LA WEB TAX AZZOPPATA ...NELLA PARTE CHE RIGUARDA GLI STRANIERI...
SEMPRE INTERESSANTE OPERARE VIA WEB DALL'ESTERO....NESSUN BISOGNO DI PARTITA IVA...
RIMANE INCULATO L'ITALIANO CHE OPERA CON BUSINESS SU INTERNET CON AZIENDA ITALIANA.
MENO MALE..ALTRIMENTI SI SAREBBE FERMATA LA FUGA DI ITALIANI CHE CHIUDONO IN ITALIA E APRONO IN IRLANDA O SVIZZERA O....IL LORO WEB BUSINESS....
SOLITA FIGURA DI MIERDA DEL GOVERNO...INCAPACE. DI IMPORSI E CAPACE DI ALLONTANARE BUSINESS DALL'ITALIA
LA WEB TAX AZZOPPATA ...NELLA PARTE CHE RIGUARDA GLI STRANIERI...
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2 commenti:
Mi viene da chiedermi quale sia il criterio in base al quale la pubblicità è classificabile come italiana ... forse l'estensione .it ?
Basterà aprire un sito all'estero.
cosa impedirà ad un utente italiano di guardare la pubblicità su un sito .com ? e nulla vieta ad una azienda italiana di incaricare del servizio qualcuno all'estero ... che casino
Di male in peggio
No, non si può eludere la norma operando dall'estero.
Qualsiasi pubblicità visualizzata in Italia deve essere venduta da un titolare di partita IVA italiana. E se siete malesi, che fate una pubblicità in tailandese per i tailandesi e sul sito tailandese dove la mostrate dovesse capitare per caso un italiano in cerca di informazioni per le vacanze, ahi ahi! E' una pubblicità visualizzata in Italia e non venduta da partita IVA italiana: qui qualcuno è fuorilegge! Voi, il sito, l'italiano, tutti, chissà.
Delle sanzioni e a chi sono rivolte ancora non ci hanno detto nulla. Prevedo il sequestro dei beni, così per due banner fuori posto confischiamo tutto Google, Apple, Microsoft, Facebook e Twitter e sistemiamo il debito pubblico. Del sito del malese che ci importa ;-)
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