STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


MERCATO LIBERO INVOCA IL PROTEZIONISMO


Sembra un controsenso...un mercato libero non dovrebbe essere protetto....

Ma se un mercato libero viene attaccato DEVE DIFENDERSI.

La logica del NON PORGERE L'ALTRA GUANCIA,
La logica DEL DIFENDERE LA PROPRIA ECONOMIA
La Logica di didendere l'interesse DELLA PROPRIA COMUNITA'.

E' NEL PIENO SPIRITO DI MERCATO LIBERO.

Se è vero che l'Europa non stamperà moneta il dollaro potrebbe proseguire nella sua svalutazione. In questo caso le merci americane diverrebbero più competitive. e NON SAREBBE GIUSTO.

SE GLI AMERICANI DECIDONO DI STAMPARE MONETA DAL NULLA PER EVITARE LA NAZIONALIZZAZIONE DELLE LORO BANCHE NON DOBBIAMO PERMETTERLO.
GLI AMERICANI HANNO FATTO LE CICALE: CHE AFFOGHINO PURE...

IL NOSTRO SISTEMA ECONOMICO DEVE ESSERE PROTETTO.

Non possiamo permettere che i loro prodotti diventino competitivi a danno dei nostri.

Dovremmo anche BLOCCARE le importazioni di prodotti cinesi che non vengono tassati...mentre se noi vendiamo dell'acciaio alla Cina o altri prodotti subiamo delle tassazioni NON COMPETITIVE DA PARTE DELLA CINA...

BASTA!!!

Se così fosse chiediamo formalmente e con effetto immediato: MISURE PROTEZIONISTICHE per salvare la nostra industria (o quello che ne rimane).

L'industria europea rischia l'estinzione. Le armi della svalutazione inglese e americana impongono una rsiposta ferma da parte dei nostri governi, in particolare quello italiano.
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5 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro dott. Barrai quanto dice non fa una grinza.
Ma non tiene conto di una cosa, secondo me: i governi, meglio le lobbies che sono al potere in gran parte dei paesi occidentali tutto fanno tranne perseguire gli interessi nazionali.
Probabilmente queste elites eurocratiche sono dei cavalli di Troia al servizio degli anglo-americani, e a questi poteri sono referenziali.

Anonimo ha detto...

Adesso vediamo se veramente la moneta euro è forte. Per il resto l'Italia che cosa può fare? è sempre stata sul carro dei vincitori!!!

Anonimo ha detto...

IO NON SONO ASSOLUTAMENTE DACCORDO SUL PROTEZIONISMO!!! Se gli americani stampano denaro dal nulla pagheranno questa situazione in altri modi: per esempio con un rialzo dei tassi di interesse, una fuga di capitali e conseguente calo degli investimenti, difficoltà di attrarre investimenti esteri, costo elevato per fornitura delle materie prime....L' indstria europea, e quel che rimane di quella italiana, soffrono per problemi che poco hanno a che fare con gli USA: tasse elevate, scarsa flessibilità mercato lavoro, eccesso di regolamentazione mercato prodotti, scarsa concorrenza e dunque prezzi più elevati e minor potare d' acquisto per i lavoratori, troppo potere per i sindacati, mancanza di innovazione e sviluppo tecnologico, dipendenza energetica dall' estero, rstrizione del credito, economie export oriented e debolezza dei consumi interni.....sono fattori strutturali!!! L' industria italiana in particolare, ha anche molti altri problemi, legati per lo più agli sprechi-ruberie del mezzogiorno e della classe politica e alla mancanza di certezza del diritto e della pena, ma ciò che è più grave è che ci sono monopoli ben remunerativi per cui un impreditore non ha alcun interesse a rischiare in attività industriali ad alta concorrenza ma può ottenere ottimi ritorni con attività mono-semimnopolistche purchè abbia buoni rapporti col sistema politico...e queste attività parassitarie a lungo andare ammazzano i tessuto produttivo! Tutto questo, unitamente al fatto che la ripresa americana stimolerebbe la domanda di beni europei ci dovrebbe dissuadere dal protezionismo, anche perchè si alimenterebbe un circolo vizioso dove l' Italia ci perderebbe più di tutti essendo quella col debito più alto e dunque con meno soldi per sostenere la propria economia! La verità è che l' economia italiana e la sua struttura stavano terribilmete soffrendo già da anni e adesso i nodi finalmente vengono al pettine. Prima capiamo che per riprenderci dobbiamo risolvere questi nodi anzichè parlare di protezionismo o spesa publica per non parlare di tasse per l' inquinamento o norme pro-sindacati e prima ne usciremo!

Luca Salvarani, Mantova.

ML ha detto...

CARO LUCA..VA BENE...MA RICORDATI...COSA ACCADE SE IL DOLLARO SI DEPREZZA DEL 50%???

Non dirmi che continuerai a comprare fiat. io prenderei un'auto costruita in USA (a meno di tasse al'importazione...ovvero protezionismo)

Spiegami un po' perchè no???

Il protezionismo, in caso di vaslutazioni competitive in atto presso altre nazioni E' L'UNICA SOLUZIONE.

Se non vuoi il suicidio.

Forse non hai collegato questo articolo con i precedenti...

Anonimo ha detto...

Se lo scenario di inflazione USA dovesse concretizzarsi, il deprezzamento del dollaro sarebbe conseguenza della maggior inflazione dell'area dollaro rispetto all'area euro.

In tal caso, il guadagno di competitività da svalutazione sarebbe eroso dall'inflazione.

Nulla di diverso da quello che succedeva in Italia negli anni '80.

un saluto

Alessandro Rossi