IRAN FORTISSIMAMENTE IRAN
l'Italia ha siglato una serie di accordi per 2 miliardi di dollari con l'Iran. Gli accordi in questione permetteranno di finanziare dei progetti nel Paese, ma saranno subordinati all'imminente rimozione delle sanzioni economiche imposte a Teheran, come dall'intesa raggiunta sul programma nucleare iraniano a luglio.
“Il valore dell’accordo, che speriamo di implementare a breve, è di 2 miliardi di dollari”, ha detto il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, non citando in settori coperti dai futuri progetti. E all'apertura del ministro Guidi, che sottende la volontà di far crescere il valore dell'accordo stesso, fa eco Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, dopo un incontro con il ministro del Petrolio Bijan Zanganeh e con il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.
"Sui crediti legati ai giacimenti in Iran l'accordo è stato trovato: sto parlando del giacimento di Darquain. Adesso è una questione di tempi, spero che siano rapidi, ma sono molto fiducioso" ha confermato l'ad, dopo aver sottolineato la volontà di Eni di tornare a investire nei progetti iraniani. Riferendosi ai crediti per un totale di 800 milioni che la società petrolifera vanta nei confronti dell'Iran, Descalzi ha tenuto a precisare la necessità di formule contrattuali che siano "win-win".
"Il passaggio cruciale per tornare a investire sarà la tipologia contrattualistica, ovvero come saranno i contratti - ha precisato Descalzi - e l'importante è trovare un compromesso che non faccia perdere nessuno e che faccia guadagnare entrambe le parti".
Dopo il raggiungimento degli accordi il ministro Guidi - che assieme al ministro Gentiloni ha guidato la missione italiana in Iran - ha espresso la sua soddisfazione dichiarando: "È come se fosse stato tolto un tappo da una pentola che bolliva da molti anni. Ci muoveremo sin dalle prossime ore. Abbiamo avuto incontri molto intensi, abbiamo parlato dei progetti ma anche delle strategie per realizzarli".
Le parole del ministro rimandano a quanto la presenza italiana riguardo ai progetti e agli accordi iraniani si sia dimostrata costante. E, complice questo impegno, le parole conclusive di Descalzi mostrano l'ad sicuro del successo dei progetti Eni. Sull'apertura del mercato italiano agli investitori internazionali, infatti, Descalzi ha ribadito la serenità del ruolo dell'azienda:
"Siamo stati l'unica società che è rimasta e che ha sviluppato un campo durante l'embargo. Credo che questo sia un fatto fondamentale. L'Iran è un Paese molto grande, con grandissime potenzialità e credo che ci sia posto per chiunque voglia lavorare in modo serio. Ci sono tante cose da condividere".
IRAN FORTISSIMAMENTE IRAN
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2 commenti:
MMMMM mi sa che questo novembre farà caldo, molto caldo:
http://english.farsnews.com/newstext.aspx?nn=13940514001563
foibar
Questi pensano come "il" martello e vedono il "loro" chiodo:
http://nypost.com/2015/08/01/iran-publishes-book-on-how-to-outwit-us-and-destroy-israel/
foibar
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