Il meccanismo è da Stato autoritario: il decreto  prevede che i termini e le condizioni dei titoli di Stato possano essere modificati mediante un accordo tra l’Emittente (lo Stato o Ente collegato) e una percentuale di detentori (gli investitori). Una volta raggiunte tali percentuali e/o l’allungamento delle scadenze si applicano a tutti i detentori.
Per intenderci: in caso di crisi lo Stato italiano, con l’acqua alla gola, negozia le nuove condizioni con le banche e i fondi che possiedono i titoli di Stato italiani. Poi in modo unilaterale applica le stesse condizioni a tutti ovvero anche ai piccoli risparmiatori, alle aziende, alle famiglie, alle banche che non hanno partecipato all’accordo.
Il decreto è valido dal 1 gennaio 2013 per tutte le emissioni di titoli di Stato italiani con durata superiore a un anno
Questo significa che i Btp e i Cct non sono più sicuri. ANZI NON LO SONO MAI STATI..
QUINDI DOPO AVER DISTRUTTO LE CERTEZZE SU BTP...E LE CERTEZZE SULLA PROPRIETA' DI QUANTO E' IN BANCA..NON RIMARRA' CHE ELIMINARE IL CONTANTE.
MERCATO LIBERO HA SCELTO DI NON AVERE SOLDI E RISPARMI DI ALCUN TIPO IN ITALIA...HA DECISO DI NON AVERE EURO IN PORTAFOGLIO SE NON PER POTER COMPRARE LA CARTA IGIENICA..
PRESTO IN TANTI LO CAPIRANNO E L'EURO COLERA' A PICCO COME IL TITANIC PORTANDO CON SE TANTI ITALIOTI CHE NON HANNO VOLUTO SALIRE SU COMODE SCIALUPPE.