STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


PLUSVALENZE CON BITCOIN ...TASSARE O NON TASSARE

QUESTO ARTICOLO E' DEL FISCALISTA E AMICO STEFANO CAPACCIOLI. OVVIAMENTE NON SONO UN ESPERTO MA LA SUA POSIZIONE MI APPARE UN PO' INTRANSIGENTE. 


il tutto nasce da un interpello fatto alla agenzia delle entrate (I CUI DETTAGLI SONO STATI SUBITO COMUNICATI SU QUESTO BLOG) 
dalla prima analisi e lettura parrebbe che non eista capital gain su plusvalenze specie per importi inferiori ai 51.000 euro detenuti di bitcoin.
Capaccioli prova a dimostrare la sua tesi che si oppone alla AGENZIA DELLE ENTRATE..e  considera sbagliata e fallace l'ADE...la tassazione per lui rimane  e ci spiaga la sua arguta motivazione qua di seguito.
CREDO CHE IL PROBLEMA RIMANGA APERTO MA LA SOLUZIONE SI STA AVVICINANDO E PRESTO DOVREMMO AVERE ULTERIORI INTERPRETAZIONI IN MATERIA CHE GENERERANNO SICURAMENTE PIU' CHIAREZZA 

Bitcoin e tasse, domanda: il privato cittadino deve dichiarare le plusvalenze o no?

scritto da il 10 Settembre 2016
Pubblichiamo un post di Stefano Capaccioli, dottore commercialista e co-fondatore  con il sottoscritto di assob.it, associazione per lo sviluppo delle tecnologie blockchain –
Avevo scritto qui che le plusvalenze sui bitcoin erano soggette a tassazione quali redditi diversi da capitale e non ho cambiato idea. L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la Risoluzione 72/E del 2016 considerando le criptovalute alla stregua di banconote estere.
La frase su cui tutti fantasticano, ipotizzando l’esclusione da tassazione è: Per quanto riguarda, la tassazione ai fini delle imposte sul reddito dei clienti della Società, persone fisiche che detengono i bitcoin al di fuori dell’attività d’impresa, si ricorda che le operazioni a pronti (acquisti e vendite) di valuta non generano redditi imponibili mancando la finalità speculativa”.
Cerco di spiegare in cosa consiste questa affermazione e perché non sono d’accordo.
 IL NON ESSERE D'ACCORDO PERO' DOVREBBE SIGNIFICARE CHE LA FRASE E' SBAGLIATA? MA DEL RESTO E' NELLA CIRCOLARE......E QINDI VORREI ESSERE SICURO CHE LA FRASE SIA SBAGLIATA PRIMA DI PAGARE LE TASSE PER QUALCOSA CHE HO COMPRATO A 300 E VALE 600
 Il Fisco italiano ha operato la scelta di tassare solo le plusvalenze, i capital gain, su valute estere acquistate o detenute per finalità d’investimento. Al fine di semplificare il Legislatore ha effettuato la scelta di considerare tenute per finalità speculative solo le valute estere cedute a termine o rivenienti da depositi o conti correnti. Per evitare, poi, di tassare importi non significativi sono escluse da tassazione le plusvalenze, qualora la giacenza complessiva di tutti i depositi e conti correnti in valuta intrattenuti sia inferiore a 51.645,69 euro per almeno sette giorni lavorativi continui.
La decisione di assimilare i bitcoin a valute estere ha portato al sillogismo: non ci sono conti corrente né deposito e quindi utilizzo non è imponibile.
MA NON SOLO....SE ANCHE CI FOSSERO CONTI CORRENTI L'IMPORTANTE E' CHE L'IMPORTO SIA INFERIORE AI 51.000 EURO
Non condivido tale interpretazione:
1 – Il bitcoin non è moneta, non è valuta né può esserlo: è un mezzo di pagamento semplice su base volontaria (Sentenza C-264/14).
2 – Se proprio vogliamo riflettere su bitcoin e moneta posso dire che è moneta merce senza l’oro, è moneta a corso forzoso senza Stato ed è moneta bancaria senza banca. Fondamentalmente è qualche cosa di diverso, innovativo e che non può essere compreso semplicisticamente nelle categorie conosciute.
3 – La normativa fiscale italiana non definisce il concetto di moneta e di valuta estera.
4 – L’assimilazione tra bitcoin e valuta estera contrasta con i principi generali.
 E ALLORA COME DEFINIRE LA FRASE DEL'AGENZIA DELLE ENTRATE:
 persone fisiche che detengono i bitcoin al di fuori dell’attività d’impresa, si ricorda che le operazioni a pronti (acquisti e vendite) di valuta non generano redditi imponibili mancando la finalità speculativa”.
PURA FOLLIA OPPURE INTENTO DI NON TASSARE???

