LEGGENDE DI PROMOTORI E BANCARI SUL CONTO IN SVIZZERA E SULLE SICAV!
PRENDO SPUNTO DA ALCUNE CONSIDERAZIONI DI SOGGETTO CHE NON CONOSCONO LA LEGGE E IL SISTEMA ITALIANO, NON CONOSCONO QUANTO ACCADUTO NEL PASSATO ANCHE RECENTE IN ALTRI PAESI (VEDI ARGENTINA) E SONO GUIDATI PRINCIPALMENTE DA PROMOTORI E BANCARI CHE PER PAURA FOLLA DI PERDERE CLIENTI RACCONTANO BALLE E LEGGENDE METROPOLITANE CHE VEDIAMO DI SFATARE UNA VOLTA PER TUTTE:
ARGOMENTO: LE SICAV TI PROTEGGONO IN CASO DI FALLIMENTO DELL'ITALIA ...???
RISPOSTA ASSOLUTAMENTE NO!
QUALCUNO OSSERVA:
Diversificare all’estero vuol dire anche semplicemente acquistare un fondo o una sicav che investa in un determinato Paese, mercato o valuta. In caso dell’avverarsi delle paure sempre descritte, ricordo che tale fondo è distinto dal conto titoli (visto che non serve neanche per averlo) e anche presso il gestore del fondo è separato dalla gestione ordinaria… in un apposito fondo (per spiegarla in maniera semplice). In parole povere il codice che contraddistingue la
distinta di acquisto di tale fondo o sicav… dice che sono soldi vostri, indipendentemente da ciò che accade! Andate a leggervi il prospetto informativo… è tutto scritto nero su bianco! Per cui è possibile anche diversificare all’estero con un semplice deposito per fondi comuni e sicav (non serve a nulla un conto titoli per questi strumenti!!!!) da appoggiare al proprio conto corrente per le operazioni.
ALLORA:
IL FONDO - SICAV - VENDUTO IN ITALIA PASSA ATTRAVERCO UN AGENTE FISCALE CHE SI OCCUPA DELLA FISCALITA' (in molti usano Societe Generale Milano per esempio).
NEL CASO DI DEFAULT DELL'ITALIA, LE QUOTE DEL FONDO RIMANGONO ESPRESSE IN EURO (AD ESEMPIO). TATTAVIA NEL MOMENTO IN CUI IL RISPARMIATORE DECIDESSE PER LA VENDITA, IL CAMBIO EURO NUOVA VALUTA (LIRA) POTREBBE ESSERE ALTAMENTE PENALIZZANTE (già accaduto in Argentina con il dollaro...)
In caso di fallimento della propria banca (leggi congelamento del conto corrente) basta semplicemente inviare le
coordinate del nuovo conto (con la stessa intestazione della precedente) che avrete nel frattempo aperto presso una banca non fallita (e che si spera non segua la stessa sorte) e comunicarla al gestore: siete pronti per operare come prima e richiedere il vostro patrimonio (rimborso della vostra sicav o fondo).
CONCORDO, TUTTAVIA SE IL SISTEMA ITALIA SALTA...VERRA' SICURAMENTE CONGELATO IL TRASFERIMENTO DELLA QUOTA DEL FONDO ALL'ESTERO (oggi possibile)
L’unico intoppo in casi di crac devastanti, tipo eliminazione dell’euro come moneta, è un periodo più o meno breve, per la decisione a livello normativo su quali leggi nazionali usare per la conversione nella nuova valuta locale (nuova lira, marco, ecc.) di tali fondi (a seconda della sede legale del gestore, ecc), quali normative internazionali eventualmente adottare (in caso di controversie o mancati accordi) e via dicendo. Questi sono aspetti che si dovrebbero affrontare e risolvere in breve tempo (pena crollo fiscale dell’intera economia mondiale.. visto il conseguente tracollo di fiducia a livello di investitori).
QUA LO SCRITTORE SI ARRAMPICA SUGLI SPECCHI. INFATTI IL FALLIMENTO DELL'ITALIA E IL CAMBIO DI VALUTA CREA DEI PROBLEMI AL DETENTORE DEL FONDO IN QUANTO, MI RIPETO: NON PUO' TRASFERIRLO ALL'ESTERO (bloccato dallo stato) E QUANDO VENDUTO...ARRIVEREBBERO EURO BUONI, MA SAREBBERO CAMBIATI IN UNA VALUTA SFAVOREVOLE.
QUESTO EVENTO E' ASSOLUTAMENTE PROBABILE (esempi storici) IN CASO DI MOMENTI DI EMERGENZA NAZIONALE.
SE LA PERSONA DETIENE LA QUOTA DI FONDO PRESSO UNA BANCA SVIZZERA NON SOFFRE ALCUN TIPO DI PROBLEMA .
