STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


L'AMERICA DEI MIRACOLI E DEGLI ORRORI

LA NUOVA CRISI ARRIVERA' DALL'AMERICA OTTIMO ARTICOLO DA PARTE DEL MIGLIOR ANALISTA ITALIANO DEL MERCATO USA. 

Lunedi scorso sono stato chiaro, la nuova crisi arriverà dall’America LA CRISI CHE VERRA': GLOBAL HARD LANDING! …
…No la prossima crisi non arriverà esclusivamente da oriente, non dai paesi emergenti o dalla sola Cina, la prossima crisi troverà solo materiale esplosivo in Europa, ma l’innesco sará sempre e solo l’America.
Il dollaro e soprattutto il patriarca il dollar index hanno lasciato un messaggio chiaro ed inequivocabile, grazie al dollaro arriverà la prossima crisi.
Il petrolio sta per affrontare una prova decisiva, il rimbalzo del gatto morto si è concluso ieri e nel fine settimana vedremo insieme i risvolti di questa dinamica.
Ovviamente non possiamo dimenticare che l’ultimo motore dell’economia mondiale, ovvero la Cina si sta lentamente spegnendo…
Thanks to Zero Hedge
Nel frattempo ieri tanto per cambiare un’altra scarica impressionante di fulmini e saette sull’economia americana…
“Le spese per costruzioni negli Stati Uniti sono cresciute in giugno meno delle previsioni e al passo più lento in cinque mesi ”
“In luglio l’Ism manifatturiero, l’indice che misura la performance del settore manifatturiero negli Stati Uniti, ha rallentato il passo e ha deluso le aspettative. L’indice di riferimento redatto dall’Institute for Supply Management è calato a 52,7 punti, dai 53,5 punti di giugno (…) Guardando alle singole componenti,(…)  quella dell’occupazione è scesa da 55,5 a 52,7 punti. (…) mentre quella dei prezzi è calata da 49,5 a 44 punti.America24″
“A giugno gli americani hanno tenuto a freno le loro spese, segno che la crescita debole dei salari potrebbe pesare sui consumatori. Le spese per consumi negli Stati Uniti sono infatti cresciute al passo più lento da febbraio. (…) Siccome i redditi sono creciuti più rapidamente delle spese, la quantità di denaro risparmiato è salito al 4,8% dal 4,6%. Il tasso di risparmio è rimasto intorno al 5% negli ultimi due anni e mezzo.(…)  In rialzo dell’1,3% su base annuale la componente “core”, depurata dagli elementi volatili, al di sotto del 2% considerato ottimale dalla Federal Reserve per il 38esimo mese di fila.America24″
Quindi inflazione core lontana anni luce dal target ottimale della Fed!
Per comprendere meglio l’impressionante accelerazione dell’inflazione e dei salari prospettata da molti negli ultimi mesi e dalla stessa Fed un semplice grafico…
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhg2ZRzJukoRZb_es8McQcBz_u7LR0z77X4VTS2Ot5n758aQjXF9YmbXOioAgyhONj9RNtDSs1qNCZNx0O4HA9OVjzcIw9-SnoWewqytLjhDiF9wglmIxtllEhVPnXmg0ySKkhXgSw1_xE/s1600/eci+wages.png
Qui potete osservare ancora meglio come funziona il leggendario Quantitative Easing che le banche centrali sponsorizzano quotidianamente come indispensabile sostegno all’economia… INDISPENSABILE SOSTEGNO ALL’ECONOMIA!
Collegamento permanente dell'immagine integrata
Da quando in America è partito il QE il migliore disintegratore della classe media che la storia abbia mai concepito la forza lavoro si è estinta e i salari sono crollati a livelli inferiori all’inizio dello stesso QE.
Per QE si intende una politica monetaria ultra-espansiva, immissione di liquidità nei mercati varata da molte banche centrali (Bce compresa). Con il QE le banche centrali creano liquidità con la quale comprano sul mercato titoli di Stato e altro tipo di obbligazioni e spesso e volentieri anche azioni.
La sintesi è che il QE è il più grande somministratore di iniquità mai progettato nella storia e la sua continua azione non potrà che portare nel tempo disordini sociali.
Concludendo è importante non dimenticare che in settimana usciranno i dati relativi all’occupazione di luglio in America, un ulteriore pretesto per confermare un simbolico aumento dei tassi entro la fine dell’anno, aumento già scontato dalla curva dei tassi.
I segnali in arrivo dai mercati azionari americani  e soprattutto da quelli obbligazionari vanno interpretati attentamente alla luce dell’emotività dei mercati e della possibile volatilità in arrivo.

