INIZIO ANNO CON I BOTTI...
Non poteva iniziare meglio il 2008 per noi investitori che da mesi non crediamo nei rialzi del mercato. Non solo non crediamo al rialzo dei mercati ma da mesi motiviamo, tramite questo blog, in maniera scrupolosa il nostro credo.
Mentre qualcuno assicurava gli investitori che comprare a Novembre è statisticamente profittevole, o qualcun altro consigliava di acquistare a mani basse per il rally di Natale, o ancora, mentre molti strategists internazionali, obbligati dai loro capi, facevano uscire reports positivi per l'equity 2008...mentre molti hanno continuato a suggerire di acquistare noi siamo rimasti alla finestra ad aspettare, seduti su una montagna di liquidità pronta ad essere investita al momento giusto.
Ben presto potrebbero uscire ghiotte occasioni su molti titoli quotati e la tecnica di pescare sul fondo potrebbe ritornare di moda.
Sono molte le aziende e i mercati che sto analizzando e che entreranno nei portafogli in momenti in cui tutti venderanno.
Ma passiamo in veloce rassegna quello che la prima giornata dell'anno finanziario 2008 ha regalato in termini di fatti.
1)Il petrolio ha superato i 100 dollari
2)L'oro ha raggiunto prezzi che non vedeva da decenni 860 dollari.
3)Il platino ha superato vecchi records
4)L'indice ISM di dicembre è crollato a 47,7 da 50,8. Valori sotto il 50 indicano una contrazione dell'economia.
5) La spesa per costruzioni residenziali in america è scesa del 2,5% a novembre.
6) Il dollaro si indebolisce e chiude a 1,472. Sarebbe tragico vedere il cambio scivolare oltre 1,50. (dollaro debole anche verso yen)
7) La sterlina inglese, negli ultimi tre mesi si è svalutata del 10% verso l'euro. Segno da un lato dell'estrema debolezza dell'economia britannica, dall'altro lato di come l'euro sia rimasta la valuta baluardo dell'intero sistema capitalistico occidentale. I paesi dell'euro non riusciranno a sopportatare a lungo questa situazione e un forte peggioramento è prevedibile nel corso del 2008.
8) Oramai le infrastrutture per le Olimpiadi in Cina sono quasi terminate. Il pil cinese potrebbe continuare a crescere ma la borsa potrebbe sgonfiarsi nel corso dei prossimi sei mesi.
9) In questi giorni molte aziende hanno annunciato che sposteranno la produzione dalla Cina al Vietnam. La Cina oramai è cara, e porterà sempre più inflazione in Europa.
10) Oggi tocca al dato sulle vendite di auto americano. Ci si aspetta un dato molto deludente.
11) Le principali borse europee hanno chiuso con passivi compresi fra 1 e 2 punti percentuali.
12) Il Dow Jones ha perso oltre 200 punti. E' la più grande discesa che l'indice americano abbia mai avuto nel primo giorno dell'anno (in termini di punti)
Riassumendo:
Inflazione in salita e bassa crescita sono una realtà. Il nostro blog ne parla da mesi, ma nessuno voleva crederci.
Nelle prossime settimane molti nodi verranno al pettine:
- il problema dei fondi di private equity alle prese con possibili perdite ingenti per incauti acquisti creerà tensione alle banche finanziatrici ed emittenti di obbligazioni simili ai subprime.
- I bond insurers rischiano di saltare esponendo al rischio di default molte decine di miliardi di dollari di obbligazioni, e al conseguente rischio di pesanti e inattese svalutazioni
- Gli indici abx, dopo un recupero nelle scorse settimane sembrano pronti per scendere verso nuovi minimi, portando con se svalutazioni.
- Il Natale dei consumatori americani è stato debole (senza gli acquisti dall'Europa sarebbe stato un disastro)
- Ulteriori problemi arriveranno dall'insolvenza delle carte di credito con la conseguente problematica di una minore redditività delle banche e una perdita di valore die bonds cartolarizzati.
- L'Euribor, e in genere il costo del denaro scambiato fra banche rimane alto anche se le Banche Centrali stanno facendo l'impossibile affinchè non si verifichino tensioni gravissime sul mercato del credito.
- L'entrata in vigore di Basilea 2 aiuterà il credit crunch. Il meccanismo di basilea 2 infatti spinge le banche a NON finanziare le aziende nei momenti di bisogno, anzi a tagliare le linee di credito). in un momento di scarsa liquidità da parte di alcune banche e di rapido peggioramento dell'economia si rischia di vedere un rapido taglio delle linee di credito alle aziende con conseguente arresto dell'economia globale.
