IN NORVEGIA 143.000 EURO DI STIPENDIO ALL'ANNO NON BASTANO, CHIEDONO, GIUSTAMENTE UN AUMENTO DEI SALARI!
QUESTA STATUA A OSLO E' GIRATA VERSO L'ITALIA E SEMBRA DIRE...MMM POVERETTI QUESTI ITALIANI, COSA HANNO FATTO DI MALE PER AVERE MONTI? SPERIAMO CHE NON CI INVADONO ALLA RICERCA DI LAVORO. PER FORTUNA CHE I GOMMONI DA NOI NON ATTRACCANO...GRAZIE A DIO ABBIAMO NAVI VICHINGHE A PROTEZIONE DELLE COSTE.
Quasi 143mila euro all’anno di stipendio NON BASTANO PER VIVERE DECENTEMENTE. Come vedete, quando parliamo di 15.000 -20.000 euro di stipendio netto al mese non sbagliamo...(anticipiamo solo di qualche anno la situazione italiana).
In norvegia, dove le cose vanno meglio che in Italia la vita è ovviamente CARISSIMA...
Quindi 143.000 euro possono non bastare. Anzi, diventano il motivo per scioperare e chiedere un aumento. In Norvegia i lavoratori del settore petrolifero guadagnano questa cifra, media all’anno, ma da mesi sono in vertenza per ottenere un salario migliore. Lo scorso luglio, dopo tre settimane di sciopero che ha messo in ginocchio l’economia del Paese, il governo è stato costretto ad intervenire per interromperlo.
Sembra quasi impossibile. QUALCHE ITALIOTA POTREBBE PENSARE...invece noi di Mercato libero, vedendo le politiche balorde delle Banche Centrali e del governo italiano...SAPPIAMO CHE E' GIUSTO E CORRETTO....se una famiglia vuol continuare a vivere con dignità in Italia fra qualche anno.
Incrociare le braccia per un aumento. In tempi di crisi, già suonerebbe strano. Ma se si portano a casa quasi 150mila euro all’anno, pare quasi un insulto.
(è questo che scrive il solito giornalista ITALIOTA che non ha capito che l'insulto è non provare a guadagnare di piu' è difendere una classe politica (e mi riferiscxo a Monti e non alla destra o sinistra, che sono ancora peggio) che ci porta alla rovina.
In Norvegia la crisi non c'è. Gli immobili sono in bolla...la moneta è forte, l’economia è sana, il Pil è in crescita e i conti dello Stato non conoscono la parola debito. Nel secondo quarto del 2012, l’economia del paese scandinavo è cresciuta del 5% su base annua.
I conti pubblici vantano la bellezza di 600 miliardi di dollari di attivo (120mila dollari per cittadino, poco più di 95mila e 500 euro a testa) derivati da petrolio e ammassati in un fondo sovrano. I lavoratori arrivano a frotte e il settore – che vale un quinto del Pil - è in grado di accoglierli quasi tutti.
La Norvegia è il secondo fornitore di gas europeo dopo la Russia e l’ottavo esportatore mondiale di petrolio. Il boom dell’oro nero ha, profondamente, trasformato la fisionomia sociale della nazione. Alcuni paesini di pescatori si sono trasformati in ricche città dal costo della vita paragonabile a quello di Zurigo o Tokyo. Uno dei posti più costosi dove fare affari, in Europa.
La forte dipendenza dell’economia norvegese dall’industria petrolifera, ha sì creato una ricchezza invidiabile nelle casse statali, ma ha anche fatto lievitare il costo medio del lavoro che si aggira attorno ai 57,50 dollari all’ora: il 31% in più della Germania, oltre al 65% in più rispetto agli Usa.
Una sorta di crisi al contrario. Ricchezza, disoccupazione che non supera il 3%, assistenza sanitaria e istruzione garantita gratuitamente a tutti i cittadini.
E IN ITALIA ABBIAMO SCHETTIMONTI E AVANTI TUTTA...VERSO IL DISASTRO... ANNUNCIATO...
DELOCALIZZARE RISPARMI E DELOCALIZZARE LA PROPRIA VITA.
MERCATO LIBERO E' IN PRIMA LINEA SULL'UNICA SOLUZIONE POSSIBILE PER DIFENDERSI DALLA CRISI E DAL GOVERNO ITALIANO.
MERCATILIBERI@GMAIL.COM
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