STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


GOODBYE AMERICA??? L'INFLAZIONE BRUCIA LA RICCHEZZA USA..GLI ARABI BRUCIANO L'AMERICA..(LE DUE COSE SONO LEGATE DA UN VINCOLO FONDAMENTALE). MA E' VERAMENTE COSI'...O SIAMO DAVANTI A UNA NUOVA GOLDEN AGE???

mentre sono in molti a vedere la fine del dollaro e la fine degli STATI UNITI...qualcuno dei lettori di ML solleva uno dei discorsi piu' interessanti di questi mesi..L'AMERICA PUO' ESSERE ESPORTATRICE DI ENERGIA NEL MONDO? E' UN POSSIBILE GAME CHANGER?
il petrolio, ma solo quello americano  puo' andare a 50 dollari (invece che a 150)


SHALE OIL E GAS E LA POSSIBILE RINASCITA INDUSTRIALE IN USA.
Iniziato da Luca C su blogeconomysocial
Dopo un QE3, da molti inatteso, si sprecano gli articoli e i commenti, sulla spregiudicatezza della politica monetaria americana. Si evidenzia il rischio di una crisi di fiducia nel dollaro come valuta di riserva internazionale con stati e investitori pronti a scaricarlo, in una spirale inflattiva epocale che farebbe impallidire la caduta dell’impero romano.
In questo articolo intendo evidenziare come verosimilmente questi timori siano esagerati, grazie ad un vantaggio competitivo che l’america sta acquisendo nel medio periodo e che potrebbe portare ad una rinascita industriale che oggi in pochi possono immaginare. Almeno dieci anni di domanda crescente di idrocarburi e l’errata convinzione che il mondo stesse esaurendo le riserve hanno spinto i prezzi del petrolio a livelli stellari.
Ciò ha permesso alle compagnie petrolifere di investire massicciamente in nuove tecnologie di esplorazione e produzione come :
-        l’indagine sismica dei bacini petroliferi
-        le trivellazioni orizzontali (horizontal drilling)
-        la frattura idraulica delle rocce porose (fraking)
realizzando il classico “game changer” che sta portando inevitabilmente ad aumentare la produzione. E gli Stati Uniti grazie alle scelte di sviluppo energetico delle amministrazione Bush (sì proprio lui..) stanno vedendo un’esplosione di investimenti in questo settore. Riguardo al solo petrolio, vediamo qual’è l’entità delle risorse.
-I quattro bacini finora esplorati (Bakken, Eagle Ford, Utica e Marcellus) conterrebbero almeno 64 milioni di barili estraibili, circa tre volte le riserve ufficiali degli Stati Uniti.
-Il solo complesso di Marcellus nei monti Appalachi è grande quanto metà della Spagna.
-Vi sono poi altri dodici bacini petroliferi in fase di esplorazione, di cui non sono note le risorse.
Dal 2006 la produzione USA di gas è cresciuta del 40% facendo collassate il prezzo della materia prima da 12 usd a 2 usd e costringendo produttori pure player come Chesapeake ed Encana a fermare le trivelle.
La produzione di greggio è invece aumentata del 34% portando lo spread Brent-WTI ai massimi di sempreSecondo alcuni analisti entro il 2017 gli USA supereranno l’Arabia Saudita nella produzione di idrocarburi e diverranno esportatori netti.
Tutto ciò avrà ovviamente un impatto sull’industria nazionale. Sono in corso investimenti massicci in infrastrutture di trasporto, stoccaggio e trasformazione.
Nuove pipeline dovranno servire i bacini in fase di sfruttamento, dovranno essere enormemente potenziate quelle esistenti.
In Louisiana è in costruzione il primo rigassificatore bidirezionale che esporterà lo shale gas nel mondo.
La produzione di energia elettrica con il gas costa almeno il 10% in meno del carbone e meno della metà del nucleare (gli ecologisti sono accontentati…).
Nel settore trasporto pesante stanno convertendo i motori dal gasolio al gas naturale (la flotta di WalMart è completamente alimentata a gas).
E in Italia? Bè semplicemente da noi non esiste una politica energetica, con il risultato che importiamo l’85% degli idrocarburi e gli investimenti vengono fatti seguendo più le mode ecologiste che le logiche di opportunità economica e strategica. Insomma nel medio periodo il prezzo del WTI potrebbe anche scendere sui 50-60 usd con buona pace dei QE di Bernanke, mentre in Italia continueremo a pagare le scelte ideologiche di una politica inutile e pasticciona.

SUL BLOGECONOMYSOCIAL UN ALTRO AMICO HA FATTO QUESTA IMPORTANTE CONSIDERAZIONE IN RISPOSTA ALL'ARTICOLO (MOLTO INTERESSANTE)

