LE SICAV DETENUTE IN ITALIA IN UNA BANCA ITALIANA SONO MOLTO PERICOLOSE ...VEDIAMO PERCHE'
RITORNO A UN VECCHIO E CARO ARGOMENTO AFFRONTATO NEL PASSATO A DIFESA DEL RISPARMIATORE : LA SICUREZZA DEL PROPRIO CAPITALE SE INVESTITO IN UNA SICAV MA DETENUTA TRAMITE UNA BANCA ITALIANA O EUROPEA...
COME I MIEI VECCHI LETTORI BEN SANNO, FIN DA DUE ANNI FA HO DIMOSTRATO RAZIONALMENTE COME SIA ASSOLUTAMENTE PERICOLOSO DETENERE QUOTE DI SICAV IN UN CONTO ITALIANO.
LA SICAV, IN QUANTO TALE, OVVIAMENTE, E' SICURA E IL SUO NAV E' FUNZIONE DEI TITOLI CHE POSSIEDE, ANCHE IN CASO DI FALLIMENTO DELLA SOCIETA' DI GESTIONE...I SOLDI INVESTITI NELLA SICAV SONO PROTETTI.
QUESTA E' LA STORIELLA CHE I PRIVATE BANKERS E I PROMOTORI ITALIANI RACCONTANO AI LORO IGNORANTI CLIENTI (IGNORANTI, NEL SENSO CHE IGNORANO, OVVERO VENGONO MANTENUTI ALL'OSCURO).
E' CHIARO CHE SE UNO ENTRA IN UN CONCESSIONARIO FIAT E CHIEDE QUALI RISCHI SI HA NELL'ACQUISTARE UNA 500....IL CONCESSIONARIO DIMOSTRERA' CON PROVE E RAGIONAMENTI FITTIZIAMENTE RAZIONALI CHE LA 500 E' ESENTE DA RISCHI.
STESSA COSA PER IL PROMOTORI E I PRIVATE BANKERS CHE NON HANNO DELOCALIZZATO I LORO CLIENTI AL DI FUORI DELL'EUROPA, CHE SONO LI' DISPERATI, CON IL PROBLEMA DA UN LATO DI PORTARE A CASA LA PAGNOTTA IN FAMIGLIA A FINE MESE E DAll'ALTRO LA POSSIBILITA' CHE LA BANCA LI LASCI A CASA...PERDENDO DI VISTA LA COSA PRINCIPALE: IL BENE DEL LORO CLIENTE, LA PROTEZIONE DEI RISPARMI DELLA PERSONA CHE SI FIDA DI LORO! E' MOLTO SQUALLIDO COME DA TRENTO A MESSINA, ANCHE BLOG BANCARI DI FAMA ...CELINO LA VERITA' AI LORO CLIENTI E AI LORO LETTORI BUTTANDOSI IN DIFESE STRENUE DEL'ITALIA E IN ATTACCHI FURIOSI VERSO PAESI COME LA GERMANIA.
DUE SONO I RISCHI PRINCIPALI NEL DETENERE QUOTE DI SICAV IN ITALIA:
1) USCITA DALL'EURO E APPLICAZIONE CAMBIO FORZOSO (VEDI VENEZUELA DI OGGI E ARGENTINA)
2) BLOCCO ALLA LIBERA CIRCOLAZIONE DEI CAPITALI (SICAV NON PIU' TRASFERIBILI ALL'ESTERO) DI FATTO CREAZIONE DI UN EURO DI SERIE B E UNA SVALUTAZIONE IMPLICITA DEL VALORE DEL DENARO INVESTITO NELLA SICAV DETENUTA IN UNA BANCA ITALIANA RISPETTO A CHI LA DETIENE IN SVIZZERA (COMUNQUE FUORI DAL'EUROPA)
ANALIZZIAMO I CASI IN CUI AVERE UNA SICAV IN ITALIA E' PERICOLOSO RISPETTO A DETENERE UNA SICAV ALL'ESTERO...
Questo primo pezzo in giallo e' tratta da Pictet che spiega Cosa succederebbe in caso di uscita dell'Italia dalla zona Euro?
In in questo caso non si configurerebbe di per sé una penalizzazione del patrimonio investito in quanto il valore della quota (NAV) dei comparti della SICAV continuerebbe ad essere denominato in EUR o nelle altre principali divise quali USD, JPY ecc.
