CONTANTE LIBERO RINGRAZIA CARLO LOTTIERI
4 GIORNI DOPO IL LANCIO DELLA INIZIATIVA SIAMO ARRIVATI A 6000 ISCRITTI! VOGLIAMO ARRIVARE A 15.000 PER IL 15 DI GENNAIO?
CARLO LOTTIERI ha scritto un bell'articolo sul suo blog A FAVORE DELL'INIZIATIVA CONTANTE LIBERO. MI FA PIACERE SEGNALARLO E RINGRAZIARLO DI PERSONA
CARLO LOTTIERI ha scritto un bell'articolo sul suo blog A FAVORE DELL'INIZIATIVA CONTANTE LIBERO. MI FA PIACERE SEGNALARLO E RINGRAZIARLO DI PERSONA
ecco l'articolo: “Manifesto per il contante libero”: e per liberare tutti noi
e tu hai sottoscritto il manifesto contante libero? l'hai fatto sottoscrivere a un tuo amico? hai messo il link su facebook? hai inviato una mail ai tuoi amici? ne hai parlato con i tupi colleghi?
fallo ora cliccando qua:
CONTANTE LIBERO: UNA QUESTIONE DI LIBERTA'
La questione non è tecnica, ma di libertà. Quando lo abbia legittimamente ottenuto, un individuo deve poter spendere il proprio denaro dove e come meglio crede. E il motivo è molto semplice: l' unico legittimo proprietario del contante non è chi lo emette, né chi ne regolamenta l' utilizzo, ma chi lo ha guadagnato.
La questione non è tecnica, ma di libertà. Quando lo abbia legittimamente ottenuto, un individuo deve poter spendere il proprio denaro dove e come meglio crede. E il motivo è molto semplice: l' unico legittimo proprietario del contante non è chi lo emette, né chi ne regolamenta l' utilizzo, ma chi lo ha guadagnato.
L' INTERVENTO di luigi bassani sul corriere della sera a favore del contante.
No a vincoli rigidi: è proprietà di chi lo spende, lo Stato è solo l' emittente
L a crisi travolge tutto: i nostri stili di vita, il nostro modo di ragionare e anche quello di pagare. Se i momenti critici possono diventare opportunità per ripensare il proprio vivere civile, il dibattito odierno sul contante (sul necessario freno al suo utilizzo) non lascia ben sperare.
Nel 2008 l' errata valutazione del rischio sui muti concessi senza troppo badare alle garanzie creditizie produsse, a partire dall' America, uno sconquasso di dimensioni planetarie. In quel contesto un nemico fu messo alla berlina: lo speculatore.
La successiva crisi europea, quella dei «debiti sovrani», ossia delle voragini di bilancio prodotte dagli Stati, ha generato l' evasore fiscale come «nemico assoluto».
Da noi il dibattito sulla crisi si sta ormai concentrando proprio su chi si sottrae agli obblighi fiscali e sul suo strumento preferito: il contante. I commentatori - non solo Milena Gabanelli, che propone di tassare i depositi e i prelievi di contante, ma anche i più avveduti - seguono un refrain: colpendo gli evasori lo Stato incasserebbe di più, potrebbe abbassare le tasse e salvare l' economia nazionale. In breve, «se tutti pagassimo le tasse, tutti ne pagheremmo di meno».
Il che, se la logica vale ancora, potrebbe essere vero se, e solo se, esistesse una soglia invalicabile alla spesa pubblica. Purtroppo questo limite oggettivo, di natura empirica o teorica, semplicemente non esiste.
Individuato l' evasore quale tumore da estirpare, il bizzarro dibattito del nostro paese e la sua ancor più stravagante legislazione, stanno anche favorendo una crescita esponenziale della complessità dei mezzi di pagamento, complicando oltremodo la natura del denaro. Tutti sanno a cosa serve, ma pochi sono a conoscenza di come sia nato e di che cosa veramente sia il denaro.
