STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


E' LA VOSTRA VITA..ED E' L'UNICA CHE AVETE...ARTICOLO DA LEGGERE E FAR LEGGERE!

questa non e' una lettura della domenica ma e' LA LETTURA che serve per aprire gli occhi. LA FILOSOFIA DI MERCATO LIBERO E' SPIEGATA CON ESTREMA MAESTRIA IN QUEST'ARTICOLO DI KWIN PFUSCH

Delocalizzare la vita.

Come scrissi in passato, sono un discreto ammiratore di Henry David Thoreau. Ci sono alcuni pezzi nei suoi scritti che mi hanno impressionato in passato, ed in particolare, oltre a Walden, della vita nei boschi, Disobbedienza Civile mi ha fatto riflettere su alcune cose. La prima e' l'atteggiamento che Thoreau aveva nei confronti della democrazia.del resto "oggigiorno, la globalizzazione rende cosi' facile andare in un posto migliore che non ha senso cercare di migliorare i posti peggiori".

Nel libro "Disobbedienza Civile" Thoreau prende in considerazione le risposte che tutti davano al suo presunto "radicalismo", ovvero prende in considerazione la vulgata per cui "la maggioranza vuole questo, se vuoi cambiare devi convincere la maggioranza: e' la democrazia, Darling".
Thoreau esamina il problema da due lati. Il primo e' quello del dovere. Se fosse dovere di ogni individuo lottare contro ogni male, sicuramente ogni individuo sentirebbe tale dovere e si adopererebbe a convincere la maggioranza. Di conseguenza, le masse si sveglierebbero.
 non solo in Italia il lavoratore e' uno schiavo privo di dignita' che lavora come lavapiatti in una pizzeria a venti euro a sera, ma pensa che sia UN BUON TRATTAMENTO. Questo significa che , nel momento in cui si volessero convincere le maggioranze a votare diversamente, non solo si avrebbero contro i padroncini di pizzeria cui fa comodo sottopagare lo schiavo, ma si avrebbe contro ANCHE LO SCHIAVO, ormai convinto che sia una cosa giusta vivere cosi'.
Anche questo Thoreau lo considera, in tempi non sospetti, e giunge all'unica conclusione possibile:
Di fatto, non è dovere di un individuo dedicarsi all'estirpazione del male, anche del più grande; giustamente, egli potrebbe avere altre faccende che lo occupano; ma è suo dovere, almeno, tenersene fuori e, se non vi pensa oltre, non dargli il suo supporto praticamente
in definitiva, dice Thoreau, non puoi certo convincere tutti i datori italiani a non trattare i lavoratori da schiavi, ne' ad usare la stampa e la televisione per convincerli che essere schiavi sia giusto. Quel che occorre fare, al limite, e' non partecipare a questo sistema.
Thoreau si fece qualche tempo in carcere per questa ragione, per una ragione molto semplice, ovvero che a quei tempi "andare a vivere altrove" non era semplice come lo e' oggi.
Perche' con la cosiddetta "globalizzazione" il problema di andare a vivere altrove e' diventato molto meno difficile da risolvere, e come se non bastasse, ci sono NAZIONI che intendono ATTIRARE talenti, semplicemente offrendo loro migliori condizioni di vita. 
Se osservate le NAZIONI in crescita oggi (DUBAI, PANAMA, SINGAPORE O CITTA' COME LONDRA E BERLINO)  notate che stanno investendo moltissimo in un concetto: "vivibilita'". Diventando dei bei posti per vivere, con servizi efficienti , magari un bel clima, gente cordiale, vita notturna, prezzi bassi, buone scuole, FISCALITA' CONTENUTA eccetera, queste citta' attirano talenti. Attirando talenti, l'economia cresce, ed il risultato e' di attirare ancora piu' talenti.
Attenzione: per "talento" non intendo per forza lo scienziato. Anche , che so io, un buon idraulico e' un talento: quando avete bisogno di un idraulico, lo chiamate, arriva subito , lavora bene e se ne va, la vostra vita e' migliore. Se dovete pregarlo, cercare un appuntamento ad orari e tempi impossibili, eccetera, la vita peggiora. Attirare talenti significa che ognuno ha attorno a se' le persone che lo aiutano a vivere bene  e a risolvere i propri problemi.
Adesso voi direte: ma posso averlo anche in Italia. Se lottiamo tutti insieme per condizioni di lavoro migliori, se convinciamo tutti a lottare con noi, se poi il nostro partito cresce e apre il parlamento come una scatoletta di tonno, allora magari in 10,15,20 anni poi anche noi avremo le stesse cose.
Ammettiamo anche che ci riusciate: sapete cosa succedera', tra 20 anni, quando avrete "le stesse cose"? Ve lo spiego:

Succedera' che avrete 20 anni in meno da vivere.
si, avrete speso 20 anni in lotte, rivoluzioni culturali, azione di contrasto ambientale, attivismo politico, attivismo sindacale, per convincere i colleghi che se vuoi uno stipendio decente ad orari ragionevoli non sei un parassita lavativo mentre loro vi sputano addosso e vi rendono la vita impossibile, poi avete perso tempo ed energie per organizzarli quello ottenere qualcosa, che non sara' tutto quello che vi serve, ma sara' un compromesso. 
La domanda e' : e quegli anni chi ve li rende? Chi paga?
E SE POI NON CI RIUSCITE..E SE NEL FRATTEMPO I VOSTRI FIGLI SONO DISOCCUPATI, FRUSTRATI, SENZA OPPORTUNITA'...NON SARA' STATA VOSTRA LA COLPA???
A volte, girando per i dintorni come ho fatto per le mie ferie , mi capita di chiedermi "ma come sarebbe stato se fossi venuto qui 20 anni fa?". E non ci vuole molto a rispondere: guardo i 23 enni del posto, e vedo come vivono. Cosa fanno. Le opportunita' . Poi guardo i miei coetanei, e non vedo i segni di tutti gli scorni, le delusioni, le cicatrici invisibili di chi ha urtato migliaia di volte dei muri di gomma...PERCHE' NOI ABBIAMO AVUTO DELLE OPPORTUNITA' CHE ORA NON CI SONO PIU'-....
Certo, ho sempre litigato con chi voleva un mondo peggiore, ho passato il tempo a contrastarli in ogni dibattito pubblico, e ci ho messo un grande sforzo, e ho fatto lo stesso sul blog, e ....  e niente. Ho ottenuto, invece,  tutti i cambiamenti che volevo semplicemente muovendomi di 1300 Km. Forse questo posto non sarebbe il posto migliore PER VOI, ma il punto e' che lo e' PER ME. Magari per voi e' un altro.
OGNUNO PUO', ANZI DEVE, SCEGLIERE IL POSTO NEL MONDO CHE PIU' E' ADATTO PER SE STESSO.
NON ESISTE UN POSTO BELLO PER TUTTI..IL BELLO E' RELATIVO ALLE PROPRIE ASPIRAZIONI, AL PROPRIO LAVORO, ALLA PROPRIA ETA' ECC..ECC..
Cosi' adesso la domanda che pongo al giovane italiano e': ci sono moltissimi posti al mondo che fanno A GARA per farvi vivere meglio. Stanno costruendo citta' ove i trasporti sono puntuali , l'amministrazione pubblica funziona a razzo, le condizioni di lavoro sono ottimali, la burocrazia e' bassa, non si pagano tasse.....  E non lo stanno facendo perche' e' bello: lo stanno facendo PER INVITARVI LI'.
Lo scopo e' PROPRIO questo: in tutto il mondo si stanno facendo belle le Nazioni  PER ATTIRARVI LI'. Si sta creando "vivibilita'", che e' poi un altro nome di "piacere di stare al mondo" , o se preferite "rimozione di ostacoli alla felicita'", al PRECISO scopo di convincervi ad andare li'.
Per chi costruisce quelle nazioni, VOI SIETE IMPORTANTI. Per chi lavora per renderle migliori e migliori e migliori, VOI SIETE IL FUTURO. 
 Capite? Vi stanno dicendo:  "non siete carne da macello settantenni in vena di molestie, non siete schiavi: vogliono da voi TUTTO quello che sapete fare, e in cambio vi dicono: ehi, qui una casa la paghi poco, qui la sera fai quello che vuoi, qui lavori dal tuo giardino di casa, qui se hai un figlio non e' un problema, noi non solo ti diamo un futuro, ma vogliamo che sia qui."
Certo, all'estero non e' tutto rose e fiori: specialmente se siete ESATTAMENTE il tipo di persona che ha reso l' Italia quel che e' oggi. Un posto ove il giovane e' convinto che venti euro al giorno in nero siano "un bel lavoro". (sic!). Se dentro di voi siete gia' futuri "imprenditori della pizza" che hanno la stessa mentalita' di chi sfrutta ragazzi in Italia, in certi posti vivrete MOLTO male, perche' a venti euro al giorno ci finirete voi.
Si, molti sono andati via e hanno trovato solo lavori precari da annoiati stronzi che vivevano di rendita, sono tornati in italia, hanno chiesto a mamma, gli ha comprato una pizzeria take away, e adesso hanno due o tre precari che consegnano le pizze. Avevano avuto, cioe', esattamente quello che avevano dentro.
Li chiamo "gli infettivi": coloro che hanno dentro di se' il germe di quella malattia che ha ridotto l' Italia nel modo in cui e' ridotta, e che , una volta reso sterile il campo che poteva dar loro da mangiare, hanno cercato altrove come un branco di cavallette, e poi sono tornati scornati.
Questo non e' strano: chi sta costruendo nazioni ATTRAENTI allo scopo di attirarci la gente non vuole gente che schiavizza gli altri.Sanno benissimo che vogliono gente, ma sanno anche QUALE gente. Ormai quasi tutte le citta' piu' vivibili, e le nazioni piu' vivibili, si sono dovute attrezzare contro "gli infettivi", ovvero contro coloro che emigrano portando dentro di se' il seme di cio' che ha desertificato il paese di origine.
Per questo sentite sui giornali italiani di quelli che tornano indietro "delusi": eh, pensavano di fare la vita delle cavallette anche altrove. Invece hanno desertificato le loro nazioni e oggi scoprono di essere LORO in gabbia.
Cosa fa una tribu' quando finisce ogni risorsa e non riesce a spostarsi dove ci sono altre risorse?  Si da' al CANNIBALISMO: rimane da mangiare solo la prole. Quindi si mangia quella.
Questo schiavizzare i giovani italiani che cercano lavoro non e' altro che CANNIBALISMO ECONOMICO: finite le risorse reali, adesso si divorano i figli. 
La domanda, allora, e': perche' dovrebbero essere vittime dei cannibali?
Questo conto poteva funzionare in passato, ma oggi non funziona piu'. Un tempo, chi era vittima del cannibalismo economico non aveva scelta. Era chiuso dentro un recinto, non aveva potere, e tutti quelli che incontrava gli strappavano una libbra di carne. E tutta l'economia consisteva , un tempo, nella cannibalizzazione dei figli, che passavano la prima parte della vita ad obbedire servendo qualcuno, e l'ultima ad accudire e mantenere i vecchi. In mezzo, avevano il potere di cannibalizzare altri giovani.
La sfiga viene quando si aprono le frontiere, e in seguito quando alcuni paesi non solo permettono alle persone di stabilirsi li', ma INVITANO le persone a farlo, costruendo citta' e nazioni sempre piu' invitanti ove vivere.
La differenza, cioe', tra un posto ove ti dicono "ancora qui sei?", e uno dove ti dicono "grazie per avere scelto noi".
Bene. Allora torniamo al discorso di Thoreau:
Di fatto, non è dovere di un individuo dedicarsi all'estirpazione del male, anche del più grande; giustamente, egli potrebbe avere altre faccende che lo occupano; ma è suo dovere, almeno, tenersene fuori e, se non vi pensa oltre, non dargli il suo supporto praticamente
in pratica, in tempi non sospetti, Thoreau vi stava dicendo cosa fare. Giustamente, potreste avere altre faccende che vi occupano, che non lottare contro lo schiavista. Giustamente. Potreste, per esempio, avere voglia di una birra sotto la veranda di casa e non di dedicarvi a lotte sindacali. E sarebbe giustissimo: e' la VOSTRA vita, ed e' l'unica che avete.
E' vostro dovere, invece, tenervi FUORI da un sistema schiavista, o da un'economia che cannibalizza i giovani: ma non potete se rimanete li'. Se potete forse evitare di mangiare la pizza nella pizzeria ove schiavizzano i ragazzi per venti euro a sera, non potete scegliere l'altra pizzeria ove fanno lo stesso. Allora magari vi farete la pizza in casa, pero' il supermarket dove comprate la farina sfrutta a sua volta i precari.
Allora, "tenersene fuori" ha un significato preciso. Andarsene.
Non ha senso perdere 20 anni a lottare contro un'ottusita' seminata, coltivata e gradita alle masse, 20 anni della vostra vita, 20 anni che nessuno vi ridara' indietro.  Ci sono posti dove si stanno costruendo citta' al solo scopo di dirvi "ehi, quei 20 anni dalli a me, vedrai come starai bene".
So bene come reagisce la societa' di cannibali quando ve ne andate. Sapete come? L'Italia e' l'unico posto al mondo ove se vi licenziate per cambiare lavoro siete visti come dei veri e propri traditori. Sapete perche'? Perche' vi stavano divorando vivi, e andandovene avete privato gli altri di una libbra di carne. Vi convinceranno che andarvene sia un atto terribile, triste, doloroso, che andrete a stare peggio, e che "COMUNQUE" (qualsiasi cosa significhi) voi "appartenete" a quel luogo. Specialmente la vostra carne, quella su cui i cannibali hanno messo gli occhi. 
Avete questa sensazione di gente attaccata alla carne quando fate gli ultimi adempimenti fiscali, e scoprite che l' Italia ha aggirato le norme europee sulla non duplicazione fiscale semplicemente cambiandovi di scaglione con la scusa dei guadagni all'estero. Vi ritassano il guadagnato italiano applicando il reddito estero e cambiandovi scaglione. Tutti si ricordano improvvisamente che gli dovevate dei soldi: da Tiscali che dopo 6 anni dalla disdetta ancora non ha trovato la mia raccomandata, chiama un avvocato, gli mando la copia della raccomandata AR, e dopo altri sei mesi si fa avanti con un altro avvocato (per duecento euro, btw!), all'azienda dell'acqua, a ENEL, al comune che si ricorda che non avresti pagato una multa : tutta gente che fa "pesca a strascico" quando vede che vi iscrivete all' AIRE, sperando che paghiate per evitare la seccatura, o che nel trasloco abbiate perso le ricevute.(1) I cannibali hanno i denti conficcati nella vostra carne, e vogliono la loro libbra.
Allora, adesso non dovete stare dentro una gabbia a farvi mangiare la carne da una tribu' che ha divorato tutto senza seminare niente, e adesso ha solo la carne dei propri figli per vivere. Le frontiere sono aperte.
Cercheranno di convincervi a restare. Vi racconteranno che vivete in un paese speciale, unico, impossibile da uguagliare o da superare in felicita'. Vi diranno che "COMUNQUE" , qualsiasi cosa sia, stare li' era "meglio". Vi racconteranno dei problemi degli altri paesi. Vi racconteranno che "comunque" avete delle radici.Perche' non possono piu' costringervi, e allora devono convincervi. PERCHE' HANNO BISOGNO DI VOI. DELLA VOSTRA CARNE.
e se ve ne andate, ai cannibali non rimane nemmeno la carne dei loro stessi figli. Ed e' per questo che vi amano tanto, i vecchiacci. Vogliono la vostra carne.Toglietegliela. Lasciateli in un paese di vecchi, a scannarsi tra loro. Perche' quando non avranno nemmeno i loro giovani da scannare , cercheranno di scannare i nuovi immigrati - che sono gia' molto abili nell'evitare il trattamento - e poi inizieranno a scannarsi tra loro.
Fatevi la vostra vita, subito, senza perdere tempo a cambiare le cose,  e lasciateli a scannarsi tra loro.
Certo, se tutti quelli che hanno in mente la felicita'  se ne vanno senza lottare in loco, in Italia non cambiera' mai nulla. Embeh?
Avete forse un contratto con qualcuno che vi obbliga a dare la vostra vita, se necessario, perche' l' "Italia cambi"? Da dove verrebbe questo obbligo di sacrificarvi per uno specifico posto? Dall'amore che i CANNIBALI hanno per la vostra giovane carne, forse?



