STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


MONTEPASCHI E IL FALLIMENTO DELL'ITALIA!!!

ieri sera eravamo in tanti alla riunione a siena sul destino della fondazione...sono stato come al solito provocatorio ..ma e' giusto cosi' per una citta' che per anni ha dormito (e mangiato grazie ai soldi spillati dalla banca elargendoli sul territorio per ottenere consenso politico)
NAZIONALIZZAZIONE FALLIMENTO, PRELIEVO COATTO DAI CONTI CORRENTI, PERDITA DEL VALORE DELLE OBBLIGAZIONI...
MA SOPRATUTTO LO SCHIFO CHE LA GENTE DI SIENA DOVREBBE PROVARE QUANDO VEDE PASSARE PER STRADA GENTE COME STEFAno bisi, il figlio di aceto, i manager del mps, la deputazione della fondazione e tutte quelle migliaia di parassiti che hanno vissuto all'ombra della banca.

di questo si e' parlato...con durezza e sincerita' ...fuori da una banca che non merita nulla fuori i soldi, i risparmi,  e via da obbligazioni spazzatura...

e a fanculo tutti coloro che hanno fatto il male della citta' della fondazione e della banca


ARTICOLO DAL CITTADINO ON LINE.

FONDAZIONE MPS: OPERAZIONE VERITÀ

Dal dibattito emerge una banca in via di nazionalizzazione ed una Fondazione inadeguata

