IMPOVERIMENTO DELLA BORGHESIA...OBIETTIVO DI ECONOMIA POLITICA O MINORE DEI MALI?
Voglio affrontare nelle prossime righe un vecchio discorso a me caro, e che nelle attuali condizioni dei mercati va tenuto ben presente ed è ritornato di estrema attualità.
Con l’avvento della globalizzazione si è voluto aprire il mondo a qualcuno che era povero e che nel giro di un paio di decenni sta accumulando ricchezze ogni giorno più grandi. Mi riferisco alla Cina, all’India, al Brasile e all’Europa dell’est.
Tutti paesi che hanno visto nascere e prosperare migliaia di fabbriche. Si sono creati milioni di posti di lavoro. Gli stipendi sono saliti.
Nei nostri continenti Europa e America molte fabbriche hanno chiuso, i lavori più umili sono stati dati agli immigrati. Gli stipendi sono rimasti estremamente bassi!!!
Quest'autunno, Proprio quando i sindacati stavano per chiedere aumenti salariali consistenti per i lavoratori europei ecco che è arrivato come un fulmine a ciel sereno il problema dei subprime e la crisi dell’intera impalcatura finanziaria occidentale. Per gli imprenditori europei tutto sommato una manna…
Come possono i sindacati chiedere aumenti in un momento in cui il mondo è in bilico fra recessione e inflazione?
Inoltre gli imprenditori hanno perpetrato il ricatto. Nel caso in cui i salari dovessero salire saremo costretti a spostare la produzione in Vietnam o in India o altrove… Tuttavia sembra che questa volta i lavoratori hanno qualche asso in più nella manica. Staremo a vedere.
Il risultato della globalizzazione, fino ad oggi, è molto semplice, le aziende riescono a fare utili ma tengono le popolazioni legate a un salario basso, alla fame e all’impoverimento.
In Italia esistono tre categorie di lavoratori: Imprenditori, liberi Professionisti e dipendenti.
Gli imprenditori fanno presto, spostano la produzione in un altro paese o riescono ad aumentare i prezzi.
I ristoratori, i negozianti, i liberi professionisti riescono spesso a spostare sul consumatore i maggiori costi. Ma per questi ultimi arriva il buon Bersani che con i suoi decreti a favore delle liberalizzazioni riesce a ridurre i costi per i consumatori ma mette in ginocchio intere categorie professionali (una volta sono i farmacisti, una volta i taxisti, una volta i notai o gli avvocati).
Invece per le imprese interviene spesso il governo che decide di far comprare a Enel una società spagnola strapagandola e addossando i costi dell'acquisizione sulle spalle dei consumatori italiani, lo stesso dicasi per Autostrade, azienda che in regime di monopolio riesce a strappare tariffe che le garantiscono utili sicuri.
Per non parlare di banche e Assicurazioni che vivono in un sistema tenuto appositamente non concorrenziale.
Infine ci sono i dipendenti e per loro è la fame. Un po’ meno per i dipendenti pubblici che si salvano grazie a un governo spendaccione….ma i privati sono messi in un angolo.
Per riassumere, le imprese sono le uniche che fanno profitto, spesso coperte dal governo delle lobbies.
Tutte le altre categorie soffrono e si impoveriscono.
E' un disegno chiaro e innarestabile.
Un modo per arrestarlo ci sarebbe...ma sarebbe una soluzione estrema..
Intanto ci raccontano che l’inflazione è bassa…! Certo...fino a quando non saliranno i salari..
Del resto ben lo sanno i nostri governanti, l’aumento dei salari accenderebbe l’inflazione, i tassi salirebbero e addio Italia…
Morale…la globalizzazione continua a ridurre il tenore di vita delle famiglie.
Davanti a questa realtà, e in attesa che le cose cambino, noi dobbiamo difenderci.
Il compito del consulente finanziario è duplice:
1) cercare di ottenere performance al vostro portafoglio per difendervi dall'inflazione galoppante
2) Cercare di farvi risparmiare costi e commissioni con il sistema bancario.
Contatte il mio Studio di Consulenza Finanziaria Mercatiliberi@gmail.com o 02.26005366.
IMPOVERIMENTO DELLA BORGHESIA...OBIETTIVO DI ECONOMIA POLITICA O MINORE DEI MALI?
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