STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


ANCORA SULLA SVALUTAZIONE DELLO YUAN

Seconda svalutazione dello yuan in poche ore. La perdita e' del 4,5% verso euro

il dubbio amletico e' se e'finita qua o siamo all'inizio..

al momento la svalutazione cinese RENDE IMPRATICABILE IL RIALZO DEI TASSI IN USA...E IL DOLLARO AFFONDA...A 1.11 E FORSE ANCHE OLTRE

MA A PAGARNE LE CONSEGUENZE PIU'GRAVI POTREBBE ESSERE L'EUROPA..CON BLOCCATO IL MERCATO CINESE E UN DOLLARO DEBOLE CHE SFAVORISCE LE EXPORT...

Massima attenzione al dollaro di hk

Massima attenzione al possibile sfracellamento dell'economia nazista...hanno costi fissi alti...una riduzione dello yuan porta a minori profitti e la borsa tedesca e' quella che ne soffre di piu'

Anche  la borsa giapponese dovrebbe fare uno scivolone molto brutto

Attenzione alle ,materie prime...nuovi i minimi per petrolio  e rame.

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20 commenti:

Anonimo ha detto...

Se soffrirà la Germania figuriamoci l'Italietta dei cazzari, con il 50% di disoccupazione reale e la crescita dello 0.0....in realtà bisogna stare attenti alla Cina, che stanno alla canna del gas...senza strategie e politiche chiare. Un giorno vogliono entrare nei diritti di prelievo, un altro svalutano...quando il resto del mondo si stanchera', imporranno dazi alla Cina e tanti saluti alla nuova superòotenza economica...
Gianni

Anonimo ha detto...

Barrai,
visto il petrolio quel che quota e visto che le sembrava già interessante a 58 direi che un pensierino ora......... o famo?

Anonimo ha detto...

... che dire, short da 23900 dalla settimana scorsa.
La Casalinga di Voghera

Anonimo ha detto...

L'oro torna a salire. Qualcosa si muove... verso il basso

Anonimo ha detto...

siamo all inizio testa dura! ;-) ma raccontaci delle venezuelane!
attenzione all ucraina!

Anonimo ha detto...

La mossa della banca centrale cinese, in risposta alla decisione dell'Fmi di rinviare a settembre 2016 l’inclusione della valuta cinese all’interno del SDR (i.e. diritti speciali di prelievo), ha l'obiettivo di far si che siano i mercati a stabilire i tassi di cambio sul Forex.

Se le altre potenze del continente asiatico dovessero rispondere con il fuoco alle mosse choc della banca centrale cinese, l'Asia potrebbe trovarsi impantanata in una guerra valutaria su grande scala.

La Cina ha avviato per prima la guerra valutaria mondiale, quando a inizio settimana ha svalutato la propria moneta al ritmo più alto dalla crisi di Lehman Brothers. La svalutazione è infatti al record in almeno 20 anni, e pone fine al peg verso il dollaro di quattro mesi, che ha zavorrato le esportazioni.

Il tasso di riferimento giornaliero dello yuan, fissato dalla Banca centrale della Cina, la People's Bank of China, è stato ridotto dell'1,9%, scatenando lo scivolone dello yuan al ritmo più forte dal gennaio del 1994.

Il risultato è che lo yuan è calato -1,8% a 6,32 per dollaro sul mercato di Shanghai, incrementando le perdite fino a -2,3% sul trading offshore di Hong Kong verso le 13.34 ora di Shanghai, stando a quanto riportato da Bloomberg.

Il tasso spot onshore è sceso fino a -1,4% rispetto al tasso di riferimento di 6,2298, entro il limite di oscillazione del 2% permesso dalla banca centrale.

La svalutazione ha sconvolto gli altri mercati valutari dell'Asia, con le valute della Corea del Sud, di Australia e Singapore che sono scese oltre -1%, sulla scia di speculazioni secondo cui, nell'ambito di questa nuova e intensificata guerra valutaria, anche gli altri paesi asiatici tenteranno di indebolire le loro monete, al fine di mantenere competitive le proprie esportazioni.

Gli interventi ripetuti della Cina sui mercati valutari hanno contribuito al crollo del valore di ben $300 miliardi nelle riserve estere del paese, nel corso degli ultimi quattro trimestri. Lo yuan risulta la valuta che ha riportato la migliore performance sui mercati emergenti, fattore che però ha contribuito al tonfo delle esportazioni, lo scorso mese, pari a -8,3%.

Ma, come fa notare, "il rischio è che la svalutazione scateni una fuga di capitali, mettendo a rischio la stabilità del sistema finanziario della Cina", ha detto Tom Orlik, responsabile economista dell'area Asia presso Bloomberg Intelligence.

Orlik stima che il deprezzamento pari all'1% del tasso effettivo reale di cambio sostiene la crescita delle esportazioni con +1% dopo un arco di tempo di tre mesi. Allo stesso mese, lo stesso deprezzamento -1% contro il dollaro provoca flussi in uscita per $40 miliardi.

