STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


LA CORTE DEI CONTI AVVISA:

RISCHIO ELEVATO DI STIME DEI CONTI NON ATTENDIBILI!!!

LE PREVISIONI DI ENTRATA PRESENTANO DELLE ANOMALIE!!!

ALCUNE POSTE DI BILANCIO NON SONO CORRETTE E INATTENDIBILI!!!

E poi non dite che non siete stati avvisati!!!
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18 commenti:

Anonimo ha detto...

Link a un articolo interessante su Bloomberg, che suggerisce di chiudere le posizioni short: "I would rather be early than late" :D

http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601087&sid=aWCVnODJ3GPA&refer=home

Anonimo ha detto...

Paul Volcker on Economic Crisis: http://www.youtube.com/watch?v=O3ROf8ln9rg&eurl=http://www.itulip.com/

Anonimo ha detto...

In Merito a quali conti..

Anonimo ha detto...

Buongiorno

per un'investimento sul Brasile consigliereste ETF Bovespa lyxor(bra.mi) o msci Brasil(free)IS(ibzl.mi)?

Cordialità

Robertoß

Anonimo ha detto...

e allora? cosa mi devo aspettare, una partimoniale!?
qui tutte le stime sono errate, di ogni genere, macroeconomico, fiscale ecc ecc

Anonimo ha detto...

Fuori argomento, scusate la digressione.

Leggo che General Electric avrebbe raggiunto lo spettacolare leverage di 140! Una cosa folle!
E non è l'unica. Banche, assicurazioni e varie società americane stanno brillando per rapporti di leva pazzeschi.
Ora quello che mi chiedo è questo: da anni il mondo è stato messo sotto una pressione competitiva fortissima DA QUESTO CAPITALISMO??
Per fare un paragone è come se io, col mio modesto stipendio fossi andato in giro per anni in elicottero, in portaerei e fossi vissuto a Versailles costringendo i miei conoscenti a fare lo stesso per non fare brutta figura.
La concorrenza fa bene, è vero, ma solo se il più forte è in posizione sostenibile. In caso contrario, per stare al passo col più forte, tutti finiscono a fondo, esattamente come sta accadendo nel settore automobilistico.
Siamo contro il protezionismo? OK.
Ma facciamoci libera concorrenza a livello globale tra aziende sostenibili, LA GUERRA DEGLI ZOMBIE NON LA VOGLIAMO!!!
Saluti.
RedLizard

Anonimo ha detto...

Andare long di fika!
Shortare i finokki!
:D

Anonimo ha detto...

soprattutto i debiti degli enti locali

Anonimo ha detto...

"Nel 2009 potrebbe finire la recessione. A pensarlo è Ben Bernanke, presidente della Federal Reserve, secondo cui c'è una ragionevole possibilità che questo accada se i numerosi piani di stimolo e salvataggio funzioneranno."
Si parte con il rimbalzone ???
Saluti
Paolo

Anonimo ha detto...

e noi andiamo sul nucleare, non ora ma fra dieci anni, quando sarà solo un brutto ricordo!

Anonimo ha detto...

...potremmo fare come il Giappone che, stando a una notizia della reuters di oggi, sembra voglia acquistare azioni col denaro pubblico per far salire il Nikkei...visto come è semplice risolvere le crisi e non fare crollare le banche? lo stato compra le azioni con i soldi dei contribuenti...devono averlo deciso al G8.
PS. pare che l'america abbia iniziato stasera...sembra una tecnica funzionante...

mike

Anonimo ha detto...

Egr. dott.Barrai,
premettendo che non sono assolutamente ottimista circa questo mercato e che nello stesso tempo, come più volte scritto in alcuni interventi sul presente blog, ritengo che tutto sia pilotato ad arte, vorrei chiedere a Lei ed ai suoi collaboratori cosa ne pensate di questo intervento uscito questa sera su Wall Street Italia, dove si indicano alcuni motivi per cui si stia uscendo, seppur faticosamente, dalla crisi economica.

SI ALZA UNA VOCE FUORI DAL CORO: RECESSIONE, IL PEGGIO E' PASSATO
di WSI

Il cielo inizia a schiarirsi: analizzando i dati macroeconomici degli ultimi due mesi la crisi economica sembra aver toccato finalmente il fondo, con la recessione che ha iniziato una fase calante. Ecco le prove.
Sebbene dal comportamento del mercato azionario potrebbe sembrare il contrario, le prospettive economiche stanno lentamente migliorando. La prosperita' non e' dietro l'angolo, ma negli ultimi due mesi sono arrivati molti segnali ad evidenziare che presto ci lasceremo alle spalle la fase peggiore della crisi. Questo non vuol dire che l'economia ha smesso di rallentare, ma piuttosto che la recessione ha iniziato una fase calante.

