Monti è il salvatore della Patria o il rappresentante della dittatura finanziaria? L’euro ha fatto il bene dell’Italia o ha rovinato gli italiani? La Primavera araba è il trionfo della democrazia o la catastrofe che ha portato al potere gli estremisti islamici?
Domande che legittimamente ci poniamo e a cui ciascuno di noi dà risposte diverse e contraddittorie, ma che convivono tranquillamente in un mondo che rassomiglia sempre più a una Torre di Babele dove la ricerca della verità è diventata l’impresa più ardua.
Viviamo irresponsabilmente e perdutamente nella fase decadente di una inciviltà globalizzata che sta fagocitando l’Occidente, in passato la culla della sintesi felice di fede e ragione, dove è messo in discussione il valore stesso della verità, intesa come rappresentazione oggettiva, assoluta e universale della realtà che interpella innanzitutto l’uso corretto della ragione.
Siamo precipitati in un baratro di relativismo ideologico al punto che la stessa negazione della verità acquisisce una valenza positiva, dove proprio chi spregiudicatamente da un giorno all’altro dice tutto e il contrario di tutto assurge al rango di persona carismatica, in totale sintonia con lo spirito dei tempi, il più adeguato a interpretare le istanze profonde di ciascuno di noi, il più meritevole ad assurgere alle alte cariche dello Stato e della Pubblica amministrazione. Di fatto oggi viene premiato chi non crede nella verità, chi mette sullo stesso piano le supposte verità dei singoli attribuendo loro pari valenza e dignità a prescindere dai loro contenuti, chi sceglie di sbarazzarsi della ragione mettendo al bando gli strumenti logici della valutazione e della critica. E vince chi spudoratamente ostenta il disprezzo della verità, ribalta con sprezzanti dichiarazioni pubbliche i principi sanciti dalla Costituzione, dalle leggi dello Stato e dalla morale naturale, inculcando con successo nella mente e nell’animo della gente la menzogna eretta a verità, convincendoci a far proprie delle scelte auto-distruttive che ledono al nostro diritto alla vita, alla dignità e alla libertà.
Come valutare le dichiarazioni di Monti, pubblicate dal settimanale tedesco Spiegel, in cui da un lato sostiene che entro la fine della legislatura vuole “salvare l’Italia dalla rovina finanziaria” e, dall’altro, ammette candidamente che questo obiettivo è perseguibile solo esautorando il Parlamento: “Se avessi dovuto tenere in considerazione le posizioni del Parlamento italiano non avrei dovuto dare il consenso italiano nell’ultimo Consiglio Europeo”. Monti evidenzia senza giri di parole che il superamento della nostra Repubblica parlamentare, auto-attribuendosi da subito pieni poteri come capo dell’esecutivo, è vitale per la sopravvivenza di quest’Europa dominata da banchieri e burocrati:
“Ogni governo ha il dovere di guidare il proprio parlamento”, anche perché se i governi seguissero “esclusivamente le decisioni dei parlamenti la rottura dell’Europa sarebbe più probabile della sua integrazione”. Questo stravolgimento della Costituzione e la sconfessione della democrazia sostanziale si collocano nel contesto emergenziale che Monti aveva definito “percorso di guerra” lo scorso 12 luglio, denunciando la concertazione con le parti sociali come la madre di tutti i nostri mali. Personalmente sono favorevole alla Repubblica presidenziale con un capo dello Stato eletto direttamente dai cittadini con vincolo di mandato e nel contesto del Federalismo dei Comuni. Ma Monti non solo non è stato eletto e non risponderà del suo operato agli italiani, ma è inequivocabilmente il rappresentante dei poteri finanziari globalizzati ricoprendo cariche direttive in Goldman Sachs, Moody’s, Gruppo Bilderberg e Commissione Trilaterale, sospese il 24 novembre 2011 dopo la sua designazione da Napolitano alla guida del governo.
CAPITE PERCHE' MONTI DIFENDE NAPOLITANO...E' COME IL FIGLIO CHE DIFENDE LA MAMMA...ANCHE SE E'...UNA DONNA CHE FA IL LAVORO....
