STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


ARAMCO VA SUL MERCATO...IL PETROLIO DEVE SALIRE

ARAMCO e' il colosso SAUDITA del petrolio. È  stato deciso dal governo che una parte di questa azienda dovra' finire in borsa...JP MORGAN e' stata selezionata come banca consulente per il collocamento.
La capitalizzazione di questa azienda vale trilioni di dollari...
Tranquilli serve un prezzo del petrolio compreso fra i 60 e i 40 dollari per andare in borsa nel 2017...
Saudi Arabia’s Prince Mohammed bin Salman is working on a plan to list shares in Aramco, as the business is known, on the country’s domestic stock exchange as early as 2017. A listing could turn the world’s biggest oil exporter into the largest publicly traded firm with a value in the trillions of dollars.
The prince, who heads Aramco’s supreme council, said Saudi Arabia plans to sell a less-than five percent stake in the business. Saudi Arabia’s sovereign wealth fund could receive $106 billion in cash from a sale of that size, according to the Sovereign Wealth Fund Institute.


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9 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo, quotare ARAMCO per i Sauditi significa coinvolgere a livello di azionisti anche i capitali del mondo occidentale. Quale miglior garanzia ai rischi sempre piu' elevati di una destabilizzazione sciita del Paese? Molti asset di ARAMCO sono in zone a maggioranza sciita. A Sud del Paese c'e' una guerra logorante con lo Yemen, Paese a maggioranza sciita (e gli Yemeniti sono soldati con i coglioni, piu' impavidi anche dei Ceceni, me lo raccontava un trafficante di armi russi a Tehran qualche mese fa). In sintesi ai Sauditi brucia il culo di una possibile destabilizzazione del PAese (con l'Iran in cabina di regia) e per questo hanno pensato di coinvolgere investitori internazionali a tutela non solo degli asset di ARAMCO ma anche dell'Arabia Saudita stessa.

Anonimo ha detto...

questa è una notizia

http://www.zerohedge.com/news/2016-04-19/china-launches-yuan-gold-fix-exert-more-control-over-price-gold

e poi anche i licenziamenti alla Intel

da ZH

Anonimo ha detto...

