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OGGI E' USCITO IL NUOVO NUMERO DELL'ECONOMIST E LA COPERTINA SI SPIEGA DA SOLA.... E POI DICONO CHE SONO IO UN TERRORISTA...
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A PROPOSITO DI CATASTROFISMI....O DI NUMERI..
da linkiesta: 
DOPO  Goldman Sachs, anche J.P. Morgan ha tagliato il peso dei bond italiani in portafoglio. Idem per  Morgan Stanley, Le banche francesi Bnp Paribas, Crédit Agricole e Société Générale (advisor del Tesoro come Goldman Sachs) hanno ridotto del 44% le obbligazioni italiane in pancia. Le più scettiche sono però le banche europee: fra 2010 e 2011 l’esposizione su Roma è calata di quasi 94 miliardi di euro. 
Non c’è solo Goldman Sachs ad aver tagliato la propria esposizione sull’Italia. Anche J.P. Morgan ha fatto lo stesso, secondo la Securities and exchange commission (Sec), l’authority di vigilanza finanziaria americana. Dai 3,7 miliardi di dollari (3 miliardi di euro) di fine marzo, il peso dei bond italiani è stato portato ai 2,8 miliardi di dollari (2,28 miliardi di euro) del 30 giugno scorso. Ma le due banche americane non sono le sole ad aver ridotto la presenza dell’Italia nei propri portafogli d’investimento.
La mossa di J.P. Morgan era prevedibile. Complice lo scandalo che ha colpito la banca di Jamie Dimon - la colossale perdita su alcune classi di derivati finanziari - si è deciso di ridurre al minimo le situazioni di rischio. «La crisi della zona euro è destinata a intensificarsi nei prossimi mesi», sottolineava J.P. Morgan alla Sec. In virtù di questo, è arrivata la scelta di proteggersi. Nonostante sarebbe facile pensare che J.P. Morgan abbia tagliato prevalentemente l’esposizione ai bond italiani, non è così. Al 30 giugno 2012 sono i titoli non sovrani, cioè partecipazioni, corporate bond e quote in fondi d’investimento, a essere stati oggetto della riduzione maggiore. Dai 4,3 miliardi di dollari (3,5 miliardi di euro) del 31 marzo 2012 si è passati ai 300 milioni di dollari (244,7 milioni di euro) di fine giugno. E il mistero aumenta, dato che non è pervenuto alcun commento dai vertici della banca su questa scelta.
Tuttavia, non tutte le banche americane hanno ridotto la propria esposizione ai bond governativi italiani. Un esempio? Citigroup. Analizzando i dati della Sec, emerge che nel secondo trimestre dell’anno nel portafoglio di Citigroup ci sono state nuove posizioni per 300 milioni di dollari (244,7 milioni di euro). Si è passati infatti da un’esposizione di 500 milioni di dollari (407,9 milioni di euro) al 31 marzo a una di 800 milioni di dollari (652,6 milioni di euro) al 30 giugno. La crisi dell’eurozona è però destinata a far ridurre questi valori, come spiega la stessa banca nella nota inviata alla Sec. «Le tensioni nei Giips (Grecia, Irlanda, Italia, Portogallo, Spagna, ndr) saranno mitigate da una mitigazione del rischio più spinta entro la fine dell’anno», ha fatto notare Citigroup.
Come Goldman Sachs e J.P. Morgan anche uno degli altri colossi bancari statunitensi, Morgan Stanley, ha chiuso quanto possibile sull’Italia. Al 30 giugno l’esposizione netta era in negativo per 235 milioni di dollari (191,7 milioni di euro), in aumento rispetto ai 176 milioni di dollari (143,6 milioni di euro) del 31 marzo scorso. «Le preoccupazioni intorno a Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna e Italia si sono intensificate dall’inizio dell’anno, pertanto abbiamo optato per una più cautelativa riduzione del rischio tramite hedging», ha spiegato Morgan Stanley.
Gli americani si fidano poco dell’Italia, ma anche i francesi non sono da meno. Analizzando i dati della European banking authority (Eba), l’organo di vigilanza bancaria europea, è emerso che le tre maggiori banche transalpine, Bnp Paribas, Crédit Agricole e Société Générale, hanno ridotto del 44% l’esposizione ai titoli di Stato italiani nell’arco di un anno. Come Goldman Sachs, anche SocGen è uno degli advisor del Tesoro per la valutazione delle partecipazioni statali in Fintecna, Sace e Simest in vista della cessione alla Cassa depositi e prestiti. Eppure, anche lei si è dovuta coprire dal rischio di un deterioramento della situazione italiana.


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1 commento:

Anonimo ha detto...

Che Goldman Sachs ha venduto i Btp italiani è una buona notizia, almeno ha ridotto il debito estero. E se oggi o domani dovessimo decidere di uscire dall' Euro certamente la strada sarà più spianata. Alessandro