STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


LA VOLUNTARY DISCLOSURE NELL'ITALIA DEL RISPETTO DELLE REGOLE (RETRODATATE)

La Guardia di finanza vuole gli elenchi di chi aderisce

La Guardia di finanza vuole gli elenchi di chi aderisce


Informazioni sulla collaborazione spontanea dei contribuenti per far emergere i capitali all’estero trasmesse («fin dal primo momento») alla Guardia di finanza, nel «pieno rispetto della privacy». E con l’obiettivo di «aggredire, con maggiore tempestività, i patrimoni illecitamente costituiti» oltre i nostri confini, i cui proventi sono frutto di «gravi reati economici e finanziari».
È quanto richiesto dal generale B. Francesco Mattana, capo del III reparto operazioni del Comando generale delle Fiamme gialle, durante l’audizione, in commissione finanze a Montecitorio, sul decreto 4/2014 che comprende l’istituto della voluntary disclosure per il rientro dei beni in Italia (nella giornata precedente erano stati ascoltati i rappresentanti dell’avvocatura, si veda ItaliaOggi di ieri). Accogliere tale proposta, spiega, permetterebbe non soltanto di potenziare «l’efficacia dell’azione di contrasto al riciclaggio» (laddove la Gdf, in prospettiva, potrebbe diventare il punto di raccordo anche per la verifica di eventuali indagini in corso da parte di altre forze di polizia), ma anche di scongiurare il rischio che l’Agenzia delle entrate, «tratta in inganno da documentazione falsa, consenta l’adesione alla procedura» a contribuenti non in possesso dei requisiti previsti dalla normativa.

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