STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


attenzione: UBS CALA LE BRAGHE! CEDE I NOMINATIVI ALLA FRANCIA DI CLIENTI NON DICHIARATI! E NON C'E' ANCORA IN ESSERE ALCUN TRATTATO NE UNA VOLUNTARY ALLA FRANCESE

NON SIAMO NEL 2017..NON SIAMO ANCORA DAVANTI ALLO SCAMBIO DI  INFORMAZIONI.. NULLA E' STATO FIRMATO..MA L'UBS 

APRE LE DANZE E CONSEGNA SU UN PIATTO DI ARGENTO NOMI, COGNOMI ED ESTRATTI CONTO DI FRANCESI ALLE AUTORITA' 

FRANCESI

MI DOMANDO PERCHE' LE AUTORITA' ITALIANE NON INIZIANO A METTERE SOTTO PRESSIONE LE 

BANCHE SVIZZERE A PARTIRE DA QUELLE CHE HANNO UNA SEDE IN ITALIA, OVVERO UBS, CREDIT 

SUISSE, JULIUS BAER E...

E' UNA VERGOGNA CHE NOI ITALIANI QUANDO SI TRATTA DI CHIEDERE INFORMAZIONI ALLE 

BANCHE SVIZZERA ABBIAMO LA CODA DI PAGLIA...DANDO IL TEMPO A CHI VUOLE SCAPPARE

 DI FARLO! 

 

 Consegnati a Parigi 300 dossier

All'insaputa degli interessati UBS avrebbe ceduto informazioni su clienti sospetti evasori
BERNA - I dossier di 300 clienti UBS sospettati di evasione fiscale sono stati inviati nelle scorse settimane a Parigi, all'insaputa degli interessati: lo sostiene l'edizione odierna della "SonntagsZeitung", secondo cui la misura è frutto delle forti pressioni francesi nei confronti della banca e della minaccia di una multa che potrebbe arrivare a 6 miliardi di franchi.
Stando al domenicale per mantenere la segretezza sulle indagini in corso i clienti non sono stati informati. A questo proposito è stata utilizzata una procedura attuabile solo dal 1 agosto, la nuova legge sull'assistenza amministrativa fiscale, che toglie ai soggetti interessati la possibilità di presentare ricorso. Questa revisione facilita a paesi terzi l'ottenimento di informazioni su presunti evasori.
Il Dipartimento federale delle finanze, contattato dal settimanale, non prende posizione sulla vicenda. "Non possiamo né confermare né smentire i singoli casi. Essi sono confidenziali", ha precisato il portavoce Roland Meier..
Intanto però Parigi non sembra voler attenuare la pressione su UBS. Le autorità dell'"esagono" chiedono informazioni sull'ammontare dei capitali nascosti e sul numero e nomi dei collaboratori della banca coinvolti. Dati che nel 2008 gli Stati Uniti avevano ottenuto dalla banca: ma il contesto era diverso, si sottolinea da parte elvetica. La Francia non dispone infatti un accordo bilaterale speciale con la Confederazione come invece questa ha dal 2001 con gli USA, il cosiddetto Qualified Intermediaries Agreement (QI).
I giudici francesi che si occupano di un'inchiesta per presunta frode fiscale di UBS hanno stimato a 4,88 miliardi di euro (quasi 6 miliardi di franchi) la potenziale multa cui potrebbe incorrere l'istituto bancario, ha indicato venerdì una fonte vicina al caso, scrive Reuters. UBS non crede per contro di aver sbagliato nulla in Francia e non intende pagare alcuna ammenda.


RICORDATEVI, IL VOSTRO PRIVATE BANKER SVIZZERO E' IL PEGGIOR NEMICO...

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