INTERVISTA SUL CONTANTE LIBERO DOPO LE GRAVISSIME AFFERMAZIONI DI SAKKOMANNIS...IN ITALIA LA LIBERTA' E' PRESA A CALCI COSI' COME IL RISPETTO PER IL RISPARMIO DELLE FAMIGLIE ONESTE!
ecco il link: contante libero
siamo in 14.000 e tu? non fare l'italiota!
Dai consumatori agli esercenti molti i dubbi su
ulteriori restrizioni nell'uso del contante
DEL BRAVO GIORNALISTA Michael Pontrelli
Nel corso di una audizione
al Senato il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, è tornato
alla carica sull’uso del contante aprendo ad una nuova restrizione dopo
quella introdotta dal governo Monti che ne ha abbassato il limite a 1000
euro. A stretto giro è però arrivata la bocciatura del vicepremier
Angelino Alfano che in un tweet ha scritto essere contrario. Chi ha
ragione? Per approfondire l’argomento abbiamo sentito alcune delle
organizzazioni di categoria più importanti del Paese e uno dei
protagonisti della campagna “Contante libero”.
Codacons: necessario aumentare fiducia dei consumatori nella moneta elettronica - Il vicepresidente di Codacons, Gianluca Diascenzo, si mostra favorevole all’utilizzo della moneta elettronica tuttavia sottolinea “l’importanza di aumentare la fiducia dei consumatori verso i nuovi strumenti” in particolare per quanto riguarda “gli aspetti della sicurezza”. A questo fine “stiamo collaborando con l’Abi e gli istituti di credito” prosegue Diascenzo che solleva anche un secondo problema: “Il passaggio alla moneta elettronica deve essere accompagnato da un abbattimento dei costi per i consumatori e per gli esercenti”. Il vicepresidente di Codacons si mostra poi perplesso in merito all’efficacia dello strumento nella lotta contro l’evasione fiscale. “Personalmente preferisco il sistema americano del contrasto di interessi che consente ai consumatori di dedurre o detrarre tutte le spese che si effettuano” dice Diascenzo in sintonia con quanto affermato dal vicepremier Alfano.
Paolo Barrai (Mercato Libero): restrizione uso del contante operazione a vantaggio delle banche - Il fondatore di Mercato Libero,
uno dei più importanti blog italiani di informazione economica
indipendente, è stato uno degli ideatori ed organizzatori della campagna
“Contante libero” contro il limite di 1000 euro introdotto dal governo
Monti. Per Barrai la lotta all’evasione è un falso problema perché “gran
parte di essa avviene ad opera di grandi imprese” su movimenti
tracciati. Il vero obiettivo del governo è quello “di favorire il
sistema bancario in difficoltà che grazie ad un uso più intensivo della
moneta elettronica ricaverebbe maggiori ricavi in commissioni”. Barrai
pone poi anche un problema in termini di privacy: “Il tracciamento delle
spese di ammontare più contenuto significa anche entrare più
massicciamente nella sfera personale dei singoli individui e pone un
serio problema sul fronte della libertà dell’uomo”.
AGGIUNGO..IN SPAGNA ESISTE UN LIMITE PARI A 2500 EURO PER IL RITIRO DEL CONTANTE MA I NEGOZIANTI NON HANNO IN ESSERE SISTEMI DI CONTROLLO...
Confedercontribuenti: limiti al contante grosso errore nell’attuale fase economica –
Per il presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, la
restrizione all’uso del contante e la tracciabilità complessiva dei
movimenti “è positiva in linea di principio” ma “sarebbe un errore farla
in questa fase economica in quanto porterebbe ad una ulteriore
contrazione dell’economia” perché “gli italiani non sono abituati
all’uso della moneta elettronica”. Anche per Finocchiaro quello della
lotta all’evasione è un falso problema. “L’Agenzia delle Entrate ha già
a disposizione strumenti adeguati per scovare gli evasori” e a questo
proposito ricorda “le 124 banche dati esistenti e il sistema di incrocio
dei dati denominato Serpico lanciato recentemente”. C’è una pressione
della lobby bancaria per restringere l’uso del contante? “Assolutamente
sì” conferma il presidente di Confedercontribuenti che a questo riguardo
cita il fatto che “già oggi gli istituti di credito ostacolano
arbitrariamente le richieste di liquidità da parte dei clienti”.
Confesercenti: ridurre i costi di commissione dei pagamenti elettronici - Per
il segretario generale di Confesercenti, Mauro Bissoni, prima di
restringere ulteriormente l’uso del contante “occorre abbattere i costi
che oggi gravano sull’utilizzo della moneta elettronica sia sugli
esercenti che sui consumatori”. “Stiamo parlando di commissioni
altissime che vanno dall’1% al 3%” prosegue Bissoni che solleva anche
dubbi sull’efficacia dello strumento ai fini della lotta all’evasione:
“Non lo è stato fino ad oggi e non credo lo diventerà semplicemente
riducendo ulteriormente il limite”. Per Bissoni “il problema della
tracciabilità è oggettivo ma esso deve essere fatto in modo intelligente
ovvero favorendo l’uso della moneta elettronica attraverso degli
incentivi e non facendo una lotta contro il contante”. Anche il
segretario generale di Confesercenti non risparmia alcune critiche al
sistema bancario: “Sarebbero i maggiori beneficiari di una ulteriore
diffusione dei pagamenti elettronici ma fino ad oggi non hanno mostrato
particolare sensibilità al problema delle commissioni, come per esempio
per i pagamenti inferiori ai 100 euro presso i distributori di
carburanti, nonostante l’esistenza di apposite norme in materia”.
INTERVISTA SUL CONTANTE LIBERO DOPO LE GRAVISSIME AFFERMAZIONI DI SAKKOMANNIS...IN ITALIA LA LIBERTA' E' PRESA A CALCI COSI' COME IL RISPETTO PER IL RISPARMIO DELLE FAMIGLIE ONESTE!
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3 commenti:
ma quest'anno non ci sei al lugano fund forum?
Certo che ci sono. Sono presente in uno stand nostro partner . Ma nel pomeriggio, come hai letto organizzo un evento parallelo SUL VOLUNTARY DISCLOSURE semprea Lugano ( non proprio). Aperto solo a privati dal costo di 250 euro in quanto sara' operativo .
li mortacci loro indegni
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