STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


TTIP - IN ITALIA IL SILENZIO ASSOLUTO DENOTA L'IGNORANZA DEGLI ITALIOTI

IL  Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP) è una proposta  di FREE TRADE fra Europa e Usa. Chi lo propone sostiene che ci sara' un aumento della crescita economica . I critici affermano che ci sara' solo un aumento del potere di grandi multianzionali e che il ruolo dei governi nel regolarle sara' inferiore.
L'accordo è approggiato dagli USA, ovviamente, mentre in Europa la discussione è piu' accesa. ieri a Berlino e in moltissime citta' tedesche e austriache abbiamo assistito a proteste di piazza..In Italia nessuno se ne occupa e questa la dice lunga sulla CULTURA INTERNAZIONALE DEL POPOLINO ITALIOTA.
IL TTIP E' DA SEGUIRE CON MOLTA ATTENZIONE NEI PROSSIMI MESI. LA SUA CONCLUSIONE POSITIVA PORTEREBBE L'ECONOMIA REALE A CRESCERE (ma creando di fatto un sempre maggior numero di schiavi). i mercati ne sarebbero felici! e anche MERCATO LIBERO E WMO
Alberto Forchielli, Osservatorio Asia
La situazione nel Pacifico non consente indugi. Molte cose sono in corso e tutte hanno un marchio inequivocabile: l’espansione della Cina. Il successo diplomatico di Pechino con le adesioni alla sua creatura - la banca asiatica degli investimenti - è soltanto l’ultimo atto di una politica estera assertiva, giudicata concettualmente pacifica o aggressiva, secondo le convenienze e i punti di vista. Per questo Washington, isolata nel suo rifiuto di aderire all’AIIB, è corsa ai ripari. Il Congresso ha cambiato il copione della sua politica estera e ha autorizzato la costituzione di un fast-track, una corsia preferenziale e veloce per chiudere l’accordo del TPP, la Trans Pacific partnership le cui trattative stagnavano dal 2005. Dodici paesi dei 2 versanti del Pacifico (dunque anche dell’America Latina) hanno intrapreso un round negoziale finora interminabile che ha ora assunto connotazioni fortemente politiche. Imperniata sulla partnership tra Usa e Giappone, comprende il 40% del Pil mondiale e ha un’evidente impostazione anti-cinese.

Per accelerare le trattative, il Congresso, con una decisione bipartisan, ha scelto la velocità, riscrivendo la sceneggiatura abituale. Nei film americani si vedevano i matrimoni celebrati con la formula di rito del sacerdote: “Chi ha da dire qualcosa, lo faccia ora o taccia per sempre”. Ora la tempistica è rovesciata: lasciate lavorare i negoziatori senza interferire, poi il legislatore discuterà e voterà sull’intero pacchetto finale. Sarà costituita una Trade Promotion Authority che accelererà i passaggi amministrativi prima del voto finale. Questo si annuncia molto combattuto soprattutto al Congresso, mentre al Senato il passaggio dovrebbe essere garantito. Obama si è dichiarato molto soddisfatto del fast track accordato perché sa bene che probabilmente di fronte a un risultato finale ben strutturato, difficilmente gli mancheranno i voti necessari. Tuttavia l’opposizione al TPP (e quindi al privilegio accordato) è forte al Congresso e soprattutto si concentra proprio nel Partito Democratico.
Sono infatti alcune sue forti basi elettorali a contestare l’accordo. Il motivo è semplice e immediato: un timore diffuso di perdere il lavoro, di essere esposti alla concorrenza internazionale basata su bassi salari, di vedere eroso il welfare state. Sono queste le preoccupazioni dei lavoratori in fabbrica, dei sindacati, delle minoranze - soprattutto latine - che svolgono lavori non specializzati. Esistono poi valutazioni forse meno concrete ma che comunque coinvolgono l’opinione pubblica liberal, che paventa uno scarso controllo dei diritti umani, degli standard ambientali, dell’etica degli affari, a favore di multinazionali che curano soltanto i loro profitti. Infine, una parte del Partito Repubblicano si è opposta al fast track per non dare un’arma importante a Obama in vista delle elezioni per la Casa Bianca del prossimo anno. Il Presidente ha pilotato il suo partito e la frazione meno ideologica dei Repubblicani verso un accordo importante, che aprirà la strada alla firma del TTP. Sa bene che se alcuni settori del suo paese saranno penalizzati, altri (soprattutto l’agricoltura e i servizi) ne verranno favoriti. Continua a confidare nelle virtù di una globalizzazione governata, dove l’eliminazione di dazi, barriere, ostacoli al movimento delle forze produttive sarà forse non indolore ma certamente aumenterà la ricchezza complessiva.

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10 commenti:

Anonimo ha detto...

Il TTIP, per la salute, è una minaccia e porcheria assoluta!
Non c'è speculazione che tenga. Esser felici per una buona riuscita, denota mancanza di scrupoli. Spero vi ricrediate.
...Gianluca

Anonimo ha detto...

Posso dire una cosa, per fortuna c'è questo blog che con questi articoli mi tiene aggiornato su scenari ed eventi del mondo dell'economia e finanza, complimenti.

Anonimo ha detto...

http://stop-ttip-italia.net/2015/04/17/18-aprile-centinaia-di-mobilitazioni-in-tutto-il-mondo-per-dire-stopttip-comun-stampa/

Il silenzio più rumoroso è sempre e solo lo stesso: quello dei media nazionali tradizionali

gigi 56 ha detto...

Sei proprio un provocatore,hai scelto il posto ideale,le macchine perfette per scatenare il rancore di tanti giovani -non figli di papà-probabilmente con conti segreti nei paradisi fiscali che dopo anni di studio sono costretti ad emigrare oppure a lavorare sottopagati.
Comunque ricordati che il nostro povero paese pieno di difetti epieno di politici incapaci e corrotti è anche ricco di persone per bene ,gente che si dedica ogni giorno al volontariato che non misura i valori della propria vita solo in riferimento all'auto che possiede.
Mi raccomando evita di rispondere in modo offensivo e maleducato,accetta che ci sia chi la pensa diversamente da te

Anonimo ha detto...

Solo sulle associazioni di difesa dei consumatori si dibatte sulla questione del trattato transatlantico..in effetti in Italia quasi nessuno è a conoscenza di questa cosa..d'altronde siamo italioti.Gian

AlbertoGas ha detto...

Solo il canale 53 del digitale terrestre ha riportato le notizie di manifestazioni ostili al TTIP...come dire...abbiamo dei giornalisti venduti al potere qui in Iraglia!!!

Anonimo ha detto...

Per non parlare della distruzione definitiva della qualita e del controllo sul cibo europeo. OGM per tutti....

Anonimo ha detto...

Per non parlare della distruzione definitiva della qualita e del controllo sul cibo europeo. OGM per tutti....

Anonimo ha detto...

l'Italia ha firmato o il governo deve ancora aderire? Chiuderanno altre aziende alimentari?

Anonimo ha detto...

ma cosa dite ..si rende evidente ciò che è già nella pratica la stessa coop molti prodotti li fa arrivare dall'estero dicendo che sono italiani e la maggioranza mangia merda e fa finta di non saperlo...