Sono innumerevoli gli esempi che evidenziano come siamo precipitati in un’epoca buia della Storia in cui abdichiamo al sacrosanto diritto e dovere di usare la ragione, finendo per perdere del tutto la nozione di verità e per svilire il bene della libertà. Se non disponiamo più di una rappresentazione corretta della realtà dei fatti, vacillano i valori non negoziabili che sostanziano l’essenza della nostra umanità, non abbiamo più la certezza di chi siamo, ci rendiamo disponibili a trasformarci in semplici produttori e consumatori di materialità. Ecco perché la missione che ci attende è quella di sconfiggere questa dittatura finanziaria, relativista e mediatica dando un’anima all’Italia e all’Europa!
1 commento:
No.Vero che siamo dentro uno di quei gnommeri di cui scriveva Gadda;ma di crociate restauratrici, su questioni cosi' fondamentali, ne ho gia' viste troppe, pure io che ho solo 58 anni, e ne ho nausea.L'Italia e' piena di ometti alla Roberto Gervaso, pronti ad eccitarsi (con scarse conseguenze, come si capisce)per una nuova crociata,un nuovo riflusso, una nuova p2, un nuovo, anche inconsapevole mix di fascismo moderno ,intelligence e criminalita' organizzata in doppiopetto.Abbiamo visto dove ci hanno portato.Nessuno puo' dare l'anima a niente e a nessuno, e "lo Spirito soffia dove vuole, non sai da dove venga ne' dove vada".Meglio sarebbe imparare a conoscere e rispettare quanto di anima esisteva ed esiste , diffusa.In questo sottoscrivo in pieno quanto diceva Pasolini,del resto una verita' che non e' ne' di sinistra ne' di destra, ne' fascista ne' comunista.Se cerchi qualcosa che somigli a pulizia e incorruzione, piu' facile trovarle nel popolo che negli acculturati.Nella loro eccessiva disivoltura dialettica, mi fanno nausea anche i grilli parlanti di scuola trentina.Non c'e' bisogno ne' di strafare strutture, regole e leggi, ne' di straparlare ,e scrivere, ma semmai di togliere incrostazioni e di saper aspettare , perche' la verita' rimane e le menzogne cadono.Il resto lo costruisce la coscienza giorno per giorno, senza crociate che non sono altro che sovrastruttture sfacciate gonfiate da facce senza vergogna e ignare ,in parte, di se'.Nausea del Berlusconi che parla ai media ricercando un crescendo di emozioni date alla folla come una sorta di rapporto sessuale, e timoroso che un'interruzione altrui attenui il culmine di quest'orgasmo delirante,grottesco e risibile.Il resto lo costruisce la Comunione invisibile ,non solo ideale,che unisce vivi e morti.C'e' un parallelo tra Italia, anche laica,nelle sue alte idealita', e Chiesa;entrambe sembrano esser esistite ed esistere solo come espressioni ideali,da cui la realta' e' ben lontana, ma chi un'anima ce l'ha davvero, e sveglia, non puo' non sentire la forza viva e operante di questo retaggio che vive nel passato e nel presente,e di ogni popolo.La vera originaria sintesi tra fede e ragione sta qui, forte chiara e pura come un'alba incorrotta.L'emozione onesta, sta qui, qui sta l'unione tra fede e ragione, e con lei la forza di accettare luce e oscurita', ciascuna al suo tempo,senza disperarsi come i pescatori nella barca in tempesta di evangelica memoria, ne' dopo averla scampata, senza farsi servili ammiratori di nessuno,perche' la nostra dignita' e onesta' sta nel sapere e credere che c'e' un tempo per ogni cosa, a dilatare un cuore che vivra' in eterno e tutto abbraccera'.La ragione che presume di costruire derivando le sue strutture dlla fede,e' destinata ad esasperare la ricerca di emozioni,nel tentativo vano di mantenere vita e forza passo passo che si allontana dalla vita e dalla forza.A ogni popolo e' stato dato qualcosa e qualcuno, un riflesso di verita' cui guardare per non essere confuso.Gl'intellettuali,e gli uomini di potere, piu' sono tali, piu' siano umili davanti al popolo, perche' la nausea non diventi vomito.
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