MERCATO LIBERO CREA OPPORTUNITA' PER DELOCALIZZARE LA VITA A PANAMA, IN SVIZZERA, A DUBAI E IN ALTRE PARTI DEL MONDO. NON ESISTE IL POSTO MIGLIORE, MA ESISTE IL POSTO MIGLIORE PER TE, PER I TUOI DESIDERI, LA TUA FAMIGLIA IL TUO TIPO DI LAVORO.
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PER SAPERNE DI PIU': MERCATILIBERI@GMAIL.COM

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205 commenti:

1 – 200 di 205   Nuovi›   Più recenti»
Anonimo ha detto...

Lettore da lunga data, mai scritto commenti pero' questa volta non posso evitarlo! Grande lettera che magari anche cinicamente ma senz'altro lucidamente analizza la sitauzione. Ogni persona in Italia dovrebbe leggerla. Maurizio

ML ha detto...

maurizio, sono contento del tuo commento. questo post e' fondamentale ..so solo una cosa...che non verra' letto da molti ..che sono troppo ..troppo superficiali...

marcello ha detto...

"In effetti, un uomo che lavori duramente non ha abbastanza tempo per conservare giorno per giorno la propria vera integrità: non può permettersi di mantenere con gli altri uomini i più nobili rapporti, perché il suo lavoro sarebbe deprezzato sul mercato; ha tempo solo per essere una macchina". GRAZIE PAOLO :-) buona domenica

Anonimo ha detto...

caro Barrai, si sbaglia, credo lo leggeranno in molti solo che non ha bisogno di commenti in quanto è condivisibile in toto.
Magari postasse articoli sempre su questo genere tralasciando i sempre più frequenti articoli che ultimamente sta postando riguardanti stronzate come l'aereo abbattuto, la guerra in medioriente, i complotti anglo-russi-israeliani e altre stupidate.
Questo articolo l'ho letto con piacere.
Matteo

ML ha detto...

marcello, i rapporti piu' nobili con altri uomini vengono tenuti e fatti OLTRE LO STATO...una vita a lottare contro lo stato..ma siamo fuori? hai letto il deserto dei tartari? vuoi essere drogul??
e' importante elevare lo spirito e la mente oltre la barriera di merda imposta da questo stato ...non in nome del mercato ma in nome della liberta' e della famiglia...e ovviamente del loro futuro.

ML ha detto...

matteo, prima di tutto non basta leggerlo un articolo..ma mettere in atto dei fatti ! e mi riconoscerai il merito di essere IL PRIMO IN ITALIA FRA I BLOG E NELLA RETE A PORTARE AVANTI QUANTO QUESTO ARTICOLO AFFERMA...DANDO OPPORTUNITA' VERE E CONCRETE A TUTTI. tu piuttosto come sei messo...ancorato nella tua cittadina con la scusa dei bimbi piccoli o dei genitori anziani o degli immobili che devi seguire...
QUESTE SI SONO SONO STRONZATE...MOLTO PIU' GRAVI DI ALCUNI ARTICOLI POSTATI AD AGOSTO CHE A TE NON SONO PIACIUTI..
rifletti bene e vedrai che ho ragione io...
del resto hai ragione che sono stupidate..ma sono stupidate che volenti o nolenti condizionano i mercati e di conseguenza i tuoi risparmi...ricordatelo

Anonimo ha detto...

caro Barrai,
io vivo all'estero da 8 anni
sarò sincero, la voglia di rientrare in Italia è molta, tanta, non perché io abbia fallito all'estero, anzi, ho vita lavorativa appagante, solo che dopo un po' parlare sempre in inglese logora, la voglia di dialogare in italiano rinasce.
Leggo il suo blog e accantono l'idea di rientro ogni volta che riaffiora.
Matteo

ML ha detto...

matteo, puoi benissimo rientrare ma con un pasaporto estero...avresti indubbi vantaggi. rimani non residente e specula, investi in questo paese che premia solo i non residenti....
e poi torna per le vacanze, il cibo, la lingua...ma non per investire sul futuro

Anonimo ha detto...

Bellissimo e lucidissimo articolo

Anonimo ha detto...

meravigliosamente lucido e crudo, come da sempre è il pensiero di ML..

provocatoriamente;
Henry David Thoreau è melto più complesso e sfaccettato.
cosa ne pensate sul non pagare le tasse e finire in carcere x un'ideale?

cordiali saluti
Antonio

Anonimo ha detto...

Ottlmo articolo che ho condiviso sul mio doario, , spero non ti dispiaccia, mi sono identificato hai scritto la mia vita ormai settantenne da sempre nel Sindacato. Devi essere meno pessimista l'articolo lo apprezzeranno in molti, per quanto riguarda la superficialità ,verrai sicuramente smentito, dagli attestati di stima ,che riceverai, il primo e' il mio Ciao

Anonimo ha detto...

Ottimo articolo. Tutto vero....... Io per ora sto ancora qui in Italia ma mi sto informando e sto cercando di capire il da farsi... Anche grazie a questo blog.

Anonimo ha detto...

Condivido completamente questo articolo e anche quelli dei giorni precedenti, che non ho commentato.

x Antonio, io in carcere per un ideale non ci voglio finire. Ho troppi impegni, troppe persone che mi vogliono bene, troppe cose belle da fare.

Buon weekend

Anonimo ha detto...

Non è lecito, al fine di prendere per fame la bestia parassita, andarsene prima di aver tentato il colpo che, nel caso andasse a segno,la dissangua senza neanche fargli capire il perchè.
Tremendo, davvero terribile è il danno dell'imprenditore che da schiavo si fa padrone e cioè da produttore si fà membro dello stato.
Prima di andarvene tentate questa via guerriera di saggezza, se non ci riuscite (infatti è necessario avere predisposizioni che difficilmente si imparano)allora tentate pure fortuna altrove.
MA, MEN CHE MAI, PERDETE TEMPO A GETTARE LE PERLE (della libertà) AI PORCI: davvero li fareste incazzare con il rischio di farvi sbranare. Io ci ho provato fino a quando non ho capito che le bestie da soma più efficienti non chiedevano di meglio che sgobbare follemente e, nel tempo libero, trarre soddisfazione dall'osservare le auto che passavano davanti al bar ove si alcolizzano ed anestetizzano discutendo ed incazzandosi per come 11 miliardari pallonari li hanno delusi ed esaltati nel giocare contro altri 11 milionari pallonari.
Grazie,

Fabrizio

luciano ha detto...

ciao Paolo,condivido l'articolo,ma ci son casi e casi. Mi spiego: io sto bene economicamente, io lavoro la moglie lavora, andare via vuol dire anche: un'altra lingua, usanze diverse, amicizie,ecc. Sai il piacere di fare una partita a carte con i tuoi amici? e la nostalgia? Sicuro che si sarebbe più felici?
Dei politici non me ne frega niente,non mi lascio condizionare.ciao Luciano -BL-

Anonimo ha detto...

Bello. ringrazio anche Uriel che leggo spesso. piano piano sto convincendo mia moglie a fare un giro a Lugano per vedere la città, forse già in questi giorni. Ma non è facile. i beni materiali sono cose facili da cambiare, ma l'amore per le persone ti può tenere in gabbia.
Ciao da Lucio S.

Anonimo ha detto...

Vivere meglio in un altro luogo è la scelta più altruista che si possa fare!



Saluti da Brando

Anonimo ha detto...

Doctor,
da incorniciare e rileggere tutte le mattine alla sveglia!
ciao e buon lavoro
DeeJay

ML ha detto...

Cari Lucio e Luciano, gli amici per essere tali devono avere affinita' con te...e non legate ad affari o allo sport o cose futili..MA A VALORI.
Questi valori di questa societa' oggi in Italia NON SONO I MIEI...e quindi ho sempre meno amici dei vecchi tempi e sempre PIU'P amici che hanno in comune una idea di societa', di liberta' e di uomini...
E' CON QUESTI CHE MI PIACE GIOCARE A CARTE...O BERE UNA BIRRA..CHE SIA A PANAMA, A DUBAI O LUGANO...O MANILA O LONDRA...
Chi nn capisce questo cambiamento e' destinato a nn avere un gran futuro economico e sociale.. Ma sopratutto mette a repentaglio il futuro dei figli.

Lucio se passi da Lugano fatti sentire, e caro Luciano prova a guardare oltre il bar sotto casa...
Francamente per la nostalgia....TI RISPONDO..E IL RIMPIANTO DI NON AVER GUARDATO OLTRE IL GIARDINO?
L'afflato e il fascino del nuovo e' qualche cosa che o hai nel sangue ..oppure...oppure nona ti devi lamentare...