Alcune considerazioni macro-economiche che ho fatto ieri sera a cena con un amico,
il presupposto che lo stampo di denaro senza una crescita economica reale sia dannoso per chi stampa perché crea inflazione é che questo denaro venga speso nello stesso stato che emette il denaro. Ma il $ a differenza di altre monete non e' solo la moneta degli USA ma una moneta mondiale in particolare della Cina ricca, che negli ultimi 10 anni ha esportato beni in cambio di TBOND e gli ha permesso di avere due economie una internazionale in $ e una in interna in Yan a prezzi della merce da 5 a 10 volte inferiori al mondo occidentale ( un contadino cinese con 50$ al mese se la passa meglio di un centralinista di call center a Milano a 800 € al mese) permettendo di avere una competitivitá irragiungibile.
Ora peró i cinesi stanno disinvestendo dall'america  e dove li mettono? molto probabilmente a casa loro facendo andare in bolla prima di tutto il loro mercato immobiliare e poi tutto il resto, inoltre per rimanere competitivi devono svalutare la loro moneta creando altra inflazzione. Questo crerera una frattura tra ceti ricchi e ceti poveri molto maggiore che in occidente con considerevoli problemi.
Una svalutazione in USA invece renderá piú competitive le aziende americane e avendo in casa le materie prime specialmente il petrolio potranno limitarne gli svantaggi.
Questo dovrebbe portare alla riduzione dello squilibrio di prezzi tra occidente e Cina, squilibrio che é la causa prima della crisi (in occidente oggi si penza solo a far finanza perché far produzione non é competitivo visto il costo del lavoro cinese), squilibbrio innaturale che un mercato sano avrebbe giá eliminato.

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5 commenti:

Anonimo ha detto...

miliardi di barili, un milione di barili il mondo se lo gioca in dieci minuti, per un miliardo ci mette undici giorni circa.

angelo pegli ha detto...

La prima considerazione che mi piace,e finalmente la leggo, e' che gli usa han riempito il mondo dei loro dollari,io l'ho scritto piu' volte,perche' per me e' la base per capire la realta'.I cinesi comprano molto oro, e sembrerebbe si preparino insieme ad altri paesi a creare una moneta espressione di un paniere ,sostenuta da riserve auree.Stanno gia' svalutando perche' stampano anche loro d'accordo con usa,regno unito, giappone,ed europa, pero' se non comprano debito americano,s'interrompe il meccanismo con cui veniva tenuto artificialmente basso lo yuan rispetto al dollaro e indirettamente all'euro..E questa e' la seconda che mi piace.Comunque si gira, sembra una mossa vincente usa,ottengono quel che volevano.Il petrolio se lo tenevano perche' costava meno quello arabo,ora conviene estrarlo,e le future scoperte tecnologiche ridurranno molto l'uso del petrolio,per cui possono sfruttarlo ora.Non credo che in europa continentale non facciano produzione ,esportano molto in Cina,specie la Germania.Vero che un mercato sano avrebbe gia' eliminato lo squilibrio innaturale,ma non e' tutta colpa dei cinesi.Gia' a fine anni'60 il dollaro perdeva valore, e i paesi europei erano decisi a non accettarlo,gia' prima dll'ufficializzazione della non convertibilita'.Il '68, la caduta di De Gaulle,e l'apertura alla cina di Nixon -Kissinger, ci hanno preparato l'attuale situazione, europea e mondiale.De Gaulle federalista e non riduzionista,favorevole a un'europa sostenibile e non alla presa pei fondelli attuale).A quel punto, se i cinesi accettavano il dollaro,questo piu' altre pressioni precedenti, ,fecero rientrare l'insubordinazione europea.Fu anche un vantaggio strategico nella guerra fredda con l'URSS.Rafforzo' le classi dominanati cinesi al loro interno,e verso l'Urss.Sostenne la mostruosa macchina bellica occidentale,ben piu' moderna ed efficiente di quella sovietica, tanto sbandierata ,dalla propaganda occidentale .La corsa ai missili intercontinentali.Le guerre,dal Vietnam all'Iraq, piu' le attuali, e il sostegno economico-militare a Israele.La corsa allo spazio.Fu una scelta usa, di inondare il mondo di dollari, per sostenere l'espansione bellica e imperialistica,risparmiando sul costo delle importazioni, e facendo sostenere il dollaro compratore di armi potere ed espansione, dai cinesi compratori di dollari e venditori di manufatti, oltreche' da giapponesi e arabi del petrolio.Adesso si accingono a dare scacco matto alla Cina,che tra l'altro per inseguire la crescita dell'economia ha accresciuto l'inflazione e va a problemi interni?Deve sviluppare il mercato interno, se lo yuan sale rispetto ad altre monete,l'inflazione importata non sale,ma sale quella di origine interna.Chi lo sa quali equilibri e per quanto tempo trovera' il mondo.Qualcuno nello stesso post dice 3-6 mesi e dice 10 anni come il Giappone, ma sempre con la stessa sicumera profetica.Comunque sia, e chiunque sia Presidente Usa,gli Usa non vogliono sviluppo, pace ed equilibrio, vogliono spaccare russia,cina e il mondo intero prima che il mondo cresca abbastanza da rimetterli al loro posto.Diceva bene Albanese, sul mappamondo,"sono questo puntino...e rompono cosi' il cazzo..."Figuriamoci Israele.

luigiza ha detto...

I quattro bacini finora esplorati (Bakken, Eagle Ford, Utica e Marcellus) conterrebbero almeno 64 milioni di barili estraibili..

Come fa notare giustamente l'Anonimo 16 settembre 2012 23:51 deve trattarsi di Billions (migliardi) non Millions (milioni) di barili.

Anonimo ha detto...

...ma il dollaro doveva rivalutarsi sull'euro fino a 1.18? se ricordo bene è stato detto da ML qualche giorno fa (venerdì?).

Ciao

Massimo

ML ha detto...

Massimo, questo articolo non è di Ml...mi sembrava chiaro...e comunque non capisco cosa stai dicendo