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COME LA FED DISTRUGGE I POSTI DI LAVORO - M.SPALLINO


MICHELE SPALLINO è un caro amico da tanti anni. ogni tanto ci regala un articolo sulla 

Come la FED distrugge posti di lavoro
 
 E’ facile da capire, i motivi principali sono due:

1) Per ridurre la disoccupazione, occorre aumenti nel sistema economico la domanda di beni e servizi, per soddisfare la quale si aumenterà l’offerta, così creando nuovi posti di lavoro. La FED invece ottiene il risultato opposto, perché l’aumento della moneta in circolazione, tramite la conseguente svalutazione della valuta, provoca aumento dei prezzi delle materie prime base, che si riverbera sul costo della vita (sul carrello della spesa, sulla benzina, etc.) e dunque riduzione del potere d’acquisto di stipendi –salari –pensioni. Pertanto si contrae  (pur a parità di volontà di spesa e di fiducia dei consumatori) la capacità di acquisto. Dunque la domanda interna diminuisce, provocando una contrazione dei posti di lavoro, che solo parzialmente può essere compensata dall’eventuale aumento della domanda estera conseguente alla svalutazione.

2) Negli attuali sistemi occidentali, la maggior parte dei posti di lavoro dipende dalle piccole e medie imprese, perché le grandi in parte de localizzano, in parte sono a bassa intensità di lavoro. Poiché l’aumento della moneta in circolazione, avviene ritirando dai portafogli bancari titoli pubblici ed ora anche ipotecari, si garantisce al complesso banco-finanziario una fonte di utili sicura e senza rischio che lo disincentiva dall’attività di sostegno alle piccole e medie imprese, per definizione ben più rischiosa rispetto a quella per le grandi imprese, le quali a loro volta beneficiano della possibilità di indebitamento diretto sul mercato a tassi reali negativi. Dunque l’offerta di posti di lavoro da parte del tessuto a maggior intensità occupazionale si riduce, contribuendo all’aumento della disoccupazione strutturale.  

Sono ragionamenti elementari, non c’e' bisogno di aver conseguito dispendiosi dottorati in università sofisticate per comprenderli. Certamente li comprendono i banchieri centrali. Da qui l’impossibilità di considerare semplicemente “errate” le loro politiche. Sono chiaramente in malafede, perché qualcuno in tutto questo ci guadagna alla grande. Ben, Mario e gli altri, sono al soldo del complesso banco-finanziario, che come quello militar-industriale è pronto a tutto pur di arricchirsi a spese della massa. 
La loro genialità consiste nell’essere capaci di mettere le mani in tasca ai cittadini, facendosi addirittura applaudire dalle stesse vittime, abbindolate con le false teorie di cui sopra, popolari per definizione. Chapeau.
Del resto il Potere permette tutto, dall'arricchimento facile al dominio su persone e cose.
Domandiamoci: è più facile esercitare il Potere sui bisognosi che se esprimono parere contrario vengono rovinati, oppure sugli autosufficienti che se non sono d'accordo possono infischiarsene se non piace a chi comanda?
Non vi sono dubbi, sui bisognosi.
Se ne deduce logicamente l'interesse da parte dei potenti a mantenere i comandati in posizione di bisogno e di dipendenza; ed inoltre a mantenerli impegnati e/o distratti, comunque privi del tempo e delle capacità di pensare a chi li comanda.
Chi capisce quanto sopra, comprende esattamente la situazione che ci circonda. Non solo le politiche monetarie e fiscali, ma anche quelle culturali ed educative, perseguite nel mondo. Passate, presenti, e future.
E non dovrebbe stupirsi se il Potere si esprime oggi come dalla notte dei tempi:
in forme piramidali, con un vertice che comanda;
sia nelle organizzazioni palesi (dal consiglio dei ministri nei governi ufficiali, ai consigli di amministrazione nelle società);
sia in quelle occulte (dalle "commissioni" -copyright Buscetta- nelle organizzazioni mafiose, alla Cupola che guida finanza, economia e politica nella moderna società globalizzata).
Ed il vertice, tanto più è occulto, tanto più è potente.
Far credere che stampare continuamente moneta possa generare espansione economica sostenibile e continua, è come far credere sia possibile creare ricchezza dal nulla. Nella confusione teorica attuale, qualcuno arriva a crederlo possibile. Ma ciò non lo rende vero, semplicemente perché è impossibile. 
vedi gli sfigati della MMT...
Se lo fosse, sarebbe stato criminale non averlo fatto nei decenni passati, e sarebbe criminale non farlo oggi in ogni angolo del mondo: la disoccupazione dovrebbe essere a zero per definizione, non essendovi limiti alla stampa di moneta. I nfatti ci ha provato pure lo Zimbabwe, ma è sprofondato nell’iperinflazione. 
Anzi: tale convinzione è negativa perché spinge a credere che lavorare sia inutile, basta comprare (indebitandosi) debiti altrui e ci si arricchisce, senza rischi. Se veramente il mondo dovesse cedere a tale propaganda, l’economia si fermerebbe, anche a causa dei tentativi delle autorità di generare comportamenti propensi al rischio. Naturalmente questi ultimi possono temporaneamente aver successo nell’attizzare bolle speculative, ma la realtà è che cambiare i prezzi relativi dei vari assets non crea domanda. Dunque siamo condannati alla depressione.  Rendiamo grazie a D&B ed ai loro padroni,  in saecula seaculorum.
 