Anonimo ha detto...

bell'articolo con riferimenti filosofici applicati alla realtà.
Alessandra

Unknown ha detto...

Condivido Paolo, anche se non posso permettermi di andarmene, qualcosa ho comunque fatto...
In bocca al lupo a tutti!

cardopoli ha detto...

lettera drammaticamente lucida, molti la bolleranno come "terrorismo",in troppi non la leggeranno,quando si renderanno conto che è proprio così sarà troppo tardi. Io purtroppo me ne rendo conto ma non so come scappare

Anonimo ha detto...

Ciao sono un padre ormai in zona pensione ho un figlio ventenne a,
finita la scuola la prima cosa che gli ho detto guarda il mondo fuori dall' Italia. Ti dico questo perchè
avendo letto il tuo articolo finalmente ho trovato un ragionamento che non è un piagnisteo per la situazione italiana ma una ottima soluzione anche per far capire a chi ci dirige che ne hanno per poco.

AlbertoGas ha detto...

Ciao Paolo, anche se abbandoni l'Italia (posto dove ti schiavizzano e sodomizzano) e vai in un posto dove le condizioni di "ripartenza" sono ottime non è che ti liberi dal "sistema"...passi da un "sistema" dittatoriale ad un "sistema" inizialmente più libero. Per cui, se da una parte hai degli innegabili vantaggi dall'altra parte consegni il tuo know how ad un paese che probabilmente ne ha bisogno...e sarebbe comunque uno scambio equo...niente da eccepire. Peccato che facendo così rientri sempre nello stesso sistema che ha cambiato le sue sembianze per attrarti. Vuoi liberarti del sistema??? Vuoi vivere la tua vita libera??? Scambia la tua ricchezza per un'isola dove tu sei il Re e dove non c'è anima viva da sfruttare...solo tu e la natura. Il senso è questo: qualsiasi sistema paese moderno ti sfrutta, anche se all'inizio ti lascia libero per attirarti nella rete. Per cui, uno cambia paese ma i sistemi che schiavizzano cambiano strategia e non vengono mai annullati o "terminati". Bisogna "terminare" le persone che sono "il sistema" solo così te ne liberi per sempre. Il fatto che io veda solo questa vita non pregiudica la possibilità che non possa viverne delle altre (ormai non più una teoria)...devo solo viverla al meglio, non facendo del male agli alri, non opprimendoli o sfruttandoli ma cercando di aiutarli a migliorarsi. Andare via da un posto, dove il tuo/mio aiuto possa svegliare gli altri vorrebbe dire sfuggire alle tue/mie responsabilità (parlo per me che sono single, per gli altri ovviamente prima la famiglia poi il resto)...avere dei bonus in cielo è sempre meglio che averne in ricchezze materiali sulla Terra. Ritornando a bomba, essere apolide ti impedisce di collaborare con i sistemi "governi", per impedire che i sistemi governi facciano prima o poi del male non dovresti pagare loro alcunchè di tasse che prima o poi userebbero contro di te e contro gli altri sistemi governo attraverso la polizia o l'esercito. (Leone Tolstoj)

Anonimo ha detto...

Best post ever Doc :-)
PIEL&7

JaJ ha detto...

Mi sento fortunato perché non solo comprendo perfettamente da ormai qualche mese i concetti esposti dall'articolo, ma soprattutto li sto mettendo in pratica cercando anche di convincere altre persone...

Anonimo ha detto...

É tutto vero e condivisibile ma non tutti hanno, il carattere, la possibilitá e il coraggio di lasciare... Soprattutto quando sia i miei che i genitori di mia moglie ci hanno regalato un alloggio in casa bifamiliare, un negozio e 2 attivitá. La mia attivitá legata all'industria fatica un po' ma la sua legata alla cura della persona va bene e quindi discorsi familiari a parte, mi sento dire che non lascerebbe il certo per l'incerto... A mio figlio quando sará il momento sicuramente lo incoraggeró a studiare e trovare lavoro altrove se qui nel mentre non sará cambiato nulla. Saluti.

Anonimo ha detto...

D'accordo con te Paolo.
giuseppe

Anonimo ha detto...

Bravo Paolo, sottoscrivo!
Leonardo Facco

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo ottimo articolo
Giovanni

Anonimo ha detto...

Non commentavo solo xche sono 15 anni che ho lasciato l'italia dove ci torno solo x ferie....

Anonimo ha detto...

Fuori dall'Italia siamo e saremo ghettizzati come da sempre avviene.
ben che vada ci considerano spaghetti e mandolino.

ML ha detto...

errore madornale, questo riguarda solo chi non ha profesionalita' ed educazione. stai dicendo una eresia.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
questo è uno dei migliori suoi post, e più efficaci, per spazzare le nebbie dal cervello di molti. E la valanga di commenti (31 contro i soliti 7/8) prova che il suo pensiero ha toccato tanti. E in profondo.
Così come i greci di oggi non hanno più i geni dei loro antichi filosofi, così gli italiani di oggi (in larga parte) nulla hanno più di Leonardo, Michelangelo, Galileo. Ogni Popolo che ha raggiunto il suo apogeo, poi raggiunge il perigeo.
Trovo valido questo pensiero nell'analizzare i tempi odierni, anche se enormemente triste.
Non esistono più la Nazioni, le bandiere, ma solo l'individuo, o meglio i singoli individui.
Ognuno alla ricerca del meglio per se.
Come recita un vecchio detto, "l'aquila vola da sola".
Saluti da un vecchio stanco, e in bocca al lupo agli aquilotti che vogliono provare a volare.

ML ha detto...

beh..quando vi era la bandiera ...dietro la bandiera si nascondevano gli interessi di pochi..cosi' e' accaduto sempre durante le guerra..a morire i soldati in nome della patria e intanto i venditori di armi e i politici ci mangiavano.
LA RISCOPERTA DELL'INDIVIDUO E DELLA SUA LIBERTA' E' IN REALTA' UN CONCETTO ESTREMAMENTE POSITIVO . SENZA CONTARE CHE L'INDIVIDUO CHE ACCETTA QUESTA MENTALITA' E' PORTATO A UNIRSI IN GRUPPO CON PERSONE CHE LA PENSANO ALLO STESSO MODO..E QUINDI A CREARE SOCIALITA' E COMUNITA'...MOLTO PIU' FORTE DI QUELLE CHE SI CREAVANO DIETRO AGLI STATI ALLE BANDIERE E A FALSI MITI..

Unknown ha detto...

Buongiorno Paolo. Leggo da 2 anni ML, condivido in pieno il tuo pensiero. Io la mia scelta l'ho fatta e mi ha cambiato la vita. Ho 33 anni e sono Cile a crescere, investire e prosperare.
Complimenti sinceri per l'articolo e
per il Blog. Oggi ti sei meritato una mia donazione (la meriteresti molto piu' spesso..)
In bocca al lupo, spero di conoscerti presto.
Leonardo

Anonimo ha detto...

Ho 28 anni. L'articolo apparentemente tratta le persone come beni da allocare nella migliore situazione possibile e su questo è incontestabile. Ma è facile andersene quando non si ha nulla da perdere e presi dalla rabbia, a differenza di quando si ha qualcosa, e non intendo beni o soldi, e allora è vemente difficile. Nei seppur pochi viaggi che ho fatto l'impressione è che il mondo ormai sia quasi tutto omologato e che in Italia se vuoi hai una libertà unica. Eppure c'è sempre quella sgradevole sensazione che altrove potrebbe essere diverso, potrebbe

Anonimo ha detto...

Che posso dire .... la realtà è proprio questa, interessante e che condivido è anche la frase " l'unico posto al mondo ove se vi licenziate per cambiare lavoro siete visti come dei veri e propri traditori " in effetti io che sono un lavoratore mi sentò proprio cosi "carne da macello in un sitema malato" e tutti compreso il sindacato ti dicono e cercano di convincerti che funziona così è la crisi.... facendoti digerire il peggioramento di condizioni di lavoro come se fosse una cosa normale, complimenti ottimo articolo

ML ha detto...

leonardo, grazie mille, mi farebbe piacere scambiare due parole su skype quando hai tempo. il mio indirizzo è pbarrai

ML ha detto...

amico di 28 anni...mi dispiace ma sbagli..se hai qualcosa in italia..te la stanno portando via..mi riferisco a ricchezza pre costituita...e quindi sei obbligato ad andartene per preservarla. LIBERTA' UNICA IN ITALIA..MA PER CHE COSA..PER LE TASSE, PER LA CRESCITA PER LO SVILUPPO....cosa stai dicendo..
A 28 ANNI NON E' PERMESSO PARLARE A CASO SENZA SPIEGARE AGLI ALTRI..SI FA LA FIGURA DI BAMBOCCIONE...QUINDI SEI PREGATO..PER EVITARE BRUTTE FIGURE DI SPIEGARE...IL SENSO DELE TUE AFFERMAZIONI...visto che per capire il senso delle mie trovi migliaia di articoli su questo blog...

andrew234 ha detto...

Paolo ti seguo dagli inizi e ho sempre piu stima di te perchè è inutile voler cambiare un popolo di italioti...che nn vogliono cambiare...perciò è giusto andarsene e lasciarli scannare tra loro (peccato solo nn avere i soldi per poterlo fare per quanto mi riguarda)...

Giuseppe ha detto...

Grande articolo. Verità assoluta. Lo avevo già letto sul sito di Uriel. Purtroppo non tutti, anche se consapevoli, trovano il coraggio di agire oppure sono limitati (come nel mio caso) da vincoli familiari.

Giuseppe

Anonimo ha detto...

Parole sagge realismo

Anonimo ha detto...

Sulla libertà unica in Italia mi spiego meglio: l'impressione che si ha qui è che se hai bisogno di qualsiasi cosa dal sistema, paghi chi di dovere e puoi avere/fare tutto. Questa è libertà. Forse è solo un'impressione ma non credo che da altre parti funzioni diversamente, alla radice

Stefano P. ha detto...

Ciao Paolo. L'articolo è senz'altro spettacolare, sai che sono daccordissimo con te e credo che chi non si accorge ormai di certe cose meriti solo di vivere quello che sta vivendo (e quello che ancora deve accadere) in Italia.
Purtroppo ci sono troppi fattori e non è sempre così "facile" andare via, e non intendo ovviamente per la questione della scomodità a prendere una decisione, o per alcuni affetti o altre cose simili: quella evidentemente è una difficoltà che tutti hanno ma che fa parte della vita e del crescere, e deve essere affrontata sapendo che non ci vorrà moltissimo a raccogliere grandi frutti dal cambiamento. Ad esempio nel mio caso è proprio un discorso di lavoro: io una laurea ce l'ho, e pure buona, ma quando cerchi lavoro all'estero l'aver fatto finora (per 13 anni) il libero professionista equivale ad essere uno senza esperienza, e pensare di poter fare il professionista all'estero, ripartendo da zero, nel mio settore vuol dire credere a Babbo Natale. Specie poi quando hai un figlio (tra qualche mese saranno due) da mantenere. Io non mi arrendo ma più passa il tempo e più la vedo difficile.

francesco ha detto...

Sono iscritto al m5s e ho sempre avuto il dubbio dell'utilità reale sell impegno politico, x cosa? È solo uno spreco di energie, condivido il pensiero di thourrau

arturo ha detto...

Ciao Paolo bell'articolo, sai che condivido ciò che dici. Trasferirsi all'estero deve essere una scelta e non una necessità. La scelta è di quegli italiani che, avendo creato qualcosa di buono in Italia negli anni buoni oggi decidono di continuare a fare quel qualcosa di buono all'estero perché in italia non ci sono più le condizioni. Per quelli che invece credono che sia una necessità traferirsi all'estero perché già erano dei falliti in Italia per loro non c'è posto, loro saranno ghettizzati e costretti a tornare a casa dopo pochi mesi. I lavapiatti italiani insomma non servono a Panama perché ne hanno di loro molto miglori. All'estero oggi sanno come distinguere l'oro dallo stagno, è come dici tu un bravo idraulico o elettricista serve ed è ben accetto,di un operaio parassita e assenteista che è riuscito a rubare uno stipendio in questi ultimi 20 anni grazie all'appoggio dei sindacati, non sanno che farsene. Ecco di loro non ne hanno bisogno, per loro il biglietto aereo è andata e ritorno.....ritorno a fare il lavapiatti in italia in concorrenza con i tunisini.

