STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


AUGURI A TUTTI MA RICORDATEVI CHE NON E' FINITA QUI!


Avrei voluto scrivere l'ultimo articolo dell'anno inneggiando alla speranza di un 2008 carico di prosperità e di rialzi di borsa e delle attività finanziarie.

Purtroppo non è così e in modo particolare per l'Italia.

Ci sono comunque alcuni segnali positivi:
-La liquidità immessa dalle banche centrali ha evitato che i tassi d'interesse salissero a livelli molto elevati durante queste feste natalizie. Il segnale positivo è che le banche sono pronte a tutto per salvare i mercati.

- I fondi dei paesi emergenti (Cina, india, Arabia, Abu Dhabi ecc ) hanno acquistato azioni delle principali banche e case d'investimento del mondo occidentale evitando che le stesse banche fossero costrette a vendere centinaia di miliardi di assets o facendo aumentare il costo del credito (credit Crunch).

- Le banche centrali (in particolare quella americana) sono disponibili ad abbassare i tassi d'interesse pur di non mettere in pericolo l'economia occidentale. SI PENSA CHE LA FED ABBASSI I TASSI DI ALTRI 100 BPS ENTRO GIUGNO. E' evidente che i mercati azionari non saranno impassibili davati a tali ribassi.

-Il progetto del Superfondo salva subprime per ora è stato accantonato. Si dice che il motivo principale di salvare la corporate america sia passato, grazie alla iniezione di capitale asiatico e arabo.

- I consumi hanno tenuto.

Tuttavia non si è sicuri che questi interventi siano in grado di rimmettere in careggiata l'economia occidentale. Ci sono una serie di pessimi segnali all'orizzonte che non fanno ben sperare per questo inizio 2008. vediamone alcuni:

-Pensare che da oggi queste istituzioni finanziarie acquistate dai fondi sovrani abbaino risolto tutti i loro problemi è abbastanza utopico. Ricordo che queste operazioni sono state fatte senza che l'acquirente pagasse un premio per entrare nel gotha della finanza mondiale (con quote di capitale rilevanti), e anzi con emissione di obbligazioni che garantiscono per tre anni riotorni del 10% per anno. Se a questi soggetti, cosidetti Big Money, hanno offerto tali condizioni non vedo perchè il parco buoi debba avere in mano della carta obbligazionaria degli stessi emittenti che rende molto meno e delle azioni che pagano un dividendo più basso.

- Ad oggi sono usciti allo scoperto circa 100 miliardi di dollari di perdite. Mancano all'appello fra i 200 e i 400 miliardi di perdite. Dove sono finiti?

-Bond Insurers, sono le assicurazioni (come MBIA) che hanno garantito il pagamento delle obbligazioni e delle cedole di titoli poco solvibili. Molte di queste sono sull'orlo della bancarotta. Nel caso ci fosse la loro insolvenza molti bonds non sarebbero più assicurati e soggetti che hanno queste obbligazioni ancora in carico al valore nominale sarebbero costretti a compiere pesanti svalutazioni.

-Carte di credito, è notizia fresca fresca di questi giorni che il numero di soggetti che non pagano più le carte di credito in america è in forte aumento e a gennaio salirà ulteriormente.
"The value of credit card accounts at least 30 days late jumped 26 percent to $17.3 billion in October from a year earlier at 17 large credit card trusts examined by the AP. That represented more than 4 percent of the total outstanding principal balances owed to the trusts on credit cards that were issued by banks such as Bank of America and Capital One and for retailers like Home Depot and Wal-Mart".
At the same time, defaults -- when lenders essentially give up hope of ever being repaid and write off the debt -- rose 18 percent to almost $961 million in October, according to filings made by the trusts with the Securities and Exchange Commission
The trend carried into November. As of Friday, all of the trusts that filed reports for the month show increases in both delinquencies and defaults over November 2006, and many show sequential increases from October.
Many economists expect delinquencies and defaults to rise further after the holiday shopping season

I pagamenti delle carte di credito sono stati rivenduti in emissioni obbligazionarie (così come è avvenuto per i subprime). Per ora queste obbligazioni non sono state ancora svalutate. Il pericolo è che anche loro vengano colpite.

