STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


LA MERDA FETIDA DEI MINIBONDS DEL GOVERNO E LA FIGATA DELLA LIBERALIZZAZIONE DELLA CARTOLARIZZAZIONE DEI NON PERFORMING LOANS

I MINIBOND SONO DESTINATI A NON FUNZIONARE ANCHE SE GOVERNO E CONSOB CERCANO DI FARLI EMETTERE INUTILMENTE

 IL GOVERNO LETTA DOVREBBE LIBERALIZZARE LA  CARTOLARIZZAZIONE SU ASSETS NON PERFORMING PER SALVARE LE BANCHE E LE AZIENDE IN CRISI


Milano C’ è un groppo da 500 miliardi di euro, che intasa l’imbuto dove le banche danno da bere alle imprese. Un groppo di crediti che hanno un avvenire incerto, assorbono capitale e imbarcano perdite a ogni trimestre, complicando la vita agli istituti prestatori, alle aziende tenute a onorarli e a quelle che chiedono fondi per andare avanti o per crescere. E’ uno dei maggiori problemi dell’Italia. Il governo Monti, che allo Sviluppo aveva Corrado Passera — ex consumato banchiere — se n’era reso conto, introducendo un anno fa l’esenzione sugli interessi e la loro deducibilità fiscale (e delle spese) per emissioni di piccole e medie imprese (con meno di 50 milioni di ricavi e 250 dipendenti). Voilà i cosiddetti minibond, resi convenienti da un regime fiscale che assimila le Pmi alle quotate, e pone le premesse generative per “mercato del piccolo debito” stimato, secondo i parametri e l’ottimismo, tra 15 e 30 miliardi. Sarebbe la prima mina sotto l’iceberg dei crediti aziendali, quei 500 miliardi che ingessano il sistema. MA E' UNA MODALITA' SENZA SPERANZA
 La seconda, che il governo Letta ha nel cassetto — e sempre che sappia aprirlo — riguarda la liberalizzazione delle cartolarizzazioni su crediti non performing, che consenta a operatori PIU' O MENO QUALIFICATI di rilevare a sconto dalle banche crediti problematici, salvando patrimonio e risorse per le aziende, sempre più bisognose di fondi. 
NEL SOLO MESE DI  ottobre i prestiti bancari alle società non finanziarie sono calati del 4,9%: “un calo storico”,
si è spinta a scrivere la Banca d’Italia che calcola le serie statistiche. 
 
IL MERCATO DEI MINIBONDS E' SICURAMENTE UN INSUCCESSO ...  Tre settimane fa in un convegno organizzato dall’Università Bocconi ed Equita su “Il mercato dei capitali per le imprese italiane”, si accennava al ruolo dei minibond. E Paolo Basilico, patron e ad di Kairos Sgr, diceva: «Una soluzione interessante ma impraticabile per noi, perché sono strumenti essenzialmente illiquidi, e in Italia l’illiquidità ha creato molte disavventure in passato. 
 
ALLORA ..SONO STRUMENTI ILLIQUIDI
 
 Purtroppo, a 16 mesi dalla normativa, sui minibond i proclami e i problemi sopravanzano le concrete opportunità. Finora, su una platea di circa 150mila aziende papabili solo una ventina s’è fatta avanti, per una trentina di emissioni del valore di 3 miliardi. E tra i gestori soltanto Muzinich, Antilia, Mps-Finint, Bnp Paribas, Riello hanno raccolto fondi degni di rilievo se comparati alla massa critica necessaria (la remunerazione attesa di almeno il 7% annuo e un tasso di default attorno all’1,5% annuo sono elementi che rendono potenzialmente diseconomico gestire portafogli minibond inferiori ai 100 milioni). 
 LA REMUNERAZIONE E' POCO INTERESSANTE PER IL RISCHIO CHE SI PRENDE ...TENUTO CONTO DEL POSSIBILE TASSO DI DEFAULT E LE SPESE DI GESTIONE..IL RENDIMENTO ATTESO SI AVVICINA A QUELLO DEI BTP...ASSURDO..
  A 16 mesi dalla normativa sui minibond, su una platea di circa 150mila aziende papabili solo una ventina s’è fatta avanti, per una trentina di emissioni del valore di 3 miliardi 
 UN VERO INSUCCESSO
COSA DIFFERENTE E' IL MERCATO DEI NON PERFORMING LOANS IN MANO ALLE BANCHE...OGGI GLI NPL SONO IN MANO A POCHE E COMPLESSE STRUTTURE SOCIETARIE ..LA LIBERALIZZAZIONE PORTEREBBE A PREZZI IN SALITA DEI PACCHETTI NPL A TUTTO VANTAGGIO DEL SISTEMA CREDITIZIO. SENZA CONTARE CHE I RITORNI SE UN PACCHETTO DI NPL VIENE GESTITO BENE SONO MOLTO INTERESSANTI..IN MEDIA UN 20% ALL'ANNO
 
MERCATO LIBERO E' PRESENTE IN QUESTO MERCATO CON UNA IMPORTANTE INIZIATIVA. CHI NE VUOLE SAPERE DI PIU' PUO' CONTATTARE MERCATILIBERI@GMAIL.COM 

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