Anonimo ha detto...

ho condiviso talmente tanto cio' che hai scritto che l 'ho riportato paro paro sul mio forum ieri e su di un altro ove scrivo , purtroppo ho avuto la conferma qualora ce ne fosse stato bisogno che di persone che ragionano in Italia ne sono rimaste poche con grande gioia del sistema sic!

Anonimo ha detto...

Bravissimo, Paolo, a riportare questo bel post. Che non fa altro che ribadire quello che Mercato Libero dice da anni: occorre denazionalizzare la propria vita, e approfittare della globalizzazione per mettere le mafie statali finalmente in concorrenza tra loro, e per evadere veramente dalle vessazioni italiane.

Nutro dei "mixed feelings" nei confronti del blog Keinpfusch. Da una parte questo Uriel è un idiota di prima categoria quando si parla di questioni economiche: celebre il suo post sulla "economia strudel", in cui dimostra un'ignoranza abissale rispetto a cosa sia la scuola economica austriaca e un'incapacità logica di analizzarne i contenuti. E' un difensore di teorie monetarie e bancarie demenziali (una bella disamina delle quali si ha per esempio qui: http://johnnycloaca.blogspot.it/2011/07/i-nuovi-pasticci-di-uriel.html), uno statolatra totale, un keynesiano-samuelsoniano con tendenze naziste. E quel che è peggio è che si tratta di un grandissimo arrogante, borioso e intellettualmente poco onesto, incapace di dibattere, di riconoscere i propri errori, di evolvere il proprio punto di vista.

Detto questo, la sua posizione relativa al tema di questo articolo è totalmente, inequivocabilmente ragionevole. E la forma in cui esprime queste idee è ottima, coinvolgente, cristallina. Hai fatto veramente bene a ripubblicarlo e a dargli risalto.

Ci sono solo pochi punti che mi sento di criticare (come al solito sono quelli in cui Uriel scende nel merito di questioni economiche, rispetto alle quali la sua ignoranza e il suo fanatismo statalista si fanno sentire), in particolare vezzo da radical-comunista snob di chiamare "schiavismo" un rapporto di lavoro volontario, in cui un ragazzo evidentemente senza altri talenti opportunamente coltivati o pubblicizzati decide consensualmente di scambiare il suo lavoro di lavapiatti con 20 euro del titolare. E' la solita bestialità retorica di chi non capisce che ogni rapporto volontariamente scelto è per definizione LEGITTIMO e va a beneficio di entrambe le parti (se per il ragazzo i 20 euro non valessero più del suo tempo da lavapiati, semplicemente non accetterebbe lo scambio), e che spesso il motivo per cui non si riesce a trovare scambi contrattuali soddisfacenti (per esempio: lavori ben pagati) è puramente rappresentato dalle distorsioni economiche introdotte dagli elementi VIOLENTI, ovvero non volontari: tasse, regolamentazione del lavoro, controllo dei prezzi, sindacalizzazione coatta, leggi salariali e così via. Uriel arriva a capire che gli italiani vivono da schiavi, ma il suo statalismo gli impedisce di ammettere che sono schiavi di quella orribile mafia chiamata STATO ITALIANO, non di qualche onesto titolare di pizzeria che giustamente non vuole regalare soldi a chi non porta alcun valore aggiunto. Il merito dei problemi per cui lottare, secondo Uriel, è un tipico minestrone progressista-fighetto: nozze gay, rivendicazioni sindacaloidi ottocentesche, incantesimi economici che miracolosamente fanno valere tantissimo il lavoro di un lavapiatti.


Ma al di là di questi particolari di merito economico, il punto generale relativamente al metodo con cui dobbiamo affrontare le mafie statali rimane perfetto ed esposto in maniera eccellente: "oggigiorno, la globalizzazione rende cosi' facile andare in un posto migliore che non ha senso cercare di migliorare i posti peggiori". E' una frase profondamente vera.

Forse si tratta proprio della dimostrazione del fatto che, in fondo, la razionalità umana tende a prevalere nelle scelte pratiche di vita, anche quando ideologie irrazionali annebbiano il giudizio a livello teorico. Uriel non capisce nulla di economia, ma è un ragazzo sveglio e ha fatto la scelta giusta: andarsene dall'inferno italiano. E da il consiglio giusto anche a tutti gli altri.

Bravo Paolo a diffondere.

Anonimo ha detto...

Bell'articolo e condivisibile.

Umberto

Anonimo ha detto...

Attenzione ad arrivare ai 200 commenti..La prossima volta Paolo alza l' asticella a 500 commenti...e saranno dolori arrivarci..

ML ha detto...

Giacomo, grazie dell'intervento. mi soffermo sui 20 euro...anche se non è la parte rilevante dell'articolo, cme tu hai sottolineato.
il tuo ragionamento funzionerebbe se al ragazzo venisse fin da piccolo concessa la giusta istruzione. Il problema eè che in certi sistemi le informazioni arrivano distorte per colpa della stampa e del regime.
pensa se questo articolo venisse pubblicato in prima pagina su tutte le testate italiane che cosa potrebbe accadere..
i 20 euro è vero che fanno parte di una scambio ..ma se permetti ...se ci fosse piu' informazione a partire dalle scuole ..forse il rapporto di lavoro diverrebbe differente..cosi' come il rapporto con lo stato..
DEL RESTO PERCHE' CONVINCERE LE PERSONE CHE E' MEGLIO ANDAR VIA...SE SONO FELICI DEL LORO POSTO IN PIZZERIA?
è giusto che a percepire i 20 euro ci siano le persone meno dotate intellettualmente e meno pronte a lavorare e sbattersi...ed e' giusto che le persone vengano informate per evitare di accettare i 20 euro ed essere contente..
COMUNQUE MILLE VOLTE MEGLIO UNO STATALISTA COME URIEL CHE UNO COME RENZI..MONTI O LETTA...

Anonimo ha detto...

Cosa aggiungere a questo articolo?!?!?! Verità, stra verità!!! Sveglia!!!

Anonimo ha detto...

Verità delle verità. ...ma non ci si lagni per un male che egli stesso si è creato. ...a volte in certe situazioni bisognerebbe agire d'impulso piuttosto che mettersi sempre li a riflettere...ma soprattutto avere coraggio...per operare scelte che cambierebbero la vita propria e/o quella dei figli....

Saro

ML ha detto...

no...200 sono un livello di attenzione adatto alla situazione. avendo io 5000 lettori, 200 commenti sono il 4% degli utenti...OVVERO GLI UNICI INTELLIGENTI!!!!

Agente000 ha detto...

Commento per dire che tutti i tuoi interventi blogghettari fanno del terrorismo psicologico pro domo tua. ciò nonostante sono anche utili per tentare di togliersi dalla taste le falsità dei media main streem. non sei l'unico che lo fa, ma meglio uno in più che uno in meno. ti odio perchè aumenti la mia ansia anche immotivatamente, ma ti leggo per capire cosa sta succedendo e forse cosa soccederà. MAS!

ML ha detto...

AGENTE000 ti sei scelto un nome giusto... non hai mai capito nulla.PRO DOMO MIA ..ma sei scemo???
io sono partito 7 anni fa con altre idee che poi giorno dopo giorno ho cambiato seguendo un percorso e ogni volta le idee sono state spiegate nel blog e ho ottenuto consensi e organizzato fruppi di lavoro...
io porto avanti le idee che il gruppo porta avanti e se domani tornero' in italia...beh lo faro' se ci sono le condizioni.
MOLTI INVECE AGISCONO (SPECIE FRA BLOG) COME VENDITORE DI CALDARROSTE AD AGOSTO..
non sono in grado di capire e di adeguarsi ai cambiamenti...restano legati ai loro prodotti commerciali e vendono vendono vendono....
MERCATO LIBERO NON E' ASOLUTAMENTE COSI'..SIAMO PIONIERI IN QUESTO PERCORSO E QUANDO DICI PRODOMO MIA MI FAI PROPRIO INCAZZARE

Anonimo ha detto...

...condivido in pieno il tuo commento sulla tua situazione: un lucido e preciso riepilogo della situazione taliana, io ho già iniziato il mio percorso e sono convito tra comunque mille difficoltà di farcela. Ci vediamo...

Unknown ha detto...

C è niente da aggiungere .....

Anonimo ha detto...

teoricamente.....completamente d'accordo.

Anonimo ha detto...

Cioè Paolo vuoi dire che hai il 96 % degli utenti che non sono intelligenti ??...bel marketing al tuo Blog...

beppe T ha detto...

E' forse l' articolo più "crudo" scritto da Paolo.Non é purtroppo un brutto sogno di mezza estate ma la fotografia o il film neorealista del paese. Grazie anche a nome dei miei amici cui lo farò leggere.

Loris ha detto...

Ottimo articolo,

quello che frena me è il fatto di non avere denaro, ma solo debiti.

Il lavoro radicato in Italia e non esportabile, almeno non uguale.

Paolo condivido gran parte di quello che scrivi, detto ciò noto che con il passare degli anni sei diventato più cinico. Magari Tu dirai realista e pragmatico.

Complimenti per il blog, il migliore in italia per l'informazione Economica.

Saluti
Loris

Unknown ha detto...

Quando avranno finito di scannarsi allora si potrà pensare se ne varrà la pena tornare!

Anonimo ha detto...

Mi ha colpito la frase
"alcuni paesi non solo permettono alle persone di stabilirsi li', ma INVITANO le persone a farlo, costruendo citta' e nazioni sempre piu' invitanti ove vivere."

Qui fanno di tutto per tassarti e toglierti la voglia di lavovare e godere dei frutti del proprio lavoro

Anonimo ha detto...

è il mio primo commento sul blog( ma non la mia prima lettura!) Questo articolo è FANTASTICO e concisamente realista! Se lo condividessi su fb, come vari articoli "seri" che ho condiviso ogni tanto, resterebbe esente da "mi piace" che brulicano invece su post di menate varie. Raramente ho visto dei like, al limite qualche commento idiota. Così ho deciso di non condividere più nulla.
Comunque, Paolo, super grazie per i tuoi articoli e il tuo Blog!!
Personalmente in questo paese è diventato tutto insopportabile, vorrei tanto riuscire ad andar via, ma avrei bisogno di MEZZI e di un buon piano.
LARA

Anonimo ha detto...

Grande Barrai.
Il problema è che troppi benestanti ancora non hanno capito quello che sta succedendo oppure sono padri o nonni tignosi che preferiscono passare la paghetta sl figlio trentenne o cinquantenne invece di dargli un calcio in culo, mandarlo all'estero e de localizzarlo affidandogli il patrimonio di famiglia. Finché vivo io mi tengo tutto io e chi cazzo se ne frega delle tasse di successione, tanto sarò morto. Ragionamento diffuso da grandissimi figli di bo

ML ha detto...

anonimo delle 19.35 hai capito bene..e siamo messi bene contro lo 0,1% di altri siti...
e comunque tu non sei uno di loro....OTTIMO!

Anonimo ha detto...

Concordo qui è pieno di cannibali!
Si mangino tra loro.

Luca

Anonimo ha detto...

Messaggio per AlbertoGas

io non ho bisogno ne' desiderio di un governo e parlamento che "mi difendano" (o piu esattamente che mi mandano cartoline precetto) e sarei ben felice di diventare apolide insieme ai miei familiari. Non posso permettermi di farmi il mio Stato (che comunque l'isola delle rose, in acque internazionali, e' stata minata e fatta saltare dagli eroici militari del battaglione s. marco) ma gia' evitare di essere suddito di chicchessia sarebbe un buon inizio.

Vorrei capire se tu ci sei riuscito e come hai fatto. Hai rinunciato alla cittadinanza italiana? Quindi hai fatto richiesta al giudice e il tribunale ordinario ha rinviato le carte in Corte Costituzionale? Ci daresti cortesemente gli estremi della sentenza per piacere.

Ti ringraziamo anche se ci dai il contatto del tuo studio legale, visto che noi di avvocati ne abbiamo consultati tanti.

Andrea ha detto...

d'accordo su tutto. siamo fossilizzati in un paese ormai alla deriva. decadente. il mondo sta crescendo, ma lontano da qui. anche in rwanda ci sono più opportunità. resta solo da prendere il coraggio di andarsene e non recriminare. non se ne può più delle vessazioni di capi capetti e finanza. zagrebelski l'ha nominata esplicitamente in un articolo di ieri sul fatto quotidiano, con le parole accorte e moderate di un accademico costituzionaliste. ma erano parole forti.
il welfare morirà: in autunno approveranno di far pagare le prestaioni sanitarie in base all'isee. sta passando inosservato, ma è la fine del ssn pubblico gratuito e universale. dovremo pagare per la sanità, che costa e parecchio. la classe cosiddetta media venderà la casa per pagarsi le cure, perchè l'isee è alto. eh già, dopo una vita di tasse e lavoro onesto l'isee è alto. che brutte persone che siamo

Anonimo ha detto...

