la notizia di oggi è : dai primi sondaggi in Germania risulta che il neonato partito anti euro potrebbe prendere circa il 25% dei voti. Bene. Vedremo chi per primo tra il cieco tedesco (o nord europeo) e l'orbo italico (o sud europeo), capirà che bisogna uscire non solo dall'euro (e da qualsiasi cambio fisso a riciclaggio dei crediti), bensì anche da questa Unione Europea malfatta , ed invece tornare alla CEE, comunità economica europea tra stati sovrani dotati di moneta e tasso di cambio flessibile. Quest'ultimo infatti non è un capriccio della Natura, bensì l'indispensabile meccanismo necessario ad evitare che gli squilibri si avvitino. I cambi flessibili, non sono la panacea (se un paese consuma più di quanto produce, ed ha una competitività /produttività insufficiente, deve modificare abitudini comportamenti), ma almeno vanno nella direzione di favorire il riequilibrio. Il cambio fisso invece, obbliga il debitore ad indebitarsi sempre più, contabilizzando interessi fittizi che però vengono rinfacciati ai cittadini automaticamente esposti a pressione fiscale crescente; ed obbliga i creditori ad accumulare crediti fittizi, perché inesigibili. La traiettoria è di collisione, per forza. La situazione insostenibile può essere trascinata a lungo, ma alla fine il conto da pagare sarà proporzionalmente maggiore. Resta da vedere chi lo capisce per primo: il debitore tartassato che annuncia il DEFAULT o il creditore preso in giro che non riuscendo a pignorare le proprietà del debitore (in questo caso ad espropriarne del tutto la sovranità nazionale), smette di fare credito (e quindi esce dall'euro che lo costringe automaticamente tramite il TARGET a fare credito).
ps:
è la stessa situazione che c'è tra USA e CINA. Gli americani nei panni dei PIIGS ed i cinesi in quelli dei nord europei. L'unica differenza è che gli americani possono emettere la moneta internazionale e sono una potenza militare. Nonostante questo, prima o poi l'insostenibilità arriverà alle inevitabili conseguenze anche per loro.
3 commenti:
ottimo: breve e chiaro!
La realta' e' piu' complessa di quanto si possa concepirla,ed e' destinata sempre a sorprenderci nel bene e nel male.Leggo a volte cose interessanti da un certo Jhon_ Ludd che commenta in uno siti che conosciamo.Pero' e' anche vero che se non si prova a capirla, nemmeno la si vive pienamente.
Lo notai perche' un giorno,proprio riguardo al concetto che ho scritto sopra,scrisse:"Ho visto gente uscire bene da situazioni che mi avrebbero distrutto.C'E' FORZA, FUORI!La realta' ci supera ma ´c'e' chi crede di poterla controllare, e questi sono pericolosi.".Dove va il mondo non lo decidono i pianificatori centrali come Bernanke,i Soloni di Bruxelles e le varie parrocchie di economisti che da 2 secoli infestano l'umanita' con il peso spropositato delle loro opinioni che mai reggono alla prova del tempo.Se vuoi leggere di qualche tentativo piu' rigoroso e pur sempre incerto, prova a frequentare altre e piu' scomode parrocchie;fisici, biologi,geologi hanno qualcosa di piu' serio da raccontare,ma non ti piacera'.A quelle mi attengo,come pure ai giganti del pensiero che ci hanno preceduto e che comprendendo la natura umana ti possono realmente dare una mano.....la liberta' non e' mai sinonimo di sicurezza,che e' quello che in genere gli umani ricercano. Insomma, come credo anch'io,Dio non e' per le scorciatoie e neanche la Storia.
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