Anche un aumento di capitale BPVI diventa TOO BIG TO FAIL?
COMUNICATO STAMPA
Vicenza, 20 Aprile 2016 – Su richiesta di Consob, Banca Popolare di Vicenza S.p.A.(“BPVi” o la “Banca”) rende noto che, in data 18 aprile 2016, è stata informata della stipula - avvenuta in pari data - di un accordo tra UniCredit e Questio Capital Management SGR S.p.A., società unipersonale (“Quaestio”), promotrice del fondo di
investimento alternativo mobiliare di tipo chiuso denominato “Atlante“ (il “Fondo Atlante”).
Lo scopo del suddetto fondo è di incrementare il valore del proprio patrimonio effettuando operazioni di investimento attraverso, la sottoscrizione di aumenti di capitale da realizzarsi esclusivamente mediante sottoscrizione di azioni nell’ambito di private placement o di accordi con uno o più membri di consorzi di collocamento e/o garanzia che intendano sindacare i loro impegni.
Per quanto noto alla Banca, il Fondo Atlante non è ancora venuto ad esistenza ed è in corso la raccolta dell’ammontare minimo previsto dal regolamento del fondo e determinato in Euro 4 miliardi.
Per quanto a conoscenza di BPVi, in forza del suddetto accordo (l’“Accordo di Sub-Underwriting”), Quaestio, in nome, per conto e nell’interesse del Fondo Atlante, ha assunto nei confronti di UniCredit l’impegno a sottoscrivere tutte le Azioni dell’Emittente
che non siano state collocate nell’ambito della programmata offerta al mercato di azioni di nuova emissione, nell’ambito del rafforzamento patrimoniale della Banca. Più precisamente, l’Accordo di Sub-Underwriting prevede che, qualora UniCredit fosse
chiamata a dare esecuzione all’accordo da essa sottoscritto con la Banca e già reso noto al mercato, le Azioni dell’Emittente non collocate nell’ambito dell’Offerta Globale saranno direttamente sottoscritte dal Fondo Atlante, ai termini e condizioni previsti nell’Accordo di Sub-Underwriting e subordinatamente al verificarsi delle circostanze ivi indicate.
Per quanto a conoscenza della Banca, ai sensi dell’Accordo di Sub-Underwriting Quaestio SGR, per conto del Fondo Atlante, si è impegnata nei confronti di UniCredit –
ai termini e alle condizioni previste dal medesimo accordo – a sottoscrivere le azioni non sottoscritte nell’ambito dell’Offerta Globale a un prezzo non superiore al valore minimo
del c.d. intervallo di valorizzazione indicativa come determinato dal Consiglio di Amministrazione della Banca.
A tale riguardo, l’efficacia del suddetto impegno di sottoscrizione è sospensivamente condizionata al verificarsi, entro il 6 maggio 2016, di determinate condizioni sospensive,
tra cui:
(i) il fatto che il Fondo Atlante raccolga l’ammontare minimo, così come determinato nel regolamento del Fondo medesimo in Euro 4.000 milioni;
ii) il fatto che Quaestio riceva dalle competenti Autorità la preventiva autorizzazione, ai
sensi della disciplina applicabile e rilevante, all’esecuzione dell’impegno di
sottoscrizione di cui all’Accordo di Sub-Underwriting;
(iii) il fatto che, in conformità a quanto previsto dal regolamento del Fondo Atlante, venga
confermata da CONSOB l’assenza in capo al Fondo di alcun obbligo di promozione,
ai sensi degli artt. 105 e seguenti del TUF, di un’offerta pubblica di acquisto sulle
Azioni di BPVi per effetto della sottoscrizione - ai sensi dell’Accordo di Sub-
Underwriting - da parte di Quaestio di azioni rivenienti dall’aumento di capitale
deliberato dal Consiglio di Amministrazione in esecuzione della delega conferitagli
dall’Assemblea dei Soci, e, a tal fine, che detta sottoscrizione avvenga con modalità
tali per cui il Fondo non sia tenuto a promuovere un un’offerta pubblica di acquisto
obbligatoria sulle Azioni di BPVi.
(iv) il fatto che, anche ai considerazione di quanto previsto nel regolamento del Fondo
Atlante (e di seguito specificato), ad esito del completamento dell’Offerta, le azioni
ordinarie della Società siano diffuse in modo tale da assicurare un flottante valutato come adeguato da Borsa Italiana

ML ha detto...

Anonimo delle 22.27...e' una notizia data sabato....anche da noi....zerohedge e' arrivato lungo...nessun impatto..

Anonimo ha detto...

Il fondo Atlante si tutela a sua volta, onde evitare di svenarsi

POP VICENZA, SE CI SARANNO AZIONI NON SOTTOSCRITTE,
PREZZO INTERA OPERAZIONE SARÀ 0,10 EURO - IORIO

Unknown ha detto...

CHE VERGOGNA !!!!

http://www.tio.ch/News/Ticino/Attualita/1081578/Renzi-e-il-Gottardo--Siamo-riusciti-a-far-diventare-simpatici-gli-svizzeri-

Anonimo ha detto...


SE I SAUDITI SI SPOSSESSANO DI UNA PARTE DELLA LORO AZIENDA PETROLIFERA PENSO CHE INTRAVEDANO IL DECLINO DI QUESTE FONTI ENERGETICHE...

Anonimo ha detto...

Bella frase" L' Italia riparte attirando i ricchi e cacciando i poveri ed incapaci"...anche perchè hai dato un contributo personale a questo..doppio merito !!

marco toscano ha detto...

La penso come anonimo delle 11:35 anche i Rockfeller sono usciti dal petrolio giusto?