Nicola Borella ha detto...

Ciao Paolo, ti riporto un articolo di Icebergfinanza di oggi http://icebergfinanza.finanza.com/2015/08/12/cina-boom-deflativo-la-svalutazione-una-tantum/

Riguardo anche a questa interessante visione di Icebergfinanza, Non ritieni che a questi prezzi il dollaro USA sia occasione di acquisto?

AlbertoGas ha detto...

Questi sono i primi scricchiolii del collasso del sistema finanziario. Benvenuto cambiamento!!!

Anonimo ha detto...

Cash is King?
Marco ax

Anonimo ha detto...

https://youtu.be/PCAFnCo6nyM
Kerry: "Dollaro rischia di non essere più valuta di riserva del mondo"

Anonimo ha detto...

Buongiorno Casalinga di Voghera!
Seguendo le tue indicazioni mi sono messo short, grazie!
Posso chiederti che obiettivi ti poni?
Pensi sia già il caso di portare a casa i profitti in area 23.100 di fib? Grazie, Marco

ML ha detto...

anonimo delle 8.29...stiamo seguendo il petrolio e abbiamo un prezzo di acquisto su wmo social

ML ha detto...

anonimo delle 11.28. penso che hai ragione almeno un 10% di svalutazione....ma qyesto crea una marea di problemi anche e sopratutto all'europa...un qe mal sfruttato e azzerato dalla svalutazione cinese

ML ha detto...

nicola ...verissimo..la domanda e' ..ma gli stati uniti se lo possono permettere? non ne sarei sicuro...sempre ottima la visione di icebergfinanza

ML ha detto...

anonimo 12.33....vero ma kerry ha finito quella frase....potresti farlo anche tu?

Anonimo ha detto...


Zurigo, 12 ago. (AdnKronos/Ats) - Il Consiglio federale svizzero ha licenziato oggi all'attenzione delle Camere federali il testo che riguarda il Protocollo che modifica la Convenzione per evitare le doppie imposizioni (Cdi) con l’Italia del 1976. Il testo, fedele all'intesa sottoscritta a Milano il 23 febbraio scorso dal consigliere federale elvetico Eveline Widmer-Schlumpf e dal ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, permette di agevolare la regolarizzazione dei clienti italiani di banche svizzere nel quadro del programma italiano di autodenuncia.Formalmente, spiega oggi una nota della Segreteria di Stato svizzero per le questioni finanziarie internazionali (Sfi), il disegno di legge inviato alle Camere concerne un protocollo che modifica la Cdi tra Berna e Roma del 1976.

Anonimo ha detto...

per Marco delle 13.20
Sono contenta per te.
Short da 23900 con il rischio di prendere altri 1000 punti in faccia ed andare a 25000, figurati se adesso esco per qualche centinaio di punti giù. Il mio obiettivo è almeno 22000/21500, non ho fretta. Non esco a questi livelli sperando di shortare da più in alto; al massimo se lo riterrò opportuno incrementerò lo short, ma ciò che è nel mio portafoglio come asset principale rimane e non si tocca fino a target.
La Casalinga di Voghera

Anonimo ha detto...

Veramente la guerra valutaria l'ha iniziata l'Europa, svalutando scientemente e mantenendo invariato il proprio surplus commerciale...persino il Giappone ha capito che quando si svaluta occorre anche guastare la bilancia, se no è uno sgarbo e prima o poi te la fanno pagare. L'Europa non fa altro che litigare con tutto il mondo e poi litiga con se stessa per di più. Poi la fuga dei capitali dalla Cina non è un rischio, è una certezza, avverrà comunque mano a mano che diventerà meno competitiva. I capitali non erano cinesi, così come sono entrati, usciranno. Cmq occorre dire che questa è una piccolezza e sarebbe meritevole di censura, se non fosse che in questo mondo bulimico di informazioni tutti vogliono scrivere, informare ed essere letti. Il 4-5% di svalutazione di una moneta non è nulla. Non giustifica nemmeno il nervosismo dei mercati (che cmq se rimane a questi livelli è anch'esso rumore di fondo, visto che siamo ad agosto). L'unico elemento che fa pensare è capire che i cinesi non sanno più cosa fare, visto che questa mossa non serve a nulla se non a far capire a tutti che hanno problemi. Però anche il pericolo di un'implosione cinese è sopravvalutato, se la Cina va in recessione il nostro import diminuisce ed è meglio per noi. Non c'è effetto contagio per l'occidente. Certo i deficienti che pensano alla Cina come all'eldorado si scotteranno. Ma è inevitabile che prima o poi gli stupidi si separino dai loro soldi...
Gianni

Anonimo ha detto...

E non è finita...

Anonimo ha detto...

e se a fine agosto ci si ritrovasse con il mercato che quasi azzera i guadagni da inizio anno?