Il rischio è che si ingeneri la convinzione che le plusvalenze derivante dall’utilizzo di bitcoin non siano imponibili.
MA NON E' QUELLO CHE LA CIRCOLARE DICE QUANDO  PARLA DI BITCOIN CHE NON GENERANO RESITO IMPONIBILE???
Io ritengo, e ne sono convinto, che le plusvalenze derivanti dall’utilizzo di bitcoin siano redditi diversi di natura finanziaria perché non sono valute estere ma, a mio avviso, sono assimilabili a titoli non rappresentativi di merce.
Ad ulteriore riprova, la Risoluzione assimila gli operatori che svolgono professionalmente l’attività di acquisto e vendita di monete virtuali ai cambiavalute, ma tale accostamento non tiene conto delle evoluzioni a livello europeo (ne avevo parlato qui) che introducono:
1 – La definizione di valuta virtuale “intende una rappresentazione digitale di valore che non viene emesso da una banca centrale o da un’autorità pubblica e non necessariamente collegato a una moneta a corso legale, ma è accettato da persone fisiche o giuridiche come mezzo di pagamento e può essere trasferita, immagazzinata o scambiata elettronicamente”.
2 – La definizione di operatori che svolgono professionalmente l’attività di acquisto e vendita di monete virtuali (Exchanger), in aggiunta alle categorie dei soggetti destinatari che comprende i cambiavalute.
Infine, contrariamente a qualche commentatore, anche l’European Banking Authority non fa questo accostamento, dato che nella sua Opinione sulle Valute Virtuali scrive (punto 18): “Questo documento riguarda il fenomeno comunemente denominato “monete virtuali”. Come sarà evidente, l’uso del termine “moneta” è ingannevole per molte ragioni”.
Per questi motivi, ritengo che il cambio di valuta virtuale nei confronti di valuta a corso legale rilevi fiscalmente (plusvalenza o minusvalenza), mentre l’utilizzo come mezzo di pagamento rileva solo in alcuni specifici casi.
MA ALLORA VUOL DIRE INVALIDARE QUANTO DETTO E SCRITO DALLA AGENZIA DELLE ENTRATE?
CREDO CHE IL PROBLEMA RIMANGA APERTO MA LA SOLUZIONE SI STA AVVICINANDO E PRESTO DOVREMMO AVERE ULTERIORI INTERPRETAZIONI IN MATERIA CHE GENERERANNO SICURAMENTE PIU' CHIAREZZA 
PER ORA L'ARTICOLO SUL CORRIERE, PER QUANTO IMPRECISO SEGUE LA LINEA DELLA NON TASSAZIONE:  CORRIERE : LA PLUSVALENZA SUL BITCOIN NON SI TASSA 

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma secondo te, in un paese come l'Italia in cui tassano tutto, si lasciano sfuggire un'occasione così. ..suvvia barrai..

Anonimo ha detto...

Come fanno a tassarti se detieni i bitcoin solo per salvarti dal crollo delle valute? Il bitcoin non ha sottostante l'oro ma ha come sotostante l'energia che guarda caso viene generata da gas e petrolio che si estraggono con petrolio che è acquistato in valute ed in oro. Quando crolleranno le valute rimarrà comunque l'oro...per cui il bitcoin ha come sottostante multipli di once d'oro (se non fallisce prima)...per cui vale molto di più di un'oncia d'oro. Per quanto riguarda la tassazione...in teoria non andrebbe tassato in quanto il valore del bitcoin rispecchia la quantità di energia usata per la generazione dello stesso la quale è già tassata due volte...ma se proprio volessero tassarlo...in quanto privo di iva potrebbe essere considerato alla stregua dell'oro da investimento per cui si pagherebbe il capital gain. Ma nell'ottica di usare il btc per gli acquisti...tutte le merci sono tassate per cui anche il valore del btc viene sminuito della tassa applicata alla merce per cui tassato.

Non sono un commercialista e so che i governi sono dei ladri e dei soci in affari che non partecipano alle spese aziendali ed individuali(vogliono solo intascare la loro parte dgli utili anche se non ci sono)...teneteveli ben stretti ed usateli quando crollerà tutto per acquistare immobili e quartieri residenziali e commerciali.

@Albertogas

Anonimo ha detto...

gli unici che lavorano a roma sono quelli pagati per trovare il modo "legale" di espropriare il + possibile i contribuenti figuriamoci se non si attaccano ad un piatto così ricco!!!!!

Teodoro ha detto...

La plusvalenza futura in bitcoin non credo sfuggira' a nessuno stato.
l'oro è il tempo. Bitcoin lo spazio.
1 btc minimo va tenuto per chi crede nell'oro.