I giovani validi infatti già lo sanno che il loro futuro non è più in Italia e danno per scontato di dover studiare e lavorare all'estero.

Luca

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo, io ritengo che l'articolo sia ottimo e condivisibile.

Poi ognuno deve fare i conti con la propria situazione, (non solo economica) ed adottare di conseguenza le azioni correttive per de-nazionalizzarsi o globalizzarsi (come del resto stanno facendo in primis le stesse aziende italiane di successo, cosa che hai già più volte evidenziato tu stesso).

Mi spiego meglio: un conto è avere vent'anni ed un impiego non soddisfacente, un altro è averne cinquanta, una famiglia, un lavoro soddisfacente, interessi economici e lavorativi legati alla nazione, etc...

La tua azione o meglio la tua proposta si adatta comunque ad esigenze diverse e si può implementare con un approccio passo passo, che a me risulta più congeniale.

Spero che la situazione non collassi rapidamente, ma confido che questo non sia nell'interesse del sistema.

Benedetto

Franco ha detto...

Magnifico post...io ho scelto spesso la via della lotta ...e il risultato è stato orribile...un termine "moderno" : ti bannano.. è meglio andar via o se non è possibile curare solo il proprio "particulare"...purtroppo una rana bollita può durare un'intero medioevo!!!
Ciao Franco

Murena ha detto...

Complimenti Barrai, veramente ottimo lavoro, noi ci siamo conosciuti a Lugano 2 anni fa e poi non ci siamo più sentiti in quanto io sono abbastanza incastrato col lavoro e non ho molte prospettive.
Ma adesso sto maturando la decisione di andarmene il più lontano possibile da questo paese di pazzi, perciò potremmo sentirci presto.
Grazie

Anonimo ha detto...

Ti leggo da qualche anno, le tue previsioni spesso si sono avverate. Continua cosi.

Anonimo ha detto...

Complimenti per i tuoi articoli.
Grazie Paolo
Daniele

Anonimo ha detto...

Tutto condivisibile, ma un giovane di 30 anni e 60k da parte cosa deve fare?! Dove va a panama con quei prezzi?!

Anonimo ha detto...

Condiviso ma quanti credi lo leggeranno ? Vedremo quanti dei miei amici ti chiederà l'amicizia in facebook

Anonimo ha detto...

Paolo vengo a Panama, non ti preoccupare.
Non c'era bisogno che tu postassi questo articolo per convincermi... :-))

Marco

Pozza ha detto...

Paolo è sempre un faro che ci guida nella nebbia! Io personalmente avendo la doppia cittadinanza sto formalizzando la mia condizione e a breve sarò ufficialmente cittadino Svizzero con residenza in Italia e darò anche l'opportunità della cittadinanza Svizzera anche ai miei 2 figli! In Italia ho tanti amici ed affetti ma ho maturato la consapevolezza che questa non è il mio posto, con uno stato a cui non interessa tutelare i propri cittadini! Mentalmente mi sento un ospite qui e già così sto molto meglio! Il prossimo passo sarà trovare il modo di portare via la mia famiglia! L'essere cittadino Svizzero mi permetterà un giorno come dice Paolo di tagliare ogni legame con le istituzioni itagliane ed essere finalmente libero!
Marcello

Anonimo ha detto...

Ciao a Tutti i lettori del bravissimo Paolo. Ci sono molti paesi più civili di noi italiani semplicemente perché noi nel profondo siamo incivili. Non leggiamo né studiamo abbastanza, facciamo sempre i furbi, cerchiamo raccomandazioni e cerchiamo di non pagare le tasse se possiamo. Tagliamo le file se uno esce dal parcheggio, a meno che ci serva il posto, per non perdere tempo gli suoniamo col clacson, o ci allarghiamo o lampeggiamo...è vero o no? Facile prendercela col sistema la colpa non è sempre degli altri il sistema siamo noi. Certo le colpe dei politici e di chi ha condotto la situazione a questo livello di criticità potrebbe non essere sicuramente a noi imputabile ma siamo sicuri che sia così. Sentivo su radio 24 che l'indice pil non è il più importante comincia ad essere più importante la vivibilità.Strano a dirsi i cinesi lo hanno già introdotto. Eppure li c'è schiavitù sul lavoro e pena capitale a iosa. In conclusione credo che non si possa generalizzare e dire agli altri cosa dovrebbero fare. Credo sia giusto e ringrazio di nuovo Paolo per quello che fa quando spiega e fa rendere conto a livello finanziario ed economico cosa succede, ma sinceramente credo che le scelte personali debbano rimanere tali.
Per cui Paolo di nuovo grazie ma credo che italiota o italiano o meglio ancora individuo lo siamo tutti e ognuno di noi ha ragione sia un'anima.

Dave Q. ha detto...

Leggo da anni ML ma purtroppo ritengo inutile il mio commento perchè non rientro nel target di ML. Perchè continuo a leggerlo? perchè intanto è una voce fuori dal coro,perchè in questi anni ci ha visto lungo,perchè è veramente libero e indipendente ,non ha direttori o editori a cui rendere conto e poi perchè spero sempre che arrivi la mia grande occasione per andarmene. Voi nn sapete quanto puo' essere Frustrante capire prevedere la situazione italiana e internazionale e dover rimanere qui. Ma purtroppo per me è cosi. Chi ha il pane non ha i denti..e chi ha i denti...non ha il pane.

Anonimo ha detto...

ciao paolo,
i concetti che hai ripreso ed espresso sono illuminanti... mi viene da pensare che il sistema scolastico che non li inculca nei suoi studenti sia veramente arretrato. queste idee fanno nascere uno spirito di miglioramento individuale, che poi può assumere la forma di trasferirsi all'estero se uno ritiene di averne le capacità, oppure di miglioramento qui in italia, a patto però di non lamentarsi della situazione che viviamo e del declino e della perdita di ricchezza che ci piomberà.
Veramente tanti complimenti.
michele

Anonimo ha detto...

Buonasera Barrai,

leggo sempre il suo blog in religioso silenzio ma rispondo volentieri alla sua "chiamata alle armi". L'articolo inizia con un concetto molto semplice e chiaro: "oggigiorno, la globalizzazione rende cosi' facile andare in un posto migliore che non ha senso cercare di migliorare i posti peggiori". Direi che mai così poche righe hanno riassunto fiumi di parole spese per aprire gli occhi e la mente a coloro che credano ancora che l'uomo, e non lo stato, sia al centro dell'economia....
Saluti.
Gianclaudio

Anonimo ha detto...

Ottimo articolo

Anonimo ha detto...

I movimenti delle masse nella storia sono come i denari nel mondo capitalista... solo molto piú lenti... si muoveranno, si muoveranno..maxr

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo, sono Filippo, pranzammo assieme qualche mese fa.
Da anni ti leggo e questo è un articolo da pelle d'oca. Lo dico anche se io vivo "di qua", in Svizzera.
Con molta stima.
A presto
Filippo

Anonimo ha detto...

dove hai preso la notizia sull isee. se fosse vero non avrei piu dubbi a scappare

Anonimo ha detto...

Paolo C.
essere liberi vuol dire prendere decisioni
bel lavoro

Anonimo ha detto...

Paolo contiunua cosi'...e' la filosofia del nostro gruppo...questo articolo e' bellissimo....e spero tu continui a pubblicare ancora notizie sul tuo blog....e' come una droga per chi fa' poi qualcosa...una tomba per chi non fa' e continua a non fare nulla....
avanti cosi !!!!!
Mau

Anonimo ha detto...

Grande Paolo!
Da "vecchio" lettore condivido in toto.

Roberto

ML ha detto...

veramente de commenti da 10 e lode..peccato che siano troppo pochi...

Anonimo ha detto...

Ti seguo da anni ! Sei un faro nella notte x me ! GRAZIE Franco

Anonimo ha detto...

A Paolo, dacce un tajo!

Anonimo ha detto...

Ho un sogno : sarebbe bello comprarsi almeno una cosa in rovina di questo paese e poi gestirla con sapienza , per dimostrare a tutti che non e' vero che tutti gli italiani sono idioti .
Una cosa tipo la centrale solare .
Qualche idea da dove partire ?

Anonimo ha detto...

Bel pezzo che dipinge ciò che ML dice da tempo e che personalmente non solo condivido in pieno, ma ritrovo ogni giorno nel mio contesto lavorativo... Che non è una pizzeria (con rispetto parlando).
Grande Paolo, a presto
F

Anonimo ha detto...

Se questo blog chiude devo fare a meno di una delle mie droghe quotidiane.

E' il mio primo commento qui, e voglio spenderlo sensatamente: non ho commentato l'articolo perché sono arrivato a queste e più feroci conclusioni tempo addietro; provando a condividerle con altri ho trovato un muro più o meno alto di incomprensione che toglie la voglia di comunicare. Anche perché in itaGlia l'impegno, vuoi o non vuoi, è sempre da inquadrare politicamente e mai secondo intelligenza, che richiede anche la capacità di isolarsi per pensare.

E siamo al piccolo paradosso, che non mi dispiace: commentare un articolo che vuol farci smettere di commentare sempre le stesse cose, per non facilitare il lavoro ai mangia-vita.

Sperando di rileggere presto altri post...

Riccardo Giuliani

Unknown ha detto...

Ciao Paolo, Anni ed anni di esperienza e di pragmatismo da me effettuati per la SOVRA NAZIONALIZZAZIONE del patrimonio non fanno altro che abbracciare pienamente la ondivisione delle tesi apportate. Molti dicono che siamo in pochi, ma saremo sempre più in crescita. E' IRREVERSIBILE. Il tentativo bieco dei governi, come quello ITALIANO, di boicottare ed ostacolare questa "RIVOLUZIONE" non farà altro che incrementare l'adesione, salvo non siano degli ITALIOTI. Non avere timore nel perseverare. Forse si devono analizzare meglio le strategie di comunicazione. Chissà !?!?
Comunque ci sentiremo presto.

VITTORIO

Anonimo ha detto...

Il tutto fila ma ognuno ha le proprie priorità.
Il tutto fila ma ognuno ha le proprie priorità e il suo modo di sentire.
Non mi hanno convinto di avere radici, le radici le sento forti e ben piantate nella mia terra.
A scanso di equivoci non pensare che abbia vissuto in un acquario, giro il mondo per lavoro e forse è anche per questo che le mie radici son così radicate.
Grazie per il tuo impegno.

Matteo

Anonimo ha detto...

Ogni tanto cerco di "clonare" le tue idee tra parenti e amici ma mi rendo conto che siamo lontani "anni luce"....ti danno del disfattista...e vabbeh..ormai sono abituato...
Comunque sia...mi rendo contro che spesso le nostre idee sono avanti anni luce dai normali ragionamenti che la gente "comune" fa'...
Le cose per i non preparati andranno come devono andare...
Io sono con te e credo di essermi salvato alla grande anche se non e' mai abbastanza...( io e la mia famiglia ).
E si che da dove abito io mi trovo a 50 km da "fuori europa"....ma non riesco a far capire questa cosa a chi mi circonda....
Domani sono a Lugano con mia moglie...vado a "disintossicarmi" un po'...e' sufficiente qualche ora a piedi attorno al lago e' come rigenerarmi mentalmente...surreale...
Grandoe Paolo, grande articolo e ML...sono con te !
Aky

ML ha detto...

chiamami sono a lugano anche io

Paolo
335.6651045

Anonimo ha detto...

...sai cosa mipice di più di tutto quello che hai scritto:
Avete questa sensazione di gente attaccata alla carne quando fate gli ultimi adempimenti fiscali, e scoprite che l' Italia ha aggirato le norme europee sulla non duplicazione fiscale semplicemente cambiandovi di scaglione con la scusa dei guadagni all'estero. Vi ritassano il guadagnato italiano applicando il reddito estero e cambiandovi scaglione. Tutti si ricordano improvvisamente che gli dovevate dei soldi: da Tiscali che dopo 6 anni dalla disdetta ancora non ha trovato la mia raccomandata, chiama un avvocato, gli mando la copia della raccomandata AR, e dopo altri sei mesi si fa avanti con un altro avvocato (per duecento euro, btw!), all'azienda dell'acqua, a ENEL, al comune che si ricorda che non avresti pagato una multa : tutta gente che fa "pesca a strascico" quando vede che vi iscrivete all' AIRE, sperando che paghiate per evitare la seccatura, o che nel trasloco abbiate perso le ricevute.(1) I cannibali hanno i denti conficcati nella vostra carne, e vogliono la loro libbra.

