile concessione di C.C.)
A Vicenza gli Amenduni sono una celebrità. E non solo perchè hanno fondato un impero siderurgico (le Acciaierie Valbruna), fiore all’occhiello dell’economia locale sopravvissuto con onore alla crisi dl settore degli anni Ottanta. Ma anche perchè siedono nei salotti che contano. Come quello di Mediobanca di cui la famiglia è azionista con lo 0,77% ed è anche socia del patto di sindacato: il debutto nel salotto dei grandi soci di Piazzetta Cuccia risale, infatti, al 2004.

Gli Amenduni sono finiti alla ribalta delle cronache finanziarie recentemente per il trading su azioni Banca Intesa e sul titolo Telecom Italia.
Gli Amenduni sono spariti dal libro soci all’ultima assemblea del 16 aprile anche se risultavano fino a un anno fa nella top ten degli azionisti con l’1,39 per cento.
A ciò si aggiunge, infine, la presenza nella newco Ferax, che custodisce lo 0,4% delle Generali, a fianco di Palladio e Veneto Banca.

Attività e interessi variegati del gruppo hanno, di recente, imposto una profonda riorganizzazione del gruppo.
La struttura vede, infatti, due holding di riferimento: la Valbruna holding e la Amenduni acciaio.
La prima, contenitore degli asset industriali del gruppo, è presieduta dal capofamiglia Nicola (classe 1918) ma gestita dai cinque figli, Michele, Ernesto, Massimo, Maurizio e Antonella. La holding vedeva il 100% del capitale diviso tra la Amenduni acciaio socia al 44,34%, la famiglia al 26% (suddiviso in quote del 5,2% tra i cinque fratelli Amenduni), mentre il restante pacchetto del 25% era di proprietà della Sefi, società di diritto lussemburghese. Con il riassetto è scomparsa la scatola del Granducato che ha venduto il pacchetto alla Amenduni acciaio, diventato così socia al 70%.
La parte più consistente del riassetto ha invece coinvolto il braccio finanziario della famiglia, la Amenduni acciaio, cassaforte anche del 14,99% nel gruppo immobiliare Aedes. E’stata dunque accorciata la lunga catena societaria che vedeva sotto la holding altre società finanziarie operative con l'accorpamento della Vi-Fin e della ITH srl in Amenduni acciaio. Sotto il cappello della holding è infine finita la Siab, ovvero il veicolo utilizzato dalla famiglia Amenduni per fare trading in casa Telecom e Banca Intesa.
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