All'atto del rimborso, nell'ipotesi base il cliente italiano riceverebbe l'importo di spettanza convertito nella nuova divisa nazionale. Potrebbe in alternativa indicare al soggetto collocatore un nuovo conto in divisa diversa (ad es. EUR o USD). Nel caso, di per sè non escluso, di accredito della posizione maturata su un conto all'estero, gli adempimenti di natura fiscale ed amministrativa che da ciò dovessero emergere ricadrebbero sotto la responsabilità diretta dell'investitore.
ECCO LA RISPOSTA IN VERDE DI MERCATO LIBERO
AVETE CAPITO BENE...IL CLIENTE ITALIANO CHE HA IL SUO DEPOSITO PRESSO UNA BANCA ITALIANA POTRA' SOLO INDICARE UN CONTO IN DIVISA SU CUI ACCREDITARE L'AMMONTARE DA INCASSARE, MA IN ITALIA
NON POTRA', IN CASO DI USCITA DELL'ITALIA DALL'EURO, SPOSTARE LA SICAV IN UN ALTRO PAESE. EBBENE NELL'IPOTESI DI DISASTRO, COME E' SEMPRE ACCADUTO DURANTE IL FALLIMENTO DI UNO STATO, SI BLOCCA LA LIBERA CIRCOLAZIONE DI CAPITALI E SI CREA UN TASSO DI CAMBIO RIGIDO E FITTIZZIO (CAMBIO FORZOSO RISPETTO AL VALORE REALE NEGOZIATO AL DI FUORI DELLO STATO). Il cambio reale è solitamente molto diverso (vedi Venezuela) . Quindi dalla vendita della sicav si ottiene una valuta che però dovra' essere convertita nella nuova valuta italiana a un cambio totalmenter penalizzanter per l'investitore italiano O un valore in euro che non potra' essere speso all'estero...con un meccanismo di svalutazione di fatto..senza contare che il blocco ala libera circolazione di capitali rende i tuoi risparmi di serie b.
seconda domanda:
Cosa succederebbe in caso di fallimento dell’Unione Monetaria Europea?
Esistono essenzialmente due macro scenari possibili in caso di fallimento dell’Unione Monetaria Europea.
Nel primo scenario, uno o più paesi periferici che emettevano monete storicamente deboli (come ad esempio, Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna – anche conosciuti come PIIGS) potrebbero abbandonare l’Euro e ripristinare il conio delle proprie monete nazionali. Tuttavia, i Paesi europei più solidi continuerebbero ad utilizzare l’Euro come moneta unica, e quindi l’Euro continuerebbe ad essere scambiato. In questo scenario, un comparto della Sicav denominato in Euro potrebbe continuare ad essere denominato/quotato in Euro. Tuttavia, a parità di altre condizioni, cambierebbe la divisa in cui vengono espressi i titoli (azioni/obbligazioni…) emessi nei paesi periferici in cui è investito il portafoglio del comparto. L’esposizione a questi titoli potrebbe influenzare la fluttuazione del NAV. Gli investitori residenti in uno dei paesi che hanno abbandonato l’Euro e reintrodotto la divisa locale continuerebbero ad essere investiti in un comparto espresso in Euro e sarebbero quindi esposti alle fluttuazioni dei tassi di cambio. Le performance del comparto denominato in Euro risentirebbero di conseguenza dell’andamento dei tassi di cambio delle divise sottostanti al comparto.
ANCHE IN QUESTO CASO DEVE ESSERE RICORDATO CHE I PAESI DEBOLI CHE USCIRANNO DAL SISTEMA IMPORRANNO AI CITTADINI UN REGIME DI CAMBI LONTANO DAI CAMBI REALI. QUINDI LA QUOTA DI SICAV IN ITALIA SARA' PENALIZZATA RISPETTO ALLA STESSA QUOTA DI SICAV DETENUTA ALL'ESTERO
Nel secondo scenario, tutti i paesi dell’area Euro potrebbero decidere di abbandonare l’Euro e tutti gli stati ricomincerebbero ad utilizzare le proprie divise utilizzate prima dell’introduzione dell’Euro. In questo caso il comparto precedentemente denominato in Euro dovrebbe cambiare la propria valuta di denominazione. Eventualmente, un gruppo di paesi fiscalmente ed economicamente “forti” potrebbe decidere di adottare una sorta di “nuovo Euro”. Qualora vi fosse un sistema di tassi di cambio fissi, potrebbe essere utilizzata una moneta “sintetica” (come avveniva in passato per l’ECU).