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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Buongiorno a tutti....
articolo dalla "critica ad effetto"...
Tutto giusto...ma ci si dimentica che se le Banche centrali non avessero monetizzato tutto sarebbe già finito. Intendo che ognuno di noi difficilmente avrebbe trovato i propri soldi sul cc dalla sera alla mattina. Situazione ben peggiore di quella che stiamo vivendo oggi....che ne dite?
Il problema qui è l'interpretazione dei fatti...se dico che creare moneta non può far prosperare una nazione è corretto (e cèsì e stato fatto nell articolo). Ma se faccio il furbo o semplicemnte mi dimentico che NON ESISTEVA ALTERNATIVA ad una assoluta emergenza (ricordate i titoli del sole 24 a 9 colonne?? FATE PRESTO.....!!!!) non sono un buon analista quantomeno....
Sul come ricostruire ci saranno decenni di diabatiti. Ma quando bisogna salvare dalla morte qualcuno non stò troppo a filosofeggiare....
Controprova? CI spieghi spallino come avrebbe impedito qualche mese fà (Novembre Dicembre 2011) di non far defaultare l'italia....
PS: Se poi lobbiettivo dello scrittore era proprio quello (far fallire l'italia...beh lascio ai lettori immaginare le consenguenze x ognuno di loro oggi.....) un saluto a tutti e grazie per il tempo speso a leggere il mio commento....;-)

Unknown ha detto...

Ti rispondo io. La critica di M.Spallino è costruttiva, apre le porte a diversi modi di ragionare sul problema. Il tuo commento invece è conservatore, dopo averlo letto una persona in difficoltà economica crederà che la cosa più saggia da fare è convivere col disagio, perché si sta già facendo tutto il possibile.
Per chiarezza non ce l'ho con te ne con i conservatori, tuttavia e bene conservare solo le cose buone, quelle marce bisogna cambiarle ed è nostro dovere. Il nostro sistema economico è al collasso e si continuano a fare iniezioni di denaro per farlo sopravvivere.
La soluzione più drastica? Abbandonare l'euro, default italiano, e istituzione di una nuova moneta di proprietà dei cittadini con la quale potremmo continuare a lavorare.
Il debito "pubblico" che poi pubblico non è, lo pagheranno coloro che hanno fatto i guai, oppure lo conguaglieranno con le loro ville e yacht, oppure dato che i detentori di credito possiedono solitamente denaro virtuale, basterà cancellare questo credito. Meno soldi avete più facile sarà il processo di azzeramento del debito.
Naturalmente prima bisogna organizzarsi e prendere tutte le precauzioni necessarie. Io sono del Veneto ma Guardate cosa fanno in Sardegna! Sveglia! Www.sardex.net
Naturalmente ci saranno come minimo altri sistemi meno drastici. Buona crisi a tutti ;)

Unknown ha detto...

Il default non farebbe fallire l'italia, farebbe fallire il denaro. Tenetelo a mente, stasera non vi fate mica una minestra con banconote marinate o peggio un arrosto di conto corrente virtuale. Quando lavorate producete lavoro non soldi. Qualche furbetto invece ha deciso di produrre soldi e prestarceli. Le soluzioni sono molte, una è il circuito di credito commerciale come fanno in Sardegna www.sardex.net. forza spallino!