-I fondi di private equity hanno acquistato negli ultimi anni aziende pagandole via via prezzi più alti e utilizzando leva finanziaria pari anche a 4 volte il capitale proprio impiegato. Molte di queste aziende acquistate (small caps) valgono decisamente meno in borsa e fuori dalla borsa. I fondi, se dovessero mettere a bilancio il vero valore, avrebbero delle perdite che il più delle volte metterebbero a rischio performances, capitale e la restituzione stessa del debito alle banche.
Le banche a loro volta hanno cartolarizzato tali debiti, creando altri bonds tipo subprime. Anche questi bonds sono a rischio di svalutazione.

-Il settore immobiliare americano è ancora in discesa preoccupante e nei prossimi mesi le perdite aumenteranno. I primi sintomi di discesa dei prezzi ci sono anche in Europa. Vedremo le ripercussioni. Intanto In Italia le nuove costruzioni si sono fermate, le vendite sono paralizzate. Gente come Zunino è costretto a barattare immobili con debiti (vedi l'operazione con la banca popolare). E' evidente che anche tutto l'indotto è in rallentamento (ascensori, pavimenti, scale, mobili ecc ecc)

-Salari e consumi: I consumi in america fino ad oggi hanno tenuto (grazie anche al dollaro debole che ha permesso l'invasione degli europei per lo shopping natalizio).
Tuttavia la bassa crescita dei salari non aiuta ne la creazione di nuovi risparmi ne i consumi. I salari non possono crescere altrimenti creerebbero inflazione.

-Inflazione. Fino ad oggi è stata tenuta artificiosamente bassa. Per ora la fiammata degli ultimi due mesi è dovuta ai costi dell'energia e degli alimentari. I salari non sono saliti. Se il petrolio e gli alimentari scenderanno, allora l'inflazione verrà messa sotto controllo dalle autorità altrimenti saranno dolori.

-In Europa, infine, se il dollaro dovesse indebolirsi ancora, molti industriali potrebbero soffrirne. Viceversa una rivalutazione del dollaro non accompagnata da una riduzione dei prezzi di energia e alimentari porterebbe una vampata inflazionistica (anche se alcune aziende potrebbero beneficiarne).

Per concludere....
Dal punto di vista dell'analisi tecnica, i mercati sono ancora in una fase espansiva (trane il mercato italiano).
Le singole aziende hanno valutazioni basse se comparate con gli utili del 2007 e con la possibilità che nel 2008 tali utili possano crescere o rimanere stabili.
Tuttavia la possibilità di deterioramento del panorama internazionale e il rischio che i profitti possano diminuire è elevata.
Banche centrali e fondi Sovrani faranno da ammortizzatori nel caso di indebolimento delle borse ma la loro capacità di tenere sostenuto il livello dei mercati è dubbia.
Bisogna porre molta attenzione all'andamento delle macrovariabili e al comportamento delle banche centrali nei prossimi tre mesi. Non mi avventurerei nei primi giorni dell'anno in acquisti sui mercati. Rimarrei ancora alla finestra...o forse ancora meglio, andrei a farmi una bella sciata, al ritorno ci aspetta un anno impegnativo.


ANCORA AUGURONI A TUTTI DI BUON NATALE E DI UN FELICE E FORTUNATO ANNO 2008
Con il Nuovo Anno ricordo a tutti voi i servizi di Consulenza Finanziaria del mio Studio. Il costo è inferiore a quello di molti prodotti finanziari offerti dalla banca e dai promotori. Il servizio è indipendente. Se dopo i primi tre mesi non siete soddisfatti potete non pagare nulla per la lavoro svolto.
Ricordo che lo Studio riapre il 3 Gennaio!
mercatiliberi@gmail.com - 02.26005366
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1 commento:

Anonimo ha detto...

Auguri anche a tè e GRAZIE.