Evidentemente tutto cio' non ha nulla a che fare con il piano di rilancio economico che il presidente Obama ha trasformato in legge la settimana scorsa. Se, infatti, la recessione dovesse terminare nei prossimi mesi, e' molto probabile che non sara' per le misure varate dal governo. La politica di cui l'economia ha bisogno ora e' quella monetaria. La combinazione di liquidita' iniettata dalla Federal Reserve e dei programmi speciali per far ripartire il mercato del credito sara' il principale arteficie.
* L'indice del Conference Board dei principali indicatori economici e' salito per due mesi consecutivi.

* I prezzi alla produzione sono cresciuti per due mesi di seguito.

* In gennaio i prezzi al consumo hanno registrato un incremento, il primo in sei mesi.

* Il Baltic Dry Index, che misura il costo dei materiali chiave come rame, ferro e acciaio, e' piu' che raddoppiato rispetto ai minimi toccati di recente.

* Le vendite di case esistenti sono aumentate a dicembre e le persone interpellate nel nostro sondaggio settimanale hanno motivo di credere che in gennaio assiteremo ad un altro rialzo.

* A dicembre le vendite di case con contratti in corso sono cresciute.

* Anche la fiducia dei costruttori edili e' aumentata l'ultimo mese.

* Grazie ai bassi tassi di interesse, la percentuale di nuovi mutui, cosi' come quella dei rifinanziamenti e' salita.

* Gli utili reali continui sono saliti del 4.5% a dicembre dopo il +3.3% di novembre.

* Uno degli indici che misura le aspettative dei consumatori e' aumentato in gennaio.

* Le vendite al dettaglio hanno registrato una accelerazione dell'1% in gennaio, il primo rialzo da giugno dell'anno scorso.

* Il calo del credito al consumo e' stato limitato il mese scorso.

* I nuovi ordini di beni al consumo e beni capitali esclusi quelli militari sono aumentati in gennaio.

* Il mese scorso l'indice Ism manifatturiero e' salito.

* L'indice ISM dei servizi e' salito per il secondo mese di seguito.

* L'offerta di moneta e' in calo, a segnalare gli alti livelli di liquidita' del sistema.

* Il Libor sui prestiti interbancari a 3 mesi, una misura della predisposizione delle banche a prestarsi vicendevolmente il denaro, e' sceso all'1.2% dal circa 5% di qualche settimana fa.

* Anche altri indici che misurano lo stato di salute dei mercati finanziari, come lo spread TED e il differenziale dello swap a 2 anni si stanno restringendo.

* I prezzi dei CDS (Credit Default Swap) delle banche stanno scendendo dalle punte massime toccate di recente.

* Anche i mercati obbligazionari societari si stanno scongelando: circa $127 miliardi di titoli del debito sono stati emessi in gennaio, il numero piu' alto in un singolo mese dallo scorso maggio.

* Alcuni titoli presenti sui libri delle banche stanno iniziando a riguadagnare valore.

Detto questo, l'economia ha ancora una lunga strada davanti a se' prima di tornare in salute. Ma come tutti sanno molto bene, si inizia andando a carponi prima di alzarsi e impararare a camminare correttamente. E questo e' proprio quello che si appresta a fare l'economia.

(Fonte: MarketWatch)

Con i miei migliori saluti
Emma

Anonimo ha detto...

Questa sera ho letto questo articolo su WSI... che ne pensi? E' tutto vero quello che scrivono? Sono le stesse cose previste da Michele Nista?
Ciao e grazie da Antonello
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SI ALZA UNA VOCE FUORI DAL CORO: RECESSIONE, IL PEGGIO E' PASSATO
di WSI
Il cielo inizia a schiarirsi: analizzando i dati macroeconomici degli ultimi due mesi la crisi economica sembra aver toccato finalmente il fondo, con la recessione che ha iniziato una fase calante. Ecco le prove.
Sebbene dal comportamento del mercato azionario potrebbe sembrare il contrario, le prospettive economiche stanno lentamente migliorando. La prosperita' non e' dietro l'angolo, ma negli ultimi due mesi sono arrivati molti segnali ad evidenziare che presto ci lasceremo alle spalle la fase peggiore della crisi. Questo non vuol dire che l'economia ha smesso di rallentare, ma piuttosto che la recessione ha iniziato una fase calante.

Evidentemente tutto cio' non ha nulla a che fare con il piano di rilancio economico che il presidente Obama ha trasformato in legge la settimana scorsa. Se, infatti, la recessione dovesse terminare nei prossimi mesi, e' molto probabile che non sara' per le misure varate dal governo. La politica di cui l'economia ha bisogno ora e' quella monetaria. La combinazione di liquidita' iniettata dalla Federal Reserve e dei programmi speciali per far ripartire il mercato del credito sara' il principale arteficie.

Ma se volete qualcosa di piu' concreto, eccovi una lunga serie di prove:

* L'indice del Conference Board dei principali indicatori economici e' salito per due mesi consecutivi.

* I prezzi alla produzione sono cresciuti per due mesi di seguito.

* In gennaio i prezzi al consumo hanno registrato un incremento, il primo in sei mesi.

* Il Baltic Dry Index, che misura il costo dei materiali chiave come rame, ferro e acciaio, e' piu' che raddoppiato rispetto ai minimi toccati di recente.

* Le vendite di case esistenti sono aumentate a dicembre e le persone interpellate nel nostro sondaggio settimanale hanno motivo di credere che in gennaio assiteremo ad un altro rialzo.

* A dicembre le vendite di case con contratti in corso sono cresciute.

* Anche la fiducia dei costruttori edili e' aumentata l'ultimo mese.

* Grazie ai bassi tassi di interesse, la percentuale di nuovi mutui, cosi' come quella dei rifinanziamenti e' salita.

* Gli utili reali continui sono saliti del 4.5% a dicembre dopo il +3.3% di novembre.

* Uno degli indici che misura le aspettative dei consumatori e' aumentato in gennaio.

* Le vendite al dettaglio hanno registrato una accelerazione dell'1% in gennaio, il primo rialzo da giugno dell'anno scorso.

* Il calo del credito al consumo e' stato limitato il mese scorso.

* I nuovi ordini di beni al consumo e beni capitali esclusi quelli militari sono aumentati in gennaio.

* Il mese scorso l'indice Ism manifatturiero e' salito.

* L'indice ISM dei servizi e' salito per il secondo mese di seguito.

* L'offerta di moneta e' in calo, a segnalare gli alti livelli di liquidita' del sistema.

* Il Libor sui prestiti interbancari a 3 mesi, una misura della predisposizione delle banche a prestarsi vicendevolmente il denaro, e' sceso all'1.2% dal circa 5% di qualche settimana fa.

* Anche altri indici che misurano lo stato di salute dei mercati finanziari, come lo spread TED e il differenziale dello swap a 2 anni si stanno restringendo.

* I prezzi dei CDS (Credit Default Swap) delle banche stanno scendendo dalle punte massime toccate di recente.

* Anche i mercati obbligazionari societari si stanno scongelando: circa $127 miliardi di titoli del debito sono stati emessi in gennaio, il numero piu' alto in un singolo mese dallo scorso maggio.

* Alcuni titoli presenti sui libri delle banche stanno iniziando a riguadagnare valore.

Detto questo, l'economia ha ancora una lunga strada davanti a se' prima di tornare in salute. Ma come tutti sanno molto bene, si inizia andando a carponi prima di alzarsi e impararare a camminare correttamente. E questo e' proprio quello che si appresta a fare l'economia.

(Fonte: MarketWatch)

Anonimo ha detto...

Dlin dlon!
Prossima fermata: Weimar.
Dlin dlon!

Alessio

Anonimo ha detto...

LA CRISI ECONOMICA E' COME LA FIKA.

QUANDO ENTRI IN QUEL TUNNEL, NON SAI COME E QUANDO NE USCIRAI!

W IL TUNNEL !!!

:)

ML ha detto...

Caro Marco: noi abbiamo chiuso gli short!!! ma non andiamo long.

Anonimo ha detto...

Che ne pensate? E' la solita panacea internettiana?

http://sapienza-finanziaria.blogspot.com/2009/02/perpetual-bond-sono-obbligazioni.html

Alessio

Anonimo ha detto...

Ricordarsi che la vendita di case esistenti è gonfiata dalle foreclosures, dai pignoramenti.
Maurizio (RE)