Ciao ci vediamo ....

Anonimo ha detto...

OK dare una mano per raggiungere i 200 commenti - complimenti per il blog - ma con fessbook non posso aiutare, non sono presente in quella fogna.

Spero di poterti continuare a leggere e ancora grazie.

Anonimo ha detto...

La libertà é un concetto personale,che si evolve. C'é chi si sente libero con 20 euro in tasca dopo una dura giornata in pizzeria...e chi no. Così come c'é chi non vuole proprio capire dove sta andando questo paese. L'importante é che ognuno scelga con la sua testa e non faccia il "piagnone" quando le cose non andranno come voleva. Negli anni 30 alcuni ebrei svendettero le proprie attività pur di lasciare l'europa,chi rimase se le vide portare via dopo qualche anno insieme alla vita...ci sono scelte che o si fanno in tempo o non serve a niente.
Amo l'italia e mi sento fortemente italiano e mi sentirò tale ovunque io vada. Chi ha cervello e capacità e lascia questo paese fa molto più di chi resta e pensa di poter combattere il sistema; perché affama la bestia, la cui fine é l'unica speranza per poter tornare a scegliere il bel paese come casa. Chi va via lo fa col cuore spezzato e la valigia pronta per tornare se le cose miglioreranno. Se amate davvero la vostra terra e pensate di essere capaci allora andate via, scappate, per quanto duro, sofferto e anticonveniente possa sembrare; farete del bene a voi e a questa terra. Ci sarà sempre tempo per tornare...

Anonimo ha detto...

....lo ripeto per la millesima volta!!!!!!!.........le tasse in italia non bisogna pagarle.......in ITALIA bisogna vivere da STATALI, PENSIONATI,O EVASORI FISCALI.......e i guadagni vanno investiti in beni che non possono essere TASSATI!!!! ce ne sono tanti basta aprire gli occhi!!!!!!!


Oggi forse il DIPENDENTE SINDACALIZZATO con la tessera della cigl o cisl in cassa integrazione sta' soffrendo secondo voi???????????............secondo me' e' in spiaggia a grattarsi le palle......e quando e' stufo di grattarsi le palle ritorna nella fabbrica dove e' in cassa integrazione a lavorare in NERO come prima.......conosco centinaia di azziende che stanno ciucciando nella cassa integrazione in deroga.......e ripeto fanno bene!!!!!!!!!!!.......tanto la cassa integrazione la finanzia il signor DRAGHI!!!!!!!!!...........e in oltre delle merde come il SIGNOR GALAN IN CRECERE IN ALTRI PAESI NON LE HO ANCORA VISTE:):):)

......ciao , ciao.

Anonimo ha detto...

1849 erstmals erschienener Grundlagentext des zivilen Ungehorsams gegen den Staat: "Unter einer Regierung, die irgend jemanden unrechtmässig einsperrt, ist das Gefängnis der angemessene Platz für einen gerechten Menschen". "Mag sein, dass sich auf längere Sicht Thoreaus Freiheitslehre als die historische Antwort auf den Kapitalismus und seine Industrie-Zivilisation erweisen wird" (Hugo Dittberner, Frankfurter Rundschau).

Anonimo ha detto...

Aky: 25 agosto 2014 00:34
Gia che sei a Lugano notare questo piccolo dettaglio: entra in una banca svizzera. Cosi per spasso. Notare se ti accorgi di una differenza verso le banche italiane. La hall dell'UBS e come una lobby di un albergo di 5 *****
In Italia entri uno per uno come un presunto criminale.
Le banche svizzere proteggono il denaro, non le persone fisische.In Italia sei protetto fisicamente (sei l'unico cliente davanti al banco) i soldi te li rubano quelli dietro il counter.
Gia dall'archittettura si capisce di trovarsi in un altro sistema. Su un altro pianeta.

Anonimo ha detto...

Se la Svizzera il 30 Novembre (votazione popolare) chiude definitivamente i battenti per le residenze non rimane che il Panama. Io non posso aspettare il vostro viaggio del 25 ottobre quel giorno avro gia il visto in tasca. Grazie alla legge 343 di Panama.

Anonimo ha detto...

Io sto tentando l'impossibile: decolocalizzarmi senza cambiare territorio che assomiglia alla Rivoluzione di Atlante di funnyking su Rischio Calcolato. Si possono costruire reti sociali e appartenenze a prescindere dal territorio dove si risiede. Se si e' fortunati e si studia la strategia e se ne hanno i mezzi non e' impossibile separarsi dal destino della propria "comunita' territoriale" per scegliersi una "comunita' virtuale" dal funzionamento piu' complesso e che prescinde dai destini nazionali. Fino ad adesso il gioco riesce: anche perche' sarebbe difficile delocalizzarmi per me perche' dovrei convincere una moglie riottosa e poco coraggiosa.

Nicola ha detto...

Lettore da moltissimo tempo, ci siamo conosciuti nel lontano 2009 nel bel mezzo della crisi....non ho mai commentato post....ho stampato l'articolo e creato dei volantini per farlo leggere anche a chi non usa internet.
Grande Paolo a presto!!!

ML ha detto...

caro amico, Funny king ha preso il modello di MERCATO LIBERO e I PARTNER di Mercato Libero su nostro invito.
Diciamo che da sempre siamo noi i portatori di questa idea innovativa dove delocalizzarsi puo' essere fatto INSIEME . In alternativa alla delocalizzazione personale c'e' la sempre valida, me meno efficacie delocalizzazione dei risparmi. Anche qui siamo stati i primi a indicare la strada.
LA DELOCALIZZAZIONE SENZA CAMBIARE TERRITORIO AHIME' NON COMPORTA VANTAGGI FISCALI NE SUL CAPITALE NE SUL REDDITO.
le reti sociali vietuali...il blogeconomysocial è all'avanguardia in questo e siamo stati i primi, anche qui l'amico paolo rebuffo sta seguendo la nostra strada

ML ha detto...

anonimo delle 6,01 ogni settimana ci sono amici che partono per Panama a prendere la residenza con il nostro team. ricevono assistenza e vengono messi in contatto con amici e partner sul posto. se hai bisogno di qualcosa a Panama basta che ci contatti

Anonimo ha detto...

come ho già letto in un post sopra, nemmeno io rientro nel target di ML, ma continuo a leggerlo perché ci mette di fronte la realtà, e poi chissà, anche per me forse arriverà l'occasione per andarmene. Rimanere qui è proprio frustrante.
Ciao da Valentina

Anonimo ha detto...

Articolo da me condiviso al 100%, ma purtroppo non sono in grado di delocalizzare il mio lavoro (dip.pubblico ) e la mia famiglia perchè non ho molti risparmi, l'età un pò avanzata mia e dei miei figli che vanno all'universita, che giornalmente li martello per fargli capire che appena laureati cerchino lavoro e VITA altrove fuori dal BEL PAESE. Quello a cui stiamo pensando io e mia moglie è che appena andati in pensione ci trasferiremo in altro paese ed allora Paolo ci sentiremo per un tuo consiglio, sperando che L'INPS continui a pagare le pensioni.
Grazie Paolo.

Anonimo ha detto...

Caro Paolo, ti leggo sempre, e anche se non condivido sempre i toni, prendo e valuto cio' che scrivi: ho gia' fatto i primi passi, ci siamo sentiti per telefono, ho comprato un appartamento a Miami, sto valutando una "vacanza" a Panama. I tuoi consigli mi sono stati sempre utili e, se continui, lo saranno sempre. Grazie
Giuseppe

Anonimo ha detto...

Per chi ti segue da tempo, oltre ad informarsi anche tramite altri blog selezionati, sa che in questa nostro ex bel paese le prospettive di una vita serena si faranno sempre più cupe.

Anch'io ho il desiderio di andarmene ed ammiro chi ha avuto le PALLE di farlo.

foibar

mcpandre ha detto...

Articolo bellissimo, spero presto di trovare il posto per me e la mia famiglia. Grazie ML

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo, diretto e deciso come sempre. vedrai che i lettori saranno tantissimi, magari non tutti scriveranno ma la traccia c'è.
Piero

Anonimo ha detto...

Oltre ad essere un lettore di lunga data,ultimamente ho deciso anche di mettere in pratica alcune proposte di ML e riconosco di aver speso bene il mio tempo. Voglio commentare,prendendo spunto da altri commenti:
1)quando trovo scritto che All'estero saremmo ghettizzati e visti come mangia spaghetti etc,etc: in parte sara' anche vero ma spetta a noi comportarsi e farci accettare per quello che siamo, xo' cosa c'è di peggio che essere italiani onesti da generazioni ed

essere trattati oggi come cittadini
di serie C? La somma di obblighi e doveri ha superato abbondantemente quella dei diritti.
2) in merito allo scannarsi tra di loro, vedo e sento ancora molta ammirazione e seguito per quelle persone giovani che si buttano in politica sull'onda del renzie pensiero,come se fossero in grado di fare qualcosa! BAH. Tempo perso.
3)la riduzione salariale e' sempre + un dato da fatto, subita e condivisa con tutto lo staff,come prendere o si chiude il tutto deciso e messo in pratica in pochi GG. Questo non e' certo il sentimenti giusto ne' per lavorare ne' per sperare di crescere in un paese che ribadisco il concetto,tratta le persone come merde,e qui lascio perdere le classifiche e mi sfogo. Tutto il resto e' tuffa. Grazie Paolo e sarò' con te a Panama.

Anonimo ha detto...

Grande articolo Paolo. La storia del tuo blog insegna che tu le cose le vedi prima degli altri.
Grazie. Livio

Anonimo ha detto...

Bell'articolo. Anche se l italia sara' spolpata lentamente serve un po' da guida perche' se dal mainsystem saranno evitati passaggi troppo traumatici ci vorra' ancora piu' coraggio e lungimiranza per decidere per il Cambiamento e non per la lenta morte.

Anonimo ha detto...

Grande Paolo!
E' la prima volta che scrivo un commmento e ti seguo da un po'. Dici cose dannatamente giuste e io sto programmando di andare via da questo paese di inetti da tempo (ci vuole pianificazione non improvvisazione)...purtroppo non rientro nel tuo target altrimenti ti avrei già contattato da tempo! La sensazione di malessere che provo stando qui ongi giorno cresce sempre più...
con stima

Stefano ha detto...

grande Paolo concordo pienamente!

Anonimo ha detto...

Articolo letto von molta attenzione. Condivido in pieno!!! Ciao Paolo e buona giornata. La cadalongua di Polonghera.

Unknown ha detto...

Paolo ma quanto sei avanti! concordo al 110%. Stefano

Anonimo ha detto...

Beh, Paolo, questo post centra perfettamente il punto.
Ne parlavo proprio nei giorni scorsi con amici e le considerazioni erano molto simili alle tue.
Le hai riassunte in maniera perfetta.

Un saluto, Duccio

Anonimo ha detto...

Bellissimo post, da salvare e rileggerlo spesso.
Max

Anonimo ha detto...

Non amo scrivere nei vari post, perchè non penso ci sia molto da aggiungere.
Trovo le analisi di ML quasi sempre corrette.

Io sono un softwarre engineer questi son i salari proposti nel mondo, per il mio profilo:

1 Switzerland 104,200
2 Norway 81,400
3 United States 76,000
4 Denmark t 71,500
5 Israel t 70,700
6 Australia 65,900
7 Germany 63,800
8 Sweden 61,400
9 New Zealand 59,600
10 Canada 57,500
11 United Kingdom 56,200
12 France 54,700
13 Ireland 53,900
14 Netherlands 53,900
15 Finland 51,500
16 Austria 49,300
17 Belgium 48,400
18 Japan 40,700
19 Singapore 38,800
20 Spain 37,000
21 Italy 34,900

Personalmente mi son spostato e devo dire che professionalmente se ne senton tutti i benefici, non solo nel salario nudo e crudo...

