STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


I TEDESCHI HANNO LA CODA DI PAGLIA - SONO RAZZISTI NEI CONFRONTI DEGLI ITALIANI...MA QUANDO SI PARLA DI RAZZA ARIANA SI OFFENDONO...LA FERRERO COLPITA!

 

(AGI) – Berlino, 31 ago. – Anche la cioccolata, se ‘bianca’, puo’ essere accusata di razzismo: e’ successo in Germania alla Ferrero che ha dovuto ritirare la sua pubblicita’ dei cioccolatini ‘Ferrero Kusschen’ per il mare di proteste su Twitter e Facebook dove gli slogan della celebre casa dolciaria piemontese, ideati dall’ agenzia di pubblicita’ M&C Saatchi, sono stati addirittura paragonati a quelli del partito neo-nazista Ndp. “La Germania sceglie il bianco”, inneggiano nel brevissimo spot i sostenitori di un immaginario comizio all’americana tenuto appunto dagli stessi ‘cioccolatini’ davanti a una folla urlante “Si’ il bianco puo’ (Yes, weiss can)”, sulla falsariga del ‘Yes we can’ lanciato dal presidente Usa Barack Obama (non a caso un ‘nero’!). “Tutti noi vogliamo far diventare questo paese piu’ gustoso, vogliamo il bianco Ferrero Kusschen per sempre”. E giu’ l’onda di critiche. I dirigenti hanno quindi ritirato il video della pubblicita’ e con una mail al giornale tedesco ‘Spiegel’ hanno precisato che qualsiasi riferimento al colore bianco era solo legato al cioccolato. (AGI).

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9 commenti:

Anonimo ha detto...

Qualcuno inizia a sparere alto....

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Paname

Anonimo ha detto...

La FERRERO se l'è cercata. Su un argomento triste, soprattutto per i tedeschi ha cercato di far business con i doppi sensi....
Ben fatto, complimenti!!! Fanculo FERRERO e Deutschland antirazzista Uber alles. Questa volta si vince e si mangia la ciocolatta multicolore. Italioti avvisati...seguite i buoni consigli di MERCATO LIBERO...
a Trieste fra poco siamo liberi...

supporter T.L.T.(clicca su google)

Anonimo ha detto...

Grande esempio di democrazia, fantastico ! Una banda di esaltati , non si può neppure scherzare, roba da pazzi ! E quell'imbecille delle 20.48 si gasa pure ! Uno scemo perfetto che cerca la "libertà" e accetta di farsela negare , la libertà caro mio , non è fare il cazzo che ti pare quando ti è concesso. Disarmante.

Anonimo ha detto...

Un folle caso di dittatura del politicamente corretto, c'è poco da essere allegri

ML ha detto...

NON CONDIVIDO, LA FERRERO E' UNA DELLE POCHE AZIENDE CHE VANNO BENE E VANNO RISPETTATE

Anonimo ha detto...

Non ho simpatia per la Ferrero che ha costruito un impero sui sensi di colpa dei genitori e su bambini che comprano (e poi mangiano) schifezze per via del gadget, ma il falso moralismo tedesco e' ributtante. Tra l'altro immagino che avrebbero mosso le stesse accuse di razzismo a una pubblicita' simile per il cioccolato nero. Se io fossi l'art director proporrei al cliente, giustamente inferocito, esattamente questo. Lascerei quindi agli ottusi tedeschi la scelta se rendersi illimitatamente ridicoli o accettare e subire la versione speculare dello spot.

Anonimo ha detto...

Paolo hai ragione sulla coda di paglia e soprattutto sul loro razzismo verso noi italiani. Un altro esempio riguarda l'ultima decisione di alcuni politicanti deutschland-oriented di una regione a statuto speciale di modificare le indicazioni dei sentieri di montagna, prima bilingue ( italiano e tedesco), cancellando l'italiano e lasciando solo il tedesco. Quando gli si ricorda che la loro regione ha grossi vantaggi fiscali grazie alle tasse degli italiani...
Roberto C.

Anonimo ha detto...

all'anonimo delle 22.11...

esatto!!! la libertà non è fare il cazzo che ti pare quando ti è concesso...e neanche la Ferrero se lo può permettere!!!!!!!!!!!!!
E la Germania non lo permette,anche per questo è grande!
Su certe cose NON SI SCHERZA !!!
te lo diciamo noi che le conseguenze del ventennio e della seconda guerra ce le portiamo ancora oggi (cioè: siamo occupati dall'Italia, come il Sud Tirol).
Noi se ci lasciate andare.....dei contributi e delle vostre tasse ne facciamo volentieri a meno, così vi resta di più per voi...rifletti. Senza rancore credimi...in sessant'anni abbiamo anche imparato a volervi bene e stimarvi (quelli che se lo meritano), ma oramai odiamo i vostri padroni (i politici) che vi prendono...anzi ci prendono per il culo...

il nostro sogno resta il T.L.T

Anonimo ha detto...

....dimenticavo....caro 22.11
meno scemo di quello che pensi...
visto che offendi ti ricordo che prima che arrivò l'Italia, Trieste
era il porto più importante d'Europa e ora che ci stanno togliendo tutto...come vedi la speranza ce la teniamo stretta!

Auf wiedersehen