Fondazione Mps: operazione verità
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i Max Brod 
SIENA. La sala convegni di Palazzo Patrizi si riempie per il dibattito “Fondazione, operazione verità: passato presente e futuro”, voluta dalle forze politiche a sostegno dei candidati a sindaco Enrico Tucci (Siena c’è, Assoc. Pietraserena, Fare per fermare) e Michele Pinassi (Movimento cinque stelle Siena), moderata da Massimiliano Angelini (Pietraserena). L’evento, andato in diretta streaming sul sito del M5S Siena, ha visto come ospiti Paolo Barrai (analista finanziario indipendente, autore del blog Mercato Libero), in collegamento Skype il professor Michele Boldrin (ordinario di economia alla Washington University, tra i fondatori di Fare per fermare), Piero Pisanu (ex dipendente Mps), Giorgio Finucci (Assoc. Piccoli Azionisti, Pietraserena) e - a chiusura dell’evento - Mauro Aurigi (M5S) con i candidati Tucci e Pinassi. Presente in sala, unica tra i Deputati della Fondazione (pubblicamente invitati all’evento), Antonella Buscalferri, che non è intervenuta, ma si è fatta intervistare dal Cittadino online a margine dell’incontro .
Portate via i soldi da Mps. È Paolo Barrai a dare il “la” con un susseguirsi di analisi sconcertanti e provocazioni. Il blogger (che annunciò il fallimento di Lehman Brothers una settimana prima del fatto, con lungimiranza e, come lui stesso ammette, una buona dose di fortuna) ha consigliato a tutti i correntisti con fondi superiori a 100.000 euro di portare via i risparmi da Mps (stessa cosa per obbligazioni e contratti di prestito titoli), per evitare che sul modello di Cipro questi siano confiscati. Gli organizzatori, pur riconoscendo le sue doti di analista, prendono le distanze da quello che Pisanu e Finucci hanno poi chiamato “terrorismo bancario”. La platea si anima, e una cittadina infine interviene: “A costo di perderli tutti, io i soldi li terrò in Mps, perché voglio bene alla mia città”.
Una banca nazionalizzata. A sostenere la tesi della nazionalizzazione sono un po’ tutti gli intervenuti, a cominciare da Barrai, che inizialmente parla di fallimento, poi si corregge e supporta l’ipotesi di nazionalizzazione. Il professor Boldrin descrive Mps come una “banca in via di progressivo fallimento” e che probabilmente verrà smembrata e “andrà via da Siena”. Pisanu, che esclude il fallimento, intravedendo la nazionalizzazione dovuta al mancato pagamento degli interessi sui bond dello Stato: “Mps non pagherà mai gli interessi, nessuna società, nemmeno in buone condizioni, sarebbe in grado di sostenere quei tassi così elevati”. Anche Finucci infine, nonostante veda come impossibile un fallimento, ipotizza il subentra mento dello Stato.
Cosa fare? Chiedere aiuto all’Europa. Durante il dibattito è il professor Boldrin a suggerire una soluzione pratica al momento durissimo per Mps: nazionalizzare la banca per via europea, sul modello di “Bankia”. “Bankia era la terza banca Spagnola, con molte analogie con Mps, salvata grazie all’intervento del Fondo Monetario” - spiega -  “i cittadini senesi dovrebbero fare pressione per chiedere aiuto in questo senso. Infatti oggi c’è la speranza che Bankia rimanga - almeno per la parte del capitale umano - concentrata nella zona di Madrid (città a cui era molto legata). Operando allo stesso modo degli spagnoli, tagliereste dalla gestione della cosa i politici, e i banchieri legati alla politica; inoltre l’Europa sarà obbligata a salvarla in quanto banca, senza smembrarla in molti frammenti”.
La revisione dello statuto: non ora, non qui. Si arriva poi al tema centrale, la revisione in atto dello statuto della Fondazione. La bozza del nuovo statuto è già stata messa online per essere consultata (entro l’11 aprile), al fine di proporre correzioni e modifiche (che comunque la Fondazione ha facoltà di non prendere in considerazione). Ma il problema è a monte (con la m minuscola): tutte le forze politiche attive in Città (Pdl, M5S, Movimento Civico Senese, Lega Nord, e le forze a sostegno di Neri e Tucci), ad esclusione del PD, hanno dichiarato – nei giorni scorsi - che gli attuali dirigenti della Fondazione non sono legittimati a proporre una modifica statutaria, a causa delle loro responsabilità nei confronti del tracollo Mps e del quadro istituzionale incerto (aggravato dalla mancanza di un Sindaco). Ma a Palazzo Patrizi si rincara la dose, quando al professor Boldrin viene chiesto cosa pensi dei membri della Fondazione, risponde secco: “Che se ne devono andare a casa”. Barrai, come da copione, è ancora più diretto “Che se ne vadano aff… Questa gente non merita di essere salutata per strada. In cinque anni hanno bruciato tutto il patrimonio”. Romolo Semplici (Pietraserena) dichiara, in merito alle pressioni sulla modifica dello statuto da parte dell’Acri (Associazione di fondazioni e Casse di Risparmio), che nel 2012 ha riconfermato Gabriello Mancini alla sua vice-presidenza: “Per difendere la Fondazione siamo disposti ad uscire dall’Associazione”.
I costi della Fondazione. Un capitolo a parte è stato presentato da Pisanu, con uno studio sui bilanci della Fondazione. Il suo patrimonio è passato dai 5,5 mld del 2009 ad 1,3 mld nel 2011, in merito al bilancio 2012 esclama: “Visto la situazione non ho capito cosa aspettino a tirarlo fuori, forse si vergognano”. I compensi dei Deputati sono stati, negli ultimi 4 anni, di 3000 euro per ogni  riunione alla quale hanno partecipato, per un totale di oltre 2 mln di euro all’anno. Nel 2011 i deputati si abbassano il compenso a 2600 euro a seduta, ma a causa del numero elevato di riunioni, il totale dei compensi risulta più o meno invariato. Altra critica è riservata alle consulenze esterne, per Pisanu totalmente inutili, visto l’ampio numero di deputati che dovrebbero essere in grado di ricoprire tutte le competenze necessarie: 2 mln nel 2008, 1 mln nel 2009, 756.000 euro nel 2010 e 1.3 mln nel 2011.
Gli interventi dei candidati. Conclude l’evento uno scoraggiato Aurigi (M5S), più breve rispetto ai suoi lunghi monologhi: “Stasera sono depresso, perché come cittadini potremmo anche avere nuova ricchezza da gestire, ma finiremmo per perdere anche quella. A Siena c’è stata una modifica antropologica, i senesi di una volta, non sono quelli di adesso” poi critica duramente Pierluigi Piccini, accusandolo di essere stato il primo dei tanti “principi” senesi: “Tutto è cominciato quando a Siena è arrivato un capo come Piccini, che sostenne la privatizzazione, fatta perché prevedeva la sua futura carriera politica”. Poi Tucci, favorevole ad un’Azione di Responsabilità del Comune nei confronti della Fondazione, afferma deciso: “apriremo i cassetti di questa Città con la Finanza accanto” e mette in guardia “almeno il PD ha il coraggio di candidarsi con la propria faccia, attenzione al lupo travestito da “agnello civico””. Termina Michele Pinassi, anche lui favorevole all’Azione di Responsabilità: “Apriremo i cassetti, con la Finanza a destra e la cittadinanza a sinistra”.

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

“A costo di perderli tutti, io i soldi li terrò in Mps, perché voglio bene alla mia città”.

ahahah che gente che gira
fortuna che c'è sempre qualche martire, altrimenti gli altri non potrebbero salvarsi ahah

Anonimo ha detto...

purtroppo il problema economico finanziario non è l'unico...
http://fintatolleranza.blogspot.it/2013/01/dossier-la-geoingegneria-allorigine-del.html

Anonimo ha detto...

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/01/italia-esperimenti-nucleari-e-terremoti.html
siamo messi ancora peggio...

Anonimo ha detto...

“A costo di perderli tutti, io i soldi li terrò in Mps, perché voglio bene alla mia città”.

E allora speriamo che glieli levino tutti a questi dementi!