Al contrario, se ogni paese tornasse ad utilizzare la propria moneta, il comparto della SICAV Pictet potrebbe usare come divisa di denominazione quella in cui è maggiormente esposto il portafoglio. Indipendentemente dalla nuova divisa di denominazione adottata (ad esempio nuovo euro, moneta sintetica o divisa in cui è maggiormente esposto il portafoglio), il calcolo della performance del comparto dovrà tenere in considerazione anche il periodo in cui il comparto era espresso in Euro
ANCHE IN QUESTO CASO SI DIMENTICA IL RISCHIO DI CAMBI FORZOSI. PER UN CITTADINO AVERE SICAV DEPOSITATE IN ITALIA, IN UNA BANCA ITALIANA...E' ASSOLUTAMENTE PERICOLOSO
MERCATO LIBERO SPIEGA QUESTE COSE FIN DAL LONTANO 2010 QUANDO ABBIAMO INIZIATO A CONVINCERE I NOSTRI LETTORI CHE E' STUPIDO, STUPIDO, STUPIDO, MANTENERE TUTTI I RISPARMI IN UNA BANCA FALLITA, IN UNO STATO FALLITO, IN UN'EUROPA DITTATORIALE DOVE LA PROPRIETA' PRIVATA VIENE SCHIACCIATA, DERISA E UCCISA E CON ESSA LA DEMOCRAZIA....IN UN SISTEMA CHE LENTAMENTE SI STA DIRIGENDO VERSO IL CONTROLLO TOTALITARIO O LA SUA FINE IN VIOLENZA E SANGUE
MERCATO LIBERO HA PREFERITO ALLONTANARSI DA UNA TALE SITUAZIONE, CHI VUOLE VALUTARE I NOSTRI SERIVIZI, LE NOSTRE OFFERTE DI GRUPPO PUO' CONTATTARCI VIA MAIL A
MERCATILIBERI@GMAIL.COM O TELEFONO 335.6651045 ANCHE DI DOMENICA
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6 commenti:
Buongiorno Dr. Barrai, facciamo un esempio:
1)SICAV che investe es. bund tedeschi es 100.000 euro
2)salta euro;
3)Cliente mantiene la Sicav;
4)Sottostante espresso in marchi;
5)cambio euro/lira 1.000, cambio euro/marco 1
6)ctv sicav in marchi 100.000 ... a questo punto la variabile sara'cambio lira/marco e il problema nascera' se blocco capitali sara' eterno, oppure mi dica se sara' possibile da parte dello Stato rimborso forzoso a cambio forzoso ....
Posso permettermi di dire una cosa senza che si arrabbi: il giorno che dovesse saltare tutto il cucuzzaro dubito che avere conti esteri ufficiali da parte di residenti italiani possa essere la soluzione, l'unica e' prendere la residenza fiscale in Paesi extra euro ....
Saluti, Pete Rose
se salta tutto...salta tutto...ma se saltano i piigs...o se se la prendono solo con i cittadini italiani va bene.
Non mi arrabbio, ma le assicuro che sono molto piu' tranquille le persone che optano per spostare i risparmi e le sicav all'estero...che non gli altri...
sulla residenza condivido che è il paradiso....tuttavia anche il purgatorio è meglio dell'inferno..non trova..
e poi stando in purgatorio...si puo' salire facilmente in paradiso...cosa impossibile se si trova all'inferno....mediti su quanto le sto dicendo e tragga le sue conclusioni...sicuramente mi dara' ragione
lo scenario di un abbandono di finlandia o germania?
Anche io mi stavo domandando lo stesso dell'anonimo precedente, il caso dell'uscita della sola galassia tedesca finnici & co o ancora esso più la creazione di un euro a due velocità, ma non celo permetterebbero mai ;) mica sono scemi i crucchi.
Inoltre pensavo al fatto che salvo cambi forzosi anche io ritengo che basterebbe attendere la fine della tempesta per rimborsare la nostra sicav (avendone la possibilità), anche io la invito a non arrabbiarsi Dott. Barrai, si cerca solo di ragionare sui vari scenari concordo con lei che sia meglio il purgatorio dell'inferno.
Infine quel documento se è di pictet è uguale anche nelle parole a un documento di invesco che molti blogger bancari copia incollano senza manco spiegarlo e senza sapere di cosa parlano...
Saluti, Osvaldo Martini
osvaldo, non sono arrabbiato...sono tranquillo, ognuno è libero di pensare come crede. ma non di dire che i pericoli non ci siano detenendo i risparmi in Italia...anche in sicav.
pewrche' è semplicemente falso e chi lo racconta è un BUGIARDO O UN INCOMPETENTE
Grazie dott. Barrai. Concordo.
Osvaldo.
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