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo,
articolo completamente condivisibile.
Ho tantissima voglia di lasciare questo paese, ho lavorato duro per mettere da parte dei risparmi e studiato per gestirli, faccio qualche piccola operazione di trading che, dopo non pochi sacrifici e notti passate a cercare di capire il mercato, ad oggi mi dà delle piccole soddisfazioni ed ogni mese ho una piccola rendita, che però non mi consente ancora di vivere solo di questo.
Sto lavorando sodo per far sì che questa passione si trasformi in un'attività a tempo pieno e quando questo accadrà lascierò definitivamente questo paese, senza nessun rimpianto.
Per adesso, e non mi vergnogno di dirlo, anche se qualcuno può non condividere la mia idea, i piccolo frutti del mio trading sono all'estero e non ho nessuna intenzione di pagarci neanche un centesimo di tasse perchè quando avevo bisogno dello stato, lo stato non c'erà;
ho dovuto fare una visita con una certa urgenza e sono stato costretto a farla privatamente, spendendo poco più di 400 euro, perchè nel pubblico avrei dovuto aspettare 2 mesi...se è così che caxxo le pago a fare le tasse?

Anonimo ha detto...

Ringrazio Paolo per il suo continuo lavoro di analisi ,informazione e anche sana provocazione.
Approvo in pieno quanto scritto ma qualche volta ci sono anche delle difficoltà nel mettere in moto i nostri piani personali di denazionalizzazione....famiglie e dipendenti ( con relative famiglie) rendono questo tipo di scelta molto complesso da realizzare anche se questo non ci deve fermare.
Enrico M.

Anonimo ha detto...

Ottimo articolo che condivido in pieno! Sono appena tornato da Panama. E' la terza volta che ci vado. Ci ho passato un mese e, contrariamente alle altre volte, non ho sentito nostalgia dell'Italia.
Con mia moglie abbiamo praticamente deciso di trasferirci là. Ci restano da valutare le problematiche relative alla scuola dei nostri ragazzi e poche altre cose. Spero saremo pronti entro un paio d'anni. Non riesco più a trovare i link sul tuo sito alle opportunità di investimento che proponi a Panama. Puoi mica pubblicarmele?
Un saluto e un grazie!
Faltz

Anonimo ha detto...

All'Anonimo delle 3.28:

facci sapere quali sono i beni che non possono essere tassati (in Italia) !

Anonimo ha detto...

Grandissimo articolo..Io e mia moglie ogni tanto valutiamo l idea di trasferirci in Australia anche per far crescere nostro figlio e gli altri se arriveranno in un paese molto piu democratico i settori in cui lavoriamo ci permettono di trovare lavoro subito anche li..il problema e tutto il resto,abbiamo alcune case dei terreni..venderli adessi è un suicidio ...(A parte non si trova a venderli).tu cosa consigli.A proposito ai dei partners laggiu..non si sa mai decidessimo.Complimenti per il blog

Anonimo ha detto...

Grazie del grande lavoro Paolo!!

Anonimo ha detto...

Me ne son andato sedici anni fa, nel 1998 perche' avrei potuto scrivere quest'articolo gia' all'epoca. Ci son voluti forza e determinazione i primi giorni e poi sono stati sedici anni superbi.... e la mia vita continuera' FUORI DALL'ITALIA.. Saluti e complimenti, w la vita. Un abbraccio. Alex

Anonimo ha detto...

Articolo condivisibile al 100%.
Ma il tempo delle parole è finito. Ora bisogna fare.
Bisogna uscire dalla propria "zona di comfort" e osare. All'inizio è difficile, ma poi ci si prende gusto e si scopre che tutto si può fare.
E si compra un biglietto per Panama...

Grazie Paolo

Aldo

franchtheone ha detto...

Tutto giusto, e anche di più. Quanto a me, sono troppo codardo per andarmene.
Complimenti a quelli che ce la fanno e ne hanno la possibilità, buona fortuna.

Saluti
franchtheone

Anonimo ha detto...

Un bellissimo racconto che condivido pienamente! Italiaaltrove

Anonimo ha detto...

articolo fantastico e pienamente e completamente condivisiile. io purtroppo sarò uno dei quei pirla che rimarrà a farsi spolpare vivo sperando per i figli che la situazione non si faccia anche violenta. sono anni che cerco di convincere la moglie ad andarsene, ma proprio non ci sente...e con due bimbi piccoli....
continua così Paolo, hai tutto il mio sostegno!

Anonimo ha detto...

Caro paolo per te è facile il trasferimento visto che Lugano è a pochi km da Milano e tu puoi continuare a frequentare gli amici in Italia come hai fatto l'altro giorno quando ti sei rivisto con i vecchi compagni del liceo.

Anonimo ha detto...

Purtroppo l'Italia è andata. Lo dicevo nel 2004 e mi schernivano, lo dico oggi e ancora qualcuno non ci crede..............
Spero sempre di sbagliarmi

stefano-macerata ha detto...


Grande paolo..una lampo che illumina come pochi.

Sei forte, continua con il solito coraggio..

stefano

stefano-macerata ha detto...

Grande Paolo...un altro lampo che illumina...
Continua con il solito ed apprezzato coraggio..

Grazie dei continui spunti..

Stefano-Macerata

Anonimo ha detto...

Caro Paolo,
Come ti ho detto le volte che ci siamo visti di persona, i tuoi punti di vista, anche se non sempre condivisibili, meritano rispetto perche' tu hai messo in pratica per primo su te stesso quello che predichi sul blog.

I contenuti di questo post portano a riflettere e a prendere una posizione su un qualcosa che va a minare le nostre "radici", cioe' la casa, il luogo dove viviamo e dove crescono i nostri figli....
Ma proprio per questo e' molto difficile prendere una decisione, soprattutto se siamo borghesi "medi", con un buon lavoro, un discreto reddito ma senza patrimoni milionari che consentono una maggior facilita di manovra.

Forse tu conosci la storia della rana nella pentola. Una rana viene messa in una pentola con un po' d'acqua. La pentola viene poi messa sul fuoco. La rana potrebbe saltare fuori, ma l'acqua e' tiepida e nulla la disturba, per cui decide di rimanere... E cosi' ancora fino a quando l'acqua diventa troppo calda e la rana vorrebbe uscire, ma ormai e' troppo debole e non riesce piu' a saltare oltre al bordo della pentola.
Alla fine la rana viene bollita pur avendo avuto sin dal primo momento la possibilita di scappare.

Ecco, io spesso mi sento come la rana, so bene di vivere in un paese che mi tartassa (ho da tempo raggiunta l'aliquota massima), pero' mi trovo bene, sono felice di farci crescere i miei figli e quando vado all'estero vedo che tutto funziona a meraciglia e i servizi sono da 10 e lode.
Ma vedo anche che quando ritorno in italia sto molto meglio.

Ti rignrazio comunque per la battaglia che porti avanti con costanza, perche mi. Permetti di interrogarmi su questioni profonde che altrimenti non avrei affrontato.

Un abbraccio,
Vignola71

Anonimo ha detto...

Leggo solo ora, accidenti un articolo che mi fa molto ma molto riflettere.
Complimenti e grazie!
Giorgio

Domenico ha detto...

Ottimo Paolo

Anche io ormai da quando ti conosco sono combattuto sul che fare ; ho cambiato atteggiamento e cerco di cambiare il mio modo di approcciare le cose e gli eventi , ovvero gli italioti rimangano italioti e io a concentrarmi e a informarmi su panama che credo , grazie al tuo approfondire la tematica sia il futuro per molti di noi intraprendenti e anche un po' sognatori !!!

Anonimo ha detto...

non si tratta di decidere se andare all estero o no . Non c'e' scelta fra fare o non fare . Le cose sono ormai in moto ed e'un processo inarrestabile. Vivo a Torino ed in certe zone si sente ormai parlare solo Rumeno o Arabo. . . . Non e ' possibile la scelta di restare in Italia , semplicemente perche' l' italia non esiste piu! Dobbiamo andare all'estero a vivere e cercare migliori opportunita' prima che sia l' ESTERO (terzo mondo) a venire da noi . . . Invasione che e' gia' in atto e non e' piu' arrestabile .

Anonimo ha detto...

Non condivido nulla. Io spero in Renzi.


Scherzo :-)

Complimenti per il lavoro di tutti questi anni, per quanto nelle mie possibilità a breve farò la mia donazione.

Anonimo ha detto...

Come non condividere un'articolo cosi speciale,grazie.Guerrino

Anonimo ha detto...

Paolo non ci abbandonare proprio in questo momento!!! Stefano

tiziana ha detto...

nel ringraziarti per tutto quello che scrivi quotidianamente e che in gran parte condivido, ti faccio i complimenti per questo tuo splendido intervento.

Anonimo ha detto...

Che dire: avanti così!!!!
E... grazie di esistere!

Antonio B. ha detto...

Articolo di buon senso, sicuramente ne condivido buona parte del contenuto.

Doge ha detto...

Bellissimo post, equivale ad un calcio nel posteriore. Ovvero o ti sprona a fare oppure a smetterla di lamentarti, perché non saranno più alibi, ma solo scuse al proprio malessere.

Anonimo ha detto...

Paolo ti seguo da molti anni, non ci abbandonare!

Anonimo ha detto...

Dottor Barrai, grazie per tutto quello che fa ogni giorno per i suoi lettori. Marco

Anonimo ha detto...

Paolo, non esistono la ragione o il torto assoluto! Proprio come (e viene detto nell'articolo) non esiste il posto giusto per tutti! Ci conosciamo ormai da due anni, sai che condivido molte tue posizioni, ho anche preso in considerazione le opportunità che mi proponevi a Lugano e sai bene perché non le ho colte...da circa otto mesi sto cercando (con successo) di cambiare la mia situazione in Italia, l'importante, per quanto mi riguarda e' tenere ben dritte le antenne, anche grazie a te e al tuo indiscutibilmente ottimo lavoro....ciao Renato M.

Renato ha detto...

Paolo, non esistono la ragione o il torto assoluto! Proprio come (e viene detto nell'articolo) non esiste il posto giusto per tutti! Ci conosciamo ormai da due anni, sai che condivido molte tue posizioni, ho anche preso in considerazione le opportunità che mi proponevi a Lugano e sai bene perché non le ho colte...da circa otto mesi sto cercando (con successo) di cambiare la mia situazione in Italia, l'importante, per quanto mi riguarda e' tenere ben dritte le antenne, anche grazie a te e al tuo indiscutibilmente ottimo lavoro....ciao Renato M.

Michele ha detto...

Quando nel 2009 ho proposto a mia moglie di trasferirci in Australia o NZ sono stato preso per pazzo......ora sono sulla buona strada per convincere mia figlia. La prossima evoluzione della crisi forse darà la spinta finale.......................................NEVER DESPAIR!!!!!!

Ciao Paolo

Anonimo ha detto...

gia detto le devo scrivere se puo' aiutare un semi barbone,commento senza senso ma almeno aumentano
Claudio P.

Nicola Rovelli ha detto...

Lettore da lunga data, commento perche' ci tengo che continui a scrivere.
Capisco il suo punto di vista, e in certe parti lo condivido. Io sono uno di quelli che cerca il cambiamento, e sono consapevole delle cose che ha scritto.
Tuttavia sento di non poter andare via, probabilmente sono un debole, ma non mi piace l'idea di gettare la spugna. Questo hanno fatto i nostri avi per darci quella che e' stata l'Italia in cui noi siamo cresciuti e in cui abbiamo vissuto piu' che degnamente sino ad oggi.

Un saluto e complimenti per il blog.

Anonimo ha detto...

L'articolo non ha bisogno di commenti. Analisi lucida e puntuale, come sempre.

Anonimo ha detto...

In Italia c'è un clima di diffidenza reciproca. Un artigiano edile mi ha detto che se solo rientrasse della metà dei crediti per lavori non pagati chiuderebbe tutto. Ha poco più di 50 anni dopo una vita di duro lavoro. Non bastava lo Stato cannibale.
Tiziano

Antonio Pireddu ha detto...

Grande Blog, Paolo Barrai una voce che emerge in un mare di informazione a libro paga che crea danni sociali e che ci ha portato nello stato in cui siamo (in Italia).
Leggo questo blog dal 2009, tante informazioni utili, se avessi ricevuto le stesse info dal sole 24 ore avrei speso 1500 euro di abbonamenti.
CONTRIBUITE anche simbolicamente a questo BLOG, prendetelo come una ricompensa ad una persona che oltre a darVi buoni consigli vi INFORMA davvero e ti AVVISA dei pericoli che ogni piccolo investitore potrebbe incontrare.
Grazie Paolo.
un abbraccio Antonio

Fabio Checcacci ha detto...

Ciao Paolo,

quando ho letto "blog sospeso" mi è preso un colpo....

