STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


ITALIA- IL PAESE PIU' ESPOSTO AL FALLIMENTO DELLA GRECIA.

Dunque: banche e Borsa chiuse; bancomat presi d'assalto e svuotati; Paese fermo; grandi capitali gia' fuggiti anni fa. Poi il referendum: se voteranno si', avranno decenni di austerity e recessione; se voteranno no, avranno default, crash delle pensioni della sanita' e della macchina pubblica ancora peggiore dell'attuale. Poi arrivera' la Russia, o più probabilmente la Cina, a presentarsi con il portafoglio in mano. Usciranno da una servitu' per cadere in un'altra.
Ma cos'hanno fatto i greci per meritarsi questo?
Ne' più ne' meno di quello che stanno facendo gli italiani.
Com'e' che dicevano? Una faza...
e dal sole 24 ore infatti...:

Lo Stato italiano è il terzo principale paese europeo creditore “official” della Grecia, con un’esposizione in termini di prestiti bilaterali, quota nei fondi salva-stati Efsf/Esm e nel capitale Bce che oscilla - a seconda dei calcoli - tra i 40 e i 65 miliardi ed è superata soltanto da quella di Germania e Francia.
 Questo calcolo funziona però fino a quando l’esposizione verso la Grecia viene circoscritta al credito istituzionale e ripartita formalmente e tecnicamente tra gli Stati dell’Eurozona sulla base dei rispettivi Pil e popolazione.  L’Italia però diventa il paese europeo più esposto al rischio di un default della Grecia o di Grexit, quando l’esposizione viene misurata in altri termini, in baseal debito pubblico e al rischio contagio: l’acuirsi della crisi greca aumenta l’avversione al rischio e fa salire i rendimenti dei titoli di Stato italiani mentre allo stesso tempo la fuga verso la qualità fa crescere i prezzi dei titoli di stato tedeschi e francesi, abbattendo il costo del servizio del debito pubblico in quei paesi. Se la Grexit dovesse aumentare la curva dei rendimenti dei titoli di stato italiani di due punti percentuali in maniera permanente, nei primi due anni il costo del servizio del debito pubblico potrebbe salire di 10 miliardi solo per l’Italia: nessun altro paese membro dell’Eurozona finirebbe per pagare un costo così elevato. E Germania e Francia, come tutti i paesi “core” potenziali membri dell’Eurozona più forte nel caso di un’Europa a due velocità, potrebbero trarre  addirittura un vantaggio dall’uscita della Grecia, forse almeno inizialmente. 

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

ma non si doveva andare a 40000 di MIB?

ML ha detto...

ma sei capace di leggere degli articoli di economia IMBECILLE! LO SAI CHE GLI ASINI VOLANO.....
FATTI UN GIRO SU YOUPORN ANONIMO FALLITO VEDRAI MEZZA FAMIGLIA..L'ALTRA META' SU PORNHUB