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BANCHE E SANGUE “QUESTA E’ L’ITALIA CHE RIPARTE”

 ottimo articolo di MARCO DELLA LUNA
 BANCHE E SANGUE “QUESTA E’ L’ITALIA CHE RIPARTE”
I risparmi degli italiani, mobiliari e immobiliari, già stimati in 8.000 miliardi,  da tempo attraggono l’interesse di finanzieri e politici, che già ne hanno preso una  discreta parte tra truffe bancarie ed estorsioni tributarie, come ben sanno soprattutto i molti imprenditori che devono chiedere prestiti per pagare le tasse su redditi non realizzati.
Mercoledì 20  ho ascoltato per quasi un’ora il giornalista economico di Radio 24, il quale si meravigliava del fatto che continuano le vendite massicce di azioni delle banche italiane sebbene i loro  circa 300 miliardi di crediti  deteriorati siano coperti per oltre il 90% da accantonamenti e garanzie. Oggi i titoli bancari hanno recuperato, ma di ben poco rispetto alle perdite accumulate recentemente. MPS oggi passa da 0,50 a 0,73 – + 0,43%-, ma otto giorni fa era a 1 e otto mesi fa era 9,45!
Quest’anima candida di giornalista economico par non sapere ciò che sanno tutti gli operatori (quindi crederà a Draghi che oggi sostiene che le banche italiane siano solide).
Non sa, innanzitutto, che i crediti deteriorati sono molti di più di quelli dichiarati in bilancio, perché quasi tutte le banche  hanno molte sofferenze sommerse, cioè che non dichiarano perché non hanno i soldi per fare  I relativi accantonamenti.
Non sa, inoltre, che molti crediti divenuti inesigibili figurano invece a bilancio come a rischio ordinario solo perché il loro ammortamento, cioè la scadenza delle rate, è stato sospeso dalle banche stesse in accordo con i clienti morosi, nel reciproco interesse.
Non sa che molti crediti, apparentemente coperti da idonee garanzie, in realtà sono scoperti, perché le garanzie sono state  sopravvalutate ad arte al fine di concedere crediti a compari e a clientele politiche  che età inteso che non gli avrebbero rimborsati. O che sono beni sopravvalutati per consentire agli amici-venditori di venderli per un prezzo moltiplicato a compratori fasulli.
Non sa che le garanzie immobiliari acquisita dalle banche a collaterale dei crediti erogati si sono fortemente svalutate e sono divenute pressoché invendibili, fonte più di spese che di recuperi, a causa della quasi morte del settore immobiliare fortemente voluta con la politica fiscale dal governo Monti, sicché le banche, pur avendo sulla carta la possibilità di recuperare i loro crediti vendendo gli immobili ipotecati a copertura, in realtà incasserebbero troppo tardi perché il realizzo possa aiutare a superare la crisi odierna.
Non sa che il sistema bancario italiano non crolla solo perché continua
– a ricevere aiuti (credito gratuito) dalla BCE;
– ad avere la possibilità di realizzare profitti illeciti, ossia solo perché le varie autorità competenti non gli impediscono di continuare;
-ad applicare commissioni illegittime, interessi usurari, anatocismo;
-nonché a collocare titoli-spazzatura o sopravvalutati;
-e, come già detto, a non dichiarare in bilancio tutte le perdite sui crediti.
Tutte queste cose, al contrario, le sa la Banca Centrale Europea, che a giorni manderà i suoi ispettori nelle banche italiane, e si sa già che cosa quindi questi signori troveranno. Ecco il perché delle turbo-vendite massicce anche allo scoperto dei titoli delle banche italiane. Si sa che l’ispezione, se non solo minacciata ma anche rigidamente eseguita (e qui c’è spazio per mediazione politica e il buon senso, ovviamente) potrà portare a un disastro di tutto il sistema bancario e a conseguenze radicali per l’intero Paese. Più dell’arrivo  della Troika, di nuove tasse di emergenza per finanziare la bad bank, di un bail in generalizzato, di una legge che ipotechi forzatamente i beni immobili degli italiani a garanzia di qualche prestito di salvataggio  da parte del FMI.
E siccome una qualche situazione esplosiva molto probabilmente si realizzerà prima che sia stato instaurato il nuovo, schiacciante sistema di dominio autocratico del premier, cioè la riforma costituzionale  ed elettorale del governo Renzi, è abbastanza possibile che il Paese si ribelli.  Soprattutto se verrà divulgata la notizia (vedi il sottostante articolo dr Govoni) che gli stessi fondi di investimento e altri investitori istituzionali che stanno conducendo la campagna di svendita  dei titoli delle banche italiane, sono quelli che partecipano la Banca d’Italia, le agenzie di rating, e la stessa BCE, la quale adesso manda le ispezioni.
È molto pericoloso che la gente apprenda chi e come le sta portando via il risparmio e la casa e il posto di lavoro e, al contempo, la libertà.

MEDITATE MEDITATE

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6 commenti:

Anonimo ha detto...

Quindi paolo .da lunedì si entra in Short pesante?

Anonimo ha detto...

La devi smettere di scrivere minkiate
Sei andato in Svizzera,amen
Smetti di terrorizzare la gente
Non fallisce nulla abbiamo già dato con leman

ML ha detto...

SHORT PESANTE? PERCHE'???

ML ha detto...

Anonimo delle 21,35. la'rticolo non era mio ma di una persona molto conosciuta e rispettata..e poi...sei troppo divertente..LEHMAN si scrive LEHMAN..e non leman....
da qui si denota la tua ignoranza, incompetenza e a arroganza...perderai tutti i risparmi e i tuoi figli ti considereranno una merda per la tua stupidita'

Anonimo ha detto...

Diciamo che il terrore corre lungo la schiena di chi ha pochi risparmi e teme di perdere anche quelli mentre chi è ben messo può spostare in swiss una parte importante del suo patrimonio perchè oramai i tassi sui c/c sono simili ma in svizzera costano meno le commisioni....se non fa troppi movimenti.Comunque ,gente,è vero che in questo blog si usano metodi forti e fastidiosi ma.....se non sta bene.....basta non leggerlo.Io non usufruisco dei servizi di Barrai però fa delle ottime analisi economiche e quando fa previsioni,a volte azzeccate a volte meno,sono sempre motivate con raziocinio.Poi inutile ripetere che l'economia non è una scienza esatta,basta una affermazione mal interpretata e ogni previsione va a farsi benedire.

Anonimo ha detto...

ciao Paolo se raggiungiamo area 20.500 é piú probabile un attacco ai 21.000 o un ritorno ai minimi?
Enrico