Commento: ancora non ho risparmi a sufficenza per essere tuo cliente ma una gelateria a Panama con po' di buona volontà riesco ad aprirla (l'idea non te l'ho rubata, c'e l'ho da un paio d'anni nel cassetto)ed allora da amico potrò offrirti un gelato al gusto di Mercato Libero.


Fabio Checcacci dal Burkina Faso

Anonimo ha detto...

Bell'articolo Paolo ma mi sembra scritto da un'altra persona. Il contenuto e' tuo, ma lo stile di scrittura non lo e'. Piccolo dettaglio, ma il messaggio che passa e' la cosa importante, e passa bene

Anonimo ha detto...

come sempre la sua analisi è infallibile. Complimenti ancora nella speranza di leggere le sue perspicaci news. A presto.
Angelo

Anonimo ha detto...

come dice stefano, un branco di italioti non si salverà dalla catastrofe!! io ti leggo dalla germania, ogni volta che torno da amici e parenti, mi sembra di parlare con alienati. votano renzi, si fidano con la scusa "ma diamogli una possibilità'" mentre si lamentano che le cose vanno a rotoli!
di vita c' 'e ne' una sola. io me ne sono andato e mi sono portato la famiglia, vivo all'estero da 7 anni e non ho alcun piano per rientrare!
viva l' i taglia degli schiavi! un abbraccio!!
Davide Ambrosini

Anonimo ha detto...

Mi trasferirò all'estero quasi sicuramente tra una ventina d'anni, intanto non impedirò alle mie figlie di trasferirsi fuori dall'Italia una volta finiti gli studi. Io adoro la Florida (da Cagliaritano sono abituato al mare in città..!) mi piace Dubai per passarci il Capodanno , adoro le isole Caraibiche ma per vivere è meglio stare in paesi civili. Saluti Mauro

Anonimo ha detto...

Penso che i ragionamenti esposti da Paolo siano condivisibili e lucidi ma per me difficili da realizzare ,ho una famiglia grande con 5 figli ,ho una attivita' in proprio legata al territorio difficile da spostare con altri soci che non da sicuramente le soddisfazioni commisurate alle ore che si lavorano,ho proprieta' immobiliari da generazioni e smantellare tutto cio'diventa difficile anche se in certi frangenti si vorrebbe piantare tutto qui e andarsene, in bocca al lupo a chi ha deciso di farlo
Luigi

ML ha detto...

anonimo delle 19,53...guarda che se leggi bene l'articolo lo ha scritto uriel..ho messo il link e anche l'ho scritto...
MAI MI SAREI INVENTATO STO CASINO PER UN MIO ARTICOLO...
ma è come se lo avessi scritto io...
io sono operativo e non ho il tempo da dedicare a scrivere in questo modo...ma lui rispecchia il mio modo di essere e di agire

Andrea ha detto...

Pneso al commento delle 20:30: 5 figli e un'attività legata la territorio. Insomma, un normale cittadino (e pure prolifico, complimenti!). Credo che a livello centrale sappiano bene qual è la situazione degli italiani: legati per necessità al luogo di residenza, e dipendenti da risorse familiari storiche. Non a caso si sta insinuando l'ideologia di eliminare le successioni, vedi quel Piketty borioso. Se ci pensate, chi di voi conosce persone che si sono arricchite da sole? Personalmente nessuna, tutti i ricchi-benestanti godono del patrimonio familiare. Eliminando questo tipo di ricchezza si ottiene una vera socializzazione e livellamento delle classi, fermi restando i padroni feudatari. Questa è una guerra ideologica spaventosa

Anonimo ha detto...

Buonasera Paolo, leggo anche io il blog ogni giorno e ne apprezzo molto i contenuti e le idee. L'articolo è una sorta di manifesto programmatico che mi trova pienamente d'accordo. Leggendo i commenti postati si nota chiaramente che esiste una ampia fetta dei tuo lettori che sarebbe interessata a realizzare una delocalizzazione ma che è impedita nel farlo dal reddito necessario per farlo. Credo che sarebbe molto interessante ed utile per molti se potresti offrire una serie di possibilità a chi magari non dispone di 400.000 CFH di reddito annuo per delocalizzarsi in Svizzera... ...perché il mondo globalizzato come lo intendi tu certamente non si concentra solo dopo la frontiera di Chiasso... c'è l'Albania, la Bulgaria (di cui hai accennato recentemente), ma anche molte realtà all'est come la Russia, il Kazakistan e tanto altro ancora fuori dall'egemonia Europea e americana.
Grazie comunque per tutta l'informazione che ogni giorno ci fornisci, un grande punto di riferimento e un ottimo spunto di riflessione.

Cordialmente,
Riccardo

Anonimo ha detto...

L'italia sta vivendo il neocolonialismo, solo che è dalla parte sbagliata, dove prima erano gli stati africani strozzati dal debito spalmati su molti e accaparrato da pochi.

Anonimo ha detto...

Grazie per la segnalazione dell'articolo e grazie a Uriel che lo ha scritto.
Ormai non è più il tempo di parlare ma quello di agire ed è quello che stai facendo tu, da anni, in anticipo su tutti (come al solito).
Federico

Pollodimare ha detto...

Paolo ci conosciamo troppo bene dal lontano 2008 e sai quanto condivida e tue idee e le tue battaglie. Volevo solo dire a quel giovane trentenne con 60K di disponibilità che non sa cosa fare di guardarsi attorno, la cosa importante è cosa sa fare ma le opportunità ci sono, certo non in Europa ma a Panama e non solo certamente sì. Se credi mi piacerebbe contattarlo per dargli qualche idea.

Anonimo ha detto...

Caro Paolo, homo homini lupus..su quezto non c'è dubbio. Mi dispiace per i
Molti che, x famiglia o per altri motivi, sono
Legati in Italia e spero tanto, non condannati. É terribile sapere di dover solo salvarsi per non affondare con gli altri. La rotta, come dici tu é giá segnata, é solo questione di tempo..questi uomini che ci stanno conducendo al disastro, spero che possano
Pagare davvero sulla propria pelle o su quella dei
Loro cari, perché quello che stanno facendo é imperdonabile. Rubare a noi e il futuro ai giovani, imperdonabile Carlo A.

ML ha detto...

PURTROPPO I COMMENTI SONO ANONIMI..

Anonimo ha detto...

Talmente condivido l'articolo che avendolo scoperto sul blog di Uriel pochi giorni fa mi sono nel frattempo giá letto un libro di Thoreau (Walden ovvero vita nei boschi). Grande Paolo, sei sempre un passo avanti.

Anonimo ha detto...

..comunque vi auguro di provare a lasciare l' Italia ...la maggjor parte ritornera' piu' povero di prima...ne conosco tanti che vivono all'estero e sono mantenuti dai vecchi genitori che vivono in Italia..o che rientrano per ritirare un eredita'...buona fortuna illusi...vivete nei sogni..

Anonimo ha detto...

Tutti per uno, uno per tutti!

Massimo

ML ha detto...

LI CONOSCI SOLO TU GLI SFIGATI IO CONOSCO TANTISSIMI ITALIANI ALL'ESTERO CHE GUUADAGNANO E STANNO BENE E IO NE SONO UNA PROVA...
tu sei solo invidioso e anonimo..come tutti gli invidiosi che si rispettano

Anonimo ha detto...

Mi fa riflettere questa espressione " alcuni paesi non solo permettono alle persone di stabilirsi li', ma INVITANO le persone a farlo, costruendo citta' e nazioni sempre piu' invitanti ove vivere." Interessante, molto interessante.
Ciao da Maurizo

Andrea ha detto...

fuori dall'Italia non credo ci sia nessuno che ti apre le porte aspettando l'italiano medio, se pur istruito, per riempirlo di denaro. il mondo fuori è cattivo quanto qui, e gli USA forse sono il peggio in quanto a selezione naturale. però su ML non si è mai fatta propaganda di bengodi e fiumi di miele fuori dai confini: piuttosto, il buon Paolo ha molto insistito su paesi dove la cultura politica e sociale rispettano e proteggono la classe media. non è buonismo, è struttura di welfare o di rispetto per il cittadino come nucleo economico. be' forse è questo che cerchiamo, no?

Anonimo ha detto...

Bellissimo, ci sono dentro in questo scritto... è da tempo che cerco la mia luogo ideale... spero di concretizzare quanto prima...prima che non sia troppo tardi.
Aniello

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo,
come sai non posso abbandonare ma rimango con più consapevolezza.
Un abbraccio Robby (MO).

Anonimo ha detto...

Sono anni che ti seguo e sono anni che mi hai convinto.
Mi sento come un uccello in gabbia
la gabbia e' il mio lavoro sono un dipendente statale e so che saro' tra i prossimi a pagare, ma per ora non posso mollare e scappare.
...cercare di limitare i danni?....quando perdero' tutto non ci sara' piu' nulla da proteggere..forse allora trovero' la forza.
Sono molto deluso e schifato da questo paese!
Sparty

ML ha detto...

andrea, per affrontare con intelligenza la delocalizzazione della vita devi essere benestante o con capacita' di generare reddito..altrimenti è meglio che lasci perdere..o non farti illusioni che andantone diventi ricco senza duro lavoro

Anonimo ha detto...

Ottimo pezzo Paolo, apprezzo le tue idee ed iniziative, continua così!

Beat

Anonimo ha detto...

Concordo non abbiamo perso 20 anni ma forse 3 o 4.
Ora basta che si fottano.
Cordialità

Maurizio

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo, non me ne sono andato perché non posso, ma intanto grazie a te mi sento meno solo, e piuttosto che darli allo stato saró sempre più cicala, in apparenza e nel tempo libero, intanto l'accumolo si prepara all'oblio...

Anonimo ha detto...

Gran bel articolo !
Complimenti, non ho altre parole, se non essere d'accordo al 100% e un po' triste per il destino dell'Italia ormai segnato.

Antonio

Anonimo ha detto...

Buonasera Paolo e a tutti i lettori del blog.
Anch'io da alcuni mesi seguo con interesse quanto scritto qui, trovando analisi e osservazioni intelligenti, fatte con coraggio e onestà intellettuale.
Spero che questo articolo serva a svegliare quante più persone dal profondo sonno in cui sono piombate anche per colpa, a mio avviso, della TV, mezzo di distruzione mentale di massa.
Ho avuto la fortuna di vivere e lavorare, negli ultimi 20 anni, in altri paesi europei e da questi punti di osservazione esterni ho visto l'Italia trasformarsi sempre più negli affreschi dell'allegoria del cattivo governo.
Gli unici che riescono a restituirmi un po' di fiducia e speranza sono i ragazzi delle nuove generazioni, 20/30enni italiani che trovo siano la parte migliore di questo paese.
Complimenti a Paolo per il coraggio e la passione con cui cura questo angolo di informazione libera: mi raccomando, continua così!

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo
Come sai condivido lo spirito del'articolo e infatti da 5 anni, a 52 anni, ho mollato l'Italia.
Credo che non esista una situazione ideale per tutti, forse per la maggioranza é giusto restino sul posto.
In tanti casi é piú proficuo per loro.
La mia scelta l'ho fatto per l'Uruguay rispetto a Panama che aveva molti punti in piú ma, per me, non andava bene il clima e cmq preferivo una atmosfera piú simile all'europea.
Inoltre era idonea per mie esigenze l'impostazione fiscale del paese che non tassa gli investimenti finanziari sull'estero, che si possone detenere tranquillamente e leggittimamente e la relativa facilitá di ottenere residenza e poi cittadinanza.
Un saluto. Salvatore

Giovanni ha detto...

"la globalizzazione rende cosi' facile andare in un posto migliore che non ha senso cercare di migliorare i posti peggiori" questa frase ispira il mio attuale stile di vita: fare di tutto, anche prendendo molti rischi, per raggiungere quel minimo di risorse che consentano a me e alla mia famiglia di delocalizzarci!

Anonimo ha detto...

Complimenti per l'articolo paolo..nn dobbiamo mai rassegnarci,guardare positivo e prendere al volo tt le possibilità che la vita c offre x migliorarci!!saluti

Anonimo ha detto...

Articolo illuminante Paolo. Grazie, Filippo

Anonimo ha detto...

Dai che arriviamo a 200!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Come per un surfista che vuole cavalcare la grande onda...quando ci si rende conto che questa non arriverà mai sui lidi domestici...è necessario dirigersi verso altri lidi, altre spiagge, altri mari per potere vedere la grande onda formarsi...e poi cercare di cavalcarla...opportunità di felicità e benessere che ormai l'italia non offre vanno cercate altrove...questa la metafora che mi trasmette questo articolo...Andrea

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