STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


IL PUNTO SUI MERCATI NEL GIORNO PRIMA DEL REFERENDUM GRECO

articolo di ieri sera che rimetto in home page del blog per coloro che se lo fossero perso nei troppi articoli delle ultime ore


aggiungo che al momento in cui scrivo (venerdi' mattina) la posizione di tsipras sull'euro (anche se vincono i no rimaniamo nell'euro) è perdente in partenza..in quanto i greci che vogliono l'uscita dall'euro non lo voteranno e i SI avranno quindi vita facile
Se cosi' fosse..lunedi mattina i mercati saranno euforici...e i greci, questa volta per sempre non potranno piu' ribellarsi....e dovranno accettare tagli e tagli al welfare..e tornare a coltivare olive e pascolare capre...(oltre agli hotels ovviamente..ma la proprieta' di quelli la daremo a qualche tedesco)

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

...Ma la Grecia cosa e come potrà restituire una parte del debito ancora una volta ristrutturato? Non c'è sicurezza che lo possa fare in dieci anni,nè in venti,ecc. Per farlo in dieci anni ,i pensionati e gli impiegati statali dovrebbero stare per almeno cinque anni a pane ed acqua con decremento sensibile delle entrate fiscali.Dunque ,il mercato finanziario,secondo me,dovrebbe avere già conteggiato con un certo anticipo questa insolvenza.Qui,essendo gli altri Stati europei che hanno imprestato dei soldi,forse questo calcolo anticipato non sarà stato fatto o solo con più difficoltà per ovvii motivi politici.Tuttavia la condizione di default rimane invariata.Tra gli stati creditori della Grecia i più penalizzati saranno in ordine Spagna e Italia,meno la Germania e la Francia perché hanno rispetto alle prime uno spread migliore.A tutti spiace perdere soldi,sia ben chiaro.Ma ritengo che per i creditori sia la vittoria del no sia del si significhi ,paradossalmente,la stessa cosa.Perché? In teoria il no UE garantisce meno il debito rispetto al si e con tempi più lunghi o addirittura nessuma restituzione.Per gli Stati creditori però è meglio non trascinarsi un credito inesigibile nei bilanci per diversi anni,quindi è meglio cancellarlo subito e prendere poi quello che verrà volta per volta ,se verrà.Quindi prevedo una risalita degli spread anche per tutti i Paesi europei esposti col debito greco,di conseguenza molti soldi privati andranno alle obbligazioni nel caso del no,ma si equivarranno agli investimenti nell'azionario perché le riforme in Ue liberano soldi in quantità maggiore rispetto a quelli occorrenti agli Stati...
Ritengo perciò che appena si faranno due conti a livello globale sia il no sia il si al referendum porteranno investimenti sulle borse ovviamente dopo il primo periodo di esitazione non più lungo di una settimana.Anzi,dopo la vittoria del no,paradossalmente,e dopo la incertezza iniziale,i soldi in borsa correranno ...

Anonimo ha detto...

Voci su governo Grasso per sostituire Renzi che non ha più la maggioranza al senato(25 senatori PD votano contro l'abolizione del senato elettivo,cioè non vogliono perdere le poltrone per fare comodo a Renzi).Secondo i sondaggi il PD perderebbe le elezioni al ballottaggio quindi i parlamentari PD non vogliono elezioni anticipate se cade Renzi.Il PD ha perso il voto di insegnanti e pensionati che erano la sua base elettorale.Anche i deputati renziani accetterebbero un governo Grasso se Renzi cade al senato perchè molti tra loro,se vince M5S al ballottaggio,perderebbero il seggio.

Anonimo ha detto...

Il debito della Grecia e' come quando al ristorante ti abbuffi ma non hai i soldi per pagare, non esci dal ristorante (euro) e ti mettono a lavare i piatti, ecco cosa spetta alla Grecia.

Anonimo ha detto...

In questo momento di incertezza ho puntato su FERRAGAMO a 26,50 perche':
- l'euro continua ad essere debole
- la riduzione dei dazi in Cina dara' forte impulso ai titoli del lusso
- Ferragamo mi sembra quella che ha sofferto di piu' (anche se nel primo semestre fara' utili intorno ai 95 mln di euro)
Che ne pensate?