STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


GALASSIA IN MOVIMENTO


Partiamo da Alleanza e costruiamo il teorema che potrebbe portare al rialzo di borsa della galassia Mediobanca nelle prossime settimane.
Ruffolo, per l’ennesima volta decide di non decidere sul miliardo di euro in eccesso in pancia ad Alleanza.
Facciamo una ipotesi di lavoro
- L’operazione Palladio Fingruppo vediamola come operazione ostile nei confronti di Intesa/San Paolo e a favore di Capitalia, Mediobanca e Generali.
- La rottura dei rapporti fra Intesa e Mediobanca porterebbe alla rottura della joint venture Alleanza/Intesa
- Intesa San Paolo potrebbero sostituire la joint venture con Eurizon/Fideuram facendo felice l’antitrust
- Alleanza riceverebbe una buona uscita molto cospicua da Intesa che andrebbe a sommarsi al miliardo di euro di free capital che la compagnia ha a disposizione degli azionisti.
- Generali possiede il 50,4% di Alleanza
- Alleanza capitalizza 8,7 miliardi di euro (ma la capitalizzazione scenderebbe a 8,2 miliardi dopo il pagamento di dividendo di maggio)
- Lanciare un’operazione di acquisto su Alleanza a 11 Euro ex dividend (di cui Generali ne incassera’ 250 milioni) costerebbe a Generali circa 4,5 Miliardi di euro (ipotesi piu’ accreditata).
- Ma Alleanza avrebbe in cassa circa 3 miliardi se uscisse dalla joint venture con Intesa e generali comprandola potrebbe utilizzarli.
- Generali non dovrebbe piu’ vendere Nuova Tirrena
- In alternativa Alleanza potrebbe investire la liquidita’ in operazioni di crescita strategica fuori dall’italia (ipotesi difficile)
- Oppure potrebbe distribuire tutta la cassa (ipotesi poco probabile)

Il postulato alla base di questo ragionamento e’ la rottura dei rapporti fra Intesa/San Paolo e Mediobanca.

Ricordo la mossa di Santander (che ha il dente avvelenato con San paolo) di essere presente nell’azionariato di Capitalia, Generali e Mediobanca

Ricordo che Geronzi (Capitalia) si e’ rivelato piu’ volte aperto agli spagnoli.

Botin (Santander) e’ in ottimi rapporti con i francesi di Groupama e Bollore’ che potrebbero quindi essere contro Intesa.

L’altro grande azionista di Mediobanca e Generali e’ Unicredito . Profumo non e’ molto contento dello strapotere di IIntesa e qundi dovrebbe essere ben felice di vedere Intesa indebolita a favore del duo franco spagnolo.

Doris, azionista di Mediobanca non e’ in ottimi rapporti con Intesa e appoggera’ senza dubbio la cordata Lombardo Veneta.

Gnutti e Lonati (che fin dai tempi di Fiorani avevano in mente la Generali) hanno rispolverato un antico sogno decidendo di sbattere le porte in faccia a Bazoli.

Sbattere le porte in faccia a Bazoli potrebbe rivelarsi molto pericoloso se Prodi avesse il controllo politico dello stato italiano.

Invece la nascita dei Democratici e l’avvicinamento di Berlusconi a Dalema/Fassino e Rutelli fa pensare che il governo di Prodi ha i mesi contati.

Berlusconi tratta con Intesa per Telecom ma potrebbe essere un diversivo.

Il vero rapporto per Telecom e’ quello in mano a Mediobanca/Generali che hanno il diritto di prelazione sulle quote di Olimpia.

Infatti i veri contatti sembrano essere quelli con la Lehman di Magnoni e la Immsi di Colannino ai quali potrebbe aggiungersi Fininvest ma senza il supporto di Intesa.

Infatti la domanda e’ ….ma quale ruolo pretende Intesa in una partita che con lei ha ben poco a che fare.

L’unico motivo per cui Intesa e’ coinvolta e’ il legame con Prodi e le garanzie che il governo potrebbe dare (tramite Intesa) ai compratori sul destino e sul prezzo dello scorporo della rete.

Il ricatto di Prodi potrebbe pero’ essere alla fine se i democratici (supportati da Berlusconi) decidessero di mandarlo a casa.

A quel punto le regole per Telecom tornerebbero in mano a Dalema e Colannino sarebbe avvantaggiato…e unito al Cavaliere di Arcore.

Non e’ un caso che la Unipol di Salvatori (e Dalema) si e’ detta interessata a rimanere azionista della nascente Palladio/Fingruppo.

Per Intesa e per San Paolo non resterebbe che …..piangere.

Perderebbero il controllo di Telecom, Generali, Mediobanca Fingruppo in un batter d’occhio.

Confindustria si e’ stufata dell’ingerenza della politica nell’economia.

De Agostini appoggerebbe il gruppo lombardo veneto nel controllo di Generali

Benetton sarebbe nella partita vicino a Palladio.
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