STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


IL PROFESSIONISTA CHE SEGUE IL CITTADINO CHE VUOLE FARE LA VOLUNTARY DISCLOSURE DEVE DENUNCIARE IL SUO CLIENTE..ALTRIMENTI SONO MULTE PESANTISSIME

NELLE PROSSIME ORE PUBBLICHEREMO UNA SERIE DI ARTICOLI CHE PARLANO DI VOLUNTARY DISCLOSURE..A POCHE ORA DA UNA POSSIBILE FIRMA DI ACCORDI FRA SVIZZERA E ITALIA ..IL CONSIGLIO E' DI NON RIVOLGERVI AL VOSTRO PRIVATE BANKER ..IN QUANTO E' IN PIENO CONFLITTO DI INTERESSI...
PER QUELLO CHE RIGUARDA IL PROFESSIONISTA CHE VI DOVESSE SEGUIRE...ATTENZIONE AL PREZZO CHE VI CHIEDE E FATE TUTTE LE DOVUTE VERICHE..

MERCATO LIBERO E' A DISPOSIZIONE A LUGANO PER PARLARNE LIBERAMENTE . SIAMO SUPER PARTES E NON ABBIAMO INTERESSI DIRETTI . ABBIAMO CONTATTI CON TUTTE LE PRINCIPALI BANCHE SVIZZERE E SAPPIAMO COSA STA CCADENDO NELLA PIAZZA LUGANESE. INOLTRE ABBIAMO UN PARTNER IN ITALIA CHE NEL CASO POTRA' OCCUPARSI DI VOI NEL RISPETTO DELLE LEGGI E CON LA DOVUTA GARANZIA DI PROTEZIONE NEI VOSTRI CONFRONTI.
E OVVIAMENTE A PREZZI ONESTI!!!

SE PROPRIO, MA PROPRIO VOLETE FARE LA VOLUNTARY DISCLOSURE..ALMENO FATELA BENE E A BUON MERCATO.
ALTRIMENTI LE STRADE PER NON FARLA SONO MOLTO SEMPLICI , PIU' SEMPLICI DI QUELLO CHE UNO PENSA. 

ECCO UN ARTICOLO CHE LA PENSA SIMILMENTE A NOI...A VOLTE MEGLIO IL CONTENZIOSO CHE LA VOLUNTARY DISCLOSURE

MERCATILIBERI@GMAIL.COM 

IL BRAVO GIORNALISTA-COMMERCIALISTA Massimo Longhi SPIEGA MOLTO ATTENTAMENTE L'ENNESIMA KAFKIANITA' ITALIANA SULLA Voluntary disclosure. IN PRATICA IL FISCALISTA DEVE DENUNCIARE IL SUO CLIENTE ALTRIMENTI RISCHIA SANZIONI PESANTI.
MERCATO LIBERO NE PRENDE ATTO E CHIEDE A TUTTI COLORO CHE SANNO CHE UN FISCALISTA STA SEGUENDO UN CASO DI VOLUNTARY DISCLOSURE OGGI..DI COMUNICARCELO E FAREMO NOI UNA DENUNCIA AL FISCALISTA !!!

Com’è stato evidenziato da più parti, una delle incognite della procedura di autodenuncia riguardante i capitali occultati all’estero è costituita dagli obblighi di collaborazione attiva assegnati dalla legge antiriciclaggio a professionisti e intermediari, i quali saranno in prima linea nel valutare l’opportunità di segnalare le operazioni come sospette.
Pare assurdo che i professionisti che accompagnino il contribuente nella procedura di autodenuncia all’Ucifi debbano effettuare segnalazioni che, nel migliore dei casi, intaseranno l’Ufficio indagini finanziarie senza produrre alcun utile risultato. L’autodenuncia, infatti, dimostra la volontà di non sottrarre sé o altri alle conseguenze giuridiche delle proprie azioni, cioè di superare lo stesso presupposto logico del riciclaggio.
VI SPIEGO...MARIO ROSSI HA DEI SOLDI NON DICHIARATI, CHIAMA LO STUDIO DI PROFESSIONISTI PER ESSERE SEGUITO NELLA PROCEDURA DI VOLUNTARY DISCLOSURE...EBBENE I PROFESSIONISTI ..NON APPENA SANNO CHE MARIO ROSSI HA DEI SOLDI NON DICHIARATI ...DEVONO SEGNALARE L'OPERAZIONE E IL SOGGETTO COME SOSPETTO

Ma il tenore letterale del D. Lgs. 231 può condurre ad interpretazioni aberranti.
La nozione del riciclaggio amministrativo (art.2 D.Lgs. 231/2007) non solo è notevolmente diversa da quella penale (art.648-bis c.p.), ma è un territorio in gran parte inesplorato. Essa si sostanzia in una serie di comportamenti fra i quali è compresa anche la mera detenzione dei beni, a patto di essere a conoscenza che essi provengono da “attività criminose”, cioè da qualsiasi delitto o contravvenzione, compresi i delitti tributari. Fra i beni originati da questi ultimi va incluso qualunque vantaggio patrimoniale direttamente derivante dal reato incluso il risparmio di spesa costituito anche, ma non solo, dalle imposte evase (Cass. n.18374/2013). Per gli investimenti provenienti da Paesi black-list bisogna pure tener conto della
presunzione di evasione introdotta dall’art.12 D.L. 78/2009.
Insomma, l’operatore intrattenuto da clienti su vicende riguardanti patrimoni detenuti all’estero e non dichiarati che non riesca ad escludere di avere ragionevoli motivi per sospettare che essi possano derivare da attività criminose, a partire dai delitti previsti dagli artt. 2, 3, 4 e 5 del D.L. 74/2000,
potrebbe essere costretto ad eseguire una segnalazione, anche perché il rischio è di subire sanzioni che arrivano al 40% dell’importo dell’operazione non segnalata.