Per dirla tutta… sono aspetti che le banche ed intermediari periodicamente stanno già valutando tra le mille
possibilità di scenari verificabili. Inoltre NON MI FIDEREI MAI a portare tutti (o gran parte) dei soldi in… Svizzera (tanto per citare un Paese). Perché? Secondo voi in caso di crash dell’euro… pensate che non abbiano difficoltà anche le loro banche? Pensate all’enorme flusso di denaro che sarebbe richiesto dall’estero (sottoforma di prelievi e
disinvestimenti): ricordo che è l’aspetto di cui hanno più paura le banche! E in caso la liquidità immediatamente a loro disposizione non sia sufficiente, fra tutelare l’economia nazionale (banche svizzere) e il saldo dei residenti svizzeri… e liquidare soldi richiesti dai residenti all’estero che hanno depositato (in questi anni) lì i propri soldi (anche in semplici cassette di sicurezza) secondo voi cosa sceglieranno?
E QUI SI CAPISCE CHE CHI SCRIVE NON PUO' ESSERE CHE UN PROMOTORE O UN BANCARIO CON CONOSCENZA DEL SISTEMA FINANZIARIO SEMPLICEMENTE RIDICOLO. LA SVIZZERA E' UN SISTEMA DEMOCRATICO E CON RICCHEZZE PROFONDE. SE IL SISTEMA MONDIALE IMPLODE, E' PROBABILE CHE LA SVIZZERA ABBIA DEI PROBLEMI, MA SE E' SOLO UNA PARTE DELL'EUROPA A SALTARE STATE TRANQUILLI CHE LA SVIZZERA ENTRERA' UN PO' IN CRISI, MA SARA' ASSOLUTAMENTE IN GRADO DI PROTEGGERE IO RISPARMI DEGLI SVIZZERE E DEI NON RESIDENTI. E' LA LORO RICCHEZZA E LA PROTEGGONO DA SEMPRE CON FORZA E VIGORE.
faccio presente, che forse potrebbe sfuggire, che la plusvalenza o minusvalenza sulle sicav in valuta, in una banca italiana INCLUSO se depositata in un conto in valuta straniera è calcolataa prendendo in considerazione i rispettivi controvalore di acquisto e vendita in euro, pertanto implicitamente si paga la plusvalenza sulla variazione
della valuta.( ovviamente anche se il fondo nella valuta di riferimento non ha avuto nessun incremento ). nel caso di un conto corrente in una banca estera l’imposta è calcolata sugli interessi.
QUI CI SI AVVICINA ALLA FOLLIA...ANZI DIREI PURE ALLA MENZOGNA. SE UN FONDO SICAV VIENE COMPRATO E VENDUTO IN SVIZZERA O ALTROVE E' ASSOLUTAMENTE UGUALE FISCALMENTE ALL'ITALIA.
la detenzione di valuta estera in un conto corrente in valuta in una banca nazionale fa scattare la plusvalenza sulla valuta dopo la soglia del controvalore di 51000 e qualcosa, non ho voglia di andare a cercare l’importo esatto
E ALLORA???
Risposta:
Mi spiego meglio… se uno compra un Sicav in CAD oppure in NOK (due isin di puro esempio per intenderci: rispettivamente LU0033048686 e LU0173796151) hai diversificato comunque in valuta estera. Non capisco
perché tu debba tenere un conto in valuta estera: non serve assolutamente! In merito alla tassazione…non mi risulta. Ho appena venduto la seconda e incassato un capital gain con tassazione alla fonte (avevo fatto la procedura di affrancamento per l’anno scorso) sullo stesso. Quello che paghi è la commissione fissa ad ogni operazione di acquisto vendita, che spesso include anche la commissione di cambio, visto che per investire (pagare) fai un
semplice bonifico in euro alla banca corrispondente (con sede italiana) con come causale il codice del rapporto presso il tuo intermediario.
ALTRA FOLLIA ALLO STATO PURO...CERTO CHE SU INTERNET SE NE LEGGONO DI VACCATE....
E' evidente che la parte fiscale, se una persona apre il conto in svizzera, deve essere fatta da un PROFESSIONISTA e non da leggende bancarie e di promotori di serie b su intenet. Il professionista va pagato e quindi questo e' un altro buon motivo per avere una somma in SVIZZERA SUPERIORE AI 150.000.
MERCATILIBERI@GMAIL.COM 335.6651045 - NON CREDETE ALLE PERSONE CHE VIVONO QUOTIDIANAMENTE UN PROFONDO CONFLITTO DI INTERESSI!
SE NON CI CREDETE...VENITE A LUGANO IL 22 MAGGIO, AVREMO DUE PRESENTAZIONI:
1) I SEGRETI DEL QUADRO RW - COME TRATTARE FISCALMENTE IMMOBILI ALL'ESTERO, AFFITTI, CONTI CORRENTI, CAPITAL GAIN E CEDOLE LINGOTTI D'ORO OPERE D'ARTE ECC ECC !
2) LA FISCALITA' PER LE FAMIGLIE CHE SPOSTANO L'ATTIVITA' IN SVIZZERA /E L'ATTIVITA' PROFESSIONALE. VANTAGGI E SVANTAGGI (se ci sono) NELLA SCELTA DI VITA LAVORATIVA E FAMILIARE DEL CANTON TICINO
Inoltre avremo la presentazione di diverse iniziative atte alla delocalizzazione legale dei risparmi.
