FEDERICO DALLA FORTEZZA BASTIANI - UN PEZZO DI GIORNALISMO DI ALTRI TEMPI!


UN GRAZIE DI CUORE A FEDERICO CHE IN POCHE PAROLE HA SAPUTO SPIEGARE QUELLO CHE NESSUNO HA IL CORAGGIO DI DIRE.

SPECIALE ELEZIONI: PERCHE’ NEL SEGRETO DELL’URNA BERSANI E MONTI VOTERANNO BERLUSCONI



Dopo la liquefazione del sangue di San Gennaro, giovedì sera su LA7 abbiamo assistito al miracolo piu’ grande ( vedi filmato ).Se si escludono i battibecchi personali e quelli giudiziari, sul futuro dell’ Italia Berlusconi e Santoro per la prima volta hanno detto la stessa cosa: l’Italia, così com’è, non ce la puo’ fare.
Anche Tremonti, Grillo, Di Pietro e Maroni stanno convergendo. L’euro e l’Europa, così strutturati, sono il nemico che ci sta distruggendo. Sono Monti e Casini ( centro ) e Bersani ( centro sinistra ) ad essere dell’opinione opposta.
Quale potrebbe essere il nostro futuro se Bersani e/o Monti fossero a capo del prossimo governo e mettessero in pratica i loro propositi di tassa patrimoniale e di tasse di successione ( Bersani e Vendola ), di perdità della nostra sovranità ( Monti ), di distruzione definitiva del ceto medio ( Monti, Bersani,Casini, Fini, Vendola) e di invio all’inferno dei “ricchi” ( Vendola )? 
Tassare il risparmio privato per diminuire il debito pubblico potrebbe essere la fine degli italiani :  si allungherebbe l’agonia, facendo scendere per breve tempo il debito. Pero’ togliendo il denaro ai privati questi ultimi non 
spenderebbero piu’, il pil continuerebbe a  scendere, lo stato per incassare sarebbe costretto  ad indebitarsi ulteriormente, lo spread riprenderebbe a salire e si tornerebbe al punto di partenza. Con l’unico risultato che i privati avrebbero gettato via la propria ricchezza personale e lo stato sarebbe nelle stesse condizioni di prima. 
Esaurito il risparmio dei privati l’Italia salterebbe comunque.
Se l’Italia invece uscisse dall’euro subito, con un innalzamento violento dello spread, il risultato sarebbe identico per lo stato, ma non per i privati, che sarebbero ancora proprietari delle loro case e del risparmio non investito in titoli di stato italiani o in obbligazioni bancarie.
Se l’Italia dovesse uscire dall’euro oggi,  i prezzi degli immobili crollerebbero. Certamente non riusciremmo a riscaldarli , perchè il prezzo del petrolio per noi diventerebbe proibitivo, ma non dovremmo pagare molte tasse, perchè lo  stato sarebbe fallito. E in un modo o nell’altro passeremmo l’inverno comunque,  come nel 1917 dopo Caporetto o nel 1943 dopo l’armistizio, magari usando di piu’ i caminetti a legna. 
Si andrebbe incontro a disordini, ad una situazione simile a quella dell’ immediato dopoguerra, ma ognuno avrebbe ancora piu’ o meno la titolarità degli  stessi beni reali che ha oggi.

Solo la ricchezza finanziaria investita in debito italiano sarebbe distrutta.  
Ma probabilmente qualcuno riuscirebbe a compensare queste perdite grazie agli  
investimenti  sulle azioni tedesche, americane e inglesi, espresse a quel punto 
in valute che guadagnerebbero un’enormità contro la nuova valuta italiana iper- 
svalutata. O sugli strumenti legati all’oro, al petrolio, alle obbligazioni in 
valuta, o sugli immobili posseduti all’estero, ecc.  
Inoltre dall’estero inizierebbero ad arrivare  di imprenditori a impiantare  
fabbriche e ad assumere ingegneri italiani perchè avremmo la valuta piu’ 
competitiva del mondo. 

In caso di default dell’Italia i prezzi degli immobili tornerebbero quindi 
alle valutazioni pre-euro. 
I metri quadri pero’ resterebbero gli stessi. Dal 2000 al 2007  il fatto che 

la casa in cui abitiamo fosse raddoppiata di valore ci ha portato qualche  vantaggio pratico? Nessuno, se non l’abbiamo venduta. Ed allora perchè dovremmo 

avere paura del dimezzamento del suo valore?


Il valore della casa in cui si vive è puramente virtuale, se non la si deve nè comprare nè vendere o se si pensa di lasciarla ai nostri figli.  

Se il mercato crollasse, venderemmo casa nostra a metà prezzo , ma ne  

compreremmo un’altra a metà prezzo. Quindi anche per cambiar casa l’uscita dall’ 
euro non causerebbe problemi insormontabili.

Se invece si continuasse a tassare gli immobili tramite patrimoniali o tasse di successione, molti arriverebbero a dover vendere la casa per pagare le tasse.


Il mercato immobiliare si avviterebbe ulteriormente per un eccesso di offerta di immobili, visto che tutti li venderebbero contemporaneamente, o per  pagare le tasse oppure per non doverne pagare altre..  

Le banche si troverebbero ad avere a garanzia dei mutui  degli immobili sempre 
piu’ svalutati, con la conseguenza di avere posizioni sempre piu’ rischiose e  
sofferenze in costante aumento. 
Il mercato si metterebbe a vendere ulteriormente i titoli bancari e le 
obbligazioni bancarie, percepite come sempre piu’ rischiose.  I tassi richiesti dagli investitori per acquistare il debito bancario schizzerebbero di nuovo verso l’alto e le quotazioni di btp e obbligazioni  crollerebbero come nell’agosto  2011 con un esplosione dello spread.  Ci sarebbe un nuovo crollo dei mercati  Con due differenze: 

1) non ci sarebbe piu’ la possibilità di dare la colpa a Berlusconi, alla  Minetti, al buga bunga e via dicendo.  Stavolta ai comandi, al momento del disastro, ci sarebbe il piu’ rispettabile, 
il piu’ preparato, il piu’ rigoroso, il piu’ incorruttibile degli uomini: Mario 


Monti. 
Magari in collaborazione con il piu’ serio, il piu’ equilibrato, il piu’ 
morale dei politici: Bersani. 
Come fare a trovare qualcuno di migliore di loro dopo il disastro?
2) Non si saprebbe piu’ dove andare a tassare, visto che gli 8500 miliardi di beni privati degli italiani oggi sono essenzialmente investiti in immobili e in titoli di debito , ed entrambi a quel punto varrebbero poco o nulla?   
Ecco perchè la sinistra deve sperare che in queste elezioni Berlusconi,
Tremonti e Maroni riescano nel loro intento di bloccare la vittoria di Bersani al senato.
Se Il PD dovesse avere i numeri per governare, magari insieme a Monti, non avrebbe piu’ nessuna possibilità di dare ad altri la responsabilità del  disastro nè di indicare un altro personaggio piu’ autorevole di Monti stesso.  
Berlusconi puo’ darci un altro po’ di ossigeno portando via la vittoria totale 
a Bersani, facendo di nuovo risalire lo spread a 500 o oltre, poi dimettendosi  e lasciando il posto ad un nuovo Monti che faccia scendere di nuovo lo spread applicando tasse fino alle successive elezioni in cui un Berlusconi  a quel 
punto 81enne andando da Santoro riuscirà a bloccare il senato, lo spread
risalirà a 500, etc etc etc.


Federico da Fortezza Bastiani ( a breve, temo, Fortezza Bersani )

9 commenti:

  1. "Se l'Italia ucisse dall' euro...i prezzi degli immobili crollerebbero"...
    Beh...non è vero...dipende da dove sono gli immobili..
    Se crollassero a Bardolino e Lazise, ad esempio,ci sarebbe la fila di tedeschi che li comprerebbero alzando il prezzo al livello di prima.
    Non esageriamo...la verità sta sempre nel mezzo..


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  2. il problema rimane infatti ammesso che rialzino la soglia delle transazioni in contante rimane il fatto che non ci fidiamo più di loro il grosso del danno è stato già fatto e loro i mezzi di controllo li hanno già messi all'opera..
    Stalin andava all'asilo rispetto a questi spregevoli tutti quanti nessuno escluso

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  3. Ipotesi strampalate! Perchè non tengono conto dell'inflazione che si scatenerabbe a falcidiare i redditi e dei cambi forzosi sugli investimenti mobiliari (come più volte paventato da ML, no?).
    Inoltre la "sceneggiata" di Berlusca e Santoro (vero avanspettacolo)serve solo a polarizzare il voto a dx e a sx: infatti le percentuali elettorali previste per il PD sono ben distanti dalla realtà e solo il richiamo dell'anti-Berlusconismo - vero e unico movente e collante della sinistra (che vota sempre "contro" e mai per qualche prospettiva reale) può riavvicinare un elettorato disaffezionato; di riflesso e per reazione si riaggrega anche l'elettorato di destra, garantendo una partecipazione al voto che altrimenti non ci sarebbe, delegittimando chiunque vincesse.
    Alla fine tutti quanti assieme provvederanno a rullare contribuenti e risparmiatori (ovviamente salvando la faccia con un piccolo contentino ai rispettivi elettori / es. riforma elttorale, salario di cittadinanza (che aggrava la spesa) etc.
    Con la spada di Damocle del redditometro fasullo, che inserisce voci tratte dalle medie di categoria invece dei dati reali, manipolando i riultati in modo da far cassa indiscriminatamente (ma senza colpire ovviamente i veri parassiti ed evasori/elusori, referenti della casta stessa!!!
    Buona riflessione
    Sylver