Per Carl Menger l' interazione sociale di milioni di individui nel corso della storia aveva prodotto un intermediario degli scambi che tutti accettano. Ricordava il grande economista austriaco nel 1883: «Il denaro non è un' invenzione dello Stato, ma il fatto che i governi lo abbiano trattato come se esso fosse un prodotto del loro arbitrio, ha non poco contribuito a favorire gli errori sull' essenza del denaro». La moneta è ormai affare di Stato: nel 1866 il ministro Antonio Scialoja, con il «corso forzoso», obbligava tutti i cittadini a utilizzare un unico mezzo di pagamento per le loro transazioni: il contante. Con questa mossa lo Stato si insignoriva definitivamente della moneta (salvo considerare ancora gli individui proprietari a pieno titolo della valuta). Un secolo e mezzo dopo, il cerchio si chiude: di fronte al moltiplicarsi dei mezzi di pagamento, il governo decide che ne esistono di leciti e di meno leciti.
Un denaro rintracciabile (di plastica, con assegni o bonifici) può essere speso «liberamente» e un altro (contante) deve essere invece impiegato solo a piccole dosi (non abbastanza piccole, secondo la Gabanelli) e in ben modica quantità.
Fino a non molti anni or sono il segreto bancario esisteva anche da noi. Pochi anni fa potevamo ritirare in banca tutto ciò che avevamo. Gli spazi di libertà economica degli individui si restringono rapidamente e senza che si innalzi un solo grido.
Oggi lo Stato è il socio occulto e di maggioranza di ogni individuo, famiglia, impresa: ovvio che voglia sapere e controllare quanto preleviamo, depositiamo, spendiamo. Molti, versati o meno nei misteri dell' economia, considerano gli incentivi all' abbandono del contante una questione di tecnica legislativa contro l' evasione.
La «mozione Gabanelli», diventata legge, segnerebbe la fine degli istituti di credito per lasciar posto all' Agenzia statale per il denaro tracciabile (Asdt), ma il mito della «tracciabilità» si rivela utile anche a ben imprudenti giudizi moralistici: il contante è lo strumento di spacciatori, evasori e delinquenti. Non tutto il denaro è «sterco del demonio», ma solo quello «irrintracciabile».
La questione non è tecnica, ma di libertà. Quando lo abbia legittimamente ottenuto, un individuo deve poter spendere il proprio denaro dove e come meglio crede. E il motivo è molto semplice: l' unico legittimo proprietario del contante non è chi lo emette, né chi ne regolamenta l' utilizzo, ma chi lo ha guadagnato. *Docente di Storia delle dottrine politiche (Università di Milano) RIPRODUZIONE RISERVATA
Bassani Luigi Marco
Pagina 9
(10 settembre 2012)
(10 settembre 2012)
CONTANTE LIBERO RINGRAZIA CARLO LOTTIERI
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2 commenti:
Ma se il PD, dopo le primarie, aveva pubblicamente dichiarato a Ballarò, di voler limitare le transazioni in contanti a 300 Euro!!!
Francesca
"lo Stato è solo l' emittente" ma magari fosse almeno così si potrebbe spendere a deficit.
"il contante è lo strumento di spacciatori, evasori e delinquenti"
Se effettuo un pagamento per vie elettroniche si conosce la cifra ma non la motivazione che può apparire per l'imbianchino poi in realtà è per la cocaina.Evasione ...se faccio una transazione estero su estero con una SIM card estera tramite POS o tramite un sistema del tipo Paypal cifrato in SSL a 128 bit sai quanto ci mettono a rintracciarli con i contante fanno prima e infatti il dubbio che mi viene è che questo giochetto serva a "loro" e lo fanno passare per una cosa che serve a "noi".Delinquenti ?! il discorso vale come prima.
http://www.keinpfusch.net/2012/01/la-fregatura-elettronica.html
@Francesca sarà mica anche questo uno dei motivo per cui è stato scritto e postato questo articolo ?
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