Share/Bookmark

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi dispiace ma è un cumulo di sciocchezze, se questo è il migliore analista figuriamoci gli altri. Il Qe è uno strumento ideato per generare inflazione perché oggi quella è necessaria, il problema del Qe semmai è che è troppo poco, in fondo se una banca centrale vuole veramente inflazione la può facilmente ottenere. Il vero problema del qe (come dell'inflazione) è che mina gli interessi dei rentiers, categoria a cui sospetto il fine analista qui riportato appartenga. La sostanza ad ogni modo è che gli Usa tengono il mondo per i cosiddetti, oggi molto più che nel 2008. Il debito pubblico usa sta scomparendo (quello che detiene il governo stesso non esiste), il dollaro è più forte che mai, gli Usa non hanno più bisogno di petrolio per crescere e anche se dovessero andare in recessione, basta fare deficit e stampare...il resto è noia, compresa la fuffa sulla Cina e i paesi emergenti che se ad oggi non avete ancora capito chi li ha fatti emergere e chi li può riimmergere quando vuole, allora la colpa è vostra.
Gianni

Anonimo ha detto...

Scusa Gianni, Io sono ignorante in materia per cui il mio è solo un modo per capire meglio le tue affermazioni espresse con così tanta certezza.

L'inflazione viene calcolata in base alla variazione di CPI anno su anno. Se guardi questo valore per gli USA trovi che il 2007 è stato a 4,1 e poi sempre più basso. Infine nel 2014 è stato 0,8. Da questi dati sembra che il QE non abbia prodotto l'effetto voluto. Guardando i dati anzi si potrebbe dire che il % CPI e il QE siano de-correlati. Qui i dati CPI che ho preso in esame: http://www.usinflationcalculator.com/inflation/consumer-price-index-and-annual-percent-changes-from-1913-to-2008/.

Sarebbe interessante avere il tuo punto di vista in base anche a dei numeri e delle correlazioni statistiche.

Anonimo ha detto...

Ma dove ha studiato Gianni l'economia ?...da Cepu ??

Anonimo ha detto...

Io non ho detto che il qe ha prodotto inflazione negli Usa, dico che è uno strumento ideato per quello. Inizialmente neanche per quello in verità, ma per ripulire i bilanci delle banche, cosa che in America è riuscita EGREGIAMENTE nel 2009-2010, e chi dice il contrario semplicemente non sa leggere un bilancio bancario. Il qe però non è riuscito a produrre l'inflazione desiderata, perché è stato troppo timido ed è stato accantonato troppo presto, ma di qui a dire che è servito ad allargare le disuguaglianze e che fa danni ci corre un oceano. Che la prossima crisi arrivi dall'America poi può essere, solo che è da 7 anni che questi grandi analisti parlano della prossima crisi e sarebbe anche ora che diano un po' di tempistiche, perché se la prossima crisi arriva nel 2030 il discorso non ha molto senso. La mia idea se interessa è che alla fine le banche centrali riusciranno ad ottenere ciò che vogliono, ovvero l'inflazione e che l'inflazione sarà il germe della prossima crisi, come negli anni 70-80. E nessuno la prevederà perché saranno tutti euforici e gasati a vedere i gdp crescere alla grande e i mercati fare performance a due cifre ogni anno!
Gianni

Anonimo ha detto...

Se una persona afferma che il QE non ha avuto l' effetto di aumentare le disuguaglianze sociali...non ha mai aperto un libro di economia...oddio...adesso perfino i barbieri si mettono a parlare di economia..che ognuno faccia il proprio lavoro..