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  4. è inutile girarci intorno solo come hanno fatto in islanda potrebbe funzionare qualcosa,
    processare gli autori di questo sfacelo e STRALCIARE TUTTI I CONTRATTI CAPESTRO CHE HANNO FIRMATO PER NOI FISCAL COMPACT IN TESTA E TUTTO IL RESTO COMPRESI I CONTRATTI SUI DERIVATI CHE I SINDACI CIALTRONI
    HANNO FIRMATO PER GLI IGNARI
    CITTADINI DI MOLTISSIMI COMUNI
    PROCESSARE LE BANCHE CHE HANNO PERMESSO QUESTO ETC ETC
    insomma fare pulizia così facendo
    si potranno sistemare le cose e si capirà che BISOGNA USCIRE DALL'EURO CHE è STATO CREATO PER AFFOSSARCI E PROCESSARE PER PRIMO PRODI CHE L'HA CALDEGGIATO E FAVORITO
    una donna delle pulizie

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  5. ma che lungimiranza che hanno sti politicanti da strapazzo, intanto si dice che berlusconi abbia moltiplicato per 18 volte la sua ricchezza mentre noi come giustamente tu dici ci siamo impoveriti e allora cosa raccontano sciocchezze prima non le sapevano le cose che dicono adesso???
    ci prendono x IL C...O ANCORA

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  6. bello l'articolo, tutto sommato giusto il matto Berlusca, completamente idiota in salsa MMT e signoraggista la demente (che probabilmente il Berlusca ha dopo cercato di trombare, ma forse no, visto è pure bruttona) che invece di stare in cucina straparla di economia.

    Senza l'euro, con gentaglia come quella, l'Italia fallirebbe ancora in iperinflazione questa volta. Proprio i dementi come sta tizia (e berlusca che non gliene frega nulla di economia, forse pensava al culo di qualcuna mentre parlava) non riescono a capirlo.

    Uscire dall'euro va benissimo, ma prima di farlo, suggerite una cosa: mandate la Marina e l'Aviazione a riprendersi il nostro oro e che facciano una nuova lira legata all'oro. Non sarà il massimo, ma almeno è meglio di una nuova BdI in mano di proprietà pubblica in mano ai politici.

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  7. quello che dici sul valore intrinseco degli immobili è vero ma bisogna ricordare che qualunque cosa dipende dalla vita che c' è intorno,
    altrimenti sono tutte cattedrali nel deserto e non valgono più niente,
    noi come nazione X CONTINUARE AD ESISTERE ABBIAMO BISOGNO NON DI SOCIALCOMUNISTI CHE SI ILLUDONO DI POTER CONTINUARE A MANGIARE NELLA STESSA CIOTOLA DI SEMPRE MA DI BUONI AMMINISTRATORI CHE INVECE LASCIANO TUTTI LIBERI A FARE IL LORO NEGOZIO COME MEGLIO CREDONO VISTO PROPRIO CHE SIAMO UNA NAZIONE ANZIANA, NON CHE GLI ANZIANI SONO COSTRETTI A DELOCALIZZARSI PERCHè NON POSSONO MORIRE NEL PAESE DOVE SONO NATI!!!!un buon amministratore non può essere un politico

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  8. dal sito di Beppe Grillo a riprova che non si può continuare così ma bisogna rifare le fondamenta, infatti le regole che abbiamo sono demenziali:
    "....In caso della presenza di un simbolo confondibile non parteciperemo. Questa è l'Italia che non c'è più, che non ci appartiene, che va cambiata dalle fondamenta. Se entreremo in Parlamento lo apriremo come una scatola di tonno. Se non ci lasceranno partecipare si prenderanno la responsabilità della delegittimazione dello Stato e delle inevitabili conseguenze."

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  9. dNB Da LORETTA NAPOLEONI:
    http://pas-fermiamolebanche.blogspot.it/2013/01/la-democrazia-italiana-e-in-pericolo.html

    "Su cosa si dovrebbe investire?
    Dovremmo guardare alle grandi potenzialità del Sud. Investire nell'agricoltura, nel commercio con il Medio Oriente. Eravamo il ponte con queste realtà. Nel 1800 con il Regno delle due Sicilie eravamo una potenza marittima. Per fare tutto questo servono i soldi, ma noi non li possiamo stamparli".

    Nel suo libro precedente lei ventilava l'ipotesi di uscire dall'euro per stampare monta e svalutare la lira. E' ancora possibile?
    "L'Italia può uscire dall'euro e lo può fare anche in un modo poco traumatico. Ad esempio potrebbe organizzarsi con gli altri Paesi della periferia e fare una Europa a due velocità. Ma non è questa la politica ufficiale dell'Italia e di qualsiasi schieramento politico che è in Parlamento. O noi usciamo dall'euro oppure l'anno prossimo avremo un un Pil in contrazione al 4% invece che del 2,6% con un debito sempre più grande. Dobbiamo prendere delle decisioni: o uscire dall'euro oppure adottarne uno a due velocità".

    ALTRO CHI, DA VERO IGNORANTE, DICE CHE I BORBONI ERANO ARRETRATI!!!
    GRANDE RIVINCITA DEL SUD E DI TUTTO IL MEDITERRANEO è QUESTA
    L' UNICA VIA DI USCITA
    ABBASSO LA LEGA CREATA APPOSTA PER
    FERMARE QUESTO GRANDE MOVIMENTO DI RIVINCITA SIA DEL NORD CHE DEL SUD ITALIA

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