INSOMMA LO STATO NON SI SMENTISCE MAI...IN PRATICA...MERCATO LIBERO AVVISA TUTTI COLORO CHE AVESSERO INTENZIONE DI FARE LA VOLUTANRY DISCLOSURE (PAZZI) DI STARE MOLTO ATTENTI..IN QUANTO IL PROFESSIONISTA A CUI SI RIVOLGERANNO..POTREBBE ESSERE COSTRETTO A DENUNCIARLI..
  E LA DENUNCIA DEVE ESSERE FATTA ANCHE SE SONO PASSATI MOLTI ANNI....
Il fatto che possa essere decaduta l’azione di accertamento dell’amministrazione finanziaria non incide sugli obblighi di segnalazione. Sul piano penale l’estinzione del reato tributario – ad esempio per prescrizione – non estingue (art.170 c.p.) i reati di cui esso può essere presupposto, a partire dal riciclaggio. Sul piano amministrativo non è mai stato chiarito se l’eventualmente intervenuta prescrizione del reato presupposto cancelli la “criminosità” dell’origine dei beni, spazzando quindi il terreno dal presupposto della segnalazione all’UIF.
Né sarebbe d’aiuto l’approvazione della proposta, avanzata dalla Commissione Greco e ripresa da bozze circolate insieme alla legge di stabilità, di escludere la punibilità – ma non di estinguere il reato – dell’omessa o infedele dichiarazione in caso di autodenuncia.
L’obbligo di segnalazione non sarebbe escluso neppure dall’attivazione della magistratura su iniziativa dell’UCIFI, perché la segnalazione va effettuata indipendentemente dall’eventuale denuncia all’autorità giudiziaria (Bankitalia, Indicatori di anomalia, 2010)
E LA BARZELLETTA PROSEGUE ANCHE SE SI E' EREDI...
L’origine dei beni va ugualmente valutata anche nel caso in cui all’operatore si rivolgano gli eredi. Anche il riciclaggio amministrativo può infatti avere ad oggetto beni originati da condotte di terzi, compresi i congiunti, alle quali non si è concorso.
Problemi analoghi furono affrontati in occasione delle operazioni di emersione dello scudo fiscale. Il ministero dell’economia (Circ. 15 febbraio 2010) ebbe modo di sottolineare che le operazioni di rimpatrio dovevano essere considerate ad alto rischio di riciclaggio, richiedendo che intermediari e professionisti acquisissero informazioni e riscontri documentali sulla costituzione dei capitali oggetto di rientro, atti a ricostruire l’origine degli stessi. Ma in quell’occasione professionisti e intermediari erano espressamente esonerati dall’obbligo di segnalazione per le ipotesi di reato sanate dallo scudo (art.13-bis, comma 3, D.L. 78/2009).
Se non sarà introdotta una norma analoga per le voluntary disclosure, bisognerà cercare di risolvere la questione approfondendo se, e in che modo, l’autodenuncia possa incidere sugli elementi soggettivi del riciclaggio amministrativo in coerenza con i principi del diritto penale.

MERCATO LIBERO SARA' IN PRIMA LINEA NEL DENUNCIARE PROFESSIONISTI ITALIANI CHE NON EFFETTUERANNO LA DENUNCIA NEL CONFRONTO DEI LORO CLIENTI! NON E' POSSIBILE CHE UN FISCALISTA O UN AVVOCATO NON RISPETTI LA NORMA..E NOI SAREMO INFLESSIBILI..PENSATE CHE SU UN MILIONE DI EURO IL PROFESSIONISTA RISCHIA DI PAGARE UNA MULTA DI 400.000 EURO
Gli argomenti della denuncia penale
 E POI STESSA COSA E' ESTESA AGLI INTERMEDIARI
Per i professionisti il rischio può essere temperato dal secondo comma dell’art. 12 della legge antiriciclaggio che in certi casi esclude l’obbligo di segnalazione. Ma per gli intermediari, ai quali pure il cliente dovrà prima o poi rivolgersi, l’esimente non vale. Il sistema ha nel tempo accumulato esperienze e la sensibilità degli operatori è oggi assai acuita, anche a causa delle incertezze applicative che sono proprie dell’approccio basato sul rischio. Per questo sarebbe quanto mai opportuno un intervento normativo o quantomeno una chiara e approfondita guida delle competenti autorità per assistere i destinatari della legge antiriciclaggio nel corretto adempimento dei propri obblighi.


VOI CARI RISPARMIATORI NON DICHIARATI..MUOVETEVI CON ESTREMA ATTENZIONE..E SOPRATUTTO NON FIDATEVI DEGLI STUDI DI PROFESSIONISTI...SE CAMBIA IL VENTO..VI BUTTANO IN ACQUA....IN UN OCEANO INFESTATO DA PESCICANI

Share/Bookmark

Nessun commento: