STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


DRAGHI PERMETTE DI EFFETTUARE UNA OPERAZIONE SU WMO INTERESSANTE..SPERIAMO CHE ANCHE IL DATO FALSIFICATO DI DOMANI SULLA OCCUPAZIONE USA CI DIA UNA MANO!

  • DRAGHI SAYS ISSUE SHARE LIMIT FOR QE RAISED TO 33% FROM 25%
  • ECB CUTS EURO-AREA INFLATION FORECASTS FOR 2015-2017
  • DRAGHI SAYS MAY SEE NEGATIVE INFLATION RATES IN COMING MONTHS
  • ECB CUTS GDP FORECASTS FOR 2015-2017
  • GERMAN BUNDS EXTEND GAIN AS DRAGHI RAISES QE ISSUE SHARE LIMIT
  • NEW DOWNSIDE RISKS TO GROWTH AND INFLATION
  • DATA ALSO SHOW SLOWER RECOVERY OF INFLATION
  • DATA SHOW CONTINUED, SOMEWHAT WEAKER RECOVERY
  • BUT SUBJECT TO NO BLOCKING POWER FOR EUROSYSTEM
  • DRAGHI: ECB CAN ADJUST SIZE, DURATION OF QE IF NEEDED
Draghi ha infatti reso noto che il tetto massimo relativo agli acquisti di asset passa dal 25% di debito governativo (emesso) al 33%: l'annuncio implica che la Bce potrebbe dunque acquistare maggiori quantità di un singolo asset.
Draghi ha ripetuto che il QE continuerà fino al settembre del 2016, ma anche oltre in caso di bisogno, ricordando che nel secondo trimestre il Pil dell'Eurozona è cresciuto di appena lo 0,3%, al di sotto delle attese. Lo stesso trend dovrebbe essere confermato nella seconda metà dell'anno.
"Utilizzeremo tutti gli strumenti del nostro mandato, in caso di bisogno", ha insistito, aggiungendo che la Banca centrale europea potrebbe cambiare le dimensioni, la composizione e la durata del programma di Quantitative easing (che al momento si traduce in un acquisto di asset, ogni mese, per un valore di 60 miliardi di euro).
Il banchiere lancia d'altronde l'avvertimento sui "rinnovati rischi al ribasso", che sono emersi nell'outlook relativo alla crescita e all'inflazione, nel corso delle ultime settimane. Di fatto, la Bce ha ridotto le stime sia sul Pil che sull'inflazione.
Ora si prevede che nel 2015 il Pil dell'Eurozona cresca dell'1,4% (contro il +1,5% previsto); per poi fare +1,7% nel 2016 (rispetto a +1,9% precedente) e +1,8% nel 2017 (contro stima +2%). Le previsioni sull'inflazione sono state ridotte allo 0,1% per il 2015 (contro la precedente stima dello 0,3%), all'1,1% per il 2016 (contro +1,5%) e 1,7% (contro precedente +1,8%).
"Potremmo assistere a numeri negativi sul fronte dell'inflazione, nei prossimi mesi", ma un tale trend sarà dovuto soprattutto al calo dei prezzi energetici e di altre commodities, e non a una vera e propria deflazione.
In ogni caso Draghi ha ribadito più volte il desiderio della Bce di agire. E sull'euro afferma che il tasso di cambio, pur non essendo un obiettivo di politica monetaria, è molto importante per la stabilità dei prezzi e per la crescita. La moneta unica accelera così al ribasso.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Dottore in genere all’apprezzarsi delle materie prime il dollaro tende a deprezzarsi sull’euro. Come mai oggi non è stata rispettata la correlazione?
Grazie Enrico

Anonimo ha detto...

Dimenticavo....Può essere che le materie prime si stanno apprezzando da oggi e domani si porteranno dietro il dollaro?
Ciao enrico