LEGGENDE DI PROMOTORI E BANCARI SUL CONTO IN SVIZZERA E SULLE SICAV!
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5 commenti:
Mi vien da ridere a pensare che la storia non insegna veramente niente. Durante la seconda guerra mondiale molti (ebrei, nazisti etc.) portarono il loro oro in svizzera e alla fine della guerra gli eredi di quella gente morta credete che siano riusciti a riprendersi le loro proprietà??? Ma dai siate seri.
Caro Paolo,
Come ne avevamo parlato, se hai degli investimenti statici o poca movimentazione, compilare il quadro RW è problematico, ma non impossibile.
Se, invece, fai molte movimentazioni, allora compilare il quadro RW diventa di una difficoltà assoluta.
Rimane poi il fatto che compilare il quadro RW significa far sapere al fisco dove ed in cosa sei investito.
I commercialisti (e te lo dice uno che è figlio di un commercialista di uno degli studi più quotati di Milano) in grado di compilare correttamente un quadro RW attivo sono pochissimi e COSTANO.
Motivo per cui, francamente, prediligo una fiduciaria italiana che agisce da sostituto d'imposta e mi toglie il problema di compilare il quadro RW. Certo, una fiduciaria decente costa almeno 7-800 euro all'anno. Ma, credimi, meglio spendere qualche spicciolo che litigare con il fisco se sbagli a compilare il quadro RW.
Conosco già una tua obiezione: se lo situazione diventa critica, lo stato potrebbe dare ordine alle fiduciarie di prelevare X, di fare Y, di fregarti Z.
Permettemi di obiettare, che se si verificasse un tal caso, il fisco saprebbe esattamente, tramite quadro RW, dove hai i tuoi soldini e come li hai investiti e se tu fai il bell'imbusto e te li tieni all'estero, te li imboschi, insomma li proteggi come puoi, beh, potrebbero comunque rifarsi sui tuoi beni ancora in Italia che non puoi portare in Svizzera. (vedi la casa di abitazione per es).
Che ne dici di fare un post sull'argomento? Credo che farebbe bene a tutti parlarne.
Ciao
Jacopo
CARO JACOPO, NON SONO ASSOLUTAMENTE IN ACCORDO CON TE.Ti porto l'esempio dell'argentina e del default.ù
LA FIDUCIARIA ARGENTINA NON AVREBBE PROTETTO PER NULLA IL POVERO ABITANTE DI BUENOS AIRES.
Invece chi aveva i soldi in uruguay ha vaffo bingo!
il giorno dopo gli hanno fatto i ponti d'or per far rientrare i capitali.
La tua osservazione viene fatta solo per PROTEGGERE il lavoro dei fiduciari italiani che cercano di riempirsi le taschi di laute commissioni VENDENDO UN PRODOTTO che non serve a nulla.
La fiducia è identica alla banca italiana.
Questo deve essere un messaggio ultrachiaro a tutti. le fiduciarie sono anacronistiche e non servono a nulla!!!
siamo nel 2012 e queste fiduciarie vendono prodotti che non servono....dai Jacopo, abbandonale e di ai tuoi clienti la verità.
Tu sbagli sul quadro RW. quello è facile. E' il regime dichiarativo che crea qualche problema al commercialista. Ma non piu' di tanto con determinati tipi di investimento.
Piuttosto una bella polizza puo' andare e di quelle ne vendiamo moltissime.
Nessuna tassazione ...CHE VUOI DI MEGLIO!!!
Riporto :
NEL CASO DI DEFAULT DELL'ITALIA, LE QUOTE DEL FONDO RIMANGONO ESPRESSE IN EURO (AD ESEMPIO). TATTAVIA NEL MOMENTO IN CUI IL RISPARMIATORE DECIDESSE PER LA VENDITA, IL CAMBIO EURO NUOVA VALUTA (LIRA) POTREBBE ESSERE ALTAMENTE PENALIZZANTE (già accaduto in Argentina con il dollaro...)
Ne deduco, scusatemi se sbaglio, che : Se posseggo fondi o sicav denominati in euro o altra valuta presso una banca italiana, nel caso di default dell' Italia e ritorno alla lira, supponendo una svalutazione immediata della nuova lira nei conronti delle altre valute, compreso euro, di almeno il 50%, i miei fondi/sicav denominati in valuta manterrebbero il loro valore denominato in valuta che mi verrebbero tramutati in lire solo quando io deciderò di venderli e al cambio in lire del momento. Ipotizzando una svalutazione del 50% della nuova lira, vendendo i fondi/sicav in euro, ricaverei non 1936,27 lire per ogni euro investito, ma circa
4000 nuove lire, e questo mi potrebbe anche andar bene.
O NO ????
Ho aggiornato le considerazioni nella fonte da cui le ha prese... se vuole aggiungerne qualche altra al post.
Cordialmente
Lampo
P.S.
E pensare che vedendo la sua intervista qui a fianco nel suo blog... condivido quasi tutto di quello che dice!
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