- L'Europa è la più fragile delle economie (in quanto più rigida) davanti a un peggioramento della situazione
-L’assassinio della Bhutto è un fattore altamente destabilizzante per la politica e l'economia.
E' molto probabile che nelle prossime settimane un istituto bancario possa andare incontro al fallimento, innescando una reazione a catena a cui le banche centrali si opporranno in tutti i modi. Finanziamenti di ultima istanza, taglio dei tassi...
Comunque vada le tensioni saranno molto alte e converrà osservare da spettatori.
Anche chi volesse provare a investire sul ribasso del mercato consiglio estrema attenzione, in questi primi giorni dell'anno i mercati sono poco liquidi e tutto è possibile, compreso un taglio improvviso dei tassi.
In Italia
-I dati sulle immatricolazioni auto non sono stati male. Ma il futuro per il gruppo torinese non è poi così roseo, anche se il governo ha regalato gli incentivi per la rottamazione al caro Montezemolo. La Fiat non ha in cantiere nuovi modelli in questa prima parte del 2008 e se dovessero arrivare segnali di debolezza da Iveco e CNH la Fiat potrebbe tornare verso i 14 euro (split dell'auto permettendo).
- Alitalia, dopo l'annuncio di vendita ai francesi il titolo si muove intorno a 0,80. Se pensate che i francesi (o qualsiasi altro acquirente) faccia dei regali agli azionisti di minoranza vi sbagliate di grosso, il titolo è pronto per scendere fino a 0,40.
Il fabbisogno statale italiano è sceso, nel corso del 2007 a 27 miliardi. Un dato eccezionale, a prima vista, tuttavia la bassa crescita non giustifica il boom delle entrate. Il segnale è evidente, la presione fiscale sta generando povertà.
Autostrade, telefoni, corrente elettrica, medicinali, benzina, conti correnti bancari, ma anche giocattoli, computer, abbigliamento, alimentari...l'Italia è il paese più caro dell'Europa e con gli stipendi fra i più bassi!
E' evidente la perdita sempre più rapida di competitività. Lo stesso andamento del nostro mercato azionario lo indica. Da controllare sempre lo spread con il bund.
- Le banche, le società di beni di lusso e di consumo, ma anche molti industriali continueranno a soffrire. In questa fase non reputo esistano settori immuni da discese.
INIZIO ANNO CON I BOTTI...
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4 commenti:
MALE è BENE ........TUTTO HA FINE VIENE! TI SEI DIMENTICATO DI SCRIVERE : LO SCONCIO TUTTO ITALIANO DEL PREZZO DELLE CASE ? FALLIRA' UNA BANCA ? BENISSIMO, LA SI DEVE FINIRE DI FOTTERE IL PROSSIMO CON I DEBITI! è SI QUI C'è GENTE CHE SENZA UN NIENTE COMPERA A DESTRA è MANCA ? è ORA CHE LE COSE TORNINO NELL'ALVEO NATURALE DELLE COSE ! è GIUSTO X PARLARE DI ALVEO: è ORA CHE QUEL BUFFONE CHE ALLOGGIA INDEGNAMENTE (8 ANNI) ALLA CASA BIANCA,,,,,,,,,,,SI TOLGA DAI COJONI! SI OPPONE ALLA MESSA SUL MERCATO DELLE SCORTE STRATEGICHE? è ORA CHE ALLA CASA BIANCA SI SIEDA UN NERO, QUESTI PEZZENTI DEGLI AMERICANI DEVONO PAGARE I LORO DEBITI ! è SOPRATUTTO DEVONO FARE SILENZIO!
Salve, sono Roberto Zanotti di Cesena!!!
Crisi, crisi, crisi, e allora come si spiegano ancora questi dati positivi che sono usciti oggi, come la diminuzione delle richieste dei sussidi di disoccupazione, ed anche l' aumento degli ordini alle fabbriche sempre di oggi pomeriggio??
Grazie, con stima sig. Zanotti Roberto
direi che ci sono tutti gli ingredienti per vendere il mercato...ci vediamo a Marzo
Risposta a Roberto,
Caro Roberto, la diminuzione delle richieste dei sussidi di disoccupazione potrebbero essere spiegate con assunzioni temporaneee dovute al Natale e al bisogno di manodopera nelle grandi catene.
L'aumento degli ordini alle fabbriche è dovuto anche al dollaro. Ma la domanda è se un tale dato riuscirà a contrastare i mille problemi che circondano la crescita economica.
Non credo....
Grazie per